Epilessia nell'adolescente
Buonasera,mia figlia anni 13 nel mese di febbraio a scuola dice di sentirsi male e sviene,resta priva di coscienza per + di mezz'ora,portata in ospedale dal 118 si ipotizza una meningite e viene trasferita all'ospedale di malattie infettive,giunte lì escludono ke si tratti di meningite xerkè la nuca era morbida solo a tratti s'irrigidiva,dopo un lungo ricovero la diagnosi alla dimissione è stata episodio critico in persona con crisi vagale,mi dissero di non preoccuparmi xerkè molti adolescenti nella loro vita hanno una crisi del genere.Da quel giorno ho iniziato una serie di indagini dalle quali si evince dai tilt-test sincope neurocardiogena vasovagale mista,nn viene messa in terapia ma gli consigliono di fare delle manovre per nn perdere il controllo.Pensavo di aver risolto il problema ma dopo circa un mese un altro episodio ero presente dice di sentirsi male una strana sensazione alla testa e un dolor di stomaco quindi lei avverte di sentirsi male perde coscienza e mentre la distendo a terra e le alzo le gambe iniziano dei movimenti tonico clonici,partono dalla sinistra e si diffondono per l'intero corpo questi movimenti durano circa 20 secondi poi si rilassa e dopo 2 minuti ripartono fino all'intervento del 118 ke gli somministra del valium in vena,dopo ha avuto altre due crisi in tempi più ravvicinati sempre nello stesso modo,non ha schiuma dalla bocca non urina,esami tac,risonanza negative,eeg secondo l'epilettologo è nagativo ma quello ke ho fatto io c'erano delle punte irritative,comunque gli diagnosticano epilessia idiopatica,è in terapia con 3 compresse di keppra al giorno sempre molto nervosa e assonnata,al gasline di genova mi hanno confermato la terapia ma qui a napoli alcuni pareri erano discordi visto ke lei ha anche questa sincope.Le mie domande erano come si può essere certi che si tratti di epilessia,poi lei avverte di sentirsi male,per quanto tempo dovrà assumere questi farmaci?Mi scuso di essermi prolungata tanto,aspetto con ansia un vostro parere Vi ringrazio anticipatamente...
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Gentile Signora,
la diagnosi di certezza di epilessia è essenzialmente clinica, spesso suffragata da un EEG tipico che, associato alla clinica, fa fare diagnosi certa.
Nel caso di Sua figlia l'EEG non è tipico in quanto le punte irritative possono essere presenti anche in un soggetto normale, così come un'epilessia potrà presentare anche un tracciato intercritico normale.
Il fatto che la ragazza avverta l'arrivo della crisi è pure normale e tale fenomeno viene definito "aura".
Circa la durata della terapia, non è possibile stabilirlo sin da ora perchè dipende da tanti fattori, il più importante dei quali è il non ripetersi delle crisi.
Cordiali saluti ed auguri
la diagnosi di certezza di epilessia è essenzialmente clinica, spesso suffragata da un EEG tipico che, associato alla clinica, fa fare diagnosi certa.
Nel caso di Sua figlia l'EEG non è tipico in quanto le punte irritative possono essere presenti anche in un soggetto normale, così come un'epilessia potrà presentare anche un tracciato intercritico normale.
Il fatto che la ragazza avverta l'arrivo della crisi è pure normale e tale fenomeno viene definito "aura".
Circa la durata della terapia, non è possibile stabilirlo sin da ora perchè dipende da tanti fattori, il più importante dei quali è il non ripetersi delle crisi.
Cordiali saluti ed auguri
Dr. Antonio Ferraloro
[#2]
Utente
Caro dott.Ferraolo la ringrazio per la sua celere risposta,le volevo fare un ulteriore domanda visto ke mia figlia ha anke questa sincope e la dott.ssa mi ha detto ke è molto lenta nella ripresa nn può essere ke questo suo prolungarsi gli porti una forma di soffocamento e quindi ha questi movimenti perkè a vederla sembra un semplice svenimento e dopo ke iniziano i movimento del corpo,quindi il termine idiopatico cosa sta a specificare?In una crisi del genere ke dura quasi mezz'ora (e specifico ke passa solo con l'intervento medico)potrebbe avere delle conseguenze,se si quale genere?La ringrazio ancora siete preparati e soprattutto gentile grazie per il vostro lavoro.Saluti..
[#4]
Utente
Caro dottore ogni volta ke si è verificata una crisi si è sempre parlato di episodio critico xerkè ha una crisi dietro l'altra senza riprendere coscienza,quindi volevo sapere cosa si rischia durante queste crisi,quali potrebbero essere le conseguenze?La ringrazio ancora lei è gentilissimo...
[#5]
Gentile Signora,
il quadro che mi ha descritto non è ben chiaro (ovviamente non per colpa Sua) perchè non si riesce a capire il confine tra la crisi vagale e la crisi epilettica. Non si capisce se le crisi epilettiche siano una dopo l'altra, come Le hanno detto, ma non Le hanno parlato di stato di Male. Quando le crisi sono ripetute si definiscono stato di male. Comunque mi pare di capire che da quando è in terapia non si sono più presentate, conferma?.
Per valutare eventuali rischi occorre sapere esattamente cosa succede ed avere un quadro più preciso della situazione ed in ogni caso è quasi impossibile valutarlo on line.
Cordialità
il quadro che mi ha descritto non è ben chiaro (ovviamente non per colpa Sua) perchè non si riesce a capire il confine tra la crisi vagale e la crisi epilettica. Non si capisce se le crisi epilettiche siano una dopo l'altra, come Le hanno detto, ma non Le hanno parlato di stato di Male. Quando le crisi sono ripetute si definiscono stato di male. Comunque mi pare di capire che da quando è in terapia non si sono più presentate, conferma?.
Per valutare eventuali rischi occorre sapere esattamente cosa succede ed avere un quadro più preciso della situazione ed in ogni caso è quasi impossibile valutarlo on line.
Cordialità
[#6]
Utente
Dott.l'ultima crisi si è verificata il 5 giugno ma assumeva un compressa al giorno di keppra era alla prima settimana di terapia,poi l'epilettologo inizialmente mi parlava di stato di male,poi nell'ultima crisi ke è avvenuta dopo le gare di nuoto,quindi in presenza di 2 medici a bordo piscina,dissero ke le crisi erano subentranti ed era necessario l'intervento del 118,l'ultima crisi è avvenuta in questo modo,mi sento male si accascia e perde coscienza subito intervengono i medici e parlano di crisi comiziali,dopo 5 minuti apre gli okki quindi mi dico è passata invece i medici dissero fin quanto nn risponde è ancora in piena crisi,infatti inziò subito quei movimenti muscolari,all'arrivo del 118 gli hanno somministrato 4 mg di diazepam in vena se nn erro,in ambulanza ancora un altra crisi e poi in osped si è ripresa,ho kiesto cosa posso fare se si ripresentasse una crisi del genere mi hanno risposto di kiamare il 118,per le sue eperinze mi dica dottore cosa ne pensa questo quadro clinico,in totale ha avuto 5 crisi tutte molte lunghe e tutte per mancanza di sonno,la ringrazio mille volte buona serata...
[#7]
Gentile Signora,
le crisi da privazione prolungata di sonno sono frequenti in soggetti predisposti. Il primo consiglio che Le posso dare è di evitare proprio le privazioni di sonno. In secondo luogo il consiglio di chiamare il 118 è fondamentale. Potrebbe chiedere al neurologo che segue la ragazza se è favorevole, per es., alla somministrazione del diazepam (che sarebbe il valium ma ha un altro nome commerciale), per via rettale da parte vostra in attesa dell'arrivo del 118. Si affidi al neurologo che la segue.
Poi la terapia a dosaggio normale del keppra e la buona abitudine a non perdere sonno potrebbe anche essere efficace al punto da non scatenare più crisi.
Questo è quello che Le auguro sinceramente e di cuore.
Un abbraccio alla ragazza.
Cordiali saluti
le crisi da privazione prolungata di sonno sono frequenti in soggetti predisposti. Il primo consiglio che Le posso dare è di evitare proprio le privazioni di sonno. In secondo luogo il consiglio di chiamare il 118 è fondamentale. Potrebbe chiedere al neurologo che segue la ragazza se è favorevole, per es., alla somministrazione del diazepam (che sarebbe il valium ma ha un altro nome commerciale), per via rettale da parte vostra in attesa dell'arrivo del 118. Si affidi al neurologo che la segue.
Poi la terapia a dosaggio normale del keppra e la buona abitudine a non perdere sonno potrebbe anche essere efficace al punto da non scatenare più crisi.
Questo è quello che Le auguro sinceramente e di cuore.
Un abbraccio alla ragazza.
Cordiali saluti
[#10]
Utente
Buongiorno,caro dott.Ferrarolo volevo aggiornarla sulla situazione di mia figlia ed avere alcuni consigli visto che non so più da dove ricominciare.Mia figlia ha quasi 15 anni,la diagnosi "epilessia" non è più valida visto che durante una crisi sono riusciti a fargli un tracciato ed era negativo,quindi il neurologo del santobono mi ha detto che non era epilettica,ha gradualmente sospeso la terapia col keppra,sia con la terapia che senza le crisi continuano,il cardiologo dai tilt test dice che è confermata la diagnosi di sincope neurocardiogena vasovagale mista.Oggi frequenta il primo anno di liceo scientifico,a scuola la prof di matematica gli ha dato il recupero,dopo 2 mesi il prof privato in mia presenza mi ha dimostrato che la ragazza è brava quindi non dovrebbero esserci problemi,invece a scuola continua a prendere 3 o 4 nei compiti di matematica,lei mi riferisce che ha paura quindi all'improvviso dimentica tutto può essere un fatto legato alla sincope??Mi aiuti devo ricominciare da zero con quale specialista più appropriato posso aiutare mia figlia è una ragazza molto intelligente e da un pò ha perso stima e fiducia in se stessa mi dice che è una delusione ma lei studia si sforza ma c'è qualkosa che nn va..Non so proprio a chi rivolgermi purtroppo ho un medico di famiglia che è solo uno scrivano,mi dia lei dei consigli e mi dica se i problemi a scuola possano essere legati alla sincope.Il professore privato mi ha detto che non serve cambiare scuola perkè avrebbe lo stesso problema ovunque,la prego mi aiuti sto davvero impazzendo.La ringrazio anticipatamente,aspetto suoi consigli,grazie .
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Gentile Signora,
è impossibile a distanza poterLe dare dei consigli validi.
Il problema potrebbe anche essere psicologico, ne parlerei con uno psicologo o con uno psichiatra, anche perchè un'ipotesi circa le crisi di Sua figlia potrebbe essere quella di tipo psicogeno.
Cordialmente
è impossibile a distanza poterLe dare dei consigli validi.
Il problema potrebbe anche essere psicologico, ne parlerei con uno psicologo o con uno psichiatra, anche perchè un'ipotesi circa le crisi di Sua figlia potrebbe essere quella di tipo psicogeno.
Cordialmente
Questo consulto ha ricevuto 11 risposte e 18.2k visite dal 27/09/2010.
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