Epilessia morfeica a 27 anni
Carissimi dottori vorrei porvi alcune domande relative ad un disturbo che recentemente ha colpito il mio fidanzato ventisettenne. A maggio di quest'anno il soggetto in questione dopo una notte insonne e di baldoria con gli amici, alle 7 e 30 del mattino, poco dopo essersi coricato, ha manifestato una crsi convulsiva. Per non spaventarmi mi ha tenuto tutto nascosto, ed è andato successivamente dal medico curante che gli ha fatto fare un l'elettroencefalogramma, e la tac. Tramite queste analisi gli è stata diagnosticata una lieve epilessia. Siccome questa era l'unica crisi in tutta la sua vita, insieme al dottore ha deciso di evitare la cura (lui era totalmente contrariato all'idea di dover dipendere da delle pasticche). Purtroppo un mese dopo sempre alla solita ora del mattino ha manifestato una nuova crisi. La sera prima era stato a giocare una partita di calcio che lo aveva debilitato tantissimo. Gli è stata prescritta di nuovo la cura il Depakin chromo. Ha iniziato la cura per una settimana e poi l'ha bruscamente interrotta. Io ancora ero all'oscuro di tutto.
Non si sono verificati più attacchi notturni fino al 5 settembre alle 8 di mattina. Purtroppo credo che la causa indiretta dell'attacco sia stato un grave lutto che ha colpito la mia famiglia, la morte di mio fratello 19 enne in un incidente stradale; è stata una notte terribile ed insonne.
A differenza delle altre situazioni questa volta io ero presente, ed ho assistito a tutto. Inizialmente ha incominciato a lamentarsi, poi ha incominciato a tremare come se fosse investito da corrente eletrica, gli occhi sbarrati, i denti serrati, la bocca inclinata. Tutto questo è durato per circa 5 minuti. Non vi dico che grande spavento; pensare di poter perdere in così poco tempo le due persone più importanti della mia vita è stato tremendo. Io non sapevo nulla, ho pensato ad un infarto, ad un ictus! Tuttora non me la sento di dormire con lui, perchè ho troppa paura. Sono rimasta molto provata, ripenso continuamente a quel giorno e rivivo la stessa identica sensazione. Ho chiamato l'ambulanza ed è stato trattenuto un mezza giornata per i dovuti controlli. Questa volta messo alle strette mi ha raccontato tutto, e da allora prende regolarmente 2 pasticche da 500 mg di Depakin, una la mattina e una la sera. Nonostante tutto quello che succede non riesce ad accettare la cura, ha paura che le pasticche lo cambino e di non essere più lo stesso con me. Io ho anche mio padre malato di Parkinson e lui si è preso su di se tutte le preoccupazioni, per sostenermi. Forse crollato per questo?
Le domande che volevo farvi sono:
-Perchè non hanno trovato una spiegazione del perchè gli è venuta questa sorta di epilessia? da cosa può essere dovuta? e perchè gli attacchi si presentano solo in stati di insonnia e stress?
-Richia la vita durante un attacco?
-E soprattutto di questa forma di epilessia venuta in età adulta si puù guarire?
-E' ereditaria (nella sua famiglia non ci sono stati alti casi)?
Grazie
Non si sono verificati più attacchi notturni fino al 5 settembre alle 8 di mattina. Purtroppo credo che la causa indiretta dell'attacco sia stato un grave lutto che ha colpito la mia famiglia, la morte di mio fratello 19 enne in un incidente stradale; è stata una notte terribile ed insonne.
A differenza delle altre situazioni questa volta io ero presente, ed ho assistito a tutto. Inizialmente ha incominciato a lamentarsi, poi ha incominciato a tremare come se fosse investito da corrente eletrica, gli occhi sbarrati, i denti serrati, la bocca inclinata. Tutto questo è durato per circa 5 minuti. Non vi dico che grande spavento; pensare di poter perdere in così poco tempo le due persone più importanti della mia vita è stato tremendo. Io non sapevo nulla, ho pensato ad un infarto, ad un ictus! Tuttora non me la sento di dormire con lui, perchè ho troppa paura. Sono rimasta molto provata, ripenso continuamente a quel giorno e rivivo la stessa identica sensazione. Ho chiamato l'ambulanza ed è stato trattenuto un mezza giornata per i dovuti controlli. Questa volta messo alle strette mi ha raccontato tutto, e da allora prende regolarmente 2 pasticche da 500 mg di Depakin, una la mattina e una la sera. Nonostante tutto quello che succede non riesce ad accettare la cura, ha paura che le pasticche lo cambino e di non essere più lo stesso con me. Io ho anche mio padre malato di Parkinson e lui si è preso su di se tutte le preoccupazioni, per sostenermi. Forse crollato per questo?
Le domande che volevo farvi sono:
-Perchè non hanno trovato una spiegazione del perchè gli è venuta questa sorta di epilessia? da cosa può essere dovuta? e perchè gli attacchi si presentano solo in stati di insonnia e stress?
-Richia la vita durante un attacco?
-E soprattutto di questa forma di epilessia venuta in età adulta si puù guarire?
-E' ereditaria (nella sua famiglia non ci sono stati alti casi)?
Grazie
[#1]
Gentile Utente,
è stata corretta la decisione di non assumere terapia dopo il primo attacco perchè attualmente le linee guida internazionali suggeriscono di non iniziare terapia dopo una singola crisi in quanto potrebbe rimanere isolata per tutta la vita. Altrettanto corretta la decisione di iniziare la terapia dopo il secondo attacco. Assolutamente da evitare sarebbe stata la sospensione brusca del farmaco.
Sia la privazione prolungata di sonno che stati particolarmente stressanti potrebbero, in alcuni soggetti predisposti, scatenare una crisi epilettica in quanto capaci di abbassare la soglia di eccitabilità neuronale.
Le consiglierei di rivolgersi presso un centro per lo studio dell'epilessie per approfondire il problema e per eventuali ulteriori accertamenti, per es RM encefalica.
Da quanto Lei scrive, questa forma non dovrebbe essere ereditaria.
Cordiali saluti
è stata corretta la decisione di non assumere terapia dopo il primo attacco perchè attualmente le linee guida internazionali suggeriscono di non iniziare terapia dopo una singola crisi in quanto potrebbe rimanere isolata per tutta la vita. Altrettanto corretta la decisione di iniziare la terapia dopo il secondo attacco. Assolutamente da evitare sarebbe stata la sospensione brusca del farmaco.
Sia la privazione prolungata di sonno che stati particolarmente stressanti potrebbero, in alcuni soggetti predisposti, scatenare una crisi epilettica in quanto capaci di abbassare la soglia di eccitabilità neuronale.
Le consiglierei di rivolgersi presso un centro per lo studio dell'epilessie per approfondire il problema e per eventuali ulteriori accertamenti, per es RM encefalica.
Da quanto Lei scrive, questa forma non dovrebbe essere ereditaria.
Cordiali saluti
Dr. Antonio Ferraloro
[#3]
Gentile Utente,
per rispondere alla Sua domanda bisogna avere una diagnosi precisa e, se possibile, trovare la causa.
Se la forma del Suo fidanzato è quella causata da stress o da privazione prolungata di sonno, non provoca danni cerebrali irreversibili e nel tempo potrebbe "guarire", intendendo con questo che potrebbe ridurre gradualmente il dosaggio del farmaco fino alla sospensione ma stiamo parlando di anni.
Cordialmente
per rispondere alla Sua domanda bisogna avere una diagnosi precisa e, se possibile, trovare la causa.
Se la forma del Suo fidanzato è quella causata da stress o da privazione prolungata di sonno, non provoca danni cerebrali irreversibili e nel tempo potrebbe "guarire", intendendo con questo che potrebbe ridurre gradualmente il dosaggio del farmaco fino alla sospensione ma stiamo parlando di anni.
Cordialmente
[#4]
Utente
Grazie ancora della vostra disponibilità. Si neurologa curante ci ha detto che questi attacchi epilettici sono dovuti a situazioni di deprivazione di sonno e da situazioni stressanti per l'organismo. A livello anatomico nella tac non si riscontra nulla, tranne un asimmetria benigna, che però non è coinvolta negli attacchi.
Grazie ancora.
Grazie ancora.
Questo consulto ha ricevuto 4 risposte e 22.7k visite dal 24/09/2010.
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