T.i.a. o ictus
gentili medici,volevo condividere con voi il caso di una paziente ricoverata nel reparto geriatrico che sto frequentando come studente infermiere.
La paziente affetta da m.bo di Alzheimer e Diabete Mellito 2, era stata ricoverata per sindrome lipotimica di sconosciuta causa.
dopo alcuni giorni di ricovero la paziente ha avuto un attacco ischemico in cui ha riportato deviazione della rima orale con lieve disartria e emisindrome sx con arti flaccidi.
sono stae eseguite tac encefalo d'urgenza e messa in terapia con eparina a basso peso molecolare clexane 4000 u.i.(enoxaparin).
Dopo 2 giorni la disartria è regredita, buono il movimento dell'arto inferiore ma permane la flaccidità dell'arto sup.
non ottenendo risposta dai vostri colleghi del mio reparto chiedo a voi...
Si può parlare di regressione del TIA o l'arto ancora flaccido(paretico), mi dirige verso una diagnosi di ictus vero e proprio.
grazie dell'attenzione.
cordiali saluti
La paziente affetta da m.bo di Alzheimer e Diabete Mellito 2, era stata ricoverata per sindrome lipotimica di sconosciuta causa.
dopo alcuni giorni di ricovero la paziente ha avuto un attacco ischemico in cui ha riportato deviazione della rima orale con lieve disartria e emisindrome sx con arti flaccidi.
sono stae eseguite tac encefalo d'urgenza e messa in terapia con eparina a basso peso molecolare clexane 4000 u.i.(enoxaparin).
Dopo 2 giorni la disartria è regredita, buono il movimento dell'arto inferiore ma permane la flaccidità dell'arto sup.
non ottenendo risposta dai vostri colleghi del mio reparto chiedo a voi...
Si può parlare di regressione del TIA o l'arto ancora flaccido(paretico), mi dirige verso una diagnosi di ictus vero e proprio.
grazie dell'attenzione.
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Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 2.4k visite dal 20/09/2010.
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