Intorpidimenti

Buongiorno
Da circa due anni ho un problema al piede sinistro, che mi causa metatarsalgia, intorpidimento alle dita (in particolare quarto e quinto dito), sensazioni di forti scosse elettriche al primo dito. Ho effettuato fisioterapia (laser, ionoforesi, ultrasuoni) e portato un plantare per alcuni mesi: il problema è scomparso per qualche tempo, salvo ripresentarsi nuovamente da qualche settimana.
Durante l'ultima visita ortopedica mi è stata prospettata, per ora come semplice ipotesi, la cosiddetta sindrome del tunnel tarsale, per cui procederò probabilmente ad ulteriori approfondimenti e accertamenti. Per ora, lastre e risonanza magnetica non hanno evidenziato nulla (salvo una leggera infiammazione ai sesamoidi)

Una domanda rivoltami dall'ortopedico, però, mi ha fatto un po' preoccupare: "Avverte altri intorpidimenti in altre parti del corpo?".
Effettivamente mi capita spesso di avvertire intorpidimento al mignolo della mano sinistra (cosa che ho sempre attribuito alla postura e all'appoggio del gomito alla scrivania: lavoro al computer per 8-9 ore al giorno) e da qualche tempo sento intorpiditi anche alcuni muscoli della schiena, in corrispondenza della scapola sinistra. Si tratta di una sensazione simile al prurito, ma in generale avverto una (leggermente) scarsa sensibilità nel punto di intorpidimento.
Inoltre quasi ogni mattina mi sveglio con un dolore alla pianta di entrambi i piedi, dolore che generalmente scompare dopo qualche passo.

Da qualche giorno convivo con la preoccupazione che tutti questi sintomi possano essere riconducibili ad un'unica causa. Ritiene che sia una preoccupazione eccessiva? Possono questi sintomi ricondursi ad un problema neurologico? Cosa mi consiglia per chiarire i miei dubbi?

Grazie
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Dr. Antonio Ferraloro Neurologo 76.9k 2.4k
Gentile Utente,

come Lei ben capisce, non è possibile on line dare una risposta a Suoi dubbi. Le consiglio di effettuare una visita neurologica ed eventuali accertamenti che il neurologo riterrà opportuno consigliare, per es. EMG/ENG.
Comunque stia tranquillo.

Cordiali saluti

Dr. Antonio Ferraloro