Un integratore alimentare al magnesio
Gentili dottori,
mi ritrovo ad affrontare un mal di testa divenuto da almeno un mese quotidiano.
Non ho mai particolarmente sofferto di questo dolore, se non da circa un anno, nel corso del quale la sua frequenza è progressivamente incrementata: se a febbraio questo si manifestava una volta alla settimana, negli ultimi mesi si è fatto costante.
Il dolore che provoca non è molto forte, salvo quando raggiunge il suo "apice": avverto per lo più la sensazione di un peso, spesso su una parte sola della testa, che insorge poco dopo essermi svegliato e cresce nel corso della giornata, con picchi intorno alle 17, a meno che non sia intervenuto con analgesici.
Mi crea una serie di difficoltà: intanto l'esordio "lieve", con una sensazione di mero fastidio e intontimento mi porta per lo più a disinteressarmi di ciò fino a quando non diviene intenso;
oltre al senso di peso, mi procura uno stato di stanchezza fisica e mentale sin dal mattino: mal di schiena, dolori nella parte sottostante la zona di dolore cefalico (intorno all'occhio, orecchio o denti; più raramente scende ancora più in basso colpendo gli arti).
La stanchezza mentale è costituita da una sorta di "rallentamento del pensiero", inciampo più spesso con le parole, e avverto inoltre uno stato di assenza, mancanza di presenza mentale e concentrazione, fino a sentirmi "fuori dal mondo".
Sia il dolore che le sue conseguenza sono più avvertite quando svolgo attività di particolare sforzo intellettivo. Il mal di testa si lozalizza di solito in una parte ben precisa della testa (una o l'altra "metà"): la mattina avverto fastidio su un piccolo punto sul quale sembra gravare un peso. La sensazione è che lì vi sia un nodo, una contrazione che avverto maggiormente quando parlo. Da lì si espande per ricomprendere a volte l'intero capo, più spesso una buona parte di questo.
Ho svolto un controllo oculistico dal quale risulta tutto normale e uno neurologico: anche qui tutto appare "nei limiti".
il neurologo mi ha diagnosticato una cefalea tensiva, consigliato la cibalgina e un integratore alimentare al magnesio. Tuttavia non vedo particolari risultati: la cibalgina inoltre ha un effetto più blando e temporaneo del ketodol che assumevo in precedenza.
non soffro (o almeno così risulta) di allergie e intolleranze alimentari.
Due mesi fa ho avuto per la prima (e unica) volta un attacco di panico legato a situazioni di stress, e anche in quel periodo avvertivo la sensazione di "peso" su una parte della testa.
Da almeno un mese non sono più in condizioni stressanti; paradossalmente, registro un drastico abbassamento dell'umore (di per sè basso a causa del cronicizzarsi del malessere) o una certa ansia intorno alle 17, in un momento immediatamente successivo -o lievemente anticipatorio- rispetto a quello di massima espansione del dolore.
mi ritrovo ad affrontare un mal di testa divenuto da almeno un mese quotidiano.
Non ho mai particolarmente sofferto di questo dolore, se non da circa un anno, nel corso del quale la sua frequenza è progressivamente incrementata: se a febbraio questo si manifestava una volta alla settimana, negli ultimi mesi si è fatto costante.
Il dolore che provoca non è molto forte, salvo quando raggiunge il suo "apice": avverto per lo più la sensazione di un peso, spesso su una parte sola della testa, che insorge poco dopo essermi svegliato e cresce nel corso della giornata, con picchi intorno alle 17, a meno che non sia intervenuto con analgesici.
Mi crea una serie di difficoltà: intanto l'esordio "lieve", con una sensazione di mero fastidio e intontimento mi porta per lo più a disinteressarmi di ciò fino a quando non diviene intenso;
oltre al senso di peso, mi procura uno stato di stanchezza fisica e mentale sin dal mattino: mal di schiena, dolori nella parte sottostante la zona di dolore cefalico (intorno all'occhio, orecchio o denti; più raramente scende ancora più in basso colpendo gli arti).
La stanchezza mentale è costituita da una sorta di "rallentamento del pensiero", inciampo più spesso con le parole, e avverto inoltre uno stato di assenza, mancanza di presenza mentale e concentrazione, fino a sentirmi "fuori dal mondo".
Sia il dolore che le sue conseguenza sono più avvertite quando svolgo attività di particolare sforzo intellettivo. Il mal di testa si lozalizza di solito in una parte ben precisa della testa (una o l'altra "metà"): la mattina avverto fastidio su un piccolo punto sul quale sembra gravare un peso. La sensazione è che lì vi sia un nodo, una contrazione che avverto maggiormente quando parlo. Da lì si espande per ricomprendere a volte l'intero capo, più spesso una buona parte di questo.
Ho svolto un controllo oculistico dal quale risulta tutto normale e uno neurologico: anche qui tutto appare "nei limiti".
il neurologo mi ha diagnosticato una cefalea tensiva, consigliato la cibalgina e un integratore alimentare al magnesio. Tuttavia non vedo particolari risultati: la cibalgina inoltre ha un effetto più blando e temporaneo del ketodol che assumevo in precedenza.
non soffro (o almeno così risulta) di allergie e intolleranze alimentari.
Due mesi fa ho avuto per la prima (e unica) volta un attacco di panico legato a situazioni di stress, e anche in quel periodo avvertivo la sensazione di "peso" su una parte della testa.
Da almeno un mese non sono più in condizioni stressanti; paradossalmente, registro un drastico abbassamento dell'umore (di per sè basso a causa del cronicizzarsi del malessere) o una certa ansia intorno alle 17, in un momento immediatamente successivo -o lievemente anticipatorio- rispetto a quello di massima espansione del dolore.
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Neurologo, Psichiatra, Psicoterapeuta
Gentile paziente,
Sarebbe opportuno specificasse cosa e' risultato "nei limiti" per quanto di pertinenza neurologica. Quali accertamenti ha eseguito e quali i risultati. (tac, sideremia, omocistinemia, tiroide)?
Inoltre, potrebbe risultare interessante sapere cosa accade nella sua vita quotidiana alle 17.00. O cosa e' accaduto un mese fa e un anno fa.
In effetti un anno fa inizia, un mese fa diventa quotidiano e alle 17 si accentua.
Oltre a "non so", "non ricordo"," improvvisamente" può provare a fare mente locale e descrivere i fatti salienti e non salienti di quei periodi?
Sa, a parte la possibile genesi organica (assolutamente non escludibile) o funzionale del quadro da lei rappresentato, da approfondire comunque attraverso l'esecuzione di visita diretta e vari accertamenti, sicuramente, alcuni fatti che, seppure apparentemente banali, inducono in noi un certo inconsapevole disagio, possono accentuare e facilitare, se non indurre il disturbo di fondo.
Intendo dire che un sintomo non esclude l'altro.
E a volte basta osservare e descrivere ciò che accade...
Esempi:
Alle 17, in genere
torna mia madre dal lavoro,
Vado in discoteca
Faccio la doccia
Oppure
Un mese fa ho fatto un esame, o mi sono laureato o fidanzato...
Un anno fa si e' ricoverato mio padre, si e' ammalato uno zio....
Non sono certo soluzioni.... Ma possono aiutare a comprendere il significato completo di un disturbo anche se precipuamente organico.
Incontro la mia ragazza
Sarebbe opportuno specificasse cosa e' risultato "nei limiti" per quanto di pertinenza neurologica. Quali accertamenti ha eseguito e quali i risultati. (tac, sideremia, omocistinemia, tiroide)?
Inoltre, potrebbe risultare interessante sapere cosa accade nella sua vita quotidiana alle 17.00. O cosa e' accaduto un mese fa e un anno fa.
In effetti un anno fa inizia, un mese fa diventa quotidiano e alle 17 si accentua.
Oltre a "non so", "non ricordo"," improvvisamente" può provare a fare mente locale e descrivere i fatti salienti e non salienti di quei periodi?
Sa, a parte la possibile genesi organica (assolutamente non escludibile) o funzionale del quadro da lei rappresentato, da approfondire comunque attraverso l'esecuzione di visita diretta e vari accertamenti, sicuramente, alcuni fatti che, seppure apparentemente banali, inducono in noi un certo inconsapevole disagio, possono accentuare e facilitare, se non indurre il disturbo di fondo.
Intendo dire che un sintomo non esclude l'altro.
E a volte basta osservare e descrivere ciò che accade...
Esempi:
Alle 17, in genere
torna mia madre dal lavoro,
Vado in discoteca
Faccio la doccia
Oppure
Un mese fa ho fatto un esame, o mi sono laureato o fidanzato...
Un anno fa si e' ricoverato mio padre, si e' ammalato uno zio....
Non sono certo soluzioni.... Ma possono aiutare a comprendere il significato completo di un disturbo anche se precipuamente organico.
Incontro la mia ragazza
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 2k visite dal 20/08/2010.
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