Ipotensione liquorale e/o trombosi cerebrale?

Buonasera, dottore, sono una ragazza di 26 anni. Premetto la mia ignoranza in campo di terminologia medica, pertanto cercherò di spiegarmi al meglio coi miei mezzi!
Le vorrei parlare del mio caso, perché nonostante 21 giorni di degenza in Neurologia e svariati esami, io serbo ancora qualche dubbio – e forse anche gli specialisti che m’hanno seguita – sulla diagnosi e sulle conseguenze che potrebbero in futuro condizionare alcune attività che nella mia vita rivestono una certa importanza, e che alla fine di questa lettera Le illustrerò.

L’indagine dei miei malesseri è cominciata considerando delle cefalee, dapprima abbastanza sporadiche, ma dal mese di giugno di frequenza giornaliera e con intensità sempre in incremento, di tipo per lo più gravative ma a volte pulsatorie, olocraniche, ma che a volte si presentavano come fitte molto intense soprattutto in zona nucale, bitemporale, dietro e intorno ai bulbi oculari e nella parte superiore del cranio. Questo è stato il sintomo più lampante e dopo quasi un mese di forti mal di testa giornalieri, resistenti a FANS e triptano, nausee frequenti e a volte con vomito, mi sono recata al pronto soccorso, in totale tre volte; la prima con un tachidol e a casa, la seconda con TC encefalo (negativa) e visita neurologica senza riscontri di rilievo, firmando la liberatoria per non esser ricoverata in quanto il giorno dopo avevo un impegno inderogabile. Finalmente, la terza volta, contro ogni mia voglia, ho deciso per il ricovero, attraverso il quale sarei riuscita a fare in breve tempo gli accertamenti necessari. L’anamnesi mi ha portata a ricordare una serie di sintomi, precedenti al mese delle cefalee, per niente affatto trascurabili. Tre o quattro volte ho avuto fortissimi intorpidimenti agli arti sup e inf della parte dx; una serie di episodi coinvolgenti la vista, come se avessi avuto uno specchio d’acqua di svariati colori, luminescente, in espansione dal centro verso gli estremi del campo visivo, sovrapposto alla mia normale visione delle cose, con regressione spontanea ma dopo anche mezz’ore di tempo; con meno frequenza invece ho visto come piccoli fulmini chiari, infine a volte avevo la percezione visiva dei movimenti delle mie braccia come ‘al rallentatore’. Altri fastidiosi sintomi, contemporanei alle cefalee, sono stati ovattamento auricolare – nel parlare sentivo la mia voce come fosse solo interna – con piccoli ‘schiocchi’ alla deglutizione, e dolori forti interscapolari con estensione alle spalle, braccia e in particolare alla mano dx. Nei mesi precedenti al ricovero ho avuto sonno disturbato, leggerissimo e irregolare, e una specie di faringite le cui cause non sono state ben identificate. Da Dicembre 2006 ero in terapia estroprogestinica (Yasmin, con drospirenone ed etinilestradiolo).
Durante il ricovero sono stati eseguiti i seguenti esami:
- ECG, nella norma;
- Rx torace, tutto ok;
- EEG, ritmo di fondo alfa a 9 c/sec, discretamente regolare e stabile, reagente ad apertura degli occhi, Si osserva sporadica attività theta talora a dx, talora a sx. Le attivazioni non modificano il quadro. Tracciato nei limiti di norma;
- RM cerebr.-tronco encefalico mdc; Angio RM vascolare intracranico: diffuso ispessimento della pachimeninge in sede sopra/sottotentoriale e lungo il tintorio, dotata di impregnazione contrastografica, anche lungo i solchi delle convessità. Tonsille cerebell. in sede.Il quadro potrebbe esser espressione di congestione venosa delle meningi, da IPOTENSIONE LIQUORALE. Lo studio angio-RM però evidenzia che il seno sagittale sup., al passaggio tra terzo medio ed inf. si presenta assottigliato per alcuni cm. Vene cortic. pariet. inoltre presentano segnale compatibile con rallentamento di flusso. Si esorta l’esecuzione di controlli ravvicinati non potendosi escludere parziale trombosi del detto seno;
- RM cerebr.-tronco encefalico mdc; RM spin. cervic. mdc, RM spin. dors. mdc; RM spin. lombosacr. mdc: rispetto alla precedente si apprezza lieve incremento di segnale nelle seq. dipendenti dal T1 del lume della terzo poster. e del terzo med. del seno sagitt. sup., di profilo irregolare e assottigliato e si conferma analogo ipersegnale di alcune vene cortic. pariet., come da rallentamento di flusso; tali reperti sembrano pertanto suggestivi di PARZIALE TROMBIZZAZIONE DEL SENO SAGITT. SUP. Invariato l’ispessimento di pachimeninge sovratentor. e tentorio, tuttora dotati di accentuazione contrastograf.; si conferma impregnazione di solchi e convessità sovratentor. e del cervelletto. Ispessita anche la pachimeninge della fossa cranica poster. così come la intracanalare del tratto cervic. Il quadro complessivamente rimane di dubbia interpretazione, la congestione meningea potrebbe essere riferibile a rallentamento di flusso venoso, ma non è escludibile sindrome da ipotensione liquorale. Necessari ulteriori accertamenti;
- RMN encefalo e studio dinamica liquorale in attesa di refertazione.
- TC encefalo (successiva a quella in PS): come la precedente ma gli spazi subaracnoidei della convessità sono scarsamente visualizzabili;
- Consulenza oculistica: ok;
- ECD fegato-vie biliari (eseguita per ipertransaminasemia): ok;
- Consulenza gastroenterologica: l’attuale iprertransaminasemia potrebbe essere di origine jatrogena;
- Consulenza ORL: fullness auric. dx.; lieve rigonfiamento in regione sottomento-mandibolare bilater., ghiandole sottomandibolari alla palpazione di consistenza parenchimatosa ma aumentata, seppur la fuoriuscita di saliva sia limpida e nella norma per aspetto e consistenza.
Sono stati eseguiti ovviamente anche svariati esami ematici dei quali i valori che si possono segnalare al di fuori dei range sono GOT 70 U/L (1-31); GPT 179 U/L (1-31); Glucosio 128 mg/dl (70-110); Citomegalovirus IgG 106 U/ml (positivo > 15); HBsAb 449 mlU/ml (positivo > 10) ; Autoimmunità negative; Omocisteina 12.97 micromol/L (nella norma < 13), presenza di mutazione omozigote per MTHFR;Liquor chimico fisico: conta cellulare 9 Gb/mmc (nella norma < 4); Proteine 63 mg/dl (nella norma 20-50), pressione liquor. 80-90 mmH20 (nella norma 100-180 mmH20); restante esame liquorale nella norma.
La bassa pressione intracranica riscontrata a seguito della puntura lombare, nonche il temporaneo aggravarsi dei sintomi nella settimana successiva a tale esame, confermerebbe la sindrome da ipotensione liquorale, spontanea in quanto non conseguente a traumi o contusioni.
Sto però ancora aspettando il referto della Mielo-RM, per cui non ci sono riscontri fotografici di fistole liquorali. Per quanto riguarda la trombosi devo dire che è affiorata anche una certa famigliarità con casi analoghi, e probabilmente la pillola anticoncezionale ha fatto tutto il resto.

Inutile dire che nei primi giorni di degenza ho sospettato di tutto, compresa la sclerosi multipla (sono giovane e per quanto ne so, chi si ammala di questa malattia riferisce una sintomatologia piuttosto disparata..), e le mie paure si sono intensificate soprattutto di fronte agli episodi di parestesia facciale e degli arti dx. Al secondo giorno di degenza è stata impostata una terapia endovenosa di idratazione (2lt/gg), intensificata anche da un molto consistente incremento di liquidi nella dieta, nonché riposo e decubito orizzontale per molte ore al giorno. Al sesto giorno di degenza ho intrapreso una terapia anticoagulante, prima con iniezioni poi, nell’ultima settimana, con Coumadin per bocca, per la quale terapia eseguirò costantemente controlli. Devo dire che dopo 21 gg i sintomi più dolorosi sono spariti, rimane un po’ di ovattamento auric. e un senso generale di pesantezza del corpo dopo qualche ora passata in piedi, anche se – e qui rimane il punto focale dei miei dubbi – non ho ancora ripreso le mie normali attività.
Il punto è che sono una studentessa di canto lirico che si paga le lezioni lavorando dietro il bancone di un bar!
Per il bar nessun problema, sarà questione di tempo. Però, rientrata a casa, ho provato per curiosità a cantare, nel mio modo usuale, qualche frase di uno dei miei brani di repertorio. Sgomento completo: il mal di testa si ripresenta con la stessa intensità del periodo precedente al ricovero, a fitte molto dolorose, per le quali ho dovuto interrompermi dopo neanche un minuto di emissione della voce! Mi sono sdraiata, per i primi dieci minuti il dolore sembrava non regredire, dopodichè è gradualmente svanito nei dieci minuti successivi. Cosa succede?! Non potrò più cantare? E se riprenderò, dovrò farlo continuamente con il timore che la cefalea scoppi da un momento all’altro??
Non so cosa fare, né a quale figura specifica rivolgermi per ottenere risposte e soluzioni.
Sono già entusiasta che sia arrivato a leggere fin qui, per cui La ringrazio infinitamente! E se avesse qualche risposta ai miei timori sarei davvero felice di riceverla…
Con immensa gratitudine, attendo un Suo gentile consulto.
Grazie!
[#1]
Utente
Utente
Mi rendo conto che la mia lettera richiede tempi di lettura considerevoli, ma non sarei stata tanto prolissa se non avessi avvertito una grande necessità di pareri e risposte. Sono piuttosto terrorizzata, visto che a 11 gg dalle mie dimissioni non posso ancora cantare per il mal di testa. Vi prego, aiutatemi! Grazie...
[#2]
Dr. Massimo Muciaccia Neurologo 826 19
Gentile utente,

Leggo soltanto adesso la sua richiesta di consulenza.
Ha risolto i suoi problemi?
Ha effettuato ulteriori esami?
Mi faccia sapere.

Cordiali saluti.

DOTT. MASSIMO MUCIACCIA
Specialista in Neurologia
Dirigente Medico ASL BARI

www.medicitalia.it/massimo.muciaccia
massimo.muciaccia@medicitalia.it

DOTT. MASSIMO MUCIACCIA
SPECIALISTA IN NEUROLOGIA
ASL BARI

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Cefalea è il termine che descrive tutte le diverse forme di mal di testa: sintomi, cause, diagnosi e terapie possibili per le cefalee primarie e secondarie.

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