Spasticità braccio sinistro dovuta a un ischemia
Buongiorno a tutti, vi scrivo per chiedervi un consulto sulla mia ragazza.
4 anni fa venne colpita da due ischemie, la prima non riportò gravi conseguenze, la seconda invece portò una emiparesi laterale sinistra, aveva 19 anni quando avvenne ora 23, dopo 4 anni è riuscita a recuperare gamba, viso e capacità di parlare totalmente, ma le è rimasta praticamente invariata la spasticità al braccio sinistro, che tende a star chiuso su se stesso con tutte le dita, a pugno e attaccato al bacino nello stato di rilassamento, ha provato tanti fisioterapisti, tutti con idee diverse su come agire e nessuno è sembrato aver chiaro cosa facesse, io sinceramente non sono un medico trattamenti così vari e confusi non mi danno nessuna sicurezza. Vorrei il consulto di qualche esperto di neurologia.
Se può servire ha fatto il botulino qualche volta per agevolare la fisioterapia, ha provato agopuntura elettrica o così sosteneva quel fisioterapista e altre pratiche. Esiste un sistema differente dalla fisioterapia o qualche schema da seguire per recuperare parte della funzionalità della mano ?? Una parte del cervello è morta alla seconda ischemia, non grande e non le ha causato nessun danno a livello cognitivo e comunicativo, infatti è una normalissima ragazza il problema risiede proprio nella funzionalità del braccio che giustamente vorrebbe tentare di recuperare.
Attualmente sta svolgendo con un nuovo fisioterapista (dopo aver cambiato uno che ha tenuto 2 anni) una serie di esercizi volti a farle usare la mano il più possibile e rafforzamento dei muscoli di spalle e braccia.
Ringrazio tutti per le eventuali risposte =)
4 anni fa venne colpita da due ischemie, la prima non riportò gravi conseguenze, la seconda invece portò una emiparesi laterale sinistra, aveva 19 anni quando avvenne ora 23, dopo 4 anni è riuscita a recuperare gamba, viso e capacità di parlare totalmente, ma le è rimasta praticamente invariata la spasticità al braccio sinistro, che tende a star chiuso su se stesso con tutte le dita, a pugno e attaccato al bacino nello stato di rilassamento, ha provato tanti fisioterapisti, tutti con idee diverse su come agire e nessuno è sembrato aver chiaro cosa facesse, io sinceramente non sono un medico trattamenti così vari e confusi non mi danno nessuna sicurezza. Vorrei il consulto di qualche esperto di neurologia.
Se può servire ha fatto il botulino qualche volta per agevolare la fisioterapia, ha provato agopuntura elettrica o così sosteneva quel fisioterapista e altre pratiche. Esiste un sistema differente dalla fisioterapia o qualche schema da seguire per recuperare parte della funzionalità della mano ?? Una parte del cervello è morta alla seconda ischemia, non grande e non le ha causato nessun danno a livello cognitivo e comunicativo, infatti è una normalissima ragazza il problema risiede proprio nella funzionalità del braccio che giustamente vorrebbe tentare di recuperare.
Attualmente sta svolgendo con un nuovo fisioterapista (dopo aver cambiato uno che ha tenuto 2 anni) una serie di esercizi volti a farle usare la mano il più possibile e rafforzamento dei muscoli di spalle e braccia.
Ringrazio tutti per le eventuali risposte =)
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Caro Utente
la spasticità assieme alla riduzione di forza è una conseguenza di lesioni che interessano l'encefalo. Purtroppo non è sempre possibile recuperare totalmente la funzionalità di un'arto in un caso come quello da Lei descritto. La spasticità, che Lei descrive limitata ad un arto, è una spasticità focale e pertanto può sicuramente giovarsi di infiltrazioni di tossina botulinica associata a fisiokinesiterapia (che a quanto ho capito ha già eseguito correttamente in passato). Dopo 4 anni dall'evento, come considerazione generale, è difficile sperare un recupero completo. Certamente la terapia con tossina e fisiokinesiterapia può giovare a limitare al massimo gli esiti funzionali, per cui la invito a insistere su questa strada.
la spasticità assieme alla riduzione di forza è una conseguenza di lesioni che interessano l'encefalo. Purtroppo non è sempre possibile recuperare totalmente la funzionalità di un'arto in un caso come quello da Lei descritto. La spasticità, che Lei descrive limitata ad un arto, è una spasticità focale e pertanto può sicuramente giovarsi di infiltrazioni di tossina botulinica associata a fisiokinesiterapia (che a quanto ho capito ha già eseguito correttamente in passato). Dopo 4 anni dall'evento, come considerazione generale, è difficile sperare un recupero completo. Certamente la terapia con tossina e fisiokinesiterapia può giovare a limitare al massimo gli esiti funzionali, per cui la invito a insistere su questa strada.
cordiali saluti
Dr. Rosario Vecchio
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 6.3k visite dal 30/07/2010.
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