Sospetto alzheimer e condotta da tenere

Gentili dottori da un po' di tempo ho come il sospetto che mio padre, 66 anni tra pochi mesi, possa avere i primi sintomi del morbo di Alzheimer.

Ho provato a parlarne con lui ma non c'è verso, si rifiuta di andare da uno specialista per capire se è quello o è altro.

Secondo voi, posso telefonare al suo medico condotto (che non è il mio ma che conosco) per chiedergli se può "intercedere" e fare qualcosa lui, convincendolo magari a fare un controllo? Non so se dal punto di vista deontologico e professionale sia una cosa corretta, però mi sembra l'unico che possa fare qualcosa, grazie anche al camice che indossa.

Chiedo in oltre se esiste un modo casalingo (diciamo così) per capire se è Alzheimer o se ad esempio possa essere una forma di depressione (mi pare che il tutto sia iniziato durante la fase terminale della malattia con successivo decesso di mia madre/sua moglie) o effetto dei farmaci che prende per il cuore (Cardioaspirina, Triatec e Sequacor).

Grazie mille.
[#1]
Dr. Antonio Ferraloro Neurologo 76.7k 2.4k
Gentile Utente,

escluderei la terapia farmacologica come causa dei sintomi di Suo padre.
Una valutazione medica diretta è indispensabile per chiarire la natura del problema.
L'intervento del medico curante inizialmente può essere molto utile per avere una prima indicazione diagnostica.
Non esistono metodi "casalinghi" per effettuare una diagnosi differenziale.
Mi tenga aggiornato, se vuole.

Cordiali saluti ed auguri

Dr. Antonio Ferraloro

[#2]
Attivo dal 2009 al 2010
Ex utente
Grazie mille.
Lunedì telefono al suo medico e vedo se può fare qualcosa.
Altrimenti è piuttosto improbabile che lui decida autonomamente di farsi visitare da un neurologo.
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