Chiarimento stato generale
Salve a tutto lo staff di dottori.
Sono un ragazzo di 22 anni, non ho mai avuto nessun problema neurologico (solo di memoria, ma nulla bizzarro...).
Da poco più di due mesi soffro di uno stato che non riesco a definire in maniera precisa nemmeno io. Il tutto si è verificato dopo circa due settimane da una notizia che mi ha davvero terrorizzato. Rischiavo di avere l'hiv perchè un mio partner ne ha scoperto la positività. Io in preda al terrore ho iniziato ad uscire il più possibile fino a che dopo circa due settimane ho iniziato ad avere questi sintomi:
- vista annebbiata con particolare fastidio alle luci in fase notturna
- sensazione di "ubriachezza" (lieve senso di vertigine, cerchio alla testa, non so nemmeno io come definirlo. Non sono mai caduto a terra, mai svenuto, ma ogni tanto mi capita di prendere male le misure).
- spossatezza, sensazione di stanchezza generale.
Gli esami del sangue e delle urine non riportano nulla di anomalo, non ho l'hiv, non sono anemico, la mia pressione è perfetta, è tutto regolare.
Dopo un mese di assunzione di Supradyn compresse (una al dì) lo stato della mia vista è migliorato, tuttavia la luce mi provoca ancora fastidio e non mi sento ripreso completamente.
Secondo la Dottoressa è perchè svolgo una vita sedentaria con orari fuori norma (non sono universitario nè lavoratore quindi da un anno esatto mi "godo la vita" senza problemi di orario e senza impegni effettivi quotidiani).
Fumo da circa 6 anni. Se esco non disdegno l'alcol.
Però nonstante la Dottoressa sia convinta che è una cosa psicologica/collegata allo stile di vita, secondo me non è così perchè questo stato è COSTANTE, non mi lascia un attimo per quanto possa essere meno fastidioso a tratti specialmente quando mi tengo occupato con amici, uscite e quant'altro.
Sto pensando a labirintite o problemi più gravi a carico del cervello.
Cosa mi consigliate di fare?
Sono un ragazzo di 22 anni, non ho mai avuto nessun problema neurologico (solo di memoria, ma nulla bizzarro...).
Da poco più di due mesi soffro di uno stato che non riesco a definire in maniera precisa nemmeno io. Il tutto si è verificato dopo circa due settimane da una notizia che mi ha davvero terrorizzato. Rischiavo di avere l'hiv perchè un mio partner ne ha scoperto la positività. Io in preda al terrore ho iniziato ad uscire il più possibile fino a che dopo circa due settimane ho iniziato ad avere questi sintomi:
- vista annebbiata con particolare fastidio alle luci in fase notturna
- sensazione di "ubriachezza" (lieve senso di vertigine, cerchio alla testa, non so nemmeno io come definirlo. Non sono mai caduto a terra, mai svenuto, ma ogni tanto mi capita di prendere male le misure).
- spossatezza, sensazione di stanchezza generale.
Gli esami del sangue e delle urine non riportano nulla di anomalo, non ho l'hiv, non sono anemico, la mia pressione è perfetta, è tutto regolare.
Dopo un mese di assunzione di Supradyn compresse (una al dì) lo stato della mia vista è migliorato, tuttavia la luce mi provoca ancora fastidio e non mi sento ripreso completamente.
Secondo la Dottoressa è perchè svolgo una vita sedentaria con orari fuori norma (non sono universitario nè lavoratore quindi da un anno esatto mi "godo la vita" senza problemi di orario e senza impegni effettivi quotidiani).
Fumo da circa 6 anni. Se esco non disdegno l'alcol.
Però nonstante la Dottoressa sia convinta che è una cosa psicologica/collegata allo stile di vita, secondo me non è così perchè questo stato è COSTANTE, non mi lascia un attimo per quanto possa essere meno fastidioso a tratti specialmente quando mi tengo occupato con amici, uscite e quant'altro.
Sto pensando a labirintite o problemi più gravi a carico del cervello.
Cosa mi consigliate di fare?
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Gentile Utente,
innanzituto dovrebbe effettuare una visita neurologica per escludere problemi organici, poi, una volta esclusi, potrebbe rivolgersi ad uno psichiatra per un inquadramento diagnostico e per iniziare una idonea terapia.
Cordiali saluti
innanzituto dovrebbe effettuare una visita neurologica per escludere problemi organici, poi, una volta esclusi, potrebbe rivolgersi ad uno psichiatra per un inquadramento diagnostico e per iniziare una idonea terapia.
Cordiali saluti
Dr. Antonio Ferraloro
Questo consulto ha ricevuto 4 risposte e 1.2k visite dal 14/07/2010.
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