Un periodo senza aver preso farmaci
Buongiorno,
Questa lunga storia iniziò nel 2001 quando a mia madre all'epoca quarantaduenne, dopo una TAC al cervello, venne identificato un meningioma di 1,5 cm di diametro. Questo dopo aver accusato problemi nel camminare e contrazioni muscolari alla gamba. I medici le dissero che non era niente di preoccupante.
Per anni le dissero che era psicopatica, anche perché avevamo serissimi problemi con mio padre che ci sono tuttora.
Nel tempo i problemi alla gamba passarono, ma arrivarono i tremori alla mano dx e dopo ulteriori peggioramenti nel 2007 andò per una visita neurologica all'istituto Carlo Besta di Milano. Qui le diagnosticarono un "Morbo di Parkinson" e dopo una TAC trovarono il famoso meningioma cresciuto fino a 3,5 cm: doveva essere rimosso.
L'intervento diede esiti positivi e subito sparirono i tremori, i dolori, era tornata a vivere serenamente... non fosse che ci fu un discorso (almeno penso) tra il neurochirurgo e il neurologo, il primo disse che non era malata di morbo di Parkinson e che era guarita, il secondo voleva cominciare la terapia con il mirapexin.
Finiti di prendere i medicinali per la ferita (ricordo che in questo periodo non ci sono stati neanche minimi segnali di tremore, dolori o altro), incominciò a prendere il mirapexin... già al dosaggio minimo cominciarono i guai: tremore alla mano dx decisamente diverso da quello prima dell'intervento e una certa rigidità. Arrivata alla dose massima (0,70 x3) si era quasi paralizzata, ed un giorno è inciampata all'improvviso al supermarket.
Ritornata a Milano in un primo momento notano i tremori, ma pensano siano dovuti al Parkinson e non credono alla sua storia, in ogni caso le prescrivono il mantadan e in caso di insuccesso un altro farmaco di cui purtroppo non ricordo il nome.
comincia a prendere il mantadan e tornano le contrazioni alla gamba, diventate insistenti telefona a Milano e le dicono di prendere il secondo farmaco... anche qui un grande insuccesso: forti dolori ad entrambe le mani.
Dopo un periodo senza aver preso farmaci in cui i dolori sono spariti, tranne il tremore alla mano dx, anche se ridotto, le prescrivono la levodopa, dosaggio minimo... la reazione è stata fatale: eravamo sul marciapiede ed era diventata rigidissima fino a crollare a terra.
Infuriata sospese tutte le medicine senza dar ascolto ai medici per un anno, in questo periodo cui sue condizioni sono migliorate, ma rimaneva il tremore alla mano dx.
In questi giorni è stata ricoverata a Roma per un ricerca più accurata, ma lei continua a rimanere scettica e pensa che se non avesse preso alcun farmaco sarebbe andata meglio. Lei cosa ne pensa?
PS: prendendo del semplice "magnesio-potassio" il tremore diminuisce abbastanza, lo stesso anche con le gocce di EN (che conosco poco), inoltre il tremore è totalmente assente quando dorme, ma è presente quando muove la mano. Inoltre ha un piccolo tumore benigno ad una vertebra.
Siamo abbastanza disperati e speriamo che a Roma possano trovare qualcosa.
Grazie.
Questa lunga storia iniziò nel 2001 quando a mia madre all'epoca quarantaduenne, dopo una TAC al cervello, venne identificato un meningioma di 1,5 cm di diametro. Questo dopo aver accusato problemi nel camminare e contrazioni muscolari alla gamba. I medici le dissero che non era niente di preoccupante.
Per anni le dissero che era psicopatica, anche perché avevamo serissimi problemi con mio padre che ci sono tuttora.
Nel tempo i problemi alla gamba passarono, ma arrivarono i tremori alla mano dx e dopo ulteriori peggioramenti nel 2007 andò per una visita neurologica all'istituto Carlo Besta di Milano. Qui le diagnosticarono un "Morbo di Parkinson" e dopo una TAC trovarono il famoso meningioma cresciuto fino a 3,5 cm: doveva essere rimosso.
L'intervento diede esiti positivi e subito sparirono i tremori, i dolori, era tornata a vivere serenamente... non fosse che ci fu un discorso (almeno penso) tra il neurochirurgo e il neurologo, il primo disse che non era malata di morbo di Parkinson e che era guarita, il secondo voleva cominciare la terapia con il mirapexin.
Finiti di prendere i medicinali per la ferita (ricordo che in questo periodo non ci sono stati neanche minimi segnali di tremore, dolori o altro), incominciò a prendere il mirapexin... già al dosaggio minimo cominciarono i guai: tremore alla mano dx decisamente diverso da quello prima dell'intervento e una certa rigidità. Arrivata alla dose massima (0,70 x3) si era quasi paralizzata, ed un giorno è inciampata all'improvviso al supermarket.
Ritornata a Milano in un primo momento notano i tremori, ma pensano siano dovuti al Parkinson e non credono alla sua storia, in ogni caso le prescrivono il mantadan e in caso di insuccesso un altro farmaco di cui purtroppo non ricordo il nome.
comincia a prendere il mantadan e tornano le contrazioni alla gamba, diventate insistenti telefona a Milano e le dicono di prendere il secondo farmaco... anche qui un grande insuccesso: forti dolori ad entrambe le mani.
Dopo un periodo senza aver preso farmaci in cui i dolori sono spariti, tranne il tremore alla mano dx, anche se ridotto, le prescrivono la levodopa, dosaggio minimo... la reazione è stata fatale: eravamo sul marciapiede ed era diventata rigidissima fino a crollare a terra.
Infuriata sospese tutte le medicine senza dar ascolto ai medici per un anno, in questo periodo cui sue condizioni sono migliorate, ma rimaneva il tremore alla mano dx.
In questi giorni è stata ricoverata a Roma per un ricerca più accurata, ma lei continua a rimanere scettica e pensa che se non avesse preso alcun farmaco sarebbe andata meglio. Lei cosa ne pensa?
PS: prendendo del semplice "magnesio-potassio" il tremore diminuisce abbastanza, lo stesso anche con le gocce di EN (che conosco poco), inoltre il tremore è totalmente assente quando dorme, ma è presente quando muove la mano. Inoltre ha un piccolo tumore benigno ad una vertebra.
Siamo abbastanza disperati e speriamo che a Roma possano trovare qualcosa.
Grazie.
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Gentile Utente,
mi sembra molto strano che i farmaci da lei menzionati possano avere avuto un ruolo nella sintomatologia della mamma. Infatti stiamo parlando di farmaci antiparkinsoniani che esplicano il loro effetto (mediante un aumento della dopamina) con la riduzione della rigidità e del tremore extrapiramidale. Nel caso della Mamma ci sarebbe stato un effetto paradosso (cioè accentuazione dei sintomi che invece dovrebbe ridursi) che per tali farmaci non è riportato in letteratura.
Occorre quindi approfondire il problema.
Mi faccia sapere cosa Le diranno a Roma.
Cordiali saluti ed auguri
mi sembra molto strano che i farmaci da lei menzionati possano avere avuto un ruolo nella sintomatologia della mamma. Infatti stiamo parlando di farmaci antiparkinsoniani che esplicano il loro effetto (mediante un aumento della dopamina) con la riduzione della rigidità e del tremore extrapiramidale. Nel caso della Mamma ci sarebbe stato un effetto paradosso (cioè accentuazione dei sintomi che invece dovrebbe ridursi) che per tali farmaci non è riportato in letteratura.
Occorre quindi approfondire il problema.
Mi faccia sapere cosa Le diranno a Roma.
Cordiali saluti ed auguri
Dr. Antonio Ferraloro
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 2.9k visite dal 06/07/2010.
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