Diagnosi di tia dubbia

Gentili medici, poco più di una settimana fa,improvvisamente accuso un forte mal di testa, con nausea e vomito, senso di confusione mentale e formicolii a tutti gli arti. A circa 2 ore dall’inizio della crisi raggiungo il P.S. e la situazione peggiora: non so se preso dalla paura o afflitto da qualcosa di ben più grave, inizio ad avere difficoltà di linguaggio, faccio fatica a trovare le parole giuste per esprimermi. Mi viene fatta una TC celebrale risultata negativa. La diagnosi è di TIA, anche se per ammissione degli stessi medici,non c’è una certezza del 100%. Riporto di seguito i principali dati degli innumerevoli esami eseguiti:
-obiettività neurologica all’ingresso: afasia fluente con presenza di anomie, parafasie semantiche e fonetiche. Comprensione verbale indenne (però io mi chiedo se non fosse solo panico, ero davvero molto spaventato di quello che mi accadeva, anche se non avevo mai sofferto prima di disturbi di panico). Sfumato deficit del VII n.c. dx di tipo centrale nella statica. Non deficit della MOE. NIHSS=2
-eeg: segni neurofisiologici di sofferenza emisferica sx più evidenti in sede fronte - temporale
-eeg di controllo: ritmo di fondo attenuato, frammisto ad attività lenta, sull’emisfero sx
-tac non alterazioni tensiometriche parenchimali con il carattere della lesione in atto ne segni di massa. Sistema ventricolare in asse, di aspetto regolare
Di seguito qui tutti gli altri esami che non hanno evidenzioato nulla di anomalo ecg, RMN encefalo + angio RM intracranica, Ecocolordoppler TSA,RX torace, Prove di funzionalità emostatica ed analisi del sangue, Ecocardiogramma TT.Facendo l'infusione di contrasto si visualizza la comparsa di poche micro bolle in cavità di sx, come per testimonianza di presenza di FPO.
-Decorso clinico: durante le prime ore di degenza abbiamo assistito ad un progressivo miglioramento del quadro clinico. In data 24/6 il quadro clinico si è normalizzato. Alla dimissione l’obiettività neurologica è negativa.
-Terapia: Ascriptin, Antra, Atorvastatina
-In conclusione sulla base degli accertamenti eseguiti e degli elementi anamnestici, il disturbo riferito dal paziente è ascrivibile a TIA. In regime post ricovero abbiamo richiesto un doppler transcranico con micro bolle per valutare l’entità del PFO.
Per quanto sia difficile offrire un parere on line, volevo sapere se è condivisibile la diagnosi di TIA (mi avevano parlato anche di cefalea aurea) quanto è probabile una ricaduta anche sotto anticoagulanti? Inoltre volevo sapere se ci sono delle controindicazioni a riprendere la mia solita attività fisica, ovvero palestra tutti i giorni e 40 minuti di corsa 3 volte alla settimana. Forse dipende dall’ansia che è nata dopo questo episodio, avverto spesso formicolii agli arti e un po’ di dolore a tutti e 2 i polpacci e la luce piena del giorno è come se mi desse fastidio (anche se ripeto sono consapevole di vivere male questo periodo) possono essere sintomi neurologici? Grazie a tutti per le Vs risposte.
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Dr. Antonio Ferraloro Neurologo 76.8k 2.4k
Gentile Utente,

è verosimile che possa essere stato un TIA. Circa le probabilità di una recidiva, queste non possono essere stabilite. Per gli attuali sintomi è probabile che si tratti di somatizzazioni ansiose dovute alla paura dell'episodio insorto. Circa l'attività fisica, può continuarla regolarmente (ma senza eccessivi sforzi), anzi è proprio consigliata. Tenga pure sotto controllo pressione arteriosa, glicemia e colesterolo. Faccia il doppler transcranico prescritto e si faccia seguire da un neurologo ma il tutto con tranquillità.

Cordiali saluti ed auguri

Dr. Antonio Ferraloro

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Utente
Utente
Gentile dottore, intanto la ringrazio per la risposta. Dai controlli effettuati, anche pressione, glicemia e colesterolo erano nella norma.
Le chiederei ancora se 40 minuti di corsa 3 volte alla settimana ed un'oretta di pesi tutti i giorni possono essere catalogati come sforzi eccessivi (in fondo il mio fisico è abituato da anni a questo tipo di attività)e quando potrò ricominciare essendo stato colpito da questo episodio il 23 giugno.
Leggevo che i casi di recidive sono tanti, ma in fondo posso solo affidarmi alla sorte, oltre alla terapia prescritta, considerato che a parte un pò di stress e questo pfo ancora da valutare, altri fattori a rischio non ne ho. Come scrivevo nel primo messaggio da tutti gli esami fatti, risulto in salute.
Ancora saluti.
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Dr. Antonio Ferraloro Neurologo 76.8k 2.4k
Gentile Utente,

con tutti i limiti di un consulto a distanza, Le posso dire che l'attività sportiva di cui Lei parla potrebbe andare bene. Potrebbe già iniziarla ma con gradualità, facendo attenzione a praticarla nelle ore più fresche e bevendo adeguate quantità di acqua.

Cordialmente
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Utente
Utente
Molte grazie, saluti.