Ictus ischemici ripetuti
Mio padre di 82 anni, iperteso (trattato con un Fosicombi al dì), ha subito nel 1987 un ictus ischemico con disturbi del linguaggio, per cui prendeva Ascriptin. Nel 1996 è stato sottoposto a inserimento di pacemaker per una fibrillazione atriale con un blocco atrio-ventricolare. Nel 2003 ha subito un secondo ictus ischemico ed è residuata afasia; in seguito a questo evento prende due compresse di Tiklid al giorno, al posto dell’Ascriptin. Due mesi fa ha avuto una ischemia cerebrale transitoria con disturbi del cammino (lui sosteneva di sentirsi cedere la schiena). In pronto soccorso gli esami del sangue risultavano nella norma per tutti i parametri, la Tac è risultata negativa, così come l'ecodoppler delle carotidi non ha evidenziato restringimenti; solo l'ecg ha mostrato delle aritmie. E’ stata consigliata terapia anticoagulante orale, al posto del Tiklid. È giusta questa indicazione? Il suo medico generico ci spaventa per i possibili rischi di emorragie, ma mio padre finora non è mai caduto e fa attenzione.
Ora cammina benino, ma non come prima; è indicata fisioterapia? E per l'afasia residuata dal precedente ictus è possibile intervenire in qualche modo (all'epoca aveva fatto sedute di logopedia, poco efficaci)?
Sarei inoltre curiosa di sapere se le condizioni atmosferiche (vento, freddo,…) possono influire e favorire gli attacchi ischemici.
Abitiamo a 550 m slm e abbiamo una casa in montagna a 1500 m; può essere rischioso questo cambio di altitudine (che viene percorso in circa 40 minuti di auto, con una sosta di adattamento di 5-10 minuti a metà strada)?
Ringrazio dell’attenzione e porgo saluti
Ora cammina benino, ma non come prima; è indicata fisioterapia? E per l'afasia residuata dal precedente ictus è possibile intervenire in qualche modo (all'epoca aveva fatto sedute di logopedia, poco efficaci)?
Sarei inoltre curiosa di sapere se le condizioni atmosferiche (vento, freddo,…) possono influire e favorire gli attacchi ischemici.
Abitiamo a 550 m slm e abbiamo una casa in montagna a 1500 m; può essere rischioso questo cambio di altitudine (che viene percorso in circa 40 minuti di auto, con una sosta di adattamento di 5-10 minuti a metà strada)?
Ringrazio dell’attenzione e porgo saluti
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Buongiorno, le consiglio di effettuare una visita cardiologica e se fosse presente fibrillazione atriale sarebbe indicata una terapia anticoagulante orale. Naturalmente è una terapia impegnativa che è possibile fare solo se ben seguita (controli ematochimici frequenti dell'INR, aggiustamenti posologici di conseguenza)e valutando la comorbidità.
Non vedo controindicazioni alla vacanza in montagna in estate.Cordiali saluti
Non vedo controindicazioni alla vacanza in montagna in estate.Cordiali saluti
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 10.2k visite dal 26/06/2007.
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