Neuropatia assonale nervo peroneo
Buomn Giorno, mia figlia 15 anni ha questo problema. A gennaio mia figlia prende una storta, pronto soccorso - lastra - eco tutto ok. Lei pero non riesce muovere le dita dei piedi. Il fisioterapista mi comsiglia di far fare una EMG che ha avuto questo esito: NEUROPATIA DI CARATTERE ASSONALE NEL NERVO PERONEO DI SX CON SCARSO RECLUTAMENTO MUSCOLARE NEL TERRITORIO DI INNERVAZIONE PERTINENTE (TIBIALE ANTERIORE) IN ASSENZA DI DENERVAZIONE IN ATTO E LIEVI SEGNI DI REINNERVAZIONE COLLATERALE. Ho continuato fare fisioterapia fino al mese di maggio - Tutto OK - Recuperato bene. La scorsa settimana cammina scalza in casa, prende un'altra storta sempre allo stesso piede. Il piede ovviamente le fa male e dopo 2 gg. viene un ematoma piuttosto grande.Pronto soccorso - spiego cos'è successo la volta scorsa e loro fanno fare un'altra EMG : SFUMATA SOFFERENZA ASSONALE DEL N.PERONEO COMUNE (APPARENTEMENTE MENO EVIDENTE RISPETTO AL PRECEDENTE ESAME) SENZA SEGNI DI DENERVAZIONE IN ATTO UL M.LO TIBIALE ANT.
CONTROLLO FRA UN MESE.
Potete aiutarmi a capire ? Mi hanno chiesto se ci sono casi in famiglia con questi problemi - non ce ne sono.
A chi e dove mi posso rivolgere?
Grazie
CONTROLLO FRA UN MESE.
Potete aiutarmi a capire ? Mi hanno chiesto se ci sono casi in famiglia con questi problemi - non ce ne sono.
A chi e dove mi posso rivolgere?
Grazie
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La paralisi del nervo peroneo è di solito dovuta alla compressione del nervo contro la parte laterale del collo del perone; a volte e' provocata da cisti ad origine dalla articolazione tibioperoneale prossimale (piccola articolazione tra perone e tibia in alto) o dal margine superiore della membrana interossea (una spessa e robusta membrana fibrosa che unisce la tibia al perone).
E' tipica dei pazienti allettati che mantengono l'arto in extra rotazione con appoggio della faccia esterna del ginocchio al piano del letto come pure dei soggetti magri che sono soliti accavallare le gambe.
In molti casi e' favorita da una variante anatomica della forma della testa del perone o della sua posizione che appare retroposta piu' del solito rispetto alla tibia
Il sintomo caratteristico è la perdita della capacità di estendere il piede (piede cadente); occasionalmente, si ha un deficit sensitivo a livello della faccia antero-laterale della parte inferiore della gamba e del dorso del piede o nello spazio interdigitale tra il 1o e il 2o metatarso.
Spesso tale sintomatologia viene confusa con una radicolopatia (sciatalgia) o con una patologia di tipo meniscale esterna.
Il trattamento è in genere conservativo per le neuropatie compressive (p. es., evitare di incrociare le gambe). Le neuropatie incomplete vengono in genere seguite clinicamente e in genere migliorano spontaneamente. Se non avviene la guarigione, l'esplorazione chirurgica può essere indicata e consiste in una neurolisi che deve essere estesa dal cavo popliteo a tutto il decorso dello SPE intorno al collo del perone.
Trattandosi di una patologia rara e di non facile inquadramento e trovandosi lei al Nord in via del tutto eccezionale (per le regole deontologiche del sito non facciamo mai nomi di singoli professionisti) le faro' il nome di un collega che ha esperienza di questa sindrome avendo la casistica piu' ampia in Italia. Puo' rivolgersi al dr. Max Magi a Milano.
Cordialmente
Dr. A.Valassina
E' tipica dei pazienti allettati che mantengono l'arto in extra rotazione con appoggio della faccia esterna del ginocchio al piano del letto come pure dei soggetti magri che sono soliti accavallare le gambe.
In molti casi e' favorita da una variante anatomica della forma della testa del perone o della sua posizione che appare retroposta piu' del solito rispetto alla tibia
Il sintomo caratteristico è la perdita della capacità di estendere il piede (piede cadente); occasionalmente, si ha un deficit sensitivo a livello della faccia antero-laterale della parte inferiore della gamba e del dorso del piede o nello spazio interdigitale tra il 1o e il 2o metatarso.
Spesso tale sintomatologia viene confusa con una radicolopatia (sciatalgia) o con una patologia di tipo meniscale esterna.
Il trattamento è in genere conservativo per le neuropatie compressive (p. es., evitare di incrociare le gambe). Le neuropatie incomplete vengono in genere seguite clinicamente e in genere migliorano spontaneamente. Se non avviene la guarigione, l'esplorazione chirurgica può essere indicata e consiste in una neurolisi che deve essere estesa dal cavo popliteo a tutto il decorso dello SPE intorno al collo del perone.
Trattandosi di una patologia rara e di non facile inquadramento e trovandosi lei al Nord in via del tutto eccezionale (per le regole deontologiche del sito non facciamo mai nomi di singoli professionisti) le faro' il nome di un collega che ha esperienza di questa sindrome avendo la casistica piu' ampia in Italia. Puo' rivolgersi al dr. Max Magi a Milano.
Cordialmente
Dr. A.Valassina
Nota:informazione web richiesta dall'Utente senza visita clinica; non ha valore di diagnosi, trattamento o prognosi che si affidano al medico curante
Questo consulto ha ricevuto 6 risposte e 29.5k visite dal 09/06/2010.
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