Ipotensione liquorale spontanea
Salve,
ho 39 anni, maschio e da più di due anni sono affetto da gravi cefalee, fenomeni di visione offuscata e ronzii che si manifestano soprattutto con la posizione eretta.
Dopo svariate visite di tutti i tipi (neurologiche, cardiologiche ecc.) ed una infinità di esami, in seguito ad una fase acuta dolorosa sono stato ricoverato in ospedale (reparto di neurologia).
Qui sono stati eseguiti tutti gli esami di routine, tutti nella norma.
In particolare sono stati eseguiti vari esami del sangue onde escludere ogni tipo di malattia anche a trasmissione sessuale. Gli esami alla tiroide nella norma.
Mi è stato fatto un ecocolordoppler completo (dalla testa ai piedi), una risonanza magnetica all'encefalo ed al midollo con e senza mezzo di contrasto, ed una angio-rmn che non hanno evidenziato anomalie.
Il neurologo ha così deciso di effetturmi una rachicentesi che ha evidenziato una ipotensione liquorale (valore rilevato 60 ml di acqua). Gli esami del liquor non hanno eidenziato anomalie.
Così ho avuto finalmente una diagnosi definitiva per i miei disturbi altamente invalidanti: cefalea tensiva cronoca determinata da una sindrome da ipotensione liquorale idiopatica.
Il neurologo che mi ha avuto in cura mi ha spiegato che i vari esami effettuati hanno permesso di stabile che l'ipotensione liquorale non permette al cervello di ricevere una spinta adeguata e pertanto le mie cefalee che si acutizzano con la posizione eretta sono determinate proprio da questo deficit.
Mi ha inoltre assicurato sul fatto che i vari esami hanno escluso l'ipotesi di una qualunque tipo di perdita liquorale non essendo essa stata evidenziata in sede di Rmn al contrasto, e che non vi sono anomalie nella dimensione dei ventricoli celebrali. Per cui tale ipotensione si manifesta in modo del tutto spontaneo per cause sconosciute. Mi ha inoltre detto che nell'ipotesi vi fosse stata una perdita di liquor avrebbe potuto procedere alla chiusura di tale perdita con una seconda puntura lombare con inizione di sangue; ma non essendo state rilevate perdite liquorali tale procedura era ritenuta superflua.
Quindi mi ha prescritto una pillola al giorno di Cipralex e 10 gocce di Valium (due volte al giorno).
Durante il ricovero in ospedale (circa 20 gg.) mi hanno effettuato una glucosata (500ml) 5% al giorno.
Devo dire che tale cura (Cipralex + Valium) che porto avanti da due mesi ha prodotto alcuni effetti: gli episodi dolorosi più acuti sono scomparsi ed al momento la cefalea con la posizione eretta si è ridotta di circa il 50%.
Il neurologo alla visita di controllo mi ha detto di preocedere con tale terapia per lungo tempo in quanto non esiste (al momento) nel mio caso un approccio differente per tale sindrome. Devo continuare così e sperare in un miglioramento.
Gradirei un vs. parere ed eventualemente dei suggerimenti per una cura più efficace.
Grazie per la vs. attenzione.
Dino
ho 39 anni, maschio e da più di due anni sono affetto da gravi cefalee, fenomeni di visione offuscata e ronzii che si manifestano soprattutto con la posizione eretta.
Dopo svariate visite di tutti i tipi (neurologiche, cardiologiche ecc.) ed una infinità di esami, in seguito ad una fase acuta dolorosa sono stato ricoverato in ospedale (reparto di neurologia).
Qui sono stati eseguiti tutti gli esami di routine, tutti nella norma.
In particolare sono stati eseguiti vari esami del sangue onde escludere ogni tipo di malattia anche a trasmissione sessuale. Gli esami alla tiroide nella norma.
Mi è stato fatto un ecocolordoppler completo (dalla testa ai piedi), una risonanza magnetica all'encefalo ed al midollo con e senza mezzo di contrasto, ed una angio-rmn che non hanno evidenziato anomalie.
Il neurologo ha così deciso di effetturmi una rachicentesi che ha evidenziato una ipotensione liquorale (valore rilevato 60 ml di acqua). Gli esami del liquor non hanno eidenziato anomalie.
Così ho avuto finalmente una diagnosi definitiva per i miei disturbi altamente invalidanti: cefalea tensiva cronoca determinata da una sindrome da ipotensione liquorale idiopatica.
Il neurologo che mi ha avuto in cura mi ha spiegato che i vari esami effettuati hanno permesso di stabile che l'ipotensione liquorale non permette al cervello di ricevere una spinta adeguata e pertanto le mie cefalee che si acutizzano con la posizione eretta sono determinate proprio da questo deficit.
Mi ha inoltre assicurato sul fatto che i vari esami hanno escluso l'ipotesi di una qualunque tipo di perdita liquorale non essendo essa stata evidenziata in sede di Rmn al contrasto, e che non vi sono anomalie nella dimensione dei ventricoli celebrali. Per cui tale ipotensione si manifesta in modo del tutto spontaneo per cause sconosciute. Mi ha inoltre detto che nell'ipotesi vi fosse stata una perdita di liquor avrebbe potuto procedere alla chiusura di tale perdita con una seconda puntura lombare con inizione di sangue; ma non essendo state rilevate perdite liquorali tale procedura era ritenuta superflua.
Quindi mi ha prescritto una pillola al giorno di Cipralex e 10 gocce di Valium (due volte al giorno).
Durante il ricovero in ospedale (circa 20 gg.) mi hanno effettuato una glucosata (500ml) 5% al giorno.
Devo dire che tale cura (Cipralex + Valium) che porto avanti da due mesi ha prodotto alcuni effetti: gli episodi dolorosi più acuti sono scomparsi ed al momento la cefalea con la posizione eretta si è ridotta di circa il 50%.
Il neurologo alla visita di controllo mi ha detto di preocedere con tale terapia per lungo tempo in quanto non esiste (al momento) nel mio caso un approccio differente per tale sindrome. Devo continuare così e sperare in un miglioramento.
Gradirei un vs. parere ed eventualemente dei suggerimenti per una cura più efficace.
Grazie per la vs. attenzione.
Dino
[#1]
Gentile signore.
I medici che l'hanno curata sono stati attenti ed esaustivi. Non sempre si fa diagnosi ci cefalea da ipotension liquorale come invece è successo a lei.E' una forma di cefalea classificata con presise connotazioni cliniche che si sovrappongono ai suoi sintomi.
Non perda l'abitudine di farsi abbondanti bevute di acqua.Può favorire il rialzo pressorio del liquor proprio perchè la sua ipotensione non è organica ma è un difetto funzionale dei suoi plessi corioidei che producono il liquor.
Cordialità.
Dott. Marino GIULIANO
Perfezionato ASC sulle cefalee
sito:www.webalice.it/marinogiuliano1
I medici che l'hanno curata sono stati attenti ed esaustivi. Non sempre si fa diagnosi ci cefalea da ipotension liquorale come invece è successo a lei.E' una forma di cefalea classificata con presise connotazioni cliniche che si sovrappongono ai suoi sintomi.
Non perda l'abitudine di farsi abbondanti bevute di acqua.Può favorire il rialzo pressorio del liquor proprio perchè la sua ipotensione non è organica ma è un difetto funzionale dei suoi plessi corioidei che producono il liquor.
Cordialità.
Dott. Marino GIULIANO
Perfezionato ASC sulle cefalee
sito:www.webalice.it/marinogiuliano1
Marino GIULIANO
[#2]
Ex utente
Egr. Dr. Marino Giuliano,
la ringrazio per la sua risposta.
Vorrei sottoporre alla sua attenzione l'esito dell'ultima risonanza eseguita ad aprile di quest'anno:
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RM ENCEFALO
Regolare morfologia e segnale del cono midollare... Esame eseguito con tecnica TSE per immagini sagittali T1 e T2 dipendenti e FFE assiali T2* dipendenti.
RM ENCEFALO
Esame eseguito con tecnica SE per immagini assiali PD e T2 dipendenti e STIR long-TE, TFLAIR coronali T2 dipendenti, SE e FLAIR assiali, sagittali e coronali T1 dipendenti prima e dopo la somministrazione di mdc paramagnetico. Sono state inoltre acquisite immagini assiali SE/EPI dipendenti dalla diffusione. IV ventricolo in asse sulla linea mediana e regolare per morfovolumetria. Non sono presenti, in fossa cranica posteriore, alterazioni morfologiche e di segnale del tessuto cerebellare e del tronco encefalo. Il sistema ventricolare sopratentoriale è in asse sulla linea mediana , ed appare regolare per morfovolumetria. Non si rilevano alterazioni morfologiche e di segnale a carico del tessuto cerebrale e degli involucri meningei. Regolare la rappresentazione degli spazi subaracnoidei. Non patologiche impregnazioni, nè alterazioni di BEE dopo somministrazione di mdc.
Cisti del plesso corioideo di destra.
ARM DISTRETTO VENOSO INTRACRANICO
Esame eseguito con tecnica PCA 3D VEN prima e dopo somministrazione di MdC con successive elaborazioni in MIP. Regolare la rappresentazione del segnale di flusso dei seni venosi e delle vene tributarie. Non si rilevano alterazioni del segnale di flusso, nè alterazioni morfologiche lungo la parete dei seni venosi e lungo i principali rami venosi tributari.
RM RACHIDE IN TOTO
Esame eseguito con tecnica TSE per immagini sagittali T1 e T2 dipendenti dopo somministrazione di MdC, assiali FFE e b-FFE T2* dipendenti. Sono state inoltre acquisite immagini "mielografiche" con tecnica MYELO 3D. Regolare allineamento metamerico. Spianamento della fisiologica lordosi cervicale associata a condizione di spondilo-discoartrosi in C5-C6 e C6-C7. In particolare a livello dello spazio intersomatico C5-C6 si apprezza ernia discale posteriore mediana e paramediana sinistra associata ad osteofita somatico che impronta la superficie durale. Ernia discale posteriore mediana e paramediana sinistra con più evidente impronta sulla superficie midollare ventrale in corrispondenza di C6-C7; coesiste osteocondrosi subcondrale fibro-adiposa delle limitanti somatiche affrontate. Protrusione posteriore mediana in C4-C5 Non immagini riferibili a significativa patologia discale degenerativa nel tratto dorso-lombare.
Nelle sequenze "mielografiche" si apprezzano immagini compatibili con minute cisti radicolari nel tratto dorsale. Regolare morfologia e segnale del midollo e del cono midollare. Non aree di patologico potenziamento dopo somministrazione di MdC.
In relazione al quadro clinico, se del caso, controllo RM a distanza.
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Secondo lei da questo quadro emerge qualcosa associabile al mio problema?
Grazie e buona giornata.
la ringrazio per la sua risposta.
Vorrei sottoporre alla sua attenzione l'esito dell'ultima risonanza eseguita ad aprile di quest'anno:
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RM ENCEFALO
Regolare morfologia e segnale del cono midollare... Esame eseguito con tecnica TSE per immagini sagittali T1 e T2 dipendenti e FFE assiali T2* dipendenti.
RM ENCEFALO
Esame eseguito con tecnica SE per immagini assiali PD e T2 dipendenti e STIR long-TE, TFLAIR coronali T2 dipendenti, SE e FLAIR assiali, sagittali e coronali T1 dipendenti prima e dopo la somministrazione di mdc paramagnetico. Sono state inoltre acquisite immagini assiali SE/EPI dipendenti dalla diffusione. IV ventricolo in asse sulla linea mediana e regolare per morfovolumetria. Non sono presenti, in fossa cranica posteriore, alterazioni morfologiche e di segnale del tessuto cerebellare e del tronco encefalo. Il sistema ventricolare sopratentoriale è in asse sulla linea mediana , ed appare regolare per morfovolumetria. Non si rilevano alterazioni morfologiche e di segnale a carico del tessuto cerebrale e degli involucri meningei. Regolare la rappresentazione degli spazi subaracnoidei. Non patologiche impregnazioni, nè alterazioni di BEE dopo somministrazione di mdc.
Cisti del plesso corioideo di destra.
ARM DISTRETTO VENOSO INTRACRANICO
Esame eseguito con tecnica PCA 3D VEN prima e dopo somministrazione di MdC con successive elaborazioni in MIP. Regolare la rappresentazione del segnale di flusso dei seni venosi e delle vene tributarie. Non si rilevano alterazioni del segnale di flusso, nè alterazioni morfologiche lungo la parete dei seni venosi e lungo i principali rami venosi tributari.
RM RACHIDE IN TOTO
Esame eseguito con tecnica TSE per immagini sagittali T1 e T2 dipendenti dopo somministrazione di MdC, assiali FFE e b-FFE T2* dipendenti. Sono state inoltre acquisite immagini "mielografiche" con tecnica MYELO 3D. Regolare allineamento metamerico. Spianamento della fisiologica lordosi cervicale associata a condizione di spondilo-discoartrosi in C5-C6 e C6-C7. In particolare a livello dello spazio intersomatico C5-C6 si apprezza ernia discale posteriore mediana e paramediana sinistra associata ad osteofita somatico che impronta la superficie durale. Ernia discale posteriore mediana e paramediana sinistra con più evidente impronta sulla superficie midollare ventrale in corrispondenza di C6-C7; coesiste osteocondrosi subcondrale fibro-adiposa delle limitanti somatiche affrontate. Protrusione posteriore mediana in C4-C5 Non immagini riferibili a significativa patologia discale degenerativa nel tratto dorso-lombare.
Nelle sequenze "mielografiche" si apprezzano immagini compatibili con minute cisti radicolari nel tratto dorsale. Regolare morfologia e segnale del midollo e del cono midollare. Non aree di patologico potenziamento dopo somministrazione di MdC.
In relazione al quadro clinico, se del caso, controllo RM a distanza.
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Secondo lei da questo quadro emerge qualcosa associabile al mio problema?
Grazie e buona giornata.
[#3]
Dop aver letto la rmn ritengo che l'ultima spiaggia sia quella di controllare la pressione liquorale a livello della cisterna magna.Però, considerando la sintomatologia compatibile con la diagnosi fatta le consiglio di limitarsi a sottoporsi a nuova rmn dopo tre mesi. Non si esclude la possibilità di fare una mielografia.
Cordialmente.
Dott. marino GIULIANO
Cordialmente.
Dott. marino GIULIANO
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 25.8k visite dal 14/06/2007.
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