Una elettromiografia agli arti inferiori

Gentile Dottore ho 45 anni a seguito di continue parastesie agli arti inferiori,rigidita',formicolii e poca forza alle gambe il mio medico di base mi ha fatto fare un ecocolordoppler arterioso e venoso il cui esito e' nella norma.Quidi ho effettuato una elettromiografia agli arti inferiori e riassumendo si evince che vi e' un riscontro di moderato danno di conduzione nel n.SPE di entrambi i lati;restanti reperti ENG ed EMG nei limiti della norma.Allora il mio medico mi ha ancora fatto fare una risonanza magnetica alla colonna lombosacraleil cui esito e':Si rileva la presenza di un'ernia discale a L5 S1 destra che rientra in contatto con il sacco durale e con l'emergenza di "s1"destra.Il disco intersomatico corrispondente e' assottigliato con evidenti fenomeni di disidratazione del nucleo polposo.SI egnala dedenerazione ipertrofica delle articolazioni interapofisarie.
Per gentilezza avrei piacere di avere un suo parere in merito di tutto cio'.Potrebbe esssere quest'ernia a causarmi questi cotinui dolori alle gambe o non e' la causa?
Come posso alla luce di tutto questo curare quest'ernia?Dobbiamo intervenire chirurgicamente?
Cosa ne pensa della elettromiografia?A tal proposiato vorrei precisare che sono malato di epatite c da circa anni 20(ho un inizio di cirrosi)e il medico che mi ha effettuato l'elettromiografia appena ha saputo cio' non ha voluto usare gli aghi ma solo gli elettrodi..cambia qualcosa nell'esito?Nel senso che e' meno completo come esame usando solo gli elettrodi?
Non so se pu' essere importante o no ma da pochi mesi sono stato operato di carcinoma tiroideo ed ho gia' effettuato la terapia radiometabolica.
La ringrazio e mi scuso per il mio protrarmi..grazie per la sua pazienza.

Cordialita'