Intolleranza alla luce, problemi motori
Salve,
ho 34 anni e da due anni circa ho problemi a sopportare luci di diversa natura, sia arificiale che quella naturale.
Addirittura devo dormire completamente al buio. Al mattino il problema è maggiore se nella stanza filtra luce. Ho sempre sonno di giorno e al pomeriggio tardi comincio a riattivarmi il chè mi rende anche più attivo lavorativamente.
Oltre a ciò spesso devo fare movimenti quasi involontari anche per molto tempo che sembrano quasi aggiustarmi fisicamente. (rotazioni delle braccia, del collo, del busto e del polso). Per giorni interi devo stare al buio, non riesco nemmeno ad uscire di casa talmente mi dà fastidio la luce. Perdo appetito, e mi sento spesso pieno tantoda non riuscire neanche a parlare, o mi sforzo di scandire bene le parole. Spesso ho forte salivazione e devo continuamente sputare.
Non voglio essere esagerato ma ho tutti questi sintomi e altri ma non sempre con la stessa frequenza e intensità (a volte mi sento benissimo e addirittura desidero stare al sole per ore e penso che sia passato tutto ma all'improvviso mi "guasto").
Spesso mi gratto per tutto il corpo, specialmente la schiena, fino a graffiarmi completamente ma è come se questo gesto mi dia sollievo. A volte, inoltre, qando sto al sole mi viene un prurito specialmente alle braccia e alle gambe (dietro alle ginocchia in particolare). Da premettere che non so se può servire come informazione ma fino a 26 anni ero un grande sportivo e facevo 10 km di corsa al giorno. Poi, volontariamente mi sono completamente fermato per motivi di studio ed ho cominciato ad accusare tuttti questi sintomi, in particolare problemi alle gambe.La notte per mlto tempo aveveo prurito alle gambe, non riuscivo a rilassarmi per il prurito, mi dava fastidio il contatto con qualsiasi tessuto. Anche attualmente spesso ho la sensazione che alcui tessuti mi diano fastidio. Per un periodo la gamba specilamente la sinistra tendeva ad allargarsi troppo quando camminavo.Questo problema è un pò meno oggi ma a volte mi ricapita dandomi molti problemi. Ho provato a fare una semplice corsa ma ho la sensazione che sia bloccati proprio i muscoli,e se riesco a fare qualche scatto poi di colpo sento una grande rigidità muscolare alle gambe.Quello che più mi fa stare male e che tutti questi problemi mi condizionano la giornata per il lavoro o per altre cose, mi sento molto a disagio quando devo di notte uscire per strada e fare tutti questi movimenti per rimettermi in sesto. Comunque il problema principale che sento attualmente è quello relativo alla luce. Vorrei un confronto con qualcuno che abbia i miei stessi sintomi, non so che fare!
ho 34 anni e da due anni circa ho problemi a sopportare luci di diversa natura, sia arificiale che quella naturale.
Addirittura devo dormire completamente al buio. Al mattino il problema è maggiore se nella stanza filtra luce. Ho sempre sonno di giorno e al pomeriggio tardi comincio a riattivarmi il chè mi rende anche più attivo lavorativamente.
Oltre a ciò spesso devo fare movimenti quasi involontari anche per molto tempo che sembrano quasi aggiustarmi fisicamente. (rotazioni delle braccia, del collo, del busto e del polso). Per giorni interi devo stare al buio, non riesco nemmeno ad uscire di casa talmente mi dà fastidio la luce. Perdo appetito, e mi sento spesso pieno tantoda non riuscire neanche a parlare, o mi sforzo di scandire bene le parole. Spesso ho forte salivazione e devo continuamente sputare.
Non voglio essere esagerato ma ho tutti questi sintomi e altri ma non sempre con la stessa frequenza e intensità (a volte mi sento benissimo e addirittura desidero stare al sole per ore e penso che sia passato tutto ma all'improvviso mi "guasto").
Spesso mi gratto per tutto il corpo, specialmente la schiena, fino a graffiarmi completamente ma è come se questo gesto mi dia sollievo. A volte, inoltre, qando sto al sole mi viene un prurito specialmente alle braccia e alle gambe (dietro alle ginocchia in particolare). Da premettere che non so se può servire come informazione ma fino a 26 anni ero un grande sportivo e facevo 10 km di corsa al giorno. Poi, volontariamente mi sono completamente fermato per motivi di studio ed ho cominciato ad accusare tuttti questi sintomi, in particolare problemi alle gambe.La notte per mlto tempo aveveo prurito alle gambe, non riuscivo a rilassarmi per il prurito, mi dava fastidio il contatto con qualsiasi tessuto. Anche attualmente spesso ho la sensazione che alcui tessuti mi diano fastidio. Per un periodo la gamba specilamente la sinistra tendeva ad allargarsi troppo quando camminavo.Questo problema è un pò meno oggi ma a volte mi ricapita dandomi molti problemi. Ho provato a fare una semplice corsa ma ho la sensazione che sia bloccati proprio i muscoli,e se riesco a fare qualche scatto poi di colpo sento una grande rigidità muscolare alle gambe.Quello che più mi fa stare male e che tutti questi problemi mi condizionano la giornata per il lavoro o per altre cose, mi sento molto a disagio quando devo di notte uscire per strada e fare tutti questi movimenti per rimettermi in sesto. Comunque il problema principale che sento attualmente è quello relativo alla luce. Vorrei un confronto con qualcuno che abbia i miei stessi sintomi, non so che fare!
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Caro utente,
leggendo la Sua storia mi viene in mente uno dei racconti di E.A. Poe nel quale si descrive l'amicizia tra lo scrittore medesimo e un certo Monsieur C. Auguste Dupin:
"Non appena albeggiava, chiudevamo tutti i massicci scuri della vecchia casa; accendevamo un paio di candele, fortemente aromatiche, che diffondevano solo fiochi raggi spettrali. E allora, con il loro aiuto, le nostre anime inseguivano i sogni - leggendo, scrivendo, o conversando - finché l'orologio annunziava il sopravvenire dell'Oscurità vera. Allora uscivamo a passeggiare per le strade, continuando i discorsi su argomenti della giornata, oppure vagavamo di qua e di là sino a tarda ora, ricercando in mezzo alle tenebre della città popolosa quella inesauribile iperlucidità mentale che sola può derivare dallo spirito di osservazione in stato di quiete...."
Senza dubbio la cronopsicologia distingue alcuni soggetti amanti della mattina (le allodole) ed altri che prediligono la notte (i gufi).
Tuttavia le esigenze della società non permettono in genere di seguire le proprie preferenze temporali.
Deve considerare, inoltre, che il nostro orologio biologico ipotalamico si sincronizza su determinati ritmi che non è semplice modificare in modo improvviso.
Consiglierei pertanto di esporre il problema al suo medico e di richiedere una valutazione dermatologica per escludere una eventuale orticaria solare; in ogni caso è opportuno decondizionare la sua mente in relazione a questa abitudine "notturna" modificando con gradualità l'orario di addormentamento, anticipando di circa mezz'ora ogni notte sino a ritrovare il giusto equilibrio sonno-veglia, intermedio tra le consuetudini della gente "comune" ed il Suo amore per la notte.....
Tanti saluti.
leggendo la Sua storia mi viene in mente uno dei racconti di E.A. Poe nel quale si descrive l'amicizia tra lo scrittore medesimo e un certo Monsieur C. Auguste Dupin:
"Non appena albeggiava, chiudevamo tutti i massicci scuri della vecchia casa; accendevamo un paio di candele, fortemente aromatiche, che diffondevano solo fiochi raggi spettrali. E allora, con il loro aiuto, le nostre anime inseguivano i sogni - leggendo, scrivendo, o conversando - finché l'orologio annunziava il sopravvenire dell'Oscurità vera. Allora uscivamo a passeggiare per le strade, continuando i discorsi su argomenti della giornata, oppure vagavamo di qua e di là sino a tarda ora, ricercando in mezzo alle tenebre della città popolosa quella inesauribile iperlucidità mentale che sola può derivare dallo spirito di osservazione in stato di quiete...."
Senza dubbio la cronopsicologia distingue alcuni soggetti amanti della mattina (le allodole) ed altri che prediligono la notte (i gufi).
Tuttavia le esigenze della società non permettono in genere di seguire le proprie preferenze temporali.
Deve considerare, inoltre, che il nostro orologio biologico ipotalamico si sincronizza su determinati ritmi che non è semplice modificare in modo improvviso.
Consiglierei pertanto di esporre il problema al suo medico e di richiedere una valutazione dermatologica per escludere una eventuale orticaria solare; in ogni caso è opportuno decondizionare la sua mente in relazione a questa abitudine "notturna" modificando con gradualità l'orario di addormentamento, anticipando di circa mezz'ora ogni notte sino a ritrovare il giusto equilibrio sonno-veglia, intermedio tra le consuetudini della gente "comune" ed il Suo amore per la notte.....
Tanti saluti.
DOTT. MASSIMO MUCIACCIA
SPECIALISTA IN NEUROLOGIA
ASL BARI
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 2.5k visite dal 08/05/2010.
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