Gli altri nn si accorgono assolutamente del mio "strano" disagio, ma io sn cosciente addirittura
Salve, ho un problema. Vi spiego.
Ho 23 anni, nn fumo, nn bevo, salvo qualche eccezione pr divertirsi cn gli amici ( nn mi sn mai ubriacato ), nn faccio uso di sostanze stupefacenti. Sono sempre stato un ottimo studente, 100/100 scuole superiori, 110 e lode laureato triennale in biotecnologie, ho molti amici, sono ( o ero ) abbastanza carismatico e intelligente, se nn fosse che da dicembre 2009 comincio a "soffrire" in maniera strana:
- dicembre --> credo alcuni attacchi di panico, rappresentati da tachicardia, respiro affannoso, senso di angoscia e paura di stare malissimo o di morire, valutati per esclusione da visita cardiologica e generale ;
- dicembre-gennaio --> l'angoscia pr alcune settimane mi ha costretto a nn uscire spesso di casa, finchè gradualmente nn ho ripreso le normali attività ... studio,uscite, sorrisi:-);
- febbraio --> di tanto in tanto mi soffermavo sui miei "sintomi", tra i quali tachicardia dopo i pasti, malessere generale, mal di testa, lievi episodi di derealizzazione--nel frattempo do un esame ( di nuovo 30, pr sottolineare il fatto che anche alla specialistica comunque riesco a dare il massimo );
- marzo - aprile - maggio --> periodo di tirocinio presso un istituto di ricerca. Da premettere che in totale avrò avuto, da dicembre ad ora, 3 o 4 attacchi di panico, ma la partenza è stata assolutamente ottimale...buon vissuto in casa, buon vissuto a lavoro, se nn fosse pr una serie di problemi che, personalmente, riterrei quasi quasi un mero strascico di quella paura che a gennaio mi portavo addosso: deficit più o meni intensi di attenzione, derealizzazioni talvolta abbastanza marcate, visione "strana" -- è come se la mia attenzione si incentrasse in pochi punti della visuale, e il resto fosse ignorato dal mio cervello -- sonnolenza, e talvolta senso di angoscia pr paura ( una paura insopportabile ) di impazzire, o perdere coscienza, o perdere la capacità di parlare, ottundimento e senso di "fluttuazione cerebrale", scarsa memoria. Insomma, in ansia sempre e comunque.
Premetto che sono un tipo ansioso, addirittura già a pochi anni di vita ( 5-6 ) ho avuto i miei primi attacchini in casa, pr problemi economici, pr i litigi tra i miei e mio fratello, e pr la mia bassa autostima. Inoltre proprio prima di dicembre sono arrivato ad un momento di stress acutissimo: lavoro in un pub, ripetizioni e studio.
Sottolineo che GLI ALTRI NN SI ACCORGONO ASSOLUTAMENTE DEL MIO "STRANO" DISAGIO, ma io sn cosciente addirittura di aver cambiato espressione nel giro di pochi mesi: ATTUALMENTE ho lo sguardo più spento e stanco, gli occhi sempre assonnati e sono diventato mooooooolto meno perspicace e sagace di prima!e in compagnia "percepisco" gli oggetti "come" più distanti e ho la "sensazione" che il visus si restringa! Insomma, lo stress mi sta uccidendo l'anima???
Riconosco di essere migliorato tanto e da solo, perchè inizialmente nn permettevo a me stesso neanche di essere felice pr un istante!
Spero di capirci qualcosina!
Grazie
Ho 23 anni, nn fumo, nn bevo, salvo qualche eccezione pr divertirsi cn gli amici ( nn mi sn mai ubriacato ), nn faccio uso di sostanze stupefacenti. Sono sempre stato un ottimo studente, 100/100 scuole superiori, 110 e lode laureato triennale in biotecnologie, ho molti amici, sono ( o ero ) abbastanza carismatico e intelligente, se nn fosse che da dicembre 2009 comincio a "soffrire" in maniera strana:
- dicembre --> credo alcuni attacchi di panico, rappresentati da tachicardia, respiro affannoso, senso di angoscia e paura di stare malissimo o di morire, valutati per esclusione da visita cardiologica e generale ;
- dicembre-gennaio --> l'angoscia pr alcune settimane mi ha costretto a nn uscire spesso di casa, finchè gradualmente nn ho ripreso le normali attività ... studio,uscite, sorrisi:-);
- febbraio --> di tanto in tanto mi soffermavo sui miei "sintomi", tra i quali tachicardia dopo i pasti, malessere generale, mal di testa, lievi episodi di derealizzazione--nel frattempo do un esame ( di nuovo 30, pr sottolineare il fatto che anche alla specialistica comunque riesco a dare il massimo );
- marzo - aprile - maggio --> periodo di tirocinio presso un istituto di ricerca. Da premettere che in totale avrò avuto, da dicembre ad ora, 3 o 4 attacchi di panico, ma la partenza è stata assolutamente ottimale...buon vissuto in casa, buon vissuto a lavoro, se nn fosse pr una serie di problemi che, personalmente, riterrei quasi quasi un mero strascico di quella paura che a gennaio mi portavo addosso: deficit più o meni intensi di attenzione, derealizzazioni talvolta abbastanza marcate, visione "strana" -- è come se la mia attenzione si incentrasse in pochi punti della visuale, e il resto fosse ignorato dal mio cervello -- sonnolenza, e talvolta senso di angoscia pr paura ( una paura insopportabile ) di impazzire, o perdere coscienza, o perdere la capacità di parlare, ottundimento e senso di "fluttuazione cerebrale", scarsa memoria. Insomma, in ansia sempre e comunque.
Premetto che sono un tipo ansioso, addirittura già a pochi anni di vita ( 5-6 ) ho avuto i miei primi attacchini in casa, pr problemi economici, pr i litigi tra i miei e mio fratello, e pr la mia bassa autostima. Inoltre proprio prima di dicembre sono arrivato ad un momento di stress acutissimo: lavoro in un pub, ripetizioni e studio.
Sottolineo che GLI ALTRI NN SI ACCORGONO ASSOLUTAMENTE DEL MIO "STRANO" DISAGIO, ma io sn cosciente addirittura di aver cambiato espressione nel giro di pochi mesi: ATTUALMENTE ho lo sguardo più spento e stanco, gli occhi sempre assonnati e sono diventato mooooooolto meno perspicace e sagace di prima!e in compagnia "percepisco" gli oggetti "come" più distanti e ho la "sensazione" che il visus si restringa! Insomma, lo stress mi sta uccidendo l'anima???
Riconosco di essere migliorato tanto e da solo, perchè inizialmente nn permettevo a me stesso neanche di essere felice pr un istante!
Spero di capirci qualcosina!
Grazie
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 2.5k visite dal 07/05/2010.
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