Emorragia cerebrale estesa
Salve.Vorrei parlarle di un mio parente,ha 70 anni,è stato colpito da un'emorragia cerebrale estesa mentre era fuori casa.Purtroppo è stato soccorso parecchie ore dopo,2 ore,ed ora in ospedale si trova al reparto di rianimazione.La tac ha evidenziato appunto un'emorragia estesa che ha colpito l'emisfero sinistro e dunque non è stato possibile operarlo.Sono trascorsi 4 giorni,gli è stato somministrato un antidolorifico in quanto si sono accorti degli sbalzi di pressione(questo i primi giorni poichè ora gli sono stati sospesi).Negli ultimi 2 giorni si sono accorti di movimenti degli arti superiori e inferiori,addirittura oggi ha sbadigliato.I medici dicono che sia in uno stato neurovegetativo e che quindi i movimenti potrebbero essere involontari e soprattutto di non illuderci.Cosa ne pensa?mi potrebbe dire inoltre cosa comporta lo stato neurovegetativo?Potrebbe risvegliarsi?Ringrazio anticipatamente per le risposte.
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il fatto che l'emorragia sia estesa e che non sia possibile intervenire chirurgicamente non è un buon segno. Lo stato vegetativo è una condizione evolutiva del coma in cui il soggetto è sveglio (ovvero ha gli occhi aperti a differenza del coma), ma non è cosciente (cioè non ha consapevolezza nè di sè nè dell'ambiente circostante).
Se lo stato vegetativo si protrae nel tempo viene definito persistente. Le possibilità di recupero in questo caso non sono molte purtroppo.
Spero che Le cose non stiano in questi termini e che ci possano essere per il Suo parente possibilità concrete di recupero.
cordiali saluti
Dr. Rosario Vecchio
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 5.4k visite dal 25/04/2010.
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