Attacco ischemico transitorio

Gentili Dottori, mio padre ha 63 anni e soffre da anni di pressione alta, che cura con Inibace Plus. Qualche sera fa, dopo cena, si è accorto di avere la bocca un po'storta ed ha avvertito anche una lieve perdita della propria forza muscolare. Recatosi al Pronto Soccorso è stato sottoposto a:
-TAC Cranio ("Limitatamente alla scansione di base non TC percepibili al momento alterazioni di recente significato patologico in sede intracranica");
-ECG ("Ritmo sinusale a freq. 72/min. conduzione AV nei limiti. Transizione precordiale precoce. Segni di ipertrofia ventricolare sx, nei limiti la fase di ripolarizzazione ventricolare");
-ECOCOLOR DOPPLER VASI COLLO ("A destra vasi pervi e con flusso normodiretto. Ispessimento intimale diffuso, marcato alla BFC, dove sono presenti aree ateromasiche marginale fibrose, modicamente stenosanti il lume e prive di significato emodinamico. A sinistra come a destra. Vertebrali pervie, sclerotiche, con flusso normodiretto nel tratto esplorabile. Conclusioni: sclerosi vasale diffusa senza alterazioni emodinamiche significative").
Il medico di turno ha detto a mio padre che le sue vene sono più vecchie della sua età (ma cosa vuol dire?).
La DIAGNOSI è TIA e la TERAPIA è una compressa di Tiklid al giorno.
Sono un po' preoccupata, sia perchè non capisco i risultati degli esami, sia perchè ho letto che l'attacco ischemico si può ripresentare. Sono passati solo cinque giorni; fin dal giorno successivo si è rimesso a fare i lavoretti intorno casa, dimostrando di sentirsi bene e non affaticato.
Volevo sapere: sono consigliati altri esami da eseguire? Deve sottoporsi a controlli frequenti? Quali terapi seguire in questi casi?
Attendendo una vostra risposta, vi faccio i miei sinceri ringraziamenti.
Una figlia (un po') in ansia.

[#1]
Dr. Rosario Vecchio Neurologo 1.4k 32
Gentilissima Signora,

il TIA (ovvero attacco ischemico transitorio) è una condizione neurologica dovuta ad una riduzione momentanea di flusso sanguigno in una zona del cervello. Proprio perchè momentanea la riduzione di flusso non determina la morte delle cellule nervose ma solo una sofferenza e pertanto i sintomi regredisco da soli in genere in meno di un'ora. Gli esami eseguiti dalla mamma sono negativi e questo è una buona cosa. Il consiglio che Le posso dare è di rivolgersi ad un neurologo per una valutazione diretta del caso. La terapia impostata è corretta e potrebbe essere ulteriormente migliorata, in termini di protezione allo scopo di evitare l'instaurarsi di un nuovo TIA o di un'ictus cerebrale, attraverso una valutazione e un controllo di altri fattori di rischio eventualmente presenti,quali colesterolo alto,glicemia alta,omocisteina alta. Si affidi con fiducia al Suo neurologo.
Spero di aver scacciato qualche Sua paura

cordiali saluti

Dr. Rosario Vecchio

[#2]
Attivo dal 2008 al 2010
Ex utente
La ringrazio Dottore, sinceramente.
Provvederemo con una visita neurologica.
Grazie ancora,
i miei migliori saluti
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