Demenza dei lobi frontali
bungiorno, vorrei chiedervi un parere.
mio padre ha 63 anni e risulta essere affetto da demenza dei lobi frontali secondo l'ultima visita neurologica.
il primo esame eseguito (il 24/11/2008) è stato la tomoscintigrafia cerebrale SPET, il referto riporta: l'esame scintigrafico mostra un lieve deficit di perfusione nella regione temporale destra. Iniziale ipoperfusione nelle regioni corticali frontali.
l'altro esame fatto nello stesso periodo (4/11/2008) è il mini mental test i risultati sono: totale 28, totale corretto 27,5. conclusioni: paziente orientato nel tempo e spazio. la valutazione delle funzioni cognitive evidenzia la presenza di difficoltà nello svolgimento delle prove indaganti le abilità cognitive connesse con il lobo frontale (velocità nell'elaborazione e nell'organizzazione dell'informazione, preservazione, attenzone divisa, astrazione e problem-solving, attivazione e flessibilità).
le difficoltà esecutive potrebbero influire negativamente sulla capacità mnesiche in particolare sull'organizzazione delle informazioni per materiale verbale; buona la memoria visuo-spaziale.
l'eloquio spontaneo, scarsamente fluente e stentato è caratterizzato da esitazioni, parafasie fonemiche balbettii circonlocuzioni, anomie e lievi agrammatismi. alle prove il pz. mostra una sufficiente comprensione di parole e verbi su presentazione visiva, insufficiente su presentazione orale.
buona la capacità prassico-costruttiva e ideomotoria, insufficiente l'aprassia bucco-facciale.
il neurologo dopo questi due esami disse che non era ne sano ne malato, parlava di un 10% di funzionalità celebrali in meno e non si pronunciò su altro.
poi a distanza di un anno (fine 2009) ha ripetuto il mini mental test con punteggio 19, corretto 18,50.
conclusioni: la valutazione delle funzioni cognitive evidenzia la presenza di un deterioramento cognitivo diffuso. le difficoltà attentive, di pianificazione, di astrazione e di flessibilità cognitiva potrebbero influire negativamnete sullo svolgimento di tutte le prove cognitive. il linguaggio anche se sufficientemente fluente appare stentato e poco comunicativo. sufficiente la denominazione di nomi, difficoltà nella comrpesione di frasi. la memoria verbale episodica anche se alle prove appare deficitaria, il risultato potrebbe aver risentito della difficoltà ad organizzare le informazioni. al colloquio con il familiare, si evidenzia una valutazione qualitativa nello svolgimento delle attività strumentali della vita quotidiana (iadl=2/5). mantenute le adl. alla valutazione psichica comportamentale il familiare riferisce la presenza di apatia e scarsa iniziativa (però ammetto che è sempre stato un pò così, non ha mai avuto molta iniziativa e interessi).
rispetto alla valutazione precedente (dicembre 2008) si osserva un decremento del livello cognitivo generale.
il neurologo (INRCA di Ancona) parla di demenza del lobi frontali (e aime ha detto che è una delle peggiori :-( ) e ha prescritto ELONCTRIL, che mi consigliate?
mio padre ha 63 anni e risulta essere affetto da demenza dei lobi frontali secondo l'ultima visita neurologica.
il primo esame eseguito (il 24/11/2008) è stato la tomoscintigrafia cerebrale SPET, il referto riporta: l'esame scintigrafico mostra un lieve deficit di perfusione nella regione temporale destra. Iniziale ipoperfusione nelle regioni corticali frontali.
l'altro esame fatto nello stesso periodo (4/11/2008) è il mini mental test i risultati sono: totale 28, totale corretto 27,5. conclusioni: paziente orientato nel tempo e spazio. la valutazione delle funzioni cognitive evidenzia la presenza di difficoltà nello svolgimento delle prove indaganti le abilità cognitive connesse con il lobo frontale (velocità nell'elaborazione e nell'organizzazione dell'informazione, preservazione, attenzone divisa, astrazione e problem-solving, attivazione e flessibilità).
le difficoltà esecutive potrebbero influire negativamente sulla capacità mnesiche in particolare sull'organizzazione delle informazioni per materiale verbale; buona la memoria visuo-spaziale.
l'eloquio spontaneo, scarsamente fluente e stentato è caratterizzato da esitazioni, parafasie fonemiche balbettii circonlocuzioni, anomie e lievi agrammatismi. alle prove il pz. mostra una sufficiente comprensione di parole e verbi su presentazione visiva, insufficiente su presentazione orale.
buona la capacità prassico-costruttiva e ideomotoria, insufficiente l'aprassia bucco-facciale.
il neurologo dopo questi due esami disse che non era ne sano ne malato, parlava di un 10% di funzionalità celebrali in meno e non si pronunciò su altro.
poi a distanza di un anno (fine 2009) ha ripetuto il mini mental test con punteggio 19, corretto 18,50.
conclusioni: la valutazione delle funzioni cognitive evidenzia la presenza di un deterioramento cognitivo diffuso. le difficoltà attentive, di pianificazione, di astrazione e di flessibilità cognitiva potrebbero influire negativamnete sullo svolgimento di tutte le prove cognitive. il linguaggio anche se sufficientemente fluente appare stentato e poco comunicativo. sufficiente la denominazione di nomi, difficoltà nella comrpesione di frasi. la memoria verbale episodica anche se alle prove appare deficitaria, il risultato potrebbe aver risentito della difficoltà ad organizzare le informazioni. al colloquio con il familiare, si evidenzia una valutazione qualitativa nello svolgimento delle attività strumentali della vita quotidiana (iadl=2/5). mantenute le adl. alla valutazione psichica comportamentale il familiare riferisce la presenza di apatia e scarsa iniziativa (però ammetto che è sempre stato un pò così, non ha mai avuto molta iniziativa e interessi).
rispetto alla valutazione precedente (dicembre 2008) si osserva un decremento del livello cognitivo generale.
il neurologo (INRCA di Ancona) parla di demenza del lobi frontali (e aime ha detto che è una delle peggiori :-( ) e ha prescritto ELONCTRIL, che mi consigliate?
[#2]
Utente
si, elontril. che ne pensa? ho visto che è un antidepressivo, è adatto?
non conviene rifare una risonanza magnetica e la tomoscintigrafia per vedere l'avanzamento?
noi familiare che possiamo fare per cercare di limitare il più possibile l'avanzamento?
chiedo scusa per le domande ma guardi ormai siamo in un periodo di sfortuna che sembra non finire più.
Prima ho avuto problemi io, con attacchi di panico ora questo...che aimè non è curabile!
qualsiasi consiglio è ben accetto!;-)
grazie in anticipo.
non conviene rifare una risonanza magnetica e la tomoscintigrafia per vedere l'avanzamento?
noi familiare che possiamo fare per cercare di limitare il più possibile l'avanzamento?
chiedo scusa per le domande ma guardi ormai siamo in un periodo di sfortuna che sembra non finire più.
Prima ho avuto problemi io, con attacchi di panico ora questo...che aimè non è curabile!
qualsiasi consiglio è ben accetto!;-)
grazie in anticipo.
[#3]
Gentile Utente,
la depressione è spesso frequente nella demenza e l'Elontril presumo che sia stato prescritto per questo motivo. Se gli esami strumentali sono stati eseguiti nel 2008, probabilmente sarebbe opportuno ripeterli per evidenziare il grado dell'eventuale progressione.
Certamente l'MMSE in un anno ha avuto una considerevole riduzione, da 27,5 a 18,5. A tale punteggio si potrebbero provare dei farmaci appartenenti alla classe degli anticolinesterasici che vengono utilizzati nella malattia di Alzheimer se il punteggio all'MMSE non è inferiore a 10-11. Tengo subito a precisare che non sono farmaci che risolvono la malattia ma potrebbero rallentarne l'evoluzione. Non è detto però che siano indicati per il caso di papà. Se vuole, potrebbe parlarne col neurologo che lo segue.
Inviando cordiali saluti Le porgo sinceri auguri
la depressione è spesso frequente nella demenza e l'Elontril presumo che sia stato prescritto per questo motivo. Se gli esami strumentali sono stati eseguiti nel 2008, probabilmente sarebbe opportuno ripeterli per evidenziare il grado dell'eventuale progressione.
Certamente l'MMSE in un anno ha avuto una considerevole riduzione, da 27,5 a 18,5. A tale punteggio si potrebbero provare dei farmaci appartenenti alla classe degli anticolinesterasici che vengono utilizzati nella malattia di Alzheimer se il punteggio all'MMSE non è inferiore a 10-11. Tengo subito a precisare che non sono farmaci che risolvono la malattia ma potrebbero rallentarne l'evoluzione. Non è detto però che siano indicati per il caso di papà. Se vuole, potrebbe parlarne col neurologo che lo segue.
Inviando cordiali saluti Le porgo sinceri auguri
[#4]
Utente
la ringrazio per la risposta.
questa riduzione "veloce" del punteggio in un anno potrebbe presagire un veloce peggiormaneto anche in futuro?
cmq mio padre è sempre stata una eprsona ansiosa e non so se questo fatto possa aver inciso sul test.
cmq ora parlerò con il neurologo e con il medico di famiglia.
al momento mio padre è abbastanza "normale", ha problemi più che altro nel fare un discorso un pò più complicato, nei ragionamenti e non riesce bene a ricordarsi i giorni della settimana.
cordiali saluti
certo che non ci voleva questa cosa.
e ancora grazie, anche per gli auguri.
questa riduzione "veloce" del punteggio in un anno potrebbe presagire un veloce peggiormaneto anche in futuro?
cmq mio padre è sempre stata una eprsona ansiosa e non so se questo fatto possa aver inciso sul test.
cmq ora parlerò con il neurologo e con il medico di famiglia.
al momento mio padre è abbastanza "normale", ha problemi più che altro nel fare un discorso un pò più complicato, nei ragionamenti e non riesce bene a ricordarsi i giorni della settimana.
cordiali saluti
certo che non ci voleva questa cosa.
e ancora grazie, anche per gli auguri.
[#6]
Utente
si, è quello che stiamoc ercando di fare, gli propongo delle letture semplici, poi per quanto riguarda i giorni gli faccio emttere una crocetta sul calendario ogni mattina e poi fortunatamente ancora lavora (per quello che può fare), non so ancora per quanto ma questo penso possa servire.
grazie ancora.
cordiali saluti
grazie ancora.
cordiali saluti
Questo consulto ha ricevuto 6 risposte e 4.7k visite dal 21/03/2010.
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