Traumatizzato cranico - cefalea e diplopia
Buongiorno,
mi chiamo Roberto e sono un Maresciallo dei Carabinieri tutt'ora in servizio.
Nel 1998 ho subito un trauma cranico commotivo in servizio, scaturito da un'incidente stradale. Per lo stesso ho perso conoscenza e sono stato visitato e ricoverato per un gg. in osservazione in un nosocomio di Milano.
Successivamente nel 2000 ho avuto un'altro incidente stradale in servizio, con trauma contusivo al volto, distorsione rachide cervicale, frattura setto nasale.
Successivamete ai due trauma cranici, ho incominciato ad avvertire piccoli mal di teste (cefaelee) che si risolvevano con una o due pastiglie di moment. Nel corso degli anni i mal di testa sono aumentati (ad oggi soffro di cefalea acura ogni due tre giorni che risco a calmare solo assumendo TORADOL 20 milligrammi. Mi è anche capitato di sovente che vedo doppio in verticale e orizzontale, inizialmente ho pensato che questo fosse stanchezza...adesso comincio a preoccuparmi.
Dormo di notte 4/5 ore al massimo. Mi sveglio bruscamente con mal di testa atroci e con il cuore che mi batte a mille.
Visita cardiologica eseguita: Tachicardia e crisi ipertensive.
Vi chiedo:
E' possibile collegare gli incidenti stradali (con traumi al cranio)avvenuti 9 e 7 anni indietro con i continui e ripetuti assillanti mal di testa e crisi ipertensive.
Che accertamenti devo fare?
Ci puo' essere un collegamento?
Quali sono i sintomi di un traumatizzato cranico dopo anni dall'incidente.
Cosa puo' aver causato la diplopia o la cefalea?
Vi prego aiutatemi
mi chiamo Roberto e sono un Maresciallo dei Carabinieri tutt'ora in servizio.
Nel 1998 ho subito un trauma cranico commotivo in servizio, scaturito da un'incidente stradale. Per lo stesso ho perso conoscenza e sono stato visitato e ricoverato per un gg. in osservazione in un nosocomio di Milano.
Successivamente nel 2000 ho avuto un'altro incidente stradale in servizio, con trauma contusivo al volto, distorsione rachide cervicale, frattura setto nasale.
Successivamete ai due trauma cranici, ho incominciato ad avvertire piccoli mal di teste (cefaelee) che si risolvevano con una o due pastiglie di moment. Nel corso degli anni i mal di testa sono aumentati (ad oggi soffro di cefalea acura ogni due tre giorni che risco a calmare solo assumendo TORADOL 20 milligrammi. Mi è anche capitato di sovente che vedo doppio in verticale e orizzontale, inizialmente ho pensato che questo fosse stanchezza...adesso comincio a preoccuparmi.
Dormo di notte 4/5 ore al massimo. Mi sveglio bruscamente con mal di testa atroci e con il cuore che mi batte a mille.
Visita cardiologica eseguita: Tachicardia e crisi ipertensive.
Vi chiedo:
E' possibile collegare gli incidenti stradali (con traumi al cranio)avvenuti 9 e 7 anni indietro con i continui e ripetuti assillanti mal di testa e crisi ipertensive.
Che accertamenti devo fare?
Ci puo' essere un collegamento?
Quali sono i sintomi di un traumatizzato cranico dopo anni dall'incidente.
Cosa puo' aver causato la diplopia o la cefalea?
Vi prego aiutatemi
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Gentile utente,
Un trauma cranico anche di lieve entità può causare, in alcuni soggetti, la cosiddetta “sindrome soggettiva da trauma cranico”, caratterizzata da sintomi quali cefalea, vertigini, disturbi del sonno, ansia, lievi disturbi di memoria, ecc.
Questi sintomi in genere si riducono gradualmente nel tempo, sino alla risoluzione completa in 6 – 12 mesi. Alcuni soggetti, tuttavia, possono accusare tali disturbi per diversi anni. Nel Suo caso, tuttavia, è difficile pensare ad una diretta correlazione tra i sintomi che attualmente riferisce (cefalea, diplopia, crisi di ipertensione arteriosa) ed i pregressi traumi cranio-cervicali.
E’ necessario, pertanto, effettuare nuove indagini cliniche e strumentali al fine di escludere patologie neurologiche o internistiche e valutare, in particolare, eventuali cause di ipertensione arteriosa secondaria.
Consiglierei, pertanto, di richiedere i seguenti accertamenti:
1) Visita neurologica;
2) Visita oculistica con fondo dell’occhio e campo visivo;
3) Monitoraggio della pressione arteriosa delle 24 ore;
4) Esame completo del sangue che comprenda anche TSH, FT3, FT4, Anticorpi anti-tiroide, Aldosterone, Azotemia, Colesterolo totale, Colesterolo HDL , Creatinina, Emocromo, VES, Glicemia, Potassiemia, Calcemia, Sodiemia, Renina in clinostatismo, Renina in ortortatismo, ecc.;
5) Esame delle urine, Catecolamine urinarie totali, Cortisolo libero urinario;
6) RMN encefalo ed angioRMN, previa esclusione di controindicazioni.
Al termine del percorso diagnostico sarà possibile instaurare una terapia mirata, che comprenda anche farmaci di prevenzione della cefalea da assumere per cicli di 4-6 mesi o più a lungo.
Cordiali saluti.
Dott. Massimo Muciaccia
Specialista in Neurologia
www.medicitalia.it/massimo.muciaccia
Un trauma cranico anche di lieve entità può causare, in alcuni soggetti, la cosiddetta “sindrome soggettiva da trauma cranico”, caratterizzata da sintomi quali cefalea, vertigini, disturbi del sonno, ansia, lievi disturbi di memoria, ecc.
Questi sintomi in genere si riducono gradualmente nel tempo, sino alla risoluzione completa in 6 – 12 mesi. Alcuni soggetti, tuttavia, possono accusare tali disturbi per diversi anni. Nel Suo caso, tuttavia, è difficile pensare ad una diretta correlazione tra i sintomi che attualmente riferisce (cefalea, diplopia, crisi di ipertensione arteriosa) ed i pregressi traumi cranio-cervicali.
E’ necessario, pertanto, effettuare nuove indagini cliniche e strumentali al fine di escludere patologie neurologiche o internistiche e valutare, in particolare, eventuali cause di ipertensione arteriosa secondaria.
Consiglierei, pertanto, di richiedere i seguenti accertamenti:
1) Visita neurologica;
2) Visita oculistica con fondo dell’occhio e campo visivo;
3) Monitoraggio della pressione arteriosa delle 24 ore;
4) Esame completo del sangue che comprenda anche TSH, FT3, FT4, Anticorpi anti-tiroide, Aldosterone, Azotemia, Colesterolo totale, Colesterolo HDL , Creatinina, Emocromo, VES, Glicemia, Potassiemia, Calcemia, Sodiemia, Renina in clinostatismo, Renina in ortortatismo, ecc.;
5) Esame delle urine, Catecolamine urinarie totali, Cortisolo libero urinario;
6) RMN encefalo ed angioRMN, previa esclusione di controindicazioni.
Al termine del percorso diagnostico sarà possibile instaurare una terapia mirata, che comprenda anche farmaci di prevenzione della cefalea da assumere per cicli di 4-6 mesi o più a lungo.
Cordiali saluti.
Dott. Massimo Muciaccia
Specialista in Neurologia
www.medicitalia.it/massimo.muciaccia
DOTT. MASSIMO MUCIACCIA
SPECIALISTA IN NEUROLOGIA
ASL BARI
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 10.6k visite dal 19/05/2007.
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