Neuropatia periferica legata ad interventi subiti

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Buongiorno,Innanzitutto faccio una breve sintesi della mia storia di questi ultimi anni:
- Agosto 2006: Lps per appendicectomia e marsupializzazione di cisti paraovarica dx. Esito istologico: carcinoide appendicolare, per cui sono in follow-up.- Maggio 2008: Lps per enucleazione di recidiva di cisti paraovarica dx.- Marzo 2009: Laparotomia per laparocele inguinale dx.
In seguito al 1interv,passata la fase post-operatoria,ho sempre avvertito un dolore continuo di tipo viscerale che aveva origine nella zona della cicatrice,nell'inguine dx e che si diramava lungo la parte interna della coscia,anche con delle scariche lungo la gamba che mi facevano diminuire la sensibilità.Nessuno ha mai pensato ad una componente neurologica,anche perchè, successivamente all 1interv,si è sempre associato al mio dolore la presenza della recidiva di cisti e poi del laparocele.Dopo l'ultimo intervento,il chirurgo che mi ha operata ha pensato che ci potesse essere anche una componente neurologica oltre che "viscerale" legata alle aderenze formatisi.L'estate scorsa sono così stata in visita da un neurologo esperto di neuropatie periferiche presso un grande Istituto di Mi,il quale mi ha fatto eseguire una biopsia cutanea nella coscia di dx e sx dalla quale non emerge una differenza di innervazione. Questo dott.mi ha parlato però di una mononeuropatia del nervo genito femorale dx,iatrogena,con ipoestesia superficiale nella regione di distribuzione di questo nervo;inizialmente si parlava invece di una possibile moneuropatia del nervo femoro cutaneo mediale della coscia di dx,il che nonostante fosse stato scritto nella prima visita,fa pensare attualmente ai chirurghi e al mio medico di base(dato che miei sintomi sono estesi non all'area del pube ma lungo l'interno coscia)che si tratti proprio di questo nervo e che sia proprio questo il nervo incarcerato nel tessuto cicatriziale.Il neurologo mi ha poi successivam inviato per un trattamento del dolore da un medico esperto di medicina del dolore presso un grosso Ist. di Pavia,il quale dopo un trattamento con lidocaina,non ha ritenuto di continuare a praticarmi terapie,perchè inutili rispetto al mio dolore.Mi ha fatto eseguire una RMN particolare e specifica della zona interessata,sotto lo scavo pelvico,in corrispondenza dell'arteria inguinale e del decorso dello psoas.Dopo RMN questo medico,mi ha consigliato un intervento chirurgico ipotizzando un abbassamento del cieco nella pelvi(ipotesi poi smentita dalla successiva visita chirurgica).Mi sono rivolta ai chirurghi che mi hanno operata l'ultima volta i quali mi hanno indicato come modalità di intervento la LPT col fine di togliere le aderenze che incarcerano il nervo, che andrà reciso pur perdendo sensib.Chiedo:se qs interv può essere eseguito da chrurghi addom-torac servono centri appositi;se le statistiche parlano di benefici a lungo termine;se si applica alla recis di nervi la sindrome dell'arto fantasma;le limitazioni che avrò. Ringrazio
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Dr. Giovanni Migliaccio Neurochirurgo 13.7k 398
Gentile signora,
intanto mi sento di rassicurarLa sulla sindrome dell'arto fantasma che non si verificherebbe in caso di lisi delle aderenze del nervo.poi Sarebbe necessaria una visita diretta per capire esattamente se e dove intervenire.
Mi par di capire che il Suo disturbo è insorto circa 1 anno fa. A volte la risoluzione di tali sintomi è spontanea anche a distanza di tempo.
Cordiali saluti
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Utente
Utente
Buonasera dott. Migliaccio, La ringrazio per la risposta. Il mio disturbo (dolore ininterrotto sia viscerale che neurologico, che si placa solo nella posizione sdraiata, incompatibile quest'ultima con la vita quotidiana essendo anche studentessa universitaria)è prsente dall'estate 2006, successivamente al primo intervento. Questo dolore però è sempre stato legato alla presenza della recidiva di cisti paraov dx e al laparocele dx. Solo da qualche mese ho appreso, dopo varie visite ed esami, che si tratta dell'incarceramento del nervo nei tessuti oltre che della formazione di aderenze. Mi rincuora il passaggio in cui esclude la sindrome dell'arto fantasma per la lisi di nervi e quindi anche del nervo femoro-cutaneo mediale. Prima che mi venisse proposto e "prescritto" l'intervento ho provato per qualche settimana la cura con laroxyl, ma senza beneficio. Inoltre non voglio, avendo 23 annni, pensare che l'unica soluzione sia quella di affidarsi ad un farmaco, anche se il dolore è abbastanza limitante nella mia vita quotidiana. Riterrebbe che per un intervento di questo tipo mi debba affidare a qualcuno più specifico del chirurgo addominale e recarmi in un grosso centro o posso far riferimento a chi mi ha seguito finora in un ospedale di capoluogo di provincia? Condivido pienamente che per poter esprimersi con più profondità sia necessario un confronto diretto in visita. Per il momento La saluto e La ringrazio cordialmente.
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Dr. Giovanni Migliaccio Neurochirurgo 13.7k 398
Può anche consultare la Neurochirurgia di Lecco.
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Utente
Utente
La ringrazio per il consiglio e la saluto cordialmente.