Tia informazioni e prevenzione
Egr. Dottore,
vorrei alcune informazioni riguardanti la prevenzione riguardante il TIA. L’attacco ischemico transitorio, da quel che ho capito, si manifesta con alcuni sintomi, tra cui una visione doppia delle immagini, una difficoltà di deambulazione, ecc. Se questi sintomi discontinui dovessero manifestarsi per più giorni ad una persona ultraottantenne affetta da anni da ipertensione arteriosa e ipercolesterolemia cosa occorre fare subito per formulare una diagnosi corretta? quali esami immediati? ed infine che terapia praticare? In questi casi è consigliabile un ricovero ospedaliero urgente o cautelativo per prevenire eventualmente un probabile ictus? Il ricovero potrebbe scongiurare una eventuale conseguenza? La ringrazio.
Cordiali saluti
vorrei alcune informazioni riguardanti la prevenzione riguardante il TIA. L’attacco ischemico transitorio, da quel che ho capito, si manifesta con alcuni sintomi, tra cui una visione doppia delle immagini, una difficoltà di deambulazione, ecc. Se questi sintomi discontinui dovessero manifestarsi per più giorni ad una persona ultraottantenne affetta da anni da ipertensione arteriosa e ipercolesterolemia cosa occorre fare subito per formulare una diagnosi corretta? quali esami immediati? ed infine che terapia praticare? In questi casi è consigliabile un ricovero ospedaliero urgente o cautelativo per prevenire eventualmente un probabile ictus? Il ricovero potrebbe scongiurare una eventuale conseguenza? La ringrazio.
Cordiali saluti
[#1]
Gentile Utente,
se i disturbi dovessero persistere per più giorni non si può parlare di TIA. Cosa fare? Recarsi al Pronto Soccorso per una valutazione obiettiva dei sintomi ed eventuale esame strumentale, per es. TC cranio.Il ricovero lo dovranno decidere i sanitari caso per caso, non è possibile generalizzare, ma l'eventuale ricovero non esclude la possibilità che insorga un ictus vero e proprio. La prevenzione si basa sul controllo della pressione arteriosa, della glicemia, del colesterolo. Importante sarebbe pure effettuare un ecodoppler dei vasi sovraortici. Una dieta povera di grassi ed attività fisica (se possibile) completano il quadro.
Il tutto seguito da un neurologo.
Cordiali saluti
se i disturbi dovessero persistere per più giorni non si può parlare di TIA. Cosa fare? Recarsi al Pronto Soccorso per una valutazione obiettiva dei sintomi ed eventuale esame strumentale, per es. TC cranio.Il ricovero lo dovranno decidere i sanitari caso per caso, non è possibile generalizzare, ma l'eventuale ricovero non esclude la possibilità che insorga un ictus vero e proprio. La prevenzione si basa sul controllo della pressione arteriosa, della glicemia, del colesterolo. Importante sarebbe pure effettuare un ecodoppler dei vasi sovraortici. Una dieta povera di grassi ed attività fisica (se possibile) completano il quadro.
Il tutto seguito da un neurologo.
Cordiali saluti
Dr. Antonio Ferraloro
[#2]
Utente
Gentile Dottore,
in presenza dei suddetti sintomi da più giorni, se i sanitari del pronto soccorso gli fanno alcuni esami strumentali tipo TC del cranio, ecodoppler dei vasi sovraortici, elettrocardiogramma, ecc e nel contempo si tiene sotto controllo la pressione arteriosa, la glicemia, il colesterolo, i trigliceridi, ecc. è possibile prevenire eventuali complicanze tipo ictus o altro? Voglio dire diminuiscono, in questo caso, le probabilità che le complicanze si manifestino praticando subito una giusta terapia? (ad esempio anche la semplice aspirina). Grazie
Cordialmente
in presenza dei suddetti sintomi da più giorni, se i sanitari del pronto soccorso gli fanno alcuni esami strumentali tipo TC del cranio, ecodoppler dei vasi sovraortici, elettrocardiogramma, ecc e nel contempo si tiene sotto controllo la pressione arteriosa, la glicemia, il colesterolo, i trigliceridi, ecc. è possibile prevenire eventuali complicanze tipo ictus o altro? Voglio dire diminuiscono, in questo caso, le probabilità che le complicanze si manifestino praticando subito una giusta terapia? (ad esempio anche la semplice aspirina). Grazie
Cordialmente
[#3]
Gentile Utente,
la prima cosa da fare è la diagnosi, senza la quale non è possibile iniziare alcuna terapia. Ammesso che si tratti di una situazione ischemica cerebrale, è ovvio che con una corretta terapia diminuiscano le probabilità che si instauri un ictus vero e proprio ma tale evenienza può sempre verificarsi, sia in ambiente ospedaliero che extraospedaliero.
Cordialmente
la prima cosa da fare è la diagnosi, senza la quale non è possibile iniziare alcuna terapia. Ammesso che si tratti di una situazione ischemica cerebrale, è ovvio che con una corretta terapia diminuiscano le probabilità che si instauri un ictus vero e proprio ma tale evenienza può sempre verificarsi, sia in ambiente ospedaliero che extraospedaliero.
Cordialmente
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 3.3k visite dal 01/03/2010.
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