A questo punto sono stata rincuorata dal fatto che poteva non trattarsi di epilessia

Carissimi,
il mio bimbo di 4 anni apparentemente in buono stato di salute ha avuto 3 crisi di tipo convulsivo della durata di circa un minuto ciascuna. La cronologia di tali crisi è avvenuta senza una ripetizione omogenea. Le prime due a distanza di due mesi e la terza dopo circa sei mesi. Durante le crisi ha manifestato in un primo momento un dolore acuto al ventre a cui è seguito una perdita dei sensi alla quale abbiamo sopperito cercando il risveglio attraverso ripetute chiamate e schiaffeggiandolo. Appena risvegliato il bambino piangendo lamenta ancora il dolore acuto al ventre, appare stanco, ma lucido e presente.
Dopo la prima crisi, il bambino è stato ricoverato in un reparto pediatrico ed è stato sottoposto a EEG (conclusioni:tracciato nei limiti per la norma dell'età)e RM (nessuna alterazione)al cervello. Nella lettera di dimissioni la diagnosi era quella di sospetta epilessia. Dopo circa 2 mesi è avvenuta la seconda crisi e il secondo EEG (conclusioni: modeste anomalie lente in sede emisferica destra a prevalente espressione temporo-parietale). Abitando in una piccola provincia siamo stati invitati a rivolgerci in un centro specializzato in EEG dove mio figlio è stato sottoposto al terzo EEG (conclusioni: tracciato normale). A questo punto sono stata rincuorata dal fatto che poteva non trattarsi di epilessia. Nel mese di gennaio dell'anno in corso si è ripetuta una nuova crisi, questa volta durante il sonno. Mio figlio si è svegliato a causa di un dolore acuto all'addome e poi ha perso i sensi per pochi secondi. A questo punto è stato sottoposto ad un ulteriore EEG (conclusioni: anomalie parossistiche di significato epilettico a proiezione diffusa). Come possono 4 EEG aver conclusioni diverse e nello specifico, la 3° e la 4° aver esiti quasi opposti? Come dovrei comportarmi? Quali ulteriori accertamenti fare?
Vi scrivo per saperne di più in merito.
Cordialmente
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Dr. Antonio Ferraloro Neurologo 76.6k 2.3k
Gentile Utente,

la diversità dei vari EEG è giustificabile dal momento diverso in cui si effettua l'esame, infatti spesso l'attività elettrica cerebrale varia da una situazione ad un'altra ed in rapporto a vari stimoli. Esistono forme di epilessia in cui il tracciato EEGrafico è alterato durante la crisi e in prossimità di questa mentre si normalizza nei periodi intercritici, cioè tra una crisi e l'altra. Al contrario, spesso, ad anomalie elettriche di tipo epilettico non corrisponde un quadro clinico convulsivo.
Le consiglio di fare seguire il bambino in un centro specializzato di neuropsichiatria infantile.

Cordiali saluti ed auguri

Dr. Antonio Ferraloro

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Utente
Utente
un particolare ringraziamento al Dott. Ferraloro per la tempestività della sua risposta.
Cordialmente