Ernia l4-l5 e l5-s1
Un amico trentenne, da oltre due anni, e' affetto dalle due ernie in oggetto. Ha perso e continua a perdere sensibilita' e forza dal polpaccio sinistro in giu', oltre ai fortissimi dolori locali. Non riesce piu' a stare seduto ne' sdraiato, solo in piedi ha un leggero miglioramento dei sintomi e dei dolori. Ha visitato almeno 5 neurologi e neurochirurghi, anche "rinomati" ma il verdetto quasi unanime e' stato quello che "non serve operare", sia per quasi sicure recidive, sia perche' dicono che il danno non e' cosi' esteso. Il probema, quindi, diventa anche psicologico in quanto il soggetto non potendo piu' svolgere alcuna attivita' sportiva o ludica e dovendo addirittura disertare il lavoro frequentemente, si sta chiudendo in se stesso, rassegnato ad una fine imminente e meschina. Mi domando cosa si possa fare e se veramente esisteno casi in cui non si possa operare.
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Gentile Utente,
il giudizio sulla "fattibilità" o meno di un trattamento chirurgico spetta al neurochirurgo. Provi a riproporre il consulto con più dati relativamente alla condizione e agli esami fatti nella sezione neurochirurgia
il giudizio sulla "fattibilità" o meno di un trattamento chirurgico spetta al neurochirurgo. Provi a riproporre il consulto con più dati relativamente alla condizione e agli esami fatti nella sezione neurochirurgia
cordiali saluti
Dr. Rosario Vecchio
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 1.5k visite dal 18/02/2010.
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