La diagnosi fornita non sia sufficiente

Mia moglie di 43 anni da sempre ha sofferto di svenimenti improvvisi. Da quasi 30 anni, con una frequenza alterna non definita nel tempo, ogni due mesi o anche periodi più lunghi. Non c’è ciclicità.
Tale improvviso malore si presenta nella quasi totalità dei casi mentre siamo a cena in locali pubblici, e dopo avere fumato alcune sigaretta, in particolare, durante o dopo avere mangiato accusa un senso di vomito, seguito da pesantezza allo stomaco, perde il controllo degli occhi (nel senso come se girassero), annebbiamento della vista, poi collassa perdendo i sensi per alcuni minuti, solo a seguito di piccoli scossoni al viso lentamente si riprende, naturalmente dopo averla sdraiata per terra.
Il tutto sino al momento in cui si rialza dura circa 15 minuti. Preciso che durante i 15 minuti ho notato che la pressione corporea abbassa, accusando brividi di freddo e sudorazione. Dopo si sente particolarmente stanca. Premesso che gli ambienti ove si verificano gli svenimenti sono di norma affollati e l’aria è poco “salubre”, in tutte le situazioni prima ha fumato qualche sigaretta (massimo due).
I medici consultati hanno attribuito gli episodi ad un calo di pressione dovuto all’aria poco sana ed al fumo della sigaretta. Personalmente ritengo che la diagnosi fornita non sia sufficiente. Anche perché ho paura che il problema di mia moglie possa diventare con il passare del tempo invalidante per lei oltre che decisamente imbarazzante.
Esami effettuati: esami del sangue e elettrocardiogramma con esito “REGOLARE”.
Chiedo a Voi:
di avanzare una eventuale diagnosi della patologia;
e consigliarmi quali esami clinici effettuare per accertare l’origine della causa.
Colgo l’occasione per salutare cordialmente
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Dr. Antonio Ferraloro Neurologo 76.9k 2.4k
Gentile Utente,

come Lei ben sa non è possibile formulare diagnosi on line senza visitare il paziente. Fermo restando che sarebbe plausibile l'ipotesi che Le hanno suggerito, Le consiglio di fare effettuare una visita neurologica ed eventuali accertamenti che il neurologo riterrà opportuno prescrivere, per es. un Elettroencefalogramma ed una Risonanza encefalica.

Cordiali saluti

Dr. Antonio Ferraloro

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Attivo dal 2003 al 2011
Ex utente
Gentile Dottore Ferraloro, Ringrazio per i consigli forni.
Cordiali saluti