Cefalea? cervicale? encefalite virale? nevrassite?
Buongiorno,
volevo esporre la situazione di mia zia, 66 anni, che tuttora da più di un mese non è ancora chiara.
Premetto che il soggetto è malato di diabete ma non dipendente da insulina.
Tutto è iniziato intorno al 2122 dicembre 2009 con una febbre, la quale nell'arco di un giorno l'ha costretta a letto con forti dolori alla nuca, alle braccia e alla testa che lei li descriveva come bruciori.
La notte del 22 ha vomitato una volta all'ora per tutta la notte un liquido gialloverde e la mattina seguente, l'abbiamo portata al prontosoccorso.
Li Le è stata effettuata una "TAC" al cranio , un'EEG con esito positivo.
Quella stessa sera è stata ricoverata al reparto infettivi poichè il medico sospettava una encefalite,
da li sono stati eseguiti gli esami seguenti
- Liquor lombare - Negativo
- Una seconda volta "TAC" - Negativo
- Analisi di routine del sangue - Negativo
- RX seniparanasali - Negativo
Durante questi giorni di ricovero la paziente riferiva disturbi della vista, da lei descritti come una
luce abbagliante e un'alterazione della prospettiva e delle proporzioni degli oggetti.
Ad esempio vede il letto ,la sedia piccolissime , le cose lontane vicinissime , come un velo
davanti agli occhi , ma riesce a leggere perfettamente.
Dopo qualche giorno fu dimessa da questo reparto con diagnosi di Encefalite post-virale.
Trascorsi 45 giorni a casa la situazione è cominciata a degenerare con disartria, fotofobia,
deambulazione incerta, finchè il giorno successivo ha avuto un'attacco molto accentuato della parola,
parestesie facciali e senso di soffocamento.
Siamo andati di nuovo al pronto soccorso dove hanno eseguito nuovamente una TAC, un EEG e un ECG, analisi
del sangue di routine tutte senza riscontro positivo.
La pressione era alta ma poi è tornata nella norma, ma gli attacchi si sono ripetuti per almeno 3 volte a distanza di un'oretta.
E' stata ricoverata in Neurologia il 5/01 per osservazione, oltre le visite di routine le hanno somministrato gocce di Lexodan e Cipralex oltre all'assuzione dei suoi medicinali (Quinazil 20,
Tenoretic 100 e 12 B-Euglucon M), nel frattempo è stata riscontrata una mancanza di potassio, che poi è stata ristabilitacon un ciclo di flebo.
I neurologia ha eseguito i seguenti esami
- RM senza contrasto - negativo
- FO - negativo
Non ha eseguito nessuna terapia riabilitativa ed è stata dimessa con la seguente diagnosi:
Nevrassite postinfettiva, caso in osservazione, cefalea ipertension arteriosa, diabete mellito,
mitosi orale, disturbo dell'andatura. Caso In osservazione.
Ora siamo da 34 giorni a casa ma i sintomi pur essendo leggermente migliorati, persistono in particolare la fotofobia e il problema
visivo a volte sembrano essere aumentai, inoltre accusa sintomi di forte dolore allaa nuca, spalle, un leggero formicolio alle mani e a volte ai piedi anche se riesce a muovere tutto.
La settimana prossima andreda un neurologo per una visita obbiettiva.
Sicuro di una risposta porgo
Distinti Saluti
Giuseppe
volevo esporre la situazione di mia zia, 66 anni, che tuttora da più di un mese non è ancora chiara.
Premetto che il soggetto è malato di diabete ma non dipendente da insulina.
Tutto è iniziato intorno al 2122 dicembre 2009 con una febbre, la quale nell'arco di un giorno l'ha costretta a letto con forti dolori alla nuca, alle braccia e alla testa che lei li descriveva come bruciori.
La notte del 22 ha vomitato una volta all'ora per tutta la notte un liquido gialloverde e la mattina seguente, l'abbiamo portata al prontosoccorso.
Li Le è stata effettuata una "TAC" al cranio , un'EEG con esito positivo.
Quella stessa sera è stata ricoverata al reparto infettivi poichè il medico sospettava una encefalite,
da li sono stati eseguiti gli esami seguenti
- Liquor lombare - Negativo
- Una seconda volta "TAC" - Negativo
- Analisi di routine del sangue - Negativo
- RX seniparanasali - Negativo
Durante questi giorni di ricovero la paziente riferiva disturbi della vista, da lei descritti come una
luce abbagliante e un'alterazione della prospettiva e delle proporzioni degli oggetti.
Ad esempio vede il letto ,la sedia piccolissime , le cose lontane vicinissime , come un velo
davanti agli occhi , ma riesce a leggere perfettamente.
Dopo qualche giorno fu dimessa da questo reparto con diagnosi di Encefalite post-virale.
Trascorsi 45 giorni a casa la situazione è cominciata a degenerare con disartria, fotofobia,
deambulazione incerta, finchè il giorno successivo ha avuto un'attacco molto accentuato della parola,
parestesie facciali e senso di soffocamento.
Siamo andati di nuovo al pronto soccorso dove hanno eseguito nuovamente una TAC, un EEG e un ECG, analisi
del sangue di routine tutte senza riscontro positivo.
La pressione era alta ma poi è tornata nella norma, ma gli attacchi si sono ripetuti per almeno 3 volte a distanza di un'oretta.
E' stata ricoverata in Neurologia il 5/01 per osservazione, oltre le visite di routine le hanno somministrato gocce di Lexodan e Cipralex oltre all'assuzione dei suoi medicinali (Quinazil 20,
Tenoretic 100 e 12 B-Euglucon M), nel frattempo è stata riscontrata una mancanza di potassio, che poi è stata ristabilitacon un ciclo di flebo.
I neurologia ha eseguito i seguenti esami
- RM senza contrasto - negativo
- FO - negativo
Non ha eseguito nessuna terapia riabilitativa ed è stata dimessa con la seguente diagnosi:
Nevrassite postinfettiva, caso in osservazione, cefalea ipertension arteriosa, diabete mellito,
mitosi orale, disturbo dell'andatura. Caso In osservazione.
Ora siamo da 34 giorni a casa ma i sintomi pur essendo leggermente migliorati, persistono in particolare la fotofobia e il problema
visivo a volte sembrano essere aumentai, inoltre accusa sintomi di forte dolore allaa nuca, spalle, un leggero formicolio alle mani e a volte ai piedi anche se riesce a muovere tutto.
La settimana prossima andreda un neurologo per una visita obbiettiva.
Sicuro di una risposta porgo
Distinti Saluti
Giuseppe
[#1]
Gentile Giuseppe,
dalla descrizione del caso, mi sembra verosimile la diagnosi posta dai medici dell'ospedale.
I sintomi attuali potrebbero rappresentare un esito del pregresso episodio encefalitico postinfettivo ma, come Lei ben capisce, non è possibile formulare on line un'ipotesi diagnostica attendibile.
Mi faccia sapere cosa Le dirà il neurologo la prossima settimana.
Cordiali saluti ed auguri
dalla descrizione del caso, mi sembra verosimile la diagnosi posta dai medici dell'ospedale.
I sintomi attuali potrebbero rappresentare un esito del pregresso episodio encefalitico postinfettivo ma, come Lei ben capisce, non è possibile formulare on line un'ipotesi diagnostica attendibile.
Mi faccia sapere cosa Le dirà il neurologo la prossima settimana.
Cordiali saluti ed auguri
Dr. Antonio Ferraloro
[#3]
Gentile Utente,
l'alterata percezione della dimensione degli oggetti si definisce macropsia quando vengono percepiti in misura più grande del reale e micropsia quando sono percepiti più piccoli. Le cause possono essere molteplici, sia neurologiche che oftalmologiche.
Attenda la visita neurologica per avere un parere più attendibile.
Cordialmente
l'alterata percezione della dimensione degli oggetti si definisce macropsia quando vengono percepiti in misura più grande del reale e micropsia quando sono percepiti più piccoli. Le cause possono essere molteplici, sia neurologiche che oftalmologiche.
Attenda la visita neurologica per avere un parere più attendibile.
Cordialmente
[#4]
Utente
Buongiorno dottore, venerdì siamo finalmente andati a fare
una visita completa da uno specialista il quale dopo un'attenta analisi ha diagnosticato una cerebellite virale, dicendo che se fosse stata diagnosticata prima ora sarebbe già totalmente guarita.
Le ha prescritto il nicetile e normast oltre ad una riabilitazione specifica per la parola , la deambulazione e i movimenti.
una visita completa da uno specialista il quale dopo un'attenta analisi ha diagnosticato una cerebellite virale, dicendo che se fosse stata diagnosticata prima ora sarebbe già totalmente guarita.
Le ha prescritto il nicetile e normast oltre ad una riabilitazione specifica per la parola , la deambulazione e i movimenti.
Questo consulto ha ricevuto 5 risposte e 8.9k visite dal 30/01/2010.
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