sono un uomo di 50 anni e soffro di insonnia

Buongiorno, sono un uomo di 50 anni, sofferente più o meno da sempre di insonnia. Ho sempre cercato di fare a meno di farmaci per dormire, utilizzando erbe o melatonina che qualche volta funzionavano. Qualche anno fa sono andato al Centro del Sonno qui a Siena. Mi hanno dato come cura zoloft 50 mg e melatonina la sera per dormire. La cura sembrava funzionare, iniziai a dormire meglio da subito, ma dopo una ventina di giorni la abbandonai, poichè non riuscivo più ad avere rapporti sessuali, i quali prima erano buoni. Successivamente andai da un medico neurologo amico mio, il quale mi consigliò esilgan (0,50-1 mg) di fare dei cicli di 15-20 giorni e di ripeterli facendo delle interruzioni di una decina di giorni fra un ciclo e l'altro. Io ho fatto come lui mi ha detto negli ultimi anni, ma, se all'inizio avvertivo dei benefici, con il passare del tempo sento di esserne sempre più dipendente con sonnolenza e cattivo umore. Quando non prendo farmaci per dormire avverto sonno la sera presto, verso le 10, svegliandomi dopo un'ora o due con notevole difficoltà a riprendere e a mantenere il sonno, pur andando a letto più tardi. Adesso vorrei un Vostro parere su quale strada seguire e se è possibile fare una cura senza avere ripercussioni sulla sfera sessuale. Premetto che conduco una vita tranquilla con la famiglia senza altri particolari problemi, ma questi disturbi mi stanno condizionando molto la vita di tutti i giorni. Ringrazio di cuore.
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Dr. Luca Borelli Psicologo, Psichiatra, Psicoterapeuta 32 2
Gentilissimo utente,
gli effetti collaterali dello Zoloft sulla sfera sessuale sono importanti ma passeggeri: dopo 4 settimane tendono normalmente a ridursi per diventare poi tanto leggeri da potersi considerare irrilevanti. Credo proprio che dovrebbe dare una seconda possibilità al Centro del Sonno (famoso in tutta Italia) e sentire quale alternativa le propongono in proposito. Sarebbe un grave errore consigliarle questo o quel farmaco per via telematica, ed io non lo farò. Il mio solo consiglio è di farsi la seguente domanda: "E' più importante la mia vita sessuale - a breve termine - che sia soddisfacente ad ogni costo, o è più importante che io riprenda il mio salutare ritmo sonno-veglia curandomi per un po', a discapito delle mie prestazioni e soddisfazioni sessuali, sapendo che dopo un relativamente breve periodo di cura potrò tornare - questa volta in salute - alle mie normali attività???".
Cordiali saluti

Dott. Luca Borelli

Prof. Dott. Luca Borelli
Medico Chirurgo Psicologo Psicoterapeuta
Docente Universitario di Tecniche di Terapia

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Utente
Utente
Ringrazio per la celerità della Sua risposta. Ho provato a ricontattare il Centro del Sonno, ma purtroppo i tempi di attesa sono molto lunghi (circa sei mesi). Adesso non so se riprovare con lo zoloft. Se con mezza pastiglia i disturbi sessuali erano un pò sopportabili, con la dose intera (assunta dopo una settimana circa) i sintomi peggioravano ed erano: mancanza del desiderio, difficoltà nell'erezione e assoluta incapacità a raggiungere l'orgasmo. Poichè ho letto che questi sintomi sono dose-dipemdenti e possono perdurare nel tempo, vorrei chiederLe se metà dose potrebbe essere sufficiente a ristabilire un corretto ritmo sonno veglia o se può propormi qualche altra alternativa. Premetto che attualmente per dormire bene sono costretto ad assumere normison da 20 mg circa tre volte alla settimana.
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Utente
Utente
Mi scusi, una domanda aggiuntiva: In un articolo apparso su internet del 24 giugno 2005 (Corriere della Sera: "Svegliati: impara a dormire") il Prof. Terzano (illustre esperto in medicina del sonno) suggerisce la possibilità nel caso dell'insonnia cronica di un trattamento intermittente (3 o 4 volte alla settimana). Mi sono stupito di questo tipo di approccio. Cosa ne pensa al riguardo? Ringrazio e scusi il mio dilungarmi.
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Dr. Luca Borelli Psicologo, Psichiatra, Psicoterapeuta 32 2
Gentile utente,
le chiedo scusa per risponderle soltanto adesso.
Purtroppo il mio computer ha fatto (ancora una volta) i capricci, e non ho potuto collegarmi ad internet per molto tempo. Mi spiace veramente tanto, e spero mi possa perdonare.
Per quanto riguarda la metodica dell'illustre collega posso darle poche informazioni, perché non ne sono a conoscenza: strano, perché una tecnica così innovativa avrebbe dovuto produrre grande clamore nell'ambiente scientifico. Le prometto che mi informerò non appena possibile, e le farò sapere - per quanto vale - il mio modesto parere.
Il farmaco Normison è una benzodiazepina ad azione prevalentemente ipnotica (piuttosto che ansiolitica), e andrebbe assunto per non più di 4 settimane; il pericolo, come per tutti i farmaci del suo tipo, è l'assuefazione, con il rischio della progressiva diminuzione di efficacia, e la conseguente ricerca - da parte del paziente - di dosi sempre più elevate. Vi è inoltre un "affaticamento" del fegato che, a lungo andare, può subire (specialmente se il paziente assume alcoolici, o farmaci a catabolismo epatico) un danno anche rilevante.
La soluzione che lei suggerisce, ossia mezza compressa di zoloft al giorno, mi pare al momento sensata e ragionevole, nell'attesa di qualcosa di meglio e soprattutto fino al giorno della agognata visita presso il centro del sonno (visita per la quale spero si sia già messo in lista).
Quando scrivo "qualcosa di meglio" intendo ad esempio la visita privata da uno specialista in problemi del sonno, ad esempio uno che faccia parte del centro del sonno, ma che visiti anche privatamente. Le consiglio questo perché i neurologi che si occupano di problemi come il suo non sono così tanti (ecco uno dei motivi della lunga lista d'attesa), e trovarne uno che lavori già nel pubblico in questo specifico campo (e quindi veda ogni giorno tanti casi simili al suo) potrebbe equivalere ad una "vincita al lotto", con la speranza - poi - che, essendo suo paziente privato, potrebbe magari usufruire di qualche "agevolazione", come magari essere inserito più avanti nella lista se qualcuno (e succede) dovesse rinunciare anzitempo... Mi rendo conto che sto camminando su di un terreno minato ma, al giorno d'oggi, bisogna essere "più realisti del re", soprattutto quando si tratta della salute, e cercando sempre di non fare torto a nessuno.
Infine, un medico che la prendesse in cura potrebbe evidenziare e poi tenere in debita considerazione tutte le variabili di cui lei non ha parlato, ma che potrebbero invece risultare importanti, per affrontare il suo problema.
Nella speranza di averle dato anche solo un piccolo aiuto, la saluto cordialmente.

Dott. Luca Borelli
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Utente
Utente
Ringrazio di cuore per la grande disponibilità e i dettagliati consigli offerti. Nel frattempo (purtroppo sto andando per tentativi) ho ripreso la cura inizialmente prescrittami (esilgan 1 mg), so che è una benzodiazepina e conosco i rischi associati. In passato ho sempre assunto farmaci ipnotici, ma mai in modo continuativo (come invece mi era stato suggerito di fare dal mio amico neurologo (cicli di 20 giorni e sospensione di 10 per evitare la dipendenza dal farmaco, da ripetere nell'arco dell'anno). Adesso lo sto assumendo da circa 10 giorni e mi sento molto meglio (sonno buono la notte e buona efficienza durante il giorno senza alcun effetto collaterale). Vorrei sapere cosa ne pensa in proposito. Purtroppo riconosco di avere un certo terrore per gli effetti collaterali dei farmaci antidepressivi e preferirei farne a meno.
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