Difetto di deambulazione e leggera rigidità braccio sx

Ho 53 anni e sono tennista, sport che sono ancora in grado di praticare a livello agonistico nonostante i disturbi che vado in sintesi a descrivere. Da circa 2 anni ho cominciato a recepire un problema di deambulazione, in qualche circostanza tendo a trascinare (inconsapevolmente) la gamba sinistra, più di recente qualche collega di lavoro mi ha anche fatto notare una tendenza a zoppicare. Avverto in sostanza un leggero deficit nell'appoggio della gamba sx. L 'estate scorsa ho anche avvertito stando seduto delle fitte molto forti (come pugnalate) sotto la pianta del piede sinistro. Da circa 1 anno (ma non so quanto sia correlabile all'altro problema) ho cominciato a notare che il braccio sinistro (quello con cui gioco a tennis) tende ad affaticarsi di più, pur compiendo tutti i movimenti richiesti ma risultando leggermente irrigidito, soprattutto in alcuni movimenti come la rotazione del polso o il tentare di compiere movimenti "fini" con la mano. La spalla inoltre si indolenzisce quando mi corico sul lato sinistro. Con la sinistra digitare al computer mi risulta spesso meno fluido. Ho consultato più ortopedici, effettuato RNM del ginocchio SX (avevo la percezione che in esso risiedesse come una mancanza di stabilità) e secondo gli ultimi consulti dell'intera colonna vertebrale (cervicale inclusa) ma nulla è emerso esplicitamente se non una evidente protrusione lombare, non grave. Tutti i medici consultati hanno minimizzato i problemi descritti e non rilevato nella visita ambulatoriale alcun deficit a carico degli arti in questione. Uno di questi avrebbe individuato nella protrusione lombare parte dei problemi e mi ha semplicemente prescritto nuoto, ginnastica correttiva.Non del tutto soddisfatto della diagnosi mi sono rivolto ad altri ortopedici e l'ultimo specialista di colonna vertebrale mi avrebbe prescritto ulteriori esami (elettromiografia della gamba sinistra) ma scoraggiatp mi sono fermato. Non so se il quadro sia riconducibile a qualche sindrome nota, se può dipendere dalla pratica sportiva "unilaterale" o se è il caso di consultare un neurologo. Per completare il quadro lo scorso anno mi sono operato di menisco alla gamba destra. Molto confuso attendo con ansia qualunque indirizzo più conceto di quelli ricevuti.
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Dr. Rosario Vecchio Neurologo 1.4k 32
Gentile Utente


ha eseguito una visita neurologica?


Cordialità

cordiali saluti

Dr. Rosario Vecchio

[#2]
Attivo dal 2009 al 2010
Ex utente
Grazie mille intanto per la risposta.

No, fino ad ora mi sono sempre rivolto a specialisti in ortopedia (del ginocchio in primis, successivamente della colonna vertebrale) ed al mio medico curante. Non so distinguere per questo caso e a questo punto tra le peculiarità specifiche di ciascuna specializzazione,neurologia piuttosto che ortopedia, anche se presumo che un medico dovrebbe comunque almeno inquadrare il problema. Arrivato a questo punto non riesco davvero a capire per il semplice motivo che il problema, per quanto non infici per ora più di tanto sulla qualità della mia vita, non l'ho idenficato e si mantiene apparentemente stabile.

Pensa il problema abbia natura neurologica?
Penso però che prima di affrontare un percorso fatto di analisi invasive ( e dolorose) mi servirebbe almeno un indizio di "potenziale gravità" che nessuno mi ha ancora saputo (o voluto) dare.

cordiali saluti

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Dr. Rosario Vecchio Neurologo 1.4k 32
Gentile Utente,

per poterlo pensare avrei bisogno di visitarla. Dalla storia che racconta descrive un disturbo all'arto superiore sinistro che potrebbe spiegarsi con la lateralità dello sport che pratica, ma sinceramente l'arto inferiore centrerebbe poco. Il consiglio è di fare una visita neurologica per completare a 360 gradi il quadro.


Cordialità
[#4]
Attivo dal 2009 al 2010
Ex utente
grazie per la risposta, prenderò appuntamento con neurologo.

La RNM riporta nel referto, a carico della colonna lombo sacrale:

"Ampia protrusione mediana posteriore, paramediana sinistra del disco intervertebrale compreso tra L4-L5 con segni di compressione radicolare ed associate note di disidratazione discale. Protrusione mediana posteriore del disco intervertebrale compreso tra L5-S1" .

Pensa che possa giustificare il disturbo alla gamba sinistra?
Se si, pensa la situazione possa peggiorare ulteiormente? E' corretto tentare di risolvere il problema con la terapia individuata dal mio medico?
Dovrei fare ulteriori accertamenti?

Grazie per l'eventuale replica.
saluti
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Dr. Rosario Vecchio Neurologo 1.4k 32
Gentile Utente,

il dubbio potrà essere svelato da una vista diretta da parte del collega che valuterà il caso nella sua completezza.

Mi faccia sapere

Cordialità
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Dr. Rosario Vecchio Neurologo 1.4k 32
Gentile Utente

mi spiace che si "senta preso in giro" ma credo che il valore di un forum come questo sia quello di fornire consigli e strade da seguire non certo DIAGNOSI!. Si ricordi che un medico per esprimere un sospetto diagnostico deve VISITARE un paziente (impossibile via web) a meno che non si ritorni all'epoca in cui il medico si identificava con lo sciamano. E questo credo che nel 2010 sia davvero grave se succedesse!

PS: il consiglio di eseguire una valutazione specialistica indica il fatto che il disturbo non è di immediata interpretazione e necessita di un'attenta VISITA che rappresenta il solo e unico modo per poter esprimere un sospetto diagnostico da confermare con gli opportuni esami strumentali.

Cordiali saluti
[#7]
Attivo dal 2009 al 2010
Ex utente
In tutta franchezza, non so quale sia il livello medio culturale di questo forum e quali siano i suoi reali obiettivi, mi scuso dunque se le mie richieste non erano pertinenti. Mi lasci tuttavia aggiungere che il consiglio "vada dallo specialista" me lo sapevo dare da solo, tant'è che ci sono andato. Nessuno vi chiede diagnosi, ma forse voi medici potreste sforzarvi di dare in questi contesti un contributo informativo sui problemi esposti maggiore di quello che può già dare una madre, un fratello o un semplice amico.

Come dice Lei Cordialità