Claudicatio neurogena?
Gentile redazione, mia madre da un anno a questa parte fà fatica a camminare. dopo dieci metri le sue gambe perdono forza e cedono. premetto che deambulava perfettamente.Ha 76 anni, diabete tipo 2 controllato da ipoglicemizzanti ,artrite reumatoide stabilizzata e una sorta di demenza tipo alzheimer. Ha eseguito una Rm al cervello (esame eseguito secondo piani assiali, sagittali e coassiali.Ulteriore incremento rispetto al precedente esame del 2007;dei noti focolai gliottici, espressione di una encefalopatia vascolare cronica, e delle dimensioni delle camere ventricolari per progressione della già segnalata atrofia cerebrale) e una Rm lombosacrale(si confermano rispetto al precedente esame del 2007,in L5-S1 si confermano i marcati fenomeni degenerativi a carico dell'articolazione interapofisaria sn con evidente estesa sclerosi ed iperatrofica delle facette articolari con interposta falda di versamento articolare. Tale ipertrofia determina impegno parziale del forame di coniugazione omolaterale con obliterazione del grasso periradicolare e possibili effetti conflittuali sulla radice L5 sn; minimo building discale allo stesso livello. Minima potrusione discale L2-L3,in sede paramediana dx, con minimo impegno del versante inferiore del neuroforame omolaterale. Nella norma i restanti rapporti disco-somatici ed i diametri ossei canalari. Cono midollare normo posizionato e di regolare segnale.Ci si chiede se il problema riscontrato sia dovuto alla schiena o al cervello.Nell'attesa di una Vs risposta porgo anticipatamente i miei saluti
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Gentile Utente,
è impossibile on line determinare da cosa dipenda il deficit deambulatorio della mamma. Leggendo i referti, a prima vista e senza visita, si potrebbero ipotizzare entrambe le situazioni ma, secondo me, quella cerebrale è predominante. Le consiglio di farLa visitare da un neurologo per valutare meglio il problema.
Cordiali saluti e auguri
è impossibile on line determinare da cosa dipenda il deficit deambulatorio della mamma. Leggendo i referti, a prima vista e senza visita, si potrebbero ipotizzare entrambe le situazioni ma, secondo me, quella cerebrale è predominante. Le consiglio di farLa visitare da un neurologo per valutare meglio il problema.
Cordiali saluti e auguri
Dr. Antonio Ferraloro
[#4]
Utente
Gentile Dottore, questo è quanto ha scritto il neurologo: Paziente affetta da AR in trattamento, diabete tipo 2, deterioramento cognitivo di grado moderato. Da alcuni mesi riferisce una sintomatologia caratterizzata da algie agli arti inferiori, facile affaticabilità nella deambulazione, episodi di improvviso cedimento degli arti inferiori con caduta. L'esame obbiettivo neurologico è nei limiti della norma; deambulazione priva di caratteri patologici o asimmetrie di lato, non deficit motori o sensitivi focali, riflessi osteo-tendinei normoevocabili, nervi cranici in ordine. La sintomatologia riferita è riconducibile in prima ipotesi ad una condizione di osteoartrosi lombo-sacrale, documentata da rm; non segni di patologia neurologica in atto. Eventuale valutazione fisiatrica.
A quali accertamenti si riferisce? Grazie
A quali accertamenti si riferisce? Grazie
[#5]
Gentile Utente,
in base al referto del neurologo, nella deambulazione non sussistono problemi neurologoci centrali, pertanto il Collega riconduce il problema al livello lombare. Il secondo parere che Lei ha chiesto on line non può mai sostituire la visita diretta del paziente.
Segua il consiglio della visita fisiatrica.
Cordialmente
in base al referto del neurologo, nella deambulazione non sussistono problemi neurologoci centrali, pertanto il Collega riconduce il problema al livello lombare. Il secondo parere che Lei ha chiesto on line non può mai sostituire la visita diretta del paziente.
Segua il consiglio della visita fisiatrica.
Cordialmente
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Gentile signore/a,
Lei ha intitolato questo post come <claudicatio neurogena>, ma, almeno da quanto è trascritto nel referto,il disturbo della mamma non può essere definito tale, in quanto manca un dato anatomico importante, ovvero il canale lombare stretto (stenosi del canale).
Le alterazioni della deambulazione, tra l'altro riferiti in modo riduttivo, possono essere dovuti comunque, come del resto già diagnosticato, alla patologia discoartrosica lombare.
Decidere però se tali alterazioni sono suscettibili di correzione chirurgica o possono trovare beneficio dalla terapia medico-conservativa è compito dello specialista che dovrà valutare l'effettiva indicazione.
Se questa dovesse essere la soluzione, bisogna tener presente che, a meno di gravi patologie cardiorespiratorie che metterebbero a rischio la conduzione dell'intervento in narcosi (anestesia),non vi sarebbero sostanziali controindicazioni.
Aggiungo anche che, sempre in caso di effettiva necessità, l'intervento può essere condotto da svegli, ovvero effettuando l'anestesia spinale.
Cordialmente
Lei ha intitolato questo post come <claudicatio neurogena>, ma, almeno da quanto è trascritto nel referto,il disturbo della mamma non può essere definito tale, in quanto manca un dato anatomico importante, ovvero il canale lombare stretto (stenosi del canale).
Le alterazioni della deambulazione, tra l'altro riferiti in modo riduttivo, possono essere dovuti comunque, come del resto già diagnosticato, alla patologia discoartrosica lombare.
Decidere però se tali alterazioni sono suscettibili di correzione chirurgica o possono trovare beneficio dalla terapia medico-conservativa è compito dello specialista che dovrà valutare l'effettiva indicazione.
Se questa dovesse essere la soluzione, bisogna tener presente che, a meno di gravi patologie cardiorespiratorie che metterebbero a rischio la conduzione dell'intervento in narcosi (anestesia),non vi sarebbero sostanziali controindicazioni.
Aggiungo anche che, sempre in caso di effettiva necessità, l'intervento può essere condotto da svegli, ovvero effettuando l'anestesia spinale.
Cordialmente
Questo consulto ha ricevuto 6 risposte e 6k visite dal 07/12/2009.
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