Sindrome di sluder
Gentili Neurologi, Vi racconto in sintesi il mio caso clinico, che è già una vera e propria odissea di più di 3 anni di visite specialistiche, esami, farmaci e colpevoli silenzi (e ora ho anche aperto un ricorso), ovvero la sindrome di Sluder, che gli ultimi otorini e neurologi mi hanno detto confermato essere stata provocata dall'incredibile evento traumatico che sotto vi racconto.
Il 16 ottobre 2006 mi recai di prima mattina in ospedale per una banale epistassi (di cui peraltro non soffro) in quanto non riuscivo a fermare adeguatamente il sanguinamento dalla narice sx e dovevo recarmi a scuola, essendo un giovane insegnante liceale di Filosofia e Scienze Sociali. Dal Pronto Soccorso mi mandarono presto al reparto di Otorinolaringoiatria per la cura del caso.
Quindi mi recai subito al Reparto indicato e venni fatto sedere da un giovane otorinolaringoiatra, il quale, nonostante la mia diffidenza circa l’uso dei tamponi per le epistassi, mi disse che era necessario per chiudere definitivamente il vaso sanguigno. Così fece con un primo tampone che mi spinse a forza e a secco con una pinza nella narice sx, facendomi gridare dal dolore. Non contento, vedendo che usciva ancora del siero, me ne infilò un secondo, nonostante la mia contrarietà. Io gridai di nuovo dal dolore, mi si gonfiò d’improvviso la tempia sx percependo subito un forte dolore pulsante.
Mi disse che il dolore sarebbe passato in pochi giorni, ma così non avvenne ed anzi si fece insopportabile. Mi feci togliere il tampone da un altro otorino, il quale rimase sconcertato dall’inserimento dei due tamponi a secco e, a distanza di una settimana fui colpito da labirintite (per ben 4 mesi) e da ricorrenti dolori nevralgici in zona trigeminale…
Feci numerosi esami (TAC, RM con e senza contrasto, DOPPLER, ecc.) in quanto sia il primario otorino sia anche il neurologo del Centro Cefalee di Novara cui fui rivolto dal primario otorino sostenevano (contro l’evidenza dei fatti!) che la mia nevralgia pulsante in zona trigeminale sx non potesse essere stata provocata da quei tamponi mal messi! Chiesi, tramite il Direttore Sanitario, all’otorino e al neurologo un consulto, ma l’otorino non si presentò, sostenendo che non aveva nulla da dire…
Per lenire almeno in parte il dolore insopportabile assunsi numerosi anti-infiammatori e in seguito, sotto consiglio di alcuni neurologi (che erano convinti si trattasse di una cefalea primaria o secondaria di causa ignota!), ansiolitici più o meno forti che ebbero il solo merito di inebetirmi, facendomi quindi sentir meno il dolore.
Da alcuni mesi mi sto curando con inserimenti settimanali di tamponcini imbevuti di anestetico, con agopuntura e, infine, nell'ultimo mese sto assumendo leninerv e normast, e sto meglio. Credete che io possa guarire completamente nel tempo necessario? La terapia che sto seguendo è corretta? Ci sono altri interventi e/o terapie che potrebbero darmi giovamento e guarirmi?
Vi ringrazio.
Frangar, non flectar!
Il 16 ottobre 2006 mi recai di prima mattina in ospedale per una banale epistassi (di cui peraltro non soffro) in quanto non riuscivo a fermare adeguatamente il sanguinamento dalla narice sx e dovevo recarmi a scuola, essendo un giovane insegnante liceale di Filosofia e Scienze Sociali. Dal Pronto Soccorso mi mandarono presto al reparto di Otorinolaringoiatria per la cura del caso.
Quindi mi recai subito al Reparto indicato e venni fatto sedere da un giovane otorinolaringoiatra, il quale, nonostante la mia diffidenza circa l’uso dei tamponi per le epistassi, mi disse che era necessario per chiudere definitivamente il vaso sanguigno. Così fece con un primo tampone che mi spinse a forza e a secco con una pinza nella narice sx, facendomi gridare dal dolore. Non contento, vedendo che usciva ancora del siero, me ne infilò un secondo, nonostante la mia contrarietà. Io gridai di nuovo dal dolore, mi si gonfiò d’improvviso la tempia sx percependo subito un forte dolore pulsante.
Mi disse che il dolore sarebbe passato in pochi giorni, ma così non avvenne ed anzi si fece insopportabile. Mi feci togliere il tampone da un altro otorino, il quale rimase sconcertato dall’inserimento dei due tamponi a secco e, a distanza di una settimana fui colpito da labirintite (per ben 4 mesi) e da ricorrenti dolori nevralgici in zona trigeminale…
Feci numerosi esami (TAC, RM con e senza contrasto, DOPPLER, ecc.) in quanto sia il primario otorino sia anche il neurologo del Centro Cefalee di Novara cui fui rivolto dal primario otorino sostenevano (contro l’evidenza dei fatti!) che la mia nevralgia pulsante in zona trigeminale sx non potesse essere stata provocata da quei tamponi mal messi! Chiesi, tramite il Direttore Sanitario, all’otorino e al neurologo un consulto, ma l’otorino non si presentò, sostenendo che non aveva nulla da dire…
Per lenire almeno in parte il dolore insopportabile assunsi numerosi anti-infiammatori e in seguito, sotto consiglio di alcuni neurologi (che erano convinti si trattasse di una cefalea primaria o secondaria di causa ignota!), ansiolitici più o meno forti che ebbero il solo merito di inebetirmi, facendomi quindi sentir meno il dolore.
Da alcuni mesi mi sto curando con inserimenti settimanali di tamponcini imbevuti di anestetico, con agopuntura e, infine, nell'ultimo mese sto assumendo leninerv e normast, e sto meglio. Credete che io possa guarire completamente nel tempo necessario? La terapia che sto seguendo è corretta? Ci sono altri interventi e/o terapie che potrebbero darmi giovamento e guarirmi?
Vi ringrazio.
Frangar, non flectar!
[#1]
Gentile Utente,
credo che un'aiuto farmacologico oltre ai farmaci che riporta possa venire dai farmaci attivi sul dolore neuropatico (antiepilettici) per l'uso dei quali Le consiglio una valutazione dal Suo neurologo.
Cordialità
credo che un'aiuto farmacologico oltre ai farmaci che riporta possa venire dai farmaci attivi sul dolore neuropatico (antiepilettici) per l'uso dei quali Le consiglio una valutazione dal Suo neurologo.
Cordialità
cordiali saluti
Dr. Rosario Vecchio
[#2]
Utente
Gent. Dottore, grazie sincere per la solerte e chiara risposta. Chiederò al neurologo del Centro Antalgico che mi sta curando se è il caso di associare antiepilettici e in quali dosi... in questi ultimi giorni va meglio con la terapia indicata e l'agopuntura. Crede che sia una cosa momentanea, per cui non devo farmi illusioni, o c'è la speranza di una guarigione? Sono certo che la mia sintomatologia sia stata provocata da quei tamponi mal messi che hanno irritato il ganglio sfenopalatino e le molte TAC ed RM non hanno evidenziato lesioni... Devo ragionevolmente sperare in una guarigione o devo abituarmi a convivere con la neuropatia? Grazie.
[#3]
Egr. Professore,
ho letto con interesse la Sua storia, ma ho qualche perplessità su eventuali responsabilità mediche.
Che due tamponi possano ledere lo sfenopalatino mi sembra alquanto improbabile.
Non è corretto prescrivere farmaci on line e comunque a distanza. Posso solo suggerire di consultare il Suo Curante per valutare se l'assunzione di *ergotamina tartrato* è indicata.
Cordialmente
ho letto con interesse la Sua storia, ma ho qualche perplessità su eventuali responsabilità mediche.
Che due tamponi possano ledere lo sfenopalatino mi sembra alquanto improbabile.
Non è corretto prescrivere farmaci on line e comunque a distanza. Posso solo suggerire di consultare il Suo Curante per valutare se l'assunzione di *ergotamina tartrato* è indicata.
Cordialmente
[#4]
Utente
Egr. Professore,
ho letto con interesse la Sua storia, ma ho qualche perplessità su eventuali responsabilità mediche.
Che due tamponi possano ledere lo sfenopalatino mi sembra alquanto improbabile.
Non è corretto prescrivere farmaci on line e comunque a distanza. Posso solo suggerire di consultare il Suo Curante per valutare se l'assunzione di *ergotamina tartrato* è indicata.
Cordialmente
Gent. Dottore, grazie in primis per le risposte.
Rimango stupefatto dalla Sua perplessità circa le eventuali responsabilità mediche nel mio caso. Io non sono un medico, ma in questi 3 difficili anni ho avuto modo di documentarmi a dovere, analizzare l'anatomia dei fasci nervosi principali a livello facciale, nonché consultare alcuni neurologi e otorini, ed è quasi unanime l'ipotesi verosimile che quei due tamponi di cotone inseriti con forza e a secco mi abbiano non lesionato ma certamente irritato il ganglio nasocigliare e lo sfenopalatino (in una mia TAC si rilevava una imbibizione edematosa retro-oculare sx), che, come Lei sa, sono strettamente legati... la mia domanda è se si possa guarire da una simile nevralgia da irritazione a tali fasci di nervi. Grazie.
ho letto con interesse la Sua storia, ma ho qualche perplessità su eventuali responsabilità mediche.
Che due tamponi possano ledere lo sfenopalatino mi sembra alquanto improbabile.
Non è corretto prescrivere farmaci on line e comunque a distanza. Posso solo suggerire di consultare il Suo Curante per valutare se l'assunzione di *ergotamina tartrato* è indicata.
Cordialmente
Gent. Dottore, grazie in primis per le risposte.
Rimango stupefatto dalla Sua perplessità circa le eventuali responsabilità mediche nel mio caso. Io non sono un medico, ma in questi 3 difficili anni ho avuto modo di documentarmi a dovere, analizzare l'anatomia dei fasci nervosi principali a livello facciale, nonché consultare alcuni neurologi e otorini, ed è quasi unanime l'ipotesi verosimile che quei due tamponi di cotone inseriti con forza e a secco mi abbiano non lesionato ma certamente irritato il ganglio nasocigliare e lo sfenopalatino (in una mia TAC si rilevava una imbibizione edematosa retro-oculare sx), che, come Lei sa, sono strettamente legati... la mia domanda è se si possa guarire da una simile nevralgia da irritazione a tali fasci di nervi. Grazie.
Questo consulto ha ricevuto 4 risposte e 12.3k visite dal 07/12/2009.
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