Altri 2 oct a distanza di 1 mese l'uno dall'altro

Buongiorno a tutti, spero che qualcuno possa aiutarmi e consigliarmi qualcosa che mi possa aiutare.
Ho 31 anni e da fine luglio ho iniziato ad avere dolore retrobulbare e dolori orbitali ad un occhio, che aumentavano drammaticamente col sole e che mi davano alla lunga cefalee che sono stati curati dagli oculisti, senza una risoluzione con corticosteroidi e antibiotici, a fine agosto ho avuto, in conseguenza della somministrazione di un colirio cortisonico molto forte, 3 attacchi di cefalea oftalmica in 7 giorni, da li ho iniziato ad avere la percezione di vedere in modo strano: vedevo gli oggetti leggermente sdoppiati e la sensazione di non leggere bene le parole lunghe; questa sintomatologia è passata nell'arco di pochissimi giorni.Nel frattempo sono stato seguito comunque da oculisti che hanno eliminato i corticosteroidi e i problemi di dolore sono miglirati - per sicurezza i medici mi hanno sottoposto a campo visivo, fluorangiografia e oct, tutti risultati nella norma (l'oct indicava solo una piccolissima riduzione nelle fibre della testa del nervo ottico, non patologico) ma da li è iniziato un calvario: ho iniziato ad avere la percezione di vedere male in periferia: in centro la visione era buona, ma man mano che ci si spostava in periferia l'immagine diventava sempre più inconsistente, leggermente distorta e più scura, questo in entrambi gli occhi, mi ha quindi visto un neurologo che ha commissionato risonanza magnetica angio e rm con contrasto con studio della sella turcica, tutto nella norma, ho effettuato anche tac e rm orbite, elettroretinogramma, doppler transcranico, visita otorino, tutto ok e ancora potenziali evocati visivi (ok occhio destro con un aumento di latenza occhio sinistro, spiegabile però perchè da quell'occhio vedo parecchio sfocato), altri 2 oct a distanza di 1 mese l'uno dall'altro, risultati ok tranne un'ulteriore piccola riduzione dello spessore delle fibre della papilla. Questa visione periferica "poco chiara" si è piano piano aumentata e ad oggi faccio addirittura fatica a vedere bene la televisione (se ci sono più attori nello schermo e concentro lo sguardo verso il volto di uno di questi, i volti degli altri ecc diventano poco definiti e inconsistenti)- ho in'oltre una percezione strana della luce, in più ho notato che se cammino su una grata lucida con un po' di sole, l'effetto della riflessione della luce su questo disegno concentrico mi crea come una sensazione di fastidio. Ho poi eseguito una serie di esami del sangue da cui è emerso che ho avuto un'infezione da EPSTEIN BARR con IgG 16 ua e valore riferimento inferiore a 8. I medici che mi hanno visto hanno escluso categoricamente un problema di occhio, retina o cervello, ho perfino fatto rm cervicale, da cui è risultata una piccola rettilineizzazione della stessa, ma ninete di più.... Vi chiedo la cortesia di darmi qualche indicazione, consiglio o spunto per risolvere questo problema. Ormai a distanza di più di due mesi vedo davvero male.
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Dr. Massimo Muciaccia Neurologo 826 19
Caro utente,

una visione periferica indistinta mal si accorda con un esame del campo visivo normale. Consiglierei di ripetere la campimetria nonchè richiedere una curva tonometrica e lo studio dei potenziali evocati visivi.
Mi faccia sapere.
Cordiali saluti ed auguri.

DOTT. MASSIMO MUCIACCIA
SPECIALISTA IN NEUROLOGIA
ASL BARI

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Utente
Utente
Già effettuata curva tonometrica, normale; potenziali evocati visivi normali su occhio destro, con aumento di latenza su os ma su quest'ultimo ho un problema di un forte astigmatismo, per cui potrebbe essere dovuto a questo. Effettuato 3 oct a distanza di 3 mesi (settembre, ottobre e novembre) e in ciascuno di essi si denota una progressiva riduzione delle fibre della papilla ottica; puoò essere in relazione al virus di epstein barr? a cosa potrebbe essere dovuto? Grazie per l'attenzione.
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Dr. Massimo Muciaccia Neurologo 826 19
Caro utente,

consiglierei comunque di ripetere l'esame del campo visivo. Infatti è importante individuare l'esatto deficit campimetrico al fine di determinare l'eventuale sede anatomica del disturbo.
Cordiali saluti ed auguri.
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