Jfk-coma recovery scale
Buongiorno
Vorrei chiedere informazioni circa il nuovo strumento diagnostico chiamato JFK-Coma Recovery Scale utilizzato dal gruppo di ricerca sul coma dell’Università di Liegi, che permette di distinguere in modo scientifico uno stato vegetativo da uno stato di coscienza.
Mi piacerebbe sapere in cosa consistono gli esami a cui vengono sottoposti i pazienti e se è possibile eseguirli anche in Italia.
Vorrei chiedere informazioni circa il nuovo strumento diagnostico chiamato JFK-Coma Recovery Scale utilizzato dal gruppo di ricerca sul coma dell’Università di Liegi, che permette di distinguere in modo scientifico uno stato vegetativo da uno stato di coscienza.
Mi piacerebbe sapere in cosa consistono gli esami a cui vengono sottoposti i pazienti e se è possibile eseguirli anche in Italia.
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Dr. Massimo Muciaccia
Neurologo
826 19
Gentile utente,
il JFK- Coma Recovery Scale è un test di 23 items per la distinzione tra lo stato di minima coscienza (MCS-minimally conscious state-) e lo stato vegetativo. Si tratta di un test di semplice esecuzione che tuttavia deve essere avvalorato da ulteriori indagini cliniche, strumentali e di laboratorio per un preciso inquadramento del paziente comatoso.
Cordiali saluti.
il JFK- Coma Recovery Scale è un test di 23 items per la distinzione tra lo stato di minima coscienza (MCS-minimally conscious state-) e lo stato vegetativo. Si tratta di un test di semplice esecuzione che tuttavia deve essere avvalorato da ulteriori indagini cliniche, strumentali e di laboratorio per un preciso inquadramento del paziente comatoso.
Cordiali saluti.
DOTT. MASSIMO MUCIACCIA
SPECIALISTA IN NEUROLOGIA
ASL BARI
[#2]
Utente
Grazie per la risposta. Vorrei approfondire l’argomento: si tratta dunque di test che vengono praticati anche nei centri ospedalieri italiani? E quali altri esami sono necessari per giungere ad una diagnosi? Ho letto alcuni articoli che facevano riferimento alla Risonanza Magnetica Funzionale.
Mi interessa in particolar modo poter distinguere uno stato vegetativo da una ”sindrome di locked” in un paziente con minima responsività
Mi interessa in particolar modo poter distinguere uno stato vegetativo da una ”sindrome di locked” in un paziente con minima responsività
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 4.1k visite dal 25/11/2009.
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