Danni postipossici ai centri del respiro e respirazione spontanea
Gentili dottori, sono già in contatto attraverso questo sito con una Vs collega specializzata in anestesia e rianimazione ma non so se è opportuno girare la mia domanda anche a voi. Mio cognato di 62 anni a seguito di un BAV completo ha subito uno stato di coma per 6 giorni che i sanitari ci avevano indicato come quasi certamente cronico in quanto avevano identificato un danno da ipossia a livello del mesencefalo. Con la sorpresa di tutti si è improvvisamente svegliato, muoveva sia gli arti superiori che inferiori, riusciva a mantenere nel letto la posizione semiseduta, a spostare il tronco lateralmente per ovviare al fastidio legato alla posizione, ha dimostrato di aver mantenuto la memoria in quanto chiedeva dei vari componenti della famiglia.In poche parole sembrava che i danni diagnosticati attraverso EEG non erano irreversibili come sembrava. La cosa più importante è che è stato stubato e quindi respirava autonomamente. Noi lo abbiamo trovato staccato dal respiratore e solo con la maschera Venturi sul volto. Ha mantenuto la respirazione spontanea per diverse ore, nel corso della notte ha però avuto dei problemi ed è stato reintubato. La situazione attuale è che non possono staccarlo dal respiratore perchè non riesce a mantenere la respirazione autonoma. I vs. colleghi ci hanno spiegato che ha subito un danno al tronco del mesencefalo e più precisamente ai centri del respiro. Quindi la situazione appare molto grave. La mia domanda è: è ammissibile che con danni del genere abbia potuto mantenere una respirazione spontanea per diverse ore prima che si manifestassero gli effetti di questi danni? Inoltre vorrei sapere se è possibile diagnosticare questi danni senza degli esami strumentali specifici. Vi ringrazio anticipatamente e resto in attesa di una Vs. cortese risposta
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Neurologo, Medico fisiatra, Psichiatra, Medico dello sport, Neonatologo
La situazione xlinica da Lei descritta appare molto importante,ma,per esperienza Le dico che il tempo fara' orientare meglio la prognosi anche in funzione di esami strunebtali quali la SPECT che potra' essere praticata non appena le condizioni respiratorie si siano stabilizzate.Naturalmente saranno i Colleghi che lo ghanno in carico attualmente che decideranno il momento e le possibilita' reali di spostare il paziente per eseguire accertamenti diagnostici neurologici piu' completi.La SPECT e' l'accertamento piu' "sofisticato" per valutare eventuali danni corticali insorti,ma anche questo accertamento puo' essere utile se praticato a distanza dall'evento acuto.Esistono,ovviamente altri accertamenti diagnostici che si possono praticare ma molto dipendera' dalla situazione respiratoria e relativa necessita' di assistenza strumentale per la scelta dell'accertamento diagnostico praticabile,E' possibile che ci sia stata una fase di autonomia apparente iniziale del respiro spontaneo seguita.poi.da un peggioramento.
Ripeto e' una situazione clinica complessa,non frequente,ma il tempo potra' chiarire la prognosi.
Saluti
Ripeto e' una situazione clinica complessa,non frequente,ma il tempo potra' chiarire la prognosi.
Saluti
[#2]
Utente
Gentile Prof. Grasso,
la ringrazio molto per la sua risposta e per le preziose informazioni che ci ha dato, in particolare riguardo la SPECT, di cui nessuno ci aveva parlato.
Facendo un giro su internet ho appreso che questo esame potrebbe darci indicazioni sulla perfusione cerebrale, mi corregga se non sono riuscita a recepire bene, e quindi ci potrebbe evidenziare anche il tipo di danno preciso che mio cognato ha subito a causa dell'ipossia?
La mia deduzione è stata che nel caso di mio cognato potrebbe essere addirittura più indicata della RMN di cui ci avevano parlato inizialmente e che poi non è stata più fatta in quanto hanno dovuto applicare un pace-maker che ci hanno detto non compatibile con questo esame. Infatti ho visto che la RMN diagnostica le lesioni valutandole da un punto di vista morfologico mentre la SPECT valuterebbe la perfusione cerebrale e quindi le zone irrorate dal flusso ematico e quindi dall'ossigeno, indicandoci aqnche quelle irrimediabilmente distrutte dall'ipossia. Ho capito bene? Nel frattempo posso dirle che attualmente mio cognato dopo una tracheostomia riesce a respirare autonomamente, non è più attaccato al respiratore. Alterna momenti di coscienza in cui dimostra di capire quello che gli viene detto,(risponde ai comandi come aprire gli occhi, stringere la mano, muove tutti e 4 gli arti)a momenti di sopore in cui però se stimolato è risvegliabile. Infatti a questo punto ci viene anche il dubbio che la tac non sia riuscita a definire bene il tipo di danno che loro definiscono grave. Questo esame ha evidenziato tre lesioni: due ai lati del talamo che pare non siano molto preoccupanti e una a livello del mesencefalo che sembrerebbe quella più preoccupante. E' possibile che la tac possa non aver dato la possibilità di valutare bene quest'ultima anche in virtù di questi nuovi miglioramenti di mio cognato? La ringrazio anticipatamente di cuore e resto in attesa
la ringrazio molto per la sua risposta e per le preziose informazioni che ci ha dato, in particolare riguardo la SPECT, di cui nessuno ci aveva parlato.
Facendo un giro su internet ho appreso che questo esame potrebbe darci indicazioni sulla perfusione cerebrale, mi corregga se non sono riuscita a recepire bene, e quindi ci potrebbe evidenziare anche il tipo di danno preciso che mio cognato ha subito a causa dell'ipossia?
La mia deduzione è stata che nel caso di mio cognato potrebbe essere addirittura più indicata della RMN di cui ci avevano parlato inizialmente e che poi non è stata più fatta in quanto hanno dovuto applicare un pace-maker che ci hanno detto non compatibile con questo esame. Infatti ho visto che la RMN diagnostica le lesioni valutandole da un punto di vista morfologico mentre la SPECT valuterebbe la perfusione cerebrale e quindi le zone irrorate dal flusso ematico e quindi dall'ossigeno, indicandoci aqnche quelle irrimediabilmente distrutte dall'ipossia. Ho capito bene? Nel frattempo posso dirle che attualmente mio cognato dopo una tracheostomia riesce a respirare autonomamente, non è più attaccato al respiratore. Alterna momenti di coscienza in cui dimostra di capire quello che gli viene detto,(risponde ai comandi come aprire gli occhi, stringere la mano, muove tutti e 4 gli arti)a momenti di sopore in cui però se stimolato è risvegliabile. Infatti a questo punto ci viene anche il dubbio che la tac non sia riuscita a definire bene il tipo di danno che loro definiscono grave. Questo esame ha evidenziato tre lesioni: due ai lati del talamo che pare non siano molto preoccupanti e una a livello del mesencefalo che sembrerebbe quella più preoccupante. E' possibile che la tac possa non aver dato la possibilità di valutare bene quest'ultima anche in virtù di questi nuovi miglioramenti di mio cognato? La ringrazio anticipatamente di cuore e resto in attesa
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Neurologo, Medico fisiatra, Psichiatra, Medico dello sport, Neonatologo
E' possibile che la lesione mesencefalica,evidenziata alla tac,sia responsabile delle oscillazioni del livello di coscienza che mi ha descritto e che,pero',in asoluto,sono un segnale "incoraggiante".
Indubbiamente la situazione rianimatoria mi sembra essere ancora non compatibile con esami piu' sofisticati quali quello da me suggerito,ma son sicuro che se le condizioni cardiocircolatorie e respiratorie lo consentiranno i Colleghi che hanno in cura il Suo familiare la faranno praticare.
saluti
Indubbiamente la situazione rianimatoria mi sembra essere ancora non compatibile con esami piu' sofisticati quali quello da me suggerito,ma son sicuro che se le condizioni cardiocircolatorie e respiratorie lo consentiranno i Colleghi che hanno in cura il Suo familiare la faranno praticare.
saluti
[#4]
Utente
Grazie ancora per la sua gentile risposta. In questi giorni è ulteriormente migliorato. E' stato tolto il SNG ed ora si alimenterà attraverso la PEG. Non so se hanno già provato a vedere se riesce a deglutire, in ogni caso a giorni verrà trasferito in un centro di riabilitazione. Non può parlare per la presenza della tracheostomia ma riesce a farsi capire e può anche scrivere...La terrò informato. Grazie ancora
Questo consulto ha ricevuto 4 risposte e 4.3k visite dal 23/11/2009.
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