Emicrania senza aura (1.1) sintomatologia ansiosa depressiva lieve
Buonasera.
Sono una ragazza di Palermo, ho 22 anni e da due soffro di emicrania senza aura.
Inizialmente le mie crisi erano intensissime e duravano 6 giorni, a distanza di 3/4 settimane l'una dall'altra, ma ormai è un fatto quotidiano che mi impedisce da tempo di vivere la mia vita. Vi chiedo aiuto o pareri, raccontandovi il mio percorso.
L'anno scorso su consiglio di un medico ho provato una cura di profilassi di sandomigran e inizialmente ha funzionato, pur con i suoi effetti collaterali di un forte aumento di peso. E durante l'attacco difmetrè, che però pur funzionando, causava grossi effetti collaterali. Dopo di ciò mi sono recata presso un Centro Cefalee e vi allego la sintesi anamnestica, aggiornata a giugno.
"Gentilizio positivo per cefalea (madre-padre-nonna materna), ipertensione(madre). Riferisce mal di testa dall'età di 15 anni, da due anni in peggioramento. Ad oggi gli attacchi si presentano 1 volta a settimana e durano sei giorni circa. Il dolore è insopportabile, pulsante, unilaterale dx o sn, peggiora con i movimenti del capo e si associa a nausea, foto fono ed osmofobia.
Conclusione: Emicrania senza aura [1.1] Sintomatologia ansiosa depressiva lieve."
Premettendo che quest'ultima, a mio parere e del medico, è dovuta al mio stare male che mi impedisce di vivere la vita normale che avevo, non a depressione reale. Seguita quindi dal centro cefalee ho provato una cura di topamax combinata a xanax (solo due gocce) che ha funzionato poco, ma adesso che non la prendo e ho riniziato col sandomigran, noto che sto molto peggio. Durante l'attacco invece almogran, che funziona. Infatti mantiene l'emicrania a livelli medi e non fortissimi come invece mi viene normalmente. Il problema è che ormai l'uso è diventato quasi quotidiano, così come le emicranie. Sono peggiorata quindi, sto sempre male.
Oggi vorrei smettere anche l'uso di sandomigran (Ri-iniziato di mia iniziativa) che in questo mese mi ha fatto prendere molti chili (Come effettivamente mi avevano detto al centro cefalee), senza nessun miglioramento. Per consultarmi con il centro cefalee però devo aspettare la fine di marzo (ho saltato il secondo appuntamento e questo è il risultato) e non ho la pazienza di soffrire così a lungo.
Ho pensato di tentare una diminuizione dell'uso di almogran, ma evitando di prenderlo all'occorrenza, ho avuto una crisi fortissima.
Il mio medico di famiglia non sa cosa fare, mi ha solo detto di non volermi più prescrivere l'almogran perchè forte, ma non mi ha dato altre vie da percorrere! Dalla TAC risulta tutto nella norma. Questa estate avevo una sinusite, curata, e non è cambiato nulla. Non so se c'entri, ma da un anno ho sempre il naso chiuso.
Ormai mi è impossibile uscire, studiare, vivere una vita normale. Il dolore è quotidiano e forte, non riesco a trovare soluzione...
Vi ringrazio di cuore per la consulenza.
Cordiali Saluti.
Sono una ragazza di Palermo, ho 22 anni e da due soffro di emicrania senza aura.
Inizialmente le mie crisi erano intensissime e duravano 6 giorni, a distanza di 3/4 settimane l'una dall'altra, ma ormai è un fatto quotidiano che mi impedisce da tempo di vivere la mia vita. Vi chiedo aiuto o pareri, raccontandovi il mio percorso.
L'anno scorso su consiglio di un medico ho provato una cura di profilassi di sandomigran e inizialmente ha funzionato, pur con i suoi effetti collaterali di un forte aumento di peso. E durante l'attacco difmetrè, che però pur funzionando, causava grossi effetti collaterali. Dopo di ciò mi sono recata presso un Centro Cefalee e vi allego la sintesi anamnestica, aggiornata a giugno.
"Gentilizio positivo per cefalea (madre-padre-nonna materna), ipertensione(madre). Riferisce mal di testa dall'età di 15 anni, da due anni in peggioramento. Ad oggi gli attacchi si presentano 1 volta a settimana e durano sei giorni circa. Il dolore è insopportabile, pulsante, unilaterale dx o sn, peggiora con i movimenti del capo e si associa a nausea, foto fono ed osmofobia.
Conclusione: Emicrania senza aura [1.1] Sintomatologia ansiosa depressiva lieve."
Premettendo che quest'ultima, a mio parere e del medico, è dovuta al mio stare male che mi impedisce di vivere la vita normale che avevo, non a depressione reale. Seguita quindi dal centro cefalee ho provato una cura di topamax combinata a xanax (solo due gocce) che ha funzionato poco, ma adesso che non la prendo e ho riniziato col sandomigran, noto che sto molto peggio. Durante l'attacco invece almogran, che funziona. Infatti mantiene l'emicrania a livelli medi e non fortissimi come invece mi viene normalmente. Il problema è che ormai l'uso è diventato quasi quotidiano, così come le emicranie. Sono peggiorata quindi, sto sempre male.
Oggi vorrei smettere anche l'uso di sandomigran (Ri-iniziato di mia iniziativa) che in questo mese mi ha fatto prendere molti chili (Come effettivamente mi avevano detto al centro cefalee), senza nessun miglioramento. Per consultarmi con il centro cefalee però devo aspettare la fine di marzo (ho saltato il secondo appuntamento e questo è il risultato) e non ho la pazienza di soffrire così a lungo.
Ho pensato di tentare una diminuizione dell'uso di almogran, ma evitando di prenderlo all'occorrenza, ho avuto una crisi fortissima.
Il mio medico di famiglia non sa cosa fare, mi ha solo detto di non volermi più prescrivere l'almogran perchè forte, ma non mi ha dato altre vie da percorrere! Dalla TAC risulta tutto nella norma. Questa estate avevo una sinusite, curata, e non è cambiato nulla. Non so se c'entri, ma da un anno ho sempre il naso chiuso.
Ormai mi è impossibile uscire, studiare, vivere una vita normale. Il dolore è quotidiano e forte, non riesco a trovare soluzione...
Vi ringrazio di cuore per la consulenza.
Cordiali Saluti.
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Cara ragazza,
Alcuni soggetti affetti da emicrania e/o cefalea tensiva possono sviluppare, nel tempo, una cefalea cronica quotidiana, in qualche caso provocata da un abuso di farmaci per la terapia dell’attacco acuto (in particolare FANS e triptani). In questi casi è utile instaurare un trattamento preventivo con specifici farmaci per cicli di 4-6 mesi o più a lungo. Lei riferisce di aver sperimentato alcuni farmaci di prevenzione, senza particolare successo. A mio avviso in tali casi è necessario utilizzare una associazione di due farmaci per la profilassi delle cefalee , previa valutazione di controindicazioni ed eventuali effetti collaterali, peraltro rari e reversibili. E' bene precisare, tuttavia, che una "cefalea cronica da abuso di farmaci" potrebbe non risponde ai trattamenti di profilassi senza una preliminare sospensione dei farmaci di abuso. In tali casi è necessario sospendere in modo subitaneo o graduale i farmaci di abuso, preferibilmente in ambiente ospedaliero ed iniziare, nel contempo, la profilassi farmacologica con medicinali quali triciclici, calcioantagonisti, beta-bloccanti.
Inoltre è necessario valutare la presenza di altri fattori in grado di causare cefalea, in primo luogo un disturbo depressivo “mascherato” ed altri eventuali “conflitti psicologici”.
Per quanto detto consiglierei di richiedere una valutazione neurologica ovvero un breve ricovero in un reparto di neurologia per la disintossicazione dai farmaci di abuso (triptani e/o FANS) ed una rivalutazione RM dell'encefalo con angioRM del distretto vascolare intracranico (fase arteriosa e fase venosa).
Cordiali saluti ed auguri.
Alcuni soggetti affetti da emicrania e/o cefalea tensiva possono sviluppare, nel tempo, una cefalea cronica quotidiana, in qualche caso provocata da un abuso di farmaci per la terapia dell’attacco acuto (in particolare FANS e triptani). In questi casi è utile instaurare un trattamento preventivo con specifici farmaci per cicli di 4-6 mesi o più a lungo. Lei riferisce di aver sperimentato alcuni farmaci di prevenzione, senza particolare successo. A mio avviso in tali casi è necessario utilizzare una associazione di due farmaci per la profilassi delle cefalee , previa valutazione di controindicazioni ed eventuali effetti collaterali, peraltro rari e reversibili. E' bene precisare, tuttavia, che una "cefalea cronica da abuso di farmaci" potrebbe non risponde ai trattamenti di profilassi senza una preliminare sospensione dei farmaci di abuso. In tali casi è necessario sospendere in modo subitaneo o graduale i farmaci di abuso, preferibilmente in ambiente ospedaliero ed iniziare, nel contempo, la profilassi farmacologica con medicinali quali triciclici, calcioantagonisti, beta-bloccanti.
Inoltre è necessario valutare la presenza di altri fattori in grado di causare cefalea, in primo luogo un disturbo depressivo “mascherato” ed altri eventuali “conflitti psicologici”.
Per quanto detto consiglierei di richiedere una valutazione neurologica ovvero un breve ricovero in un reparto di neurologia per la disintossicazione dai farmaci di abuso (triptani e/o FANS) ed una rivalutazione RM dell'encefalo con angioRM del distretto vascolare intracranico (fase arteriosa e fase venosa).
Cordiali saluti ed auguri.
DOTT. MASSIMO MUCIACCIA
SPECIALISTA IN NEUROLOGIA
ASL BARI
Questo consulto ha ricevuto 4 risposte e 4k visite dal 22/11/2009.
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Approfondimento su Emicrania
L'emicrania è una delle forme più diffuse di cefalea primaria, può essere con aura o senz'aura. Sintomi, cause e caratteristiche delle emicranie.