Post ictus
Gentile dottore, desidero sottoporrle un quesito al riguardo di mia madre che 3 anni fà subì un ictus ischemico in regione bulbo midollare destra (occlusione arteria vertebrale destra) con disfonia, disfagia e deficit motorio agli arti di destra, problematiche grandemente migliorate grazie a trattamenti di fisioterapia e logopedia.
Attualmente presenta una sintomatologia di tipo wallenberg: paresi centrale del VII di sinistra; lieve ptosi oculare destra, perdita bilaterale del flusso lacrimale; ipoestesia arto superiore sinistro; parestesia arto inferiore sinistro.
Ma il sintomo maggiormente invalidante è legato alla sindrome vertiginosa, costantemente presente, presentadosi talvolta imponentemente. É inoltre quasi sempre presente un senso di nausea. Sono stati esclusi problemi di tipo oto-vestibolare.
A complicare la situazione, da qualche tempo a questa parte si è aggiunta una strana chinetosi da automobile. Paradossalmente è più facile farle fare qualche centinaio di metri a piedi che dieci in automobile.
Mia madre è diabetica, ipertesa, cardiopatica ed è in terapia anticoagulante orale.
Per il disturbo neuropatico ha provato alternando tra antidepressivi triciclici, antiepilettici, neurolettici e farmaci per la malattia di parkinson con scarsissimi risultati. Per la nausea e la cinetosi ha provato con Fluxaeten, Domperidone, Xamamina, Travelgum e Zofran con nessun risultato.
Mi potrebbe dare qualche consiglio per migliorare i sintomi della vertigine, nausea e vomito?
Anche se sono state escluse pertinenze otologiche, è possibile ottenere qualche beneficio con la riabilitazione vestibolare?
Nausea e vertigine potrebbero essere enfatizzate da effetti collaterali dovuti alla terapia farmacologica in uso? (Coumadin, Coversyl, Congescor, Lasix, Catapresan e insulina).
La ringrazio infinatamente per l'attenzione che mi riserverà.
Attualmente presenta una sintomatologia di tipo wallenberg: paresi centrale del VII di sinistra; lieve ptosi oculare destra, perdita bilaterale del flusso lacrimale; ipoestesia arto superiore sinistro; parestesia arto inferiore sinistro.
Ma il sintomo maggiormente invalidante è legato alla sindrome vertiginosa, costantemente presente, presentadosi talvolta imponentemente. É inoltre quasi sempre presente un senso di nausea. Sono stati esclusi problemi di tipo oto-vestibolare.
A complicare la situazione, da qualche tempo a questa parte si è aggiunta una strana chinetosi da automobile. Paradossalmente è più facile farle fare qualche centinaio di metri a piedi che dieci in automobile.
Mia madre è diabetica, ipertesa, cardiopatica ed è in terapia anticoagulante orale.
Per il disturbo neuropatico ha provato alternando tra antidepressivi triciclici, antiepilettici, neurolettici e farmaci per la malattia di parkinson con scarsissimi risultati. Per la nausea e la cinetosi ha provato con Fluxaeten, Domperidone, Xamamina, Travelgum e Zofran con nessun risultato.
Mi potrebbe dare qualche consiglio per migliorare i sintomi della vertigine, nausea e vomito?
Anche se sono state escluse pertinenze otologiche, è possibile ottenere qualche beneficio con la riabilitazione vestibolare?
Nausea e vertigine potrebbero essere enfatizzate da effetti collaterali dovuti alla terapia farmacologica in uso? (Coumadin, Coversyl, Congescor, Lasix, Catapresan e insulina).
La ringrazio infinatamente per l'attenzione che mi riserverà.
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Salve, mentre per le vertigini periferiche esistono terapie farmacologiche e riabilitative efficaci, per la vertigine "centrale" non esistono terapie di comprovata efficacia.
Non escludo che sua madre possa trarre qualche beneficio da un ciclo di flunarizina, oppure dalla somministrazioni da generici farmaci antinausea (es. metoclopramide). Penso sia improbabile un beneficio dalla riabilitazione vestibolare.
Non penso inoltre che la terapia in atto possa enfatizzare significativamente la sintomatologia vertiginosa.
Saluti
Non escludo che sua madre possa trarre qualche beneficio da un ciclo di flunarizina, oppure dalla somministrazioni da generici farmaci antinausea (es. metoclopramide). Penso sia improbabile un beneficio dalla riabilitazione vestibolare.
Non penso inoltre che la terapia in atto possa enfatizzare significativamente la sintomatologia vertiginosa.
Saluti
Lucio Marinelli
www.elettromiografia.net
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 3k visite dal 21/11/2009.
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