Alternativa al pramipexolo
Egregi dottori,sono un 50enne con sindrome parkinsoniana ,sulla soglia del quarto anno di malattia riconosciuta,sto assumendo levodopa+bens.(Madopar),amantadina(Mantadan)e ultimamente mi è stato prescritto il pramipexolo(Mirapexin 0,18 mg). A regime posologico raggiunto (1+1+1),ho constatato un forte aumento della sonnolenza e in due casi serali ,circa le 19.30 ,un quasi totale black out delle forze.Avevo deciso di sospendere il prodotto,riducendo gradualmente le dosi,ma il mio medico curante non è d'accordo con me,anzi mi ha consigliato di riprendere la normale posologia e di ridurre,invece, la amantadina gradualmente,fino alla sospensione del farmaco,dando poca importanza agli effetti collaterali a me successi.Ora mi sento un po' spiazzato e non sò se andare avanti con la mia teoria o quant'altro,ho saputo di cerotti a rilascio prolungato,ma non ho capito di quale molecola si tratti.Cosa devo fare? Come mi devo comportare? Cerco consigli,suggerimenti o possibili consulenze.....con ossevanza porgo i miei più sentiti saluti e rigraziamenti.
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Gentile utente,
in effetti i dopaminoagonisti (pramipexolo ed altri) possono determinare attacchi di sonno improvvisi. In genere questi problemi si attenuano con il tempo. Inoltre è in arrivo una nuova formulazione di Mirapexin a rilascio prolungato (monosomministrazione giornaliera) che dovrebbe avere una migliore tollerabilità poichè il principio attivo viene rilasciato in modo graduale. Il cerotto da lei citato si riferisce ad un tipo diverso di dopaminoagonista (rotigotina). Non è semplice dare dei consigli pratici via email; inoltre non conosco i motivi che hanno indotto il suo medico a modificare la terapia in atto (probabilmente la malattia si è aggravata oppure si evidenziano fluttuazioni motorie correlate alla L-dopa). Consiglierei pertanto di sentire il parere di un neurologo della sua zona.
Cordiali saluti ed auguri.
in effetti i dopaminoagonisti (pramipexolo ed altri) possono determinare attacchi di sonno improvvisi. In genere questi problemi si attenuano con il tempo. Inoltre è in arrivo una nuova formulazione di Mirapexin a rilascio prolungato (monosomministrazione giornaliera) che dovrebbe avere una migliore tollerabilità poichè il principio attivo viene rilasciato in modo graduale. Il cerotto da lei citato si riferisce ad un tipo diverso di dopaminoagonista (rotigotina). Non è semplice dare dei consigli pratici via email; inoltre non conosco i motivi che hanno indotto il suo medico a modificare la terapia in atto (probabilmente la malattia si è aggravata oppure si evidenziano fluttuazioni motorie correlate alla L-dopa). Consiglierei pertanto di sentire il parere di un neurologo della sua zona.
Cordiali saluti ed auguri.
DOTT. MASSIMO MUCIACCIA
SPECIALISTA IN NEUROLOGIA
ASL BARI
[#2]
Gentile Utente,
il consiglio è di consultare il Suo neurologo per fare presente il Suo problema. Un'alternativa valida della stessa classe potrebbe essere il ropinirolo a rilascio prolungato. La molecola del cerotto è la rotigotina. Ma, ripeto, ne parli col Suo neurologo.
Cordiali saluti
il consiglio è di consultare il Suo neurologo per fare presente il Suo problema. Un'alternativa valida della stessa classe potrebbe essere il ropinirolo a rilascio prolungato. La molecola del cerotto è la rotigotina. Ma, ripeto, ne parli col Suo neurologo.
Cordiali saluti
Dr. Antonio Ferraloro
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 8.7k visite dal 02/11/2009.
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