Encefalopatia infantile epilettica
mio figlio adesso ha tre anni.. in breve:non parla, non cammina, non sta seduto, ha il nistagmo, vede un decimo, ha l'epilessia con crisi a tipo spasmi riconosciuta ai 2 anni e mezzo ..ha molte mioclonie.. gravidanza e parto normali, ha effettuato numerosi ricoveri in centri d'eccellenza a partire da cagliari, poi al Gaslini di genova all'età di 5 mesi, poi alla nostra famiglia di bosisio parini per 2 volte, poi al meyer di firenze, svariate altre volte a cagliari e infine a parigi alla fondazione ROTHSCHILD, siamo pronti per un nuovo ricovero a cagliari dal 2 nov. e per un altro ricovero a fine novembre presso il bambin gesù di Roma... tutti questi ricoveri e controlli diagnostici per cercare delle risposte.. mai avute.. nel senso.. sono stati fatti controlli per la sindrome di angelman, di rett, mutazione del gene arx, malattie metaboliche e neurometaboliche e altre.. niente!! il cervello è morfologicamente a posto, non si vedono cose macroscopiche..ma la cosa che mi preoccupa e che mi chiedo.. è possibile che nessuno mi sappia dire qualcosa? non sulla diagnosi, difficile da trovare, ma su cosa, sulla base delle esperienze acquisite , mi posso aspettare nel concreto! io non mi arrendo, ma ho bisogno di una speranza per lottare! è possibile che un bambino così si "sblocchi" ? è possibile che l'epilessia passi? da quando ha l'epilessia ha smesso di progredire nel poco che faceva prima, ma quando ha meno crisi cerca di sforzarsi di parlare e stare più su con il corpo..mi rendo conto che capisce.. si sforza moltissimo quando è libero da crisi.. ma non riesce a fare e dire , se non cose minime! ma i farmaci non funzionano, a parigi ci dicono che non è operabile perchè è una epilessia secondaria ad un difetto di funzionamento del cervello dovuto a non si sa cosa..a giorni (raramente)non ha crisi o ne ha pochissime..a giorni ne ha centinaia!! non capisco! non ho risposte, neanche ipotetiche.. e questo a volte mi fa impazzire... vorrei almeno sentir dire che ci sono stati casi come mio figlio che con il tempo hanno migliorato, bambini che poi hanno parlato, camminato.. insomma , almeno una semplice speranza..non so cosa pensare e ormai non so più dove andare per poter aiutare il mio bambino.. se serve posso scrivere i referti.. descrivere meglio la storia del mio bambino.. ma qualcuno mi sa dire qualcosa? una parola che serva per darmi la forza di continuare a lottare.. mi sto informando anddirittura sulla medicina ayurvedica e ho spedito i documenti in india, e poi su un ospedale di miami, ma tutto da senza indicazioni di alcuno.. aiuto.. mi basterebbe sapere se ci sono stati casi simili che hanno recuperato con il tempo.. cosa mi posso aspettare dal futuro, nel bene e nel male.. scusate lo sfogo e GRAZIE comunque
[#1]
Cara signora,
non è semplice esprimere un parere riguardo al problema di suo figlio, indubbiamente complesso, già valutato presso diversi Centri clinici di eccellenza.
Infatti nella classificazione della International League Against Epilepsy (ILAE) si parla di epilessie criptogenetiche, ovvero epilessie di cui non si conosce la causa e che si presume possano derivare da alterazioni strutturali encefaliche non ancora individuate. In questi casi non è semplice esprimere un giudizio riguardo alla evoluzione nel tempo del problema. Comunque è di importanza fondamentale tentare di ridurre la frequenza delle crisi ricorrendo ad una politerapia antiepilettica.
Quali sono i medicinali attualmente utilizzati dal bambino?
Cordiali saluti.
non è semplice esprimere un parere riguardo al problema di suo figlio, indubbiamente complesso, già valutato presso diversi Centri clinici di eccellenza.
Infatti nella classificazione della International League Against Epilepsy (ILAE) si parla di epilessie criptogenetiche, ovvero epilessie di cui non si conosce la causa e che si presume possano derivare da alterazioni strutturali encefaliche non ancora individuate. In questi casi non è semplice esprimere un giudizio riguardo alla evoluzione nel tempo del problema. Comunque è di importanza fondamentale tentare di ridurre la frequenza delle crisi ricorrendo ad una politerapia antiepilettica.
Quali sono i medicinali attualmente utilizzati dal bambino?
Cordiali saluti.
DOTT. MASSIMO MUCIACCIA
SPECIALISTA IN NEUROLOGIA
ASL BARI
[#2]
Utente
LA RINGRAZIO ENORMEMENTE PER LA SOLLECITA RISPOSTA
ha iniziato con il sabril che mantiene tutt'ora a dose 500 più 500 al giorno.. poi ha aggiunto rivotril, depakin, frisium, lamictal, inovelon ma nessuno ha prodotto risultati.. cos' per tamponare ha ripreso il rivotril che almeno parzialmente aveva funzionato... oggi prende la mattina e la sera sabril più 3 gocce di rivotril, il pomeriggio 2 gocce di rivotril... io circa un mese fa ho notato che supportando psicologicamente il mio bambino con la voce, inducendolo a lottare anzichè (come facevo prima e come indicatomi di fare) lasciare sfogare le crisi senza fare e dire nulla se non dopo standogli vicino per rassicurarlo, il bambino le combatteva.. cioè durante il grappoli (normalmente di almeno 60 spasmi, se io con enfasi dicevo " forza combatti, ecc ecc" senza però bloccarlo fisicamente.. le crisi diminuivano fino a sparire... così facendo da circa 20 giorni non ha più avuto i grappoloni... solo crisi isolate e sporadiche.. solo da circa una settimana ho allora pensato di tenere (pur con enorme difficoltà) l'attenzione fissa su di lui.. intervenendo con i miei solleciti appena vedo dagli occhi che sta per arrivare una crisi... risultato? non ha più avuto una crisi se non qualche brevissimo accenno che blocca subito.. solo ogni tanto nel sonno , cioè quando è impossibile pre intervenire... gli partono uno o due forti spasmi che continuano con spasmi più piccoli... allora gli faccio una peretta di valium.. dorme per tre ore e poi sta bene... ora mi chiedo... era sotto terapia di rivotril già diversi mesi e i grappoloni più crisi isolate li ha sempre avuti.. nessun giorno escluso (tengo nota di tutto).. da quando ho iniziato questo lavoro di supporto psicologico costante (impossibile per l'impegno da tenere a lungo ma ancora reggo) le cose sono radicalmente cambiate... è possibile che Federico stia con questo aiuto riorganizzando "qualcosa" nella struttura encefalica e le stia riuscendo a combattere o sono per la scienza solo mie illusioni ?(supportate però dal dato empirico che anche mio marito vedendo riconosce..)e se le mie non sono illusioni... è possibile che così facendo nel tempo possa superare questo problema? inoltre nel prossimo ricovero ho paura che venga per l'ennesima volta provato un nuovo farmaco che lo sfasi e non produca effetti positivi reali se non collaterali... anche il rivotril del resto .. un giorno dorme troppo un giorno è nervoso e passa tutto il giorno e la notte rigido ad urlare... spero di essermi spiegata... grazie immensamente per la risposta
ha iniziato con il sabril che mantiene tutt'ora a dose 500 più 500 al giorno.. poi ha aggiunto rivotril, depakin, frisium, lamictal, inovelon ma nessuno ha prodotto risultati.. cos' per tamponare ha ripreso il rivotril che almeno parzialmente aveva funzionato... oggi prende la mattina e la sera sabril più 3 gocce di rivotril, il pomeriggio 2 gocce di rivotril... io circa un mese fa ho notato che supportando psicologicamente il mio bambino con la voce, inducendolo a lottare anzichè (come facevo prima e come indicatomi di fare) lasciare sfogare le crisi senza fare e dire nulla se non dopo standogli vicino per rassicurarlo, il bambino le combatteva.. cioè durante il grappoli (normalmente di almeno 60 spasmi, se io con enfasi dicevo " forza combatti, ecc ecc" senza però bloccarlo fisicamente.. le crisi diminuivano fino a sparire... così facendo da circa 20 giorni non ha più avuto i grappoloni... solo crisi isolate e sporadiche.. solo da circa una settimana ho allora pensato di tenere (pur con enorme difficoltà) l'attenzione fissa su di lui.. intervenendo con i miei solleciti appena vedo dagli occhi che sta per arrivare una crisi... risultato? non ha più avuto una crisi se non qualche brevissimo accenno che blocca subito.. solo ogni tanto nel sonno , cioè quando è impossibile pre intervenire... gli partono uno o due forti spasmi che continuano con spasmi più piccoli... allora gli faccio una peretta di valium.. dorme per tre ore e poi sta bene... ora mi chiedo... era sotto terapia di rivotril già diversi mesi e i grappoloni più crisi isolate li ha sempre avuti.. nessun giorno escluso (tengo nota di tutto).. da quando ho iniziato questo lavoro di supporto psicologico costante (impossibile per l'impegno da tenere a lungo ma ancora reggo) le cose sono radicalmente cambiate... è possibile che Federico stia con questo aiuto riorganizzando "qualcosa" nella struttura encefalica e le stia riuscendo a combattere o sono per la scienza solo mie illusioni ?(supportate però dal dato empirico che anche mio marito vedendo riconosce..)e se le mie non sono illusioni... è possibile che così facendo nel tempo possa superare questo problema? inoltre nel prossimo ricovero ho paura che venga per l'ennesima volta provato un nuovo farmaco che lo sfasi e non produca effetti positivi reali se non collaterali... anche il rivotril del resto .. un giorno dorme troppo un giorno è nervoso e passa tutto il giorno e la notte rigido ad urlare... spero di essermi spiegata... grazie immensamente per la risposta
[#3]
Utente
LA RINGRAZIO ENORMEMENTE PER LA SOLLECITA RISPOSTA
ha iniziato con il sabril che mantiene tutt'ora a dose 500 più 500 al giorno.. poi ha aggiunto rivotril, depakin, frisium, lamictal, inovelon ma nessuno ha prodotto risultati.. cos' per tamponare ha ripreso il rivotril che almeno parzialmente aveva funzionato... oggi prende la mattina e la sera sabril più 3 gocce di rivotril, il pomeriggio 2 gocce di rivotril... io circa un mese fa ho notato che supportando psicologicamente il mio bambino con la voce, inducendolo a lottare anzichè (come facevo prima e come indicatomi di fare) lasciare sfogare le crisi senza fare e dire nulla se non dopo standogli vicino per rassicurarlo, il bambino le combatteva.. cioè durante il grappoli (normalmente di almeno 60 spasmi, se io con enfasi dicevo " forza combatti, ecc ecc" senza però bloccarlo fisicamente.. le crisi diminuivano fino a sparire... così facendo da circa 20 giorni non ha più avuto i grappoloni... solo crisi isolate e sporadiche.. solo da circa una settimana ho allora pensato di tenere (pur con enorme difficoltà) l'attenzione fissa su di lui.. intervenendo con i miei solleciti appena vedo dagli occhi che sta per arrivare una crisi... risultato? non ha più avuto una crisi se non qualche brevissimo accenno che blocca subito.. solo ogni tanto nel sonno , cioè quando è impossibile pre intervenire... gli partono uno o due forti spasmi che continuano con spasmi più piccoli... allora gli faccio una peretta di valium.. dorme per tre ore e poi sta bene... ora mi chiedo... era sotto terapia di rivotril già diversi mesi e i grappoloni più crisi isolate li ha sempre avuti.. nessun giorno escluso (tengo nota di tutto).. da quando ho iniziato questo lavoro di supporto psicologico costante (impossibile per l'impegno da tenere a lungo ma ancora reggo) le cose sono radicalmente cambiate... è possibile che Federico stia con questo aiuto riorganizzando "qualcosa" nella struttura encefalica e le stia riuscendo a combattere o sono per la scienza solo mie illusioni ?(supportate però dal dato empirico che anche mio marito vedendo riconosce..)e se le mie non sono illusioni... è possibile che così facendo nel tempo possa superare questo problema? inoltre nel prossimo ricovero ho paura che venga per l'ennesima volta provato un nuovo farmaco che lo sfasi e non produca effetti positivi reali se non collaterali... anche il rivotril del resto .. un giorno dorme troppo un giorno è nervoso e passa tutto il giorno e la notte rigido ad urlare... spero di essermi spiegata... grazie immensamente per la risposta
ha iniziato con il sabril che mantiene tutt'ora a dose 500 più 500 al giorno.. poi ha aggiunto rivotril, depakin, frisium, lamictal, inovelon ma nessuno ha prodotto risultati.. cos' per tamponare ha ripreso il rivotril che almeno parzialmente aveva funzionato... oggi prende la mattina e la sera sabril più 3 gocce di rivotril, il pomeriggio 2 gocce di rivotril... io circa un mese fa ho notato che supportando psicologicamente il mio bambino con la voce, inducendolo a lottare anzichè (come facevo prima e come indicatomi di fare) lasciare sfogare le crisi senza fare e dire nulla se non dopo standogli vicino per rassicurarlo, il bambino le combatteva.. cioè durante il grappoli (normalmente di almeno 60 spasmi, se io con enfasi dicevo " forza combatti, ecc ecc" senza però bloccarlo fisicamente.. le crisi diminuivano fino a sparire... così facendo da circa 20 giorni non ha più avuto i grappoloni... solo crisi isolate e sporadiche.. solo da circa una settimana ho allora pensato di tenere (pur con enorme difficoltà) l'attenzione fissa su di lui.. intervenendo con i miei solleciti appena vedo dagli occhi che sta per arrivare una crisi... risultato? non ha più avuto una crisi se non qualche brevissimo accenno che blocca subito.. solo ogni tanto nel sonno , cioè quando è impossibile pre intervenire... gli partono uno o due forti spasmi che continuano con spasmi più piccoli... allora gli faccio una peretta di valium.. dorme per tre ore e poi sta bene... ora mi chiedo... era sotto terapia di rivotril già diversi mesi e i grappoloni più crisi isolate li ha sempre avuti.. nessun giorno escluso (tengo nota di tutto).. da quando ho iniziato questo lavoro di supporto psicologico costante (impossibile per l'impegno da tenere a lungo ma ancora reggo) le cose sono radicalmente cambiate... è possibile che Federico stia con questo aiuto riorganizzando "qualcosa" nella struttura encefalica e le stia riuscendo a combattere o sono per la scienza solo mie illusioni ?(supportate però dal dato empirico che anche mio marito vedendo riconosce..)e se le mie non sono illusioni... è possibile che così facendo nel tempo possa superare questo problema? inoltre nel prossimo ricovero ho paura che venga per l'ennesima volta provato un nuovo farmaco che lo sfasi e non produca effetti positivi reali se non collaterali... anche il rivotril del resto .. un giorno dorme troppo un giorno è nervoso e passa tutto il giorno e la notte rigido ad urlare... spero di essermi spiegata... grazie immensamente per la risposta
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Cara signora,
se ha rilevato un miglioramento con il Rivotril, tale farmaco dovrebbe essere proseguito al dosaggio adeguato. Comunque sono disponibili altri farmaci antiepilettici di nuova generazione che potrebbero portare ad una stabilizzazione della malattia, anche se individuare la combinazione giusta di farmaci può richiedere tempo e pazienza. Indubbiamente il dialogo continuo verbale e "non verbale" tra lei e suo figlio sono un fattore molto importante per affrontare nel migliore dei modi questa grande sfida. Inoltre la sensazione che Federico voglia contrastare in ogni modo questa malattia è reale: infatti come tutti i bambini della sua età vorrebbe costruire un suo piccolo mondo fatto di sogni, giochi, magie ed allontanare questo fastidioso compagno di viaggio rappresentato dalla malattia. In ogni caso è necessario mantenere ben salde virtù quali calma, coraggio, fiducia nelle possibilità della medicina e soprattutto credere che qualsiasi essere umano, unico ed irripetibile, sia proteso verso la vita con tutte le proprie forze.
Cordiali saluti e tantissimi auguri.
se ha rilevato un miglioramento con il Rivotril, tale farmaco dovrebbe essere proseguito al dosaggio adeguato. Comunque sono disponibili altri farmaci antiepilettici di nuova generazione che potrebbero portare ad una stabilizzazione della malattia, anche se individuare la combinazione giusta di farmaci può richiedere tempo e pazienza. Indubbiamente il dialogo continuo verbale e "non verbale" tra lei e suo figlio sono un fattore molto importante per affrontare nel migliore dei modi questa grande sfida. Inoltre la sensazione che Federico voglia contrastare in ogni modo questa malattia è reale: infatti come tutti i bambini della sua età vorrebbe costruire un suo piccolo mondo fatto di sogni, giochi, magie ed allontanare questo fastidioso compagno di viaggio rappresentato dalla malattia. In ogni caso è necessario mantenere ben salde virtù quali calma, coraggio, fiducia nelle possibilità della medicina e soprattutto credere che qualsiasi essere umano, unico ed irripetibile, sia proteso verso la vita con tutte le proprie forze.
Cordiali saluti e tantissimi auguri.
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Utente
le sue parole sono state la traduzione scritta dei miei pensieri.. un grazie enorme.. federico e noi, la sua famiglia , continueremo a lottare sicuri di vincere .. anche se a volte.. le assicuro.. è veramente dura.. ma Fede ha una propensione alla vita talmente grande e contagiosa che riuscirà a superare molti dei suoi problemi.. con il nostro aiuto.. un sincero agurio di buon proseguimento della sua professione
Questo consulto ha ricevuto 5 risposte e 5.6k visite dal 22/10/2009.
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