Storia di ematoma subdurale cronico.
Gentilissimo Dottore,
Le sarei infinitamente grata se mi concederà un consiglio. Le spiego la situazione per la quale le chiedo quanto sopra.
Nel 1998 (giorno del mio matrimonio e faceva molto caldo) a seguito di episodio violento di cefalea acuta con nausea e vomito effettuato TAC con anamnesi positiva per ematoma subdurale cronico in sede frontale destro.
(Tengo precisare che prima dell’episodio accusavo già mal di testa localizzato in regione frontale ma senza ulteriori indagini.). Sono stata sottoposta a seriate RM encefalo, Angio – RM e arteriografia intracranica con assenza di malformazioni aneurismatiche e/o angiomatose. Alla RM encefalo inoltre evidenza di malformazione di Arnold Chiari di tipo I. Nel 2003 sottoposta ad accertamenti dal punto di vista neurologico per ipersonnia con esclusione di patologia di tipo narcolessia ma diagnosi di ipersonnia secondaria ad alterato riposo notturno e stato d’ansia, trattata per alcuni anni con ansiolitici (assunti pochi).
Si segnala inoltre ipotiroidismo in trattamento eutirox ed integratori vitaminici.
Segnalo inoltre, di aver subito incidenti auto nel 2001 scontro frontale con colpo di frusta e nel 2005 tamponamento posteriore con analogo colpo di frusta.
Accuso ancora episodi di cefalea con dolore pulsante localizzato in regione frontale destra con talora associata nausea e dolore localizzato in regione nucale e dorsale altezza spalle.
Ho ancora effettuato nel 2004 una visita neurologica di controllo ma senza indagini del tipo TAC o RM encefalo.
Le segnalo ancora di aver avuto episodi notturni di attacchi di panico con sensazione di morte imminente e difficoltà al respiro, l’ultimo accusato nell’estate 2006.
Dopo questa premessa Le specifico di avere 39 anni e di essere alla 20^ settimana di gravidanza e Le chiedo gentilmente se secondo il suo punto di vista necessiterei di ulteriori esami ematici e/o eventuali RM encefalo (se possibile effettuare in gravidanza) ai fini di un parto naturale e non cesareo.
Grazie per una cortese risposta e Le porgo cordiali saluti.
Le sarei infinitamente grata se mi concederà un consiglio. Le spiego la situazione per la quale le chiedo quanto sopra.
Nel 1998 (giorno del mio matrimonio e faceva molto caldo) a seguito di episodio violento di cefalea acuta con nausea e vomito effettuato TAC con anamnesi positiva per ematoma subdurale cronico in sede frontale destro.
(Tengo precisare che prima dell’episodio accusavo già mal di testa localizzato in regione frontale ma senza ulteriori indagini.). Sono stata sottoposta a seriate RM encefalo, Angio – RM e arteriografia intracranica con assenza di malformazioni aneurismatiche e/o angiomatose. Alla RM encefalo inoltre evidenza di malformazione di Arnold Chiari di tipo I. Nel 2003 sottoposta ad accertamenti dal punto di vista neurologico per ipersonnia con esclusione di patologia di tipo narcolessia ma diagnosi di ipersonnia secondaria ad alterato riposo notturno e stato d’ansia, trattata per alcuni anni con ansiolitici (assunti pochi).
Si segnala inoltre ipotiroidismo in trattamento eutirox ed integratori vitaminici.
Segnalo inoltre, di aver subito incidenti auto nel 2001 scontro frontale con colpo di frusta e nel 2005 tamponamento posteriore con analogo colpo di frusta.
Accuso ancora episodi di cefalea con dolore pulsante localizzato in regione frontale destra con talora associata nausea e dolore localizzato in regione nucale e dorsale altezza spalle.
Ho ancora effettuato nel 2004 una visita neurologica di controllo ma senza indagini del tipo TAC o RM encefalo.
Le segnalo ancora di aver avuto episodi notturni di attacchi di panico con sensazione di morte imminente e difficoltà al respiro, l’ultimo accusato nell’estate 2006.
Dopo questa premessa Le specifico di avere 39 anni e di essere alla 20^ settimana di gravidanza e Le chiedo gentilmente se secondo il suo punto di vista necessiterei di ulteriori esami ematici e/o eventuali RM encefalo (se possibile effettuare in gravidanza) ai fini di un parto naturale e non cesareo.
Grazie per una cortese risposta e Le porgo cordiali saluti.
[#1]
Gentile signora,
sulla base di quanto riferisce, in particolare alla luce delle indagini neuroradiologiche a suo tempo effettuate e risultate negative, non individuo motivi neurologici per dover considerare un parto cesareo. Se questo è il quesito non vedo, in atto, necessità di indagini particolari, fermo restando che, la sua cefalea, da quanto capisco, merita, comunque, un inquadramento diagnostico mediante una adeguata anamnesi e la correlazione con la clinica: per questo le serve un consulto specialistico. Tanti auguri per la sua gravidanza.
sulla base di quanto riferisce, in particolare alla luce delle indagini neuroradiologiche a suo tempo effettuate e risultate negative, non individuo motivi neurologici per dover considerare un parto cesareo. Se questo è il quesito non vedo, in atto, necessità di indagini particolari, fermo restando che, la sua cefalea, da quanto capisco, merita, comunque, un inquadramento diagnostico mediante una adeguata anamnesi e la correlazione con la clinica: per questo le serve un consulto specialistico. Tanti auguri per la sua gravidanza.
dr. Riccardo Lo Presti
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 6.2k visite dal 07/03/2007.
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