Nervo pudendo, donna di 40 anni con 3 figli

Salve,
sono una donna di 40 anni con 3 figli. Dopo varie visite dall'urologo per frequenti minzioni con sensazione di mancato svuotamento vescicale (dimostrato da uroflussometria ed esame urodinamico, seguito da inutile intervento di dilatazione uretrale), sono arrivata da un neurologo il quale mi ha diagnosticato: Lievi, iniziali segni di sofferenza neurogene cronica nei territori dipendenti dal nervo pudendo.
Inutile dire che sono molto preoccupata soprattutto che ciò possa essere legato a malattie degenerative come la SM, cosa significa questa conclusione?
Premetto che ci sono giorni che sto benissimo e altri che anche dopo aver urinato ho ancora lo stimolo (fastidioso).
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Prof. Francesco Pesce Urologo, Neurologo, Andrologo 72 2
Gentile utente,
non è assolutamente il caso di preoccuparsi di avere malattie gravi o degenerative. Soprattutto la sclerosi multipla è fuori discussione, sia in base ai suoi sintomi, sia perchè nessuno meglio del neurologo avrebbe potuto diagnosticarla o sospettarla, A dire il vero, a meno che a mancato di riferirci sintomi importanti, non quadra neanche la diagnosi di iniziale neuropatia del pudendo. Infatti manca una sintomatologia dolorosa e/o parestesie (sensazione di calore, di punture di spillo, etc) e/o presenza di zone di ipo o insensibilità. Nè mi sembra sono stati fatti studi neurofisiologici specifici (EMG etc). Molto più reaòisticamente si tratta di un disturbo di svuotamento vescicale che, in una giovane donna per altri versi sana, è quasi sempre correlato ad un problema muscolare, cioè una disfunzione del pavimento pelvico. Questo mio assunto teorico va suffragato da indagini strumentali, a cominciare da una cistouretrografia minzionale, che peraltro immagino abbia già fatto essendo stata operata all'uretra.
Si affidi ad uno specialista urologo, che è la figura più indicata per seguire globalmente tutti gli aspetti diagnostici e terapeutici che i suoi sintomi richiedono. E non si fermi davanti alla considerazione che già ne ha consultato uno o più, senza risultati apprezzabili. Cordiali saluti

Prof. Francesco Pesce
Specialista in Urologia e in Neurologia
Perfezionato in Andrologia e Sessuologia
www.dr-francescopesce.it

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Utente
Utente
Salve,
grazie innanzitutto.
A dire il vero da quando ho avuto il terzo figlio (2 anni fa), ho avuto nella zona genitale pruriti,sensazione di gonfiore o di piccole punture, pelle arrossata, qualche infezione (ma leggera) curate con prodotti per la candida sia per via orale che in loco (lavaggi, pomate-->su consiglio del ginecologo) e con prodotti (actigel) che alleviassero il fastidio. Ogni mese ho avuto questi problemi e da un anno lamento anche il disturbo di frequenti minzioni (ma a dire il vero probabilmente l'avevo anche prima in fase iniziale, in concomitanza con gli altri sintomi, ma quando nasce un bambino tutti i problemi personali passano in secondo piano).
Il neurologo mi ha fatto solo i potenziali evocati dai quali è emersa la diagnosi di cui sopra ma quando ho fatto quell'esame mi sentivo bene (ci sono dei giorni, nei periodi del ciclo)che sto benissimo (durante il ciclo non ho mai avuto dolori, infatti i parti sono stati per me una passeggiata).
L'urologo da cui sono stata non sapendo come trattare il problema mi ha indirizzato da un neurologo sospettando una disfunzione detrusionale del pavimento pelvico (o denenerazione di qualche nervo).