Serie di sintomi di difficile interpretazione
Salve, sono un ragazzo di 26 anni.
Vi fornisco alcuni sintomi riscontrati negli ultimi tempi la cui natura non sono ancora riuscito a determinare. La premessa è che sono un tipo ansioso.
Ho sempre avvertito, fin da ragazzino, le cosiddette fascicolazioni muscolari (come un guizzo) frequentemente al polpaccio e alla coscia.
Mai sofferto di cefalea, mai sofferto di giramenti di testa. Soffro di reflusso GE e di asma, rinite e dermatite allergiche.
A Novembre 2008 ho iniziato ad accusare problemi di vista stanca a tratti un po'offuscata. A seguito di visita oculistica mi è stata riscontrata una lievissima ipermetropia con il consiglio di non passare troppo ore al pc. Nel giro di un paio di settimane i disturbi sono scomparsi.
A Luglio 2009 ho avuto per una ventina di giorni fascicolazioni palpebrali (per il terzo anno consecutivo sempre durante l'estate ai primi caldi).
In Agosto, durante un viaggio in macchina abbastanza faticoso, ho avuto continui affaticamenti di vista specie a fine giornata dopo molte ore di guida. A questi si è associata una cefalea moderata con aura e dei giramenti di testa saltuari. Il tutto è passato completamente a seguito di una settimana di riposo.
Alla fine di Settembre in concomitanza con l'assunzione di farmaci antiasmatici ho iniziato ad avere diversi disturbi tra cui: palpitazioni, tachicardia, senso di vuoto alla testa con lievi giramenti (specie dopo i pasti), a tratti spossatezza alle gambe improvvisa, fascicolazioni muscolari ed infine lievi tremori al petto.
Ho effettuato un controllo cardiologico con ecg ed è risultato tutto nella norma.
Al momento ho sospero i farmaci. I giramenti di testa e il senso di testa vuota sono molto diminuiti. Restano però le fascicolazioni muscolari diffuse e in alcuni momenti (forse associati ad ansia, già mi accadde in passato) tremori al petto e all'addome. Inoltre ho spesso (anche se negli ultimi giorni molto meno) dei doloretti sparsi alle braccia come pizzicotti in diversi punti, specie al braccio sinistro e a volte il doloretto segue come un percorso preciso che va dal collo alla mano). Non ho formicolii di alcun tipo, non sono affaticato, sotto sforzo sto benissimo, non ho alcuna forma di indebolimento muscolare apparente. Sento invece una sorta di nervoso (non formicolio) sempre nella zona del petto sinistro e a tratti doloretti lievi sempre al petto.
Le fascicolazioni muscolari mi si presentano all'addome, alla schiena, alle gambe e alle braccia.
Ho parlato con il medico di famiglia, ma non avendo dato peso alle fascicolazioni e agli altri doloretti sparsi, dopo il buon esito del controllo cardiologico, gli ho solito comunicato la presenza dei giramenti di testa.
Mi ha detto che non è un problema circolatorio, né pressorio e che si tratta forse di una carenza alimentare (faccio una dieta vegetariana).
Volevo sapere cosa pensate del quadro generale e se c'è da temere che i sintomi siano correlabili a qualche malattia neurologica grave.
Grazie mille
Vi fornisco alcuni sintomi riscontrati negli ultimi tempi la cui natura non sono ancora riuscito a determinare. La premessa è che sono un tipo ansioso.
Ho sempre avvertito, fin da ragazzino, le cosiddette fascicolazioni muscolari (come un guizzo) frequentemente al polpaccio e alla coscia.
Mai sofferto di cefalea, mai sofferto di giramenti di testa. Soffro di reflusso GE e di asma, rinite e dermatite allergiche.
A Novembre 2008 ho iniziato ad accusare problemi di vista stanca a tratti un po'offuscata. A seguito di visita oculistica mi è stata riscontrata una lievissima ipermetropia con il consiglio di non passare troppo ore al pc. Nel giro di un paio di settimane i disturbi sono scomparsi.
A Luglio 2009 ho avuto per una ventina di giorni fascicolazioni palpebrali (per il terzo anno consecutivo sempre durante l'estate ai primi caldi).
In Agosto, durante un viaggio in macchina abbastanza faticoso, ho avuto continui affaticamenti di vista specie a fine giornata dopo molte ore di guida. A questi si è associata una cefalea moderata con aura e dei giramenti di testa saltuari. Il tutto è passato completamente a seguito di una settimana di riposo.
Alla fine di Settembre in concomitanza con l'assunzione di farmaci antiasmatici ho iniziato ad avere diversi disturbi tra cui: palpitazioni, tachicardia, senso di vuoto alla testa con lievi giramenti (specie dopo i pasti), a tratti spossatezza alle gambe improvvisa, fascicolazioni muscolari ed infine lievi tremori al petto.
Ho effettuato un controllo cardiologico con ecg ed è risultato tutto nella norma.
Al momento ho sospero i farmaci. I giramenti di testa e il senso di testa vuota sono molto diminuiti. Restano però le fascicolazioni muscolari diffuse e in alcuni momenti (forse associati ad ansia, già mi accadde in passato) tremori al petto e all'addome. Inoltre ho spesso (anche se negli ultimi giorni molto meno) dei doloretti sparsi alle braccia come pizzicotti in diversi punti, specie al braccio sinistro e a volte il doloretto segue come un percorso preciso che va dal collo alla mano). Non ho formicolii di alcun tipo, non sono affaticato, sotto sforzo sto benissimo, non ho alcuna forma di indebolimento muscolare apparente. Sento invece una sorta di nervoso (non formicolio) sempre nella zona del petto sinistro e a tratti doloretti lievi sempre al petto.
Le fascicolazioni muscolari mi si presentano all'addome, alla schiena, alle gambe e alle braccia.
Ho parlato con il medico di famiglia, ma non avendo dato peso alle fascicolazioni e agli altri doloretti sparsi, dopo il buon esito del controllo cardiologico, gli ho solito comunicato la presenza dei giramenti di testa.
Mi ha detto che non è un problema circolatorio, né pressorio e che si tratta forse di una carenza alimentare (faccio una dieta vegetariana).
Volevo sapere cosa pensate del quadro generale e se c'è da temere che i sintomi siano correlabili a qualche malattia neurologica grave.
Grazie mille
[#2]
Ex utente
Grazie molte del consiglio.
Purtroppo l'ansia gioca brutti scherzi e internet non aiuta affatto. Quando ho cercato cosa fossero le fascicolazioni e le ho associate a cio' che avverto, mi sono imbattutto in malattie orribili come la SLA o la Sclerosi Multipla. Crede che i miei sintomi abbiano a che fare con questi mali, o devo smetterla di pensarci su? Leggevo che ad esempio le fascicolazioni muscolari dovrebbero essere accompagnate a stanchezza muscolare, cosa che non ho affatto.
Purtroppo sono un inguaribile ipocondriaco e cerco continuamente rassicurazioni sui miei sintomi.
In ogni caso volevo attendere una settimana, vedere come sto ed eventualmente se i sintomi persistono contattare il medico di famiglia un'altra volta per chiedere una visita neurologica.
Grazie ancora
Purtroppo l'ansia gioca brutti scherzi e internet non aiuta affatto. Quando ho cercato cosa fossero le fascicolazioni e le ho associate a cio' che avverto, mi sono imbattutto in malattie orribili come la SLA o la Sclerosi Multipla. Crede che i miei sintomi abbiano a che fare con questi mali, o devo smetterla di pensarci su? Leggevo che ad esempio le fascicolazioni muscolari dovrebbero essere accompagnate a stanchezza muscolare, cosa che non ho affatto.
Purtroppo sono un inguaribile ipocondriaco e cerco continuamente rassicurazioni sui miei sintomi.
In ogni caso volevo attendere una settimana, vedere come sto ed eventualmente se i sintomi persistono contattare il medico di famiglia un'altra volta per chiedere una visita neurologica.
Grazie ancora
[#4]
Ex utente
Salve dottore, torno a scriverle dopo alcuni giorni per aggiornarla sulla mia condizione.
Dopo due giorni di totale scomparsa dei giramenti di testa associati a strana sensazione di pesantezza (non fatica) alle gambe e alle braccia (in realtà a tutto il corpo), tali sintomi sono tornati uguali, anzi forse peggiori di prima. Nel contempo, e questo mi ha provocato una forte preoccupazione ed ansia, mi sono comaprsi dei formicolii molto lievi ma assai fastidiosi, sparsi su tutto il corpo. Al principio su volto e cuoi capelluto, ed in seguito su tutti il resto del corpo.
Oggi dovrei consultare il medico di famiglia per capire se è il caso di effettuare una visita neurologica. Sono molto preoccupato, soprattutto per l'insorgenza del formicolio che mi ha fatto subito pensare al peggio.
Ci tengo però a precisare una cosa in tutta questa vicenda: i miei disturbi (se escludiamo i giramenti e la cefalea della prima settimana di Agosto, poi passata del tutto) sono iniziati intorno al 20 Settembre in perfetta concomitanza con l'assunzione di diversi farmaci antistaminici (rupafin, ranitidina) e antiasmatici (singulair, serevent, pulmaxan). Sospesa la somministrazione degli stessi, i sintomi sono perdurati. Tuttavia il senso di sbandamento alla testa e alla gambe era scomparso per tre giorni proprio a seguito di una duratura sospensione dei farmaci (permanevano solo lievi fascicolazioni muscolari).
Da venerdì, causa asma perdurante, ho assunto di nuovo singulair e pulmaxan e il giorno seguente sono comparsi i formicolii e di nuovo i giramenti di testa con corpo pesante, irrequietezza e senso di straniamento (peggiorato il tutto dall'ansia).
Le sembra possibile un'associazione tra farmaci assunti e sintomatologia?
Infine, oltre all'ansia, è possibile che i miei sintomi non siano necessariamente legati a malattie gravi oppure sono così specifici da dovermi indurre a prepararmi al peggio?
Grazie mille per le risposte eventuali.
Dopo due giorni di totale scomparsa dei giramenti di testa associati a strana sensazione di pesantezza (non fatica) alle gambe e alle braccia (in realtà a tutto il corpo), tali sintomi sono tornati uguali, anzi forse peggiori di prima. Nel contempo, e questo mi ha provocato una forte preoccupazione ed ansia, mi sono comaprsi dei formicolii molto lievi ma assai fastidiosi, sparsi su tutto il corpo. Al principio su volto e cuoi capelluto, ed in seguito su tutti il resto del corpo.
Oggi dovrei consultare il medico di famiglia per capire se è il caso di effettuare una visita neurologica. Sono molto preoccupato, soprattutto per l'insorgenza del formicolio che mi ha fatto subito pensare al peggio.
Ci tengo però a precisare una cosa in tutta questa vicenda: i miei disturbi (se escludiamo i giramenti e la cefalea della prima settimana di Agosto, poi passata del tutto) sono iniziati intorno al 20 Settembre in perfetta concomitanza con l'assunzione di diversi farmaci antistaminici (rupafin, ranitidina) e antiasmatici (singulair, serevent, pulmaxan). Sospesa la somministrazione degli stessi, i sintomi sono perdurati. Tuttavia il senso di sbandamento alla testa e alla gambe era scomparso per tre giorni proprio a seguito di una duratura sospensione dei farmaci (permanevano solo lievi fascicolazioni muscolari).
Da venerdì, causa asma perdurante, ho assunto di nuovo singulair e pulmaxan e il giorno seguente sono comparsi i formicolii e di nuovo i giramenti di testa con corpo pesante, irrequietezza e senso di straniamento (peggiorato il tutto dall'ansia).
Le sembra possibile un'associazione tra farmaci assunti e sintomatologia?
Infine, oltre all'ansia, è possibile che i miei sintomi non siano necessariamente legati a malattie gravi oppure sono così specifici da dovermi indurre a prepararmi al peggio?
Grazie mille per le risposte eventuali.
[#5]
Gentile Utente,
Le rinnovo l'invito ad effettuare una visita neurologica.
L'assunzione dei farmaci antiasmatici in linea di massima non provocano tale sintomatologia ma la reazione ai farmaci è molto individuale.
Non pensi a patologie gravi perchè non ha sintomi specifici.
Cordialità
Le rinnovo l'invito ad effettuare una visita neurologica.
L'assunzione dei farmaci antiasmatici in linea di massima non provocano tale sintomatologia ma la reazione ai farmaci è molto individuale.
Non pensi a patologie gravi perchè non ha sintomi specifici.
Cordialità
[#6]
Ex utente
Salve. Sono stato nel pomeriggio dal mio medico di famiglia. Gli ho descritto i miei sintomi e, dopo una breve visita clinica, ha affermato che si tratta di un accumulo di nervosismo e stress, cui forse si associa una reazione particolare ai farmaci (in particolare il singulair).
Le comunico che oggi pomeriggio ho avuto un paio di ore di febbre a 37,5° che ora mi sembra scomparsa del tutto.
Il medico, le dicevo, si è limitato a prescrivermi delle gocce da prendere la sera e un farmaco contro le fascicolazioni muscolari e per il tono generale. TRa l'altro mi ha misurato la pressione che questa volta è risultata molto bassa (50-90).
ha detto che in tre quattro giorni passerà tutto, ma se in sintomi persistono mi ha consigliato di ricontattarlo.
Che ne pensa? Non crede che il dottore sia stato poco attento alla mia sintomatologia?
E che ne pensa della comparsa sporadica di febbre ?
E infine la pressione bassa può spiegare i miei sintomi (per lo meno la spossatezza improvvisa che mi prende a tratti e che poi scompare?)
Grazie mille per le risposte
Le comunico che oggi pomeriggio ho avuto un paio di ore di febbre a 37,5° che ora mi sembra scomparsa del tutto.
Il medico, le dicevo, si è limitato a prescrivermi delle gocce da prendere la sera e un farmaco contro le fascicolazioni muscolari e per il tono generale. TRa l'altro mi ha misurato la pressione che questa volta è risultata molto bassa (50-90).
ha detto che in tre quattro giorni passerà tutto, ma se in sintomi persistono mi ha consigliato di ricontattarlo.
Che ne pensa? Non crede che il dottore sia stato poco attento alla mia sintomatologia?
E che ne pensa della comparsa sporadica di febbre ?
E infine la pressione bassa può spiegare i miei sintomi (per lo meno la spossatezza improvvisa che mi prende a tratti e che poi scompare?)
Grazie mille per le risposte
[#7]
Gentile Utente,
non penso che il Suo medico sia stato poco attento, faccia la cura che Le ha prescritto e se non avrà benefici contatti, oltre al Suo medico, anche un neurologo. Sulla febbre, on line, non saprei dirLe nulla.
Circa la pressione, si dovrebbe controllare nell'immediatezza del Suo disturbo.
Cordiali saluti
non penso che il Suo medico sia stato poco attento, faccia la cura che Le ha prescritto e se non avrà benefici contatti, oltre al Suo medico, anche un neurologo. Sulla febbre, on line, non saprei dirLe nulla.
Circa la pressione, si dovrebbe controllare nell'immediatezza del Suo disturbo.
Cordiali saluti
[#8]
Ex utente
Grazie ancora.
Quest'oggi i sintomi della spossatezza improvvisa non si sono ancora verificati, ma spesso mi accade nel pomeriggio.
Seguirò la cura proposta dal mio medico (che ho iniziato già ieri sera) sperando in risultati positivi.
Volevo dirle un particolare sui miei formicolii. Aumentano considerevolmente quando sto fermo mentre quasi scompaiono quando cammino. Inoltre si tratta di sensazioni di quasi solletichio-prurito e non di addormentamento di parti del corpo (ciò che avviene ad esempio se incrociamo le gambe a lungo). Insomma lievissimi pizziori sparsi e continui, meno frequenti al mattino e la notte, molto frequenti di giorno.
La sensibilità degli arti, in ogni caso, mi sembra perfettamente intatta, così come il tono muscolare. Le fascicolazioni muscolari negli ultimi due-tre giorni stanno gradualmente diminuendo.
Che ne pensa?
Quest'oggi i sintomi della spossatezza improvvisa non si sono ancora verificati, ma spesso mi accade nel pomeriggio.
Seguirò la cura proposta dal mio medico (che ho iniziato già ieri sera) sperando in risultati positivi.
Volevo dirle un particolare sui miei formicolii. Aumentano considerevolmente quando sto fermo mentre quasi scompaiono quando cammino. Inoltre si tratta di sensazioni di quasi solletichio-prurito e non di addormentamento di parti del corpo (ciò che avviene ad esempio se incrociamo le gambe a lungo). Insomma lievissimi pizziori sparsi e continui, meno frequenti al mattino e la notte, molto frequenti di giorno.
La sensibilità degli arti, in ogni caso, mi sembra perfettamente intatta, così come il tono muscolare. Le fascicolazioni muscolari negli ultimi due-tre giorni stanno gradualmente diminuendo.
Che ne pensa?
[#10]
Ex utente
Salve dottore. Come le dicevo da circa tre giorni sto assumendo un integratore di sali minerali misti prescrittomi dal medico assieme ad un ansiolitico per dormire meglio la notte. I risultati al momento sono scarsi.
Il disturbo di spossatezza improvvisa ha assunto caratteristiche peculiari che in parte si riconducono a evidenze già riscontrate: mi vengono in corrispondenza dei pasti (subito dopo) oppure dopo una camminata medio-lunga. Non si tratta assolutamente di affaticamento o stanchezza, ma di straniamento, di senso di testa vuota (con capogiro, non vertigini) e di gambe pesantissime (come se mi avessero attaccato dei piombi)che però allo stesso tempo sembrano andare da sole. La sensazione è quasi quella di un'alterazione nel rapporto con la gravità terrestre rispetto al mio peso (a tratti leggerissimo, a tratti pesantissimo, mai normalmente calibrato).
Eppure il tono muscolare è perfetto e sono in grado di compiere qualunque tipo di sforzo normale.
Inoltre da quanto assumo l'integratore da una parte mi sembra si siano ridotte le fascicolazioni muscolari, dall' altra, però, è comparso un fastidioso tremore di sottofondo che mi pervade interiormente tutto il corpo e che percepisco sopratutto a riposo, in particolare da seduto o da sdraiato. Un senso di nervosismo e tremolio che va dal petto fino ai piedi comprese le braccia e che la notte mi infastidisce moltissimo (dormo poco e mi sveglio all'improvvismo alle 4 del mattino senza riprendere sonno). Persino gli occhi chiusi mi sembra tremino lievemente. Sotto sforzo invece il tremore lo sento molto meno, mentre lo noto anche ad occhio se appoggio la mano sul tavolo e alzo le dita (ma forse questo è normale).
Infine, il formicolio sembra quasi scomparso, salvo un lieve residuo alle mani e al volto (ma saltuario).
Un'ultima cosa: ultimamente ho l'impressione di avere un maggior stimolo urinario al mattino e la sera (non di giorno), incluso un lieve bruciore al pene. Purtroppo questo nuovo sintomo mi ha fatto subito ripensare alla SM. E'anche vero che ho sofferto più di una volta di lievi prostatiti.
Ho provato a misurare la pressione in diversi momenti e non noto una diretta coincidenza tra pressiona bassa e sintomi. Quello che ho notato è che notevoli sbalzi pressori (passo da massime di 90 a massime di 135 e da minime di 50 a minime di 78).
Devo attendere giovedì per un nuovo incontro con il mio medico di famiglia, per poi farmi prescrivere, nel caso, una visita neurologica.
Nel frattempo sa dirmi qualcosa in più sui miei sintomi?
Può rassicurarmi ancora sulla loro aspecificità ?
Grazie infinite per l'"ascolto".
Il disturbo di spossatezza improvvisa ha assunto caratteristiche peculiari che in parte si riconducono a evidenze già riscontrate: mi vengono in corrispondenza dei pasti (subito dopo) oppure dopo una camminata medio-lunga. Non si tratta assolutamente di affaticamento o stanchezza, ma di straniamento, di senso di testa vuota (con capogiro, non vertigini) e di gambe pesantissime (come se mi avessero attaccato dei piombi)che però allo stesso tempo sembrano andare da sole. La sensazione è quasi quella di un'alterazione nel rapporto con la gravità terrestre rispetto al mio peso (a tratti leggerissimo, a tratti pesantissimo, mai normalmente calibrato).
Eppure il tono muscolare è perfetto e sono in grado di compiere qualunque tipo di sforzo normale.
Inoltre da quanto assumo l'integratore da una parte mi sembra si siano ridotte le fascicolazioni muscolari, dall' altra, però, è comparso un fastidioso tremore di sottofondo che mi pervade interiormente tutto il corpo e che percepisco sopratutto a riposo, in particolare da seduto o da sdraiato. Un senso di nervosismo e tremolio che va dal petto fino ai piedi comprese le braccia e che la notte mi infastidisce moltissimo (dormo poco e mi sveglio all'improvvismo alle 4 del mattino senza riprendere sonno). Persino gli occhi chiusi mi sembra tremino lievemente. Sotto sforzo invece il tremore lo sento molto meno, mentre lo noto anche ad occhio se appoggio la mano sul tavolo e alzo le dita (ma forse questo è normale).
Infine, il formicolio sembra quasi scomparso, salvo un lieve residuo alle mani e al volto (ma saltuario).
Un'ultima cosa: ultimamente ho l'impressione di avere un maggior stimolo urinario al mattino e la sera (non di giorno), incluso un lieve bruciore al pene. Purtroppo questo nuovo sintomo mi ha fatto subito ripensare alla SM. E'anche vero che ho sofferto più di una volta di lievi prostatiti.
Ho provato a misurare la pressione in diversi momenti e non noto una diretta coincidenza tra pressiona bassa e sintomi. Quello che ho notato è che notevoli sbalzi pressori (passo da massime di 90 a massime di 135 e da minime di 50 a minime di 78).
Devo attendere giovedì per un nuovo incontro con il mio medico di famiglia, per poi farmi prescrivere, nel caso, una visita neurologica.
Nel frattempo sa dirmi qualcosa in più sui miei sintomi?
Può rassicurarmi ancora sulla loro aspecificità ?
Grazie infinite per l'"ascolto".
[#11]
Gentile Utente,
Le ripeto che i Suoi sintomi a me danno l'impressione di somatizzazioni ansiose, anche perchè sono sintomi molto variabili nel tempo e nelle varie parti del corpo. Non hanno alcuna specificità verso precise patologie. La rassicuro ancora ma le ripeto di effettuare la visita neurologica.
Cordialità
Le ripeto che i Suoi sintomi a me danno l'impressione di somatizzazioni ansiose, anche perchè sono sintomi molto variabili nel tempo e nelle varie parti del corpo. Non hanno alcuna specificità verso precise patologie. La rassicuro ancora ma le ripeto di effettuare la visita neurologica.
Cordialità
[#12]
Ex utente
Salve dottore, scusi se la disturbo ancora, ma volevo aggiornarla sulla situazione. Ieri sono stato dal mio medico di famiglia, il quale visti gli scarsi miglioramenti dei miei sintomi, mi ha per il momento prescritto delle analisi del sangue (elettroliti, emocromo e alcune vitamine). Se dalle analisi non si evincera´ nulla e i sintomi persisteranno mi prescrivera´una visita neurologica. Si e´ mostrato molto tranquillo e ha continuato a dirmi di stare calmo, cosa che purtroppo riesco a fare davvero a stento.
Ora, visto che dovro´ attendere almeno un altra settimana, volevo chiederle alcune cose. I giramenti di testa negli ultimi tre giorni vanno molto meglio, solo una pesantezza strana agli arti dopo lunghe camminate (come se il sangue non circolasse bene). Forza muscolare apparentemente perfetta. Formicolii a tratti,ma molto diminuiti. Cio´ che persiste in maniera costante e´ la condizione di tensione muscolare, ivi comprese le fascicolazioni e il tremore interno. Francamente sono molto preoccupato e penso in continuazione alla sla (dacche´ avevo smesso di pensarci). Mi puo´ dire se i sintomi di questa malattia hanno a che vedere con i miei? So che le pongo una domanda complicata, ma nell´ attesa non riesco a mantenere i nervi saldi.
La ringrazio per l` aiuto.
Cordiali saluti
Ora, visto che dovro´ attendere almeno un altra settimana, volevo chiederle alcune cose. I giramenti di testa negli ultimi tre giorni vanno molto meglio, solo una pesantezza strana agli arti dopo lunghe camminate (come se il sangue non circolasse bene). Forza muscolare apparentemente perfetta. Formicolii a tratti,ma molto diminuiti. Cio´ che persiste in maniera costante e´ la condizione di tensione muscolare, ivi comprese le fascicolazioni e il tremore interno. Francamente sono molto preoccupato e penso in continuazione alla sla (dacche´ avevo smesso di pensarci). Mi puo´ dire se i sintomi di questa malattia hanno a che vedere con i miei? So che le pongo una domanda complicata, ma nell´ attesa non riesco a mantenere i nervi saldi.
La ringrazio per l` aiuto.
Cordiali saluti
[#14]
Ex utente
Salve dottore, grazie per la risposta.
Ieri dimenticavo di dirle un nuovo dettaglio sulla mia sintomatologia: specie dopo mangiato (non se in associazione con la masticazione o la prima digestione), ma non solo dopo mangiato (anche in momenti disparati del giorno) mi sopraggiunge una tensione al collo, in zona esofagea estesa anche al retro del collo con fastidio che si irradia fino alla mandibola e al naso, e con senso di ottundimento alle orecchie (come se mi si tappassero). Il tutto dura una ventina di minuti e poi tende a scemare, per lasciare il posto ad una generica rigidità al collo. Inoltre mi è tornato (dico tornato poiché soffrendo di reflusso è un sintomi che ben conosco da un anno e più) il nodo alla gola, che sopraggiunge dopo i pasti (come la sensazione sgradevole di un corpo estraneo cui si associano lievi conati di vomito (senza vomito).
Il resto dei miei sintomi segue più o meno invariato: qualche formicolio sparso, fascicolazioni diffuse e brevi, tremori interni (a tratti, non sempre) e gambe pesanti e testa vuota a seguito di una passeggiata.
Scusi se la infastidisco con la mia cronistoria quotidiana, ma il punto è che le attese sono sempre lunghe e una confidenza medica, per quanto telematica, aiuta comunque a stare più tranquilli.
La saluto cordialmente.
Ieri dimenticavo di dirle un nuovo dettaglio sulla mia sintomatologia: specie dopo mangiato (non se in associazione con la masticazione o la prima digestione), ma non solo dopo mangiato (anche in momenti disparati del giorno) mi sopraggiunge una tensione al collo, in zona esofagea estesa anche al retro del collo con fastidio che si irradia fino alla mandibola e al naso, e con senso di ottundimento alle orecchie (come se mi si tappassero). Il tutto dura una ventina di minuti e poi tende a scemare, per lasciare il posto ad una generica rigidità al collo. Inoltre mi è tornato (dico tornato poiché soffrendo di reflusso è un sintomi che ben conosco da un anno e più) il nodo alla gola, che sopraggiunge dopo i pasti (come la sensazione sgradevole di un corpo estraneo cui si associano lievi conati di vomito (senza vomito).
Il resto dei miei sintomi segue più o meno invariato: qualche formicolio sparso, fascicolazioni diffuse e brevi, tremori interni (a tratti, non sempre) e gambe pesanti e testa vuota a seguito di una passeggiata.
Scusi se la infastidisco con la mia cronistoria quotidiana, ma il punto è che le attese sono sempre lunghe e una confidenza medica, per quanto telematica, aiuta comunque a stare più tranquilli.
La saluto cordialmente.
[#16]
Ex utente
Salve dottore,
negli ultimi giorni mi sono abbastanza rasserenato, imponendomi un controllo dell'ansia. Ora dal punto di vista "interiore" mi sento decisamente meglio.
Tuttavia i miei sintomi fisici persistono, in maniera confusa e altalenanti.
Continuo ad avere un senso di pesantezza molto forte alle gambe dopo una camminata (ho notato che i piedi sono caldissimi e arrossati dopo aver camminato un po'), compreso senso di testa vuota.
Ma la cosa che mi sta più infastidendo è la rigidità del collo associata a orecchie tappate, fastidi in faccia tipo senso di oppressione. Avviene spesso dopo mangiato, ma anche in altri momenti. Non credo sia un problema digestivo, anche perché sto sotto esomeprazolo da tempo. Da che potrebbe dipendere? Masticazione, postura?
Tra l'altro quest'oggi sento un muscolo del collo indolensito al tatto.
Queste sensazioni hanno a che vedere con malattie neurologiche, o si tratta di altro?
Grazie ancora.
Cordiali saluti
negli ultimi giorni mi sono abbastanza rasserenato, imponendomi un controllo dell'ansia. Ora dal punto di vista "interiore" mi sento decisamente meglio.
Tuttavia i miei sintomi fisici persistono, in maniera confusa e altalenanti.
Continuo ad avere un senso di pesantezza molto forte alle gambe dopo una camminata (ho notato che i piedi sono caldissimi e arrossati dopo aver camminato un po'), compreso senso di testa vuota.
Ma la cosa che mi sta più infastidendo è la rigidità del collo associata a orecchie tappate, fastidi in faccia tipo senso di oppressione. Avviene spesso dopo mangiato, ma anche in altri momenti. Non credo sia un problema digestivo, anche perché sto sotto esomeprazolo da tempo. Da che potrebbe dipendere? Masticazione, postura?
Tra l'altro quest'oggi sento un muscolo del collo indolensito al tatto.
Queste sensazioni hanno a che vedere con malattie neurologiche, o si tratta di altro?
Grazie ancora.
Cordiali saluti
[#17]
Gentile Utente,
attenda la visita neurologica perchè on line non ci si può spingere oltre senza una visita medica accurata.
Confermo la mia sensazione di somatizzazioni ansiose e spero che non diventino ossessioni, nel qual caso lo specialista di riferimento è lo psichiatra.
Cordialmente
attenda la visita neurologica perchè on line non ci si può spingere oltre senza una visita medica accurata.
Confermo la mia sensazione di somatizzazioni ansiose e spero che non diventino ossessioni, nel qual caso lo specialista di riferimento è lo psichiatra.
Cordialmente
[#18]
Ex utente
Salve dottore. La volevo aggiornare sugli sviluppi del mio caso.
Questa mattina intanto ho ritirato le analisi del sangue prescrittemi dal mio medico di famiglia. Elettroliti, vitamina b12,acido folico, emocromo con formula. Tutti i valori sono perfetti, eccetto gli eosinfoli (per le mie consuete allergie).
Purtroppo i miei sintomi persistono e domani dovrò tornare dal mio medico di famiglia per riferire la situazione.
In questi giorni avverto frequentemente un senso di astenia variabile. In alcuni momenti mi sento spossato, ma in altri ho un vigore molto forte. In ogni caso la spossatezza non mi sembra legata in alcun modo a deficit di forza, poiché nel compiere qualunque attività, comprese quelle più faticose, non incontro alcuna difficoltà obiettiva.
Persistono le fascicolazioni diffuse che a volte mi sembrano concentrarsi sulle spalle la scapola (specie sinistra) e la schiena (sono più temibili in queste sedi?).
Inoltre quest'oggi (e non è il primo episodio) ho avuto una febbretta costante attorno ai 37,4°, che solo adessa sembra riscendere.
Francamente sono spiazzato e non so più cosa pensare.
Secondo lei la comprenseza di astenia (a tratti) e di fascicolazioni può far pensare alla SLA ? L'età (26 anni) e la presenza di forza muscolare perfetta e di destrezza nei movimenti (pratico 30 minuti di ginnastica al mattino senza problemi) nonché la compresenza di sintomi atipici (come febbretta, formicolii e giramenti di testa) mi danno coraggio, ma il fatto di sentirmi le gambe pesantissime dopo aver camminato (ormai da quasi due mesi) e di avere fascicolazioni persistenti ovunque (e in zone come la schiena e le spalle) mi fa davvero proccupare.
In ogni modo attendo la visita neurologica ventura. Nel frattempo cerco solo un po' di confronto e di rassicurazione poiché dopo due mesi di sintomi inspiegati si ha una gran volgia di capirci qualcosa.
Grazie ancora per la sua dispnibilità encomiabile.
Cordiali saluti
Questa mattina intanto ho ritirato le analisi del sangue prescrittemi dal mio medico di famiglia. Elettroliti, vitamina b12,acido folico, emocromo con formula. Tutti i valori sono perfetti, eccetto gli eosinfoli (per le mie consuete allergie).
Purtroppo i miei sintomi persistono e domani dovrò tornare dal mio medico di famiglia per riferire la situazione.
In questi giorni avverto frequentemente un senso di astenia variabile. In alcuni momenti mi sento spossato, ma in altri ho un vigore molto forte. In ogni caso la spossatezza non mi sembra legata in alcun modo a deficit di forza, poiché nel compiere qualunque attività, comprese quelle più faticose, non incontro alcuna difficoltà obiettiva.
Persistono le fascicolazioni diffuse che a volte mi sembrano concentrarsi sulle spalle la scapola (specie sinistra) e la schiena (sono più temibili in queste sedi?).
Inoltre quest'oggi (e non è il primo episodio) ho avuto una febbretta costante attorno ai 37,4°, che solo adessa sembra riscendere.
Francamente sono spiazzato e non so più cosa pensare.
Secondo lei la comprenseza di astenia (a tratti) e di fascicolazioni può far pensare alla SLA ? L'età (26 anni) e la presenza di forza muscolare perfetta e di destrezza nei movimenti (pratico 30 minuti di ginnastica al mattino senza problemi) nonché la compresenza di sintomi atipici (come febbretta, formicolii e giramenti di testa) mi danno coraggio, ma il fatto di sentirmi le gambe pesantissime dopo aver camminato (ormai da quasi due mesi) e di avere fascicolazioni persistenti ovunque (e in zone come la schiena e le spalle) mi fa davvero proccupare.
In ogni modo attendo la visita neurologica ventura. Nel frattempo cerco solo un po' di confronto e di rassicurazione poiché dopo due mesi di sintomi inspiegati si ha una gran volgia di capirci qualcosa.
Grazie ancora per la sua dispnibilità encomiabile.
Cordiali saluti
[#23]
Ex utente
Salve dottore, le volevo comunicare che ho prenotato la visita neurologica per il 9 dicembre. Ancora tre settimane di attesa.
Nel frattempo i miei sintomi sono stazionari e confusi.
- astenia anche forte che compare nelle ore centrali del giorno quasi all'improvviso, mentre è assente al mattino presto e la sera.
- fascicolazioni diffuse che persistono. Molto frequenti la sera. Avvertibili solo al riposo ovunque su tutto il corpo.
- indolenzimento scapola e braccio sinistro, a volte pettorale, a volte polpacci. Mai crampi, né dolori né deficit di forza di alcun tipo.
- formicolii al viso, mani e piedi. In particolare al mento e sulle labbra oltre al cuoio capelluto.
- sensazioni di bruciore in alcune zone del corpo.
- ottundimento orecchie e sensazioni strane come di oppressione al viso (naso, mandibola, tempie).
- cefalea (tensiva?) che viene e va, quasi istantanea.
- tensione e rigidità al collo che viene e va.
- nodo alla gola che viene e va.
- sensazione molto sgradevole di rigidità-pesantezza alle gambe nella marcia, senza però alcun affaticamento o perdita di forza.
- sonno disturbato, con risvegli frequenti.
- vista affaticata e appena sfocata (solo da lontano) specie con luci a neon o in giornate di riverbero più forte.
- febbricola (solo in alcuni giorni) nelle ore centrali del giorno.
Naturalmente, come immagina, l'ansia non mi sta aiutando. Per quanto convinto di potermela cavare da solo sul piano psicologico, mi sono infine convinto a chiedere un aiuto professionale in questo senso, ed inizierò a breve un percorso.
Intanto vorrei togliermi dalla testa l'idea di avere malattie gravi (in primis la sla), alla base della mia paura-ossessione.
Che ne pensa della condizione nota come "spasmofilia" in relazione ai sintomi che le ho elencato ?
Grazie infinite per la disponibilità.
Nel frattempo i miei sintomi sono stazionari e confusi.
- astenia anche forte che compare nelle ore centrali del giorno quasi all'improvviso, mentre è assente al mattino presto e la sera.
- fascicolazioni diffuse che persistono. Molto frequenti la sera. Avvertibili solo al riposo ovunque su tutto il corpo.
- indolenzimento scapola e braccio sinistro, a volte pettorale, a volte polpacci. Mai crampi, né dolori né deficit di forza di alcun tipo.
- formicolii al viso, mani e piedi. In particolare al mento e sulle labbra oltre al cuoio capelluto.
- sensazioni di bruciore in alcune zone del corpo.
- ottundimento orecchie e sensazioni strane come di oppressione al viso (naso, mandibola, tempie).
- cefalea (tensiva?) che viene e va, quasi istantanea.
- tensione e rigidità al collo che viene e va.
- nodo alla gola che viene e va.
- sensazione molto sgradevole di rigidità-pesantezza alle gambe nella marcia, senza però alcun affaticamento o perdita di forza.
- sonno disturbato, con risvegli frequenti.
- vista affaticata e appena sfocata (solo da lontano) specie con luci a neon o in giornate di riverbero più forte.
- febbricola (solo in alcuni giorni) nelle ore centrali del giorno.
Naturalmente, come immagina, l'ansia non mi sta aiutando. Per quanto convinto di potermela cavare da solo sul piano psicologico, mi sono infine convinto a chiedere un aiuto professionale in questo senso, ed inizierò a breve un percorso.
Intanto vorrei togliermi dalla testa l'idea di avere malattie gravi (in primis la sla), alla base della mia paura-ossessione.
Che ne pensa della condizione nota come "spasmofilia" in relazione ai sintomi che le ho elencato ?
Grazie infinite per la disponibilità.
[#24]
Gentile Utente,
mi fa piacere che abbia prenotato la visita neurologica ed abbia intenzione di iniziare un approccio di tipo psicologico.
Le ripeto di non pensare a patologie gravi e nemmeno ad un presunto stato di "spasmofilia".
Cordiali saluti e stia tranquillo
mi fa piacere che abbia prenotato la visita neurologica ed abbia intenzione di iniziare un approccio di tipo psicologico.
Le ripeto di non pensare a patologie gravi e nemmeno ad un presunto stato di "spasmofilia".
Cordiali saluti e stia tranquillo
[#25]
Ex utente
Salve dottore, la volevo aggiornare sulla mia situazione.
Dopo una settimana di marcata astenia molto debilitante, nel fne settimana sono stato decisamente meglio. Probabilmente grazie al fatto di essere stato fuori in campagna praticando attività fisica "agricola" costante non ho quasi mai avvertito il senso di astenia e spossatezza generale che aveva condizionato fortemente i giorni precedente. Inoltre le fascicolazioni muscolari mi sembrano essersi ridotte di numero e frequenza, nonché di intensità. Mi rimane la sensazione di oppressione facciale in punti determinati (manidibola, naso, tempie) e solo in certi momenti del giorno.
Tuttavia quello che davvero peggiora è il senso generale di rigidità che provo ormai non solo alle gambe ma anche alle braccia alle mani, al collo (al collo ho anche da tre giorni una bella contrattura simil lieve torcicollo), insomma in verità un po' ovunque. Ciò non mi impedisce alcun movimento oggettivamente, non è associato a perdita di forza (anzi tutt'altro!), ma mi provoca la fastidiosa sensazione di muovermi in maniera "strana". Il camminare, ma anche altre attività mi causano questa continua sensazione.
Inoltre ho notato, da almeno un paio di settimane, una cosa strana alla quale però altri, ad esempio la mia ragazza non sembrano dare alcun rilievo.
Mi sembra che il muscolo superiore delle ginocchia, a sinistra un po' più che a destra, quando rilascio la gamba, in posizione eretta apponendovi tutto il peso passivo del corpo, si gonfia fino a "straripare" oltre la rotula. Non so se è sempre stato così, se mi ci sono fissato, oppure se realmente è un elemento patologico. Confrontando la cosa con altre persone mi sono accorto che a loro non accade.
Potrebbe essere un segno di un ipertono muscolare associato a questa rigidità generale che avverto in primis alle gambe? O potrebbe essere la mia semplice conformazione corporea?
Infine un'ultima domanda. La rigidità muscolare e l'ipertono possono avere anche cause benigne?
Grazie mille per le eventuali risposte.
Dopo una settimana di marcata astenia molto debilitante, nel fne settimana sono stato decisamente meglio. Probabilmente grazie al fatto di essere stato fuori in campagna praticando attività fisica "agricola" costante non ho quasi mai avvertito il senso di astenia e spossatezza generale che aveva condizionato fortemente i giorni precedente. Inoltre le fascicolazioni muscolari mi sembrano essersi ridotte di numero e frequenza, nonché di intensità. Mi rimane la sensazione di oppressione facciale in punti determinati (manidibola, naso, tempie) e solo in certi momenti del giorno.
Tuttavia quello che davvero peggiora è il senso generale di rigidità che provo ormai non solo alle gambe ma anche alle braccia alle mani, al collo (al collo ho anche da tre giorni una bella contrattura simil lieve torcicollo), insomma in verità un po' ovunque. Ciò non mi impedisce alcun movimento oggettivamente, non è associato a perdita di forza (anzi tutt'altro!), ma mi provoca la fastidiosa sensazione di muovermi in maniera "strana". Il camminare, ma anche altre attività mi causano questa continua sensazione.
Inoltre ho notato, da almeno un paio di settimane, una cosa strana alla quale però altri, ad esempio la mia ragazza non sembrano dare alcun rilievo.
Mi sembra che il muscolo superiore delle ginocchia, a sinistra un po' più che a destra, quando rilascio la gamba, in posizione eretta apponendovi tutto il peso passivo del corpo, si gonfia fino a "straripare" oltre la rotula. Non so se è sempre stato così, se mi ci sono fissato, oppure se realmente è un elemento patologico. Confrontando la cosa con altre persone mi sono accorto che a loro non accade.
Potrebbe essere un segno di un ipertono muscolare associato a questa rigidità generale che avverto in primis alle gambe? O potrebbe essere la mia semplice conformazione corporea?
Infine un'ultima domanda. La rigidità muscolare e l'ipertono possono avere anche cause benigne?
Grazie mille per le eventuali risposte.
[#27]
Ex utente
Salve dottore, scusi se la disturbo nuovamente, ma le volevo dare un aggiornamento della mia situazione.
Tra una settimana effettuerò finalmente la visita neurologica.
I miei sintomi nel contempo vanno e vengono, se aggiungono di nuovi mentre altri precedenti si attutiscono e francamente mi sento molto confuso.
In particolare, l'ultima settimana è stata contrassegnata da una concentrazione dei miei malesseri nella zona del volto, della gola e della bocca. Accuso un persistente nodo alla gola (che ho da due mesi e mezzo a fasi alterne), con gola irritata, palato e lingua impastati, lingua visibilmente biancastra, bocca spesso secca con annessa ipersalivazione (di compensazione??) e necessità di deglutire (non ho disfagia). L'ipersalivazione è durata tre giorni, per poi essere sostituira da fastidi (tipo bruciori- formicolii) alla lingua e al palato duro. Quest'ultima è una sensazione molto sgradevole: come se avessi sempre una cosa sulla lingua da dover togliere (un peletto, un filo)... Non so se tutto ciò ha a che fare con il mio reflusso G-E, ma molti di questi sintomi non li avevo mai provati (altri come il nodo in gola invece si).
A livello facciale sento una continua tensione muscolare e alle articolazioni. La mandibola è spesso affaticata e dolente(specie quando parlo molto o mangio), mi si tappano frequentemente le orecchie, ho senso di pressione in molti punti del viso, tensione al collo(interna ed esterna),alle guance e senso di costrizione faringea.
Inoltre mi capita spesso di avere un senso di oppressione alle tempie, al viso, agli zigomi (che aumenta se assumo alcune posizioni o se cammino) con annesso mal di testa probabilmente tensivo e strane sensazioni tipo solletichio in alcuni punti del viso.
Con le gambe va un pochino meglio, ma quando cammino avverto spesso rigidità muscolare, associata a deboli giramenti di testa e senso di vago straniamento. Ho l'impressione di avere le gambe indurite.
L'astenia è migliorata, anche se a tratti ho momenti di stanchezza generale improvvisa che passa altrettanto improvvisamente così come viene.
Infine continuo ad avere fascicolazioni muscolari diffuse (anche se molto meno frequenti di prima, in alcuni momenti scompaiono del tutto) e formicolii sparsi solo in alcuni momenti del giorno.
Ho nuovamente avuto due episodi di febbricola nelle ore centrali del giorno.
Francamente la situazione sta diventando molto condizionante soprattutto a livello di stabilità psicologica di fronte a qualcosa che non si conosce e che si tende ad attribuire al peggio.
L'aiuto psicologico mi dà un certo conforto (ma è presto per dirlo), anche se spesso ricado in momenti in cui torna lo spettro di malattie gravi, alternati a momenti in cui sono molto più sereno.
Ritiene i miei sintomi sempre aspecifici o invece correlabili approssimativamente con patologie gravi?
La ringrazio per la risposta, in attesa di effettuare la visita neurologica che temo molto.
Tra una settimana effettuerò finalmente la visita neurologica.
I miei sintomi nel contempo vanno e vengono, se aggiungono di nuovi mentre altri precedenti si attutiscono e francamente mi sento molto confuso.
In particolare, l'ultima settimana è stata contrassegnata da una concentrazione dei miei malesseri nella zona del volto, della gola e della bocca. Accuso un persistente nodo alla gola (che ho da due mesi e mezzo a fasi alterne), con gola irritata, palato e lingua impastati, lingua visibilmente biancastra, bocca spesso secca con annessa ipersalivazione (di compensazione??) e necessità di deglutire (non ho disfagia). L'ipersalivazione è durata tre giorni, per poi essere sostituira da fastidi (tipo bruciori- formicolii) alla lingua e al palato duro. Quest'ultima è una sensazione molto sgradevole: come se avessi sempre una cosa sulla lingua da dover togliere (un peletto, un filo)... Non so se tutto ciò ha a che fare con il mio reflusso G-E, ma molti di questi sintomi non li avevo mai provati (altri come il nodo in gola invece si).
A livello facciale sento una continua tensione muscolare e alle articolazioni. La mandibola è spesso affaticata e dolente(specie quando parlo molto o mangio), mi si tappano frequentemente le orecchie, ho senso di pressione in molti punti del viso, tensione al collo(interna ed esterna),alle guance e senso di costrizione faringea.
Inoltre mi capita spesso di avere un senso di oppressione alle tempie, al viso, agli zigomi (che aumenta se assumo alcune posizioni o se cammino) con annesso mal di testa probabilmente tensivo e strane sensazioni tipo solletichio in alcuni punti del viso.
Con le gambe va un pochino meglio, ma quando cammino avverto spesso rigidità muscolare, associata a deboli giramenti di testa e senso di vago straniamento. Ho l'impressione di avere le gambe indurite.
L'astenia è migliorata, anche se a tratti ho momenti di stanchezza generale improvvisa che passa altrettanto improvvisamente così come viene.
Infine continuo ad avere fascicolazioni muscolari diffuse (anche se molto meno frequenti di prima, in alcuni momenti scompaiono del tutto) e formicolii sparsi solo in alcuni momenti del giorno.
Ho nuovamente avuto due episodi di febbricola nelle ore centrali del giorno.
Francamente la situazione sta diventando molto condizionante soprattutto a livello di stabilità psicologica di fronte a qualcosa che non si conosce e che si tende ad attribuire al peggio.
L'aiuto psicologico mi dà un certo conforto (ma è presto per dirlo), anche se spesso ricado in momenti in cui torna lo spettro di malattie gravi, alternati a momenti in cui sono molto più sereno.
Ritiene i miei sintomi sempre aspecifici o invece correlabili approssimativamente con patologie gravi?
La ringrazio per la risposta, in attesa di effettuare la visita neurologica che temo molto.
[#28]
Gentile Utente,
non tema assolutamente la visita neurologica, anzi penso e spero che valga a rassicurarLa. Infatti la mia ipotesi (ma solo tale!) è che possa trattarsi di somatizzazioni multiple ma attendiamo la visita neurologica per avere le idee più chiare.
Cordialità
non tema assolutamente la visita neurologica, anzi penso e spero che valga a rassicurarLa. Infatti la mia ipotesi (ma solo tale!) è che possa trattarsi di somatizzazioni multiple ma attendiamo la visita neurologica per avere le idee più chiare.
Cordialità
[#29]
Ex utente
Dottore gazie ancora per la sua risposta.
Sto aspettando la visita del 9 Dicembre con maggior tranquillità. Purtroppo i sintomi persistono, in primis astenia e pesantezza-rigidità alle gambe. Ho febbricola di mezzogiorno e di tanto in tanto delle parestesie. Fascicolazioni diffuse.
Le volevo chiedere una sola cosa: un senso di vibrazione interna all'arto non visibile al'esterno(mi capita tra caviglia e piede sinistro) è assimilabile ad una parestesia o è più vicina alla fattispecie fascicolazione-miochimia?
Grazie per la risposta.
La aggiornerò sula visita neurologica.
Cordiali saluti
Sto aspettando la visita del 9 Dicembre con maggior tranquillità. Purtroppo i sintomi persistono, in primis astenia e pesantezza-rigidità alle gambe. Ho febbricola di mezzogiorno e di tanto in tanto delle parestesie. Fascicolazioni diffuse.
Le volevo chiedere una sola cosa: un senso di vibrazione interna all'arto non visibile al'esterno(mi capita tra caviglia e piede sinistro) è assimilabile ad una parestesia o è più vicina alla fattispecie fascicolazione-miochimia?
Grazie per la risposta.
La aggiornerò sula visita neurologica.
Cordiali saluti
[#31]
Ex utente
Salve dottore. Ho effettuato ieri pomeriggio la mia visita neurologica.
Mi ha visitato una dottoressa del SSN piuttosto scrupolosa, esperta in sm, che dapprima ha ascoltato attentamente la mia storia. Ha inizialmente commentato: "proprio tutti insieme questi sintomi", e quando le ho detto della paura della sla mi ha dato un'occhiataccia dicendo "be un esordio alla sua età sarebbe veramente molto molto difficile". Sulla sm ha invece detto: "mi occupo da 30 anni di sm e le assicuro che i sintomi sono ben diversi dai suoi". Purtroppo avendo qualcosa come 15 sintomi diversi ho dimenticato di dirgliene alcuni, tipo la febbricola, una sorta parestesia del labbro superiore, .....e ho anche dimenticato di ricordare l'episodio di cefalea-giramenti di agosto..spero non sia decisivo.
La dott.ssa poi proceduto con una visita classica abbastanza accurata. Fondo dell'occhio, camminata su talloni e punte, camminata normale. Tutto regolare. Non ha inoltre riscontrato nessuna ipotrofia muscolare, anzi ha detto che avevo davvero un buon tono! Le prove della forza e dell'equilibrio sono andate tutte bene sia con le gambe che con le braccia. Ha poi provato a evocare le fascicolazioni con il martelletto e non ne è uscita fuori neanche una! Fino a cinque minuti prima le assicuro che ne avevo varie al polpaccio ed alcune alle braccia e durante la visita neanche una. In compenso avevo tremori interni diffusi ma a quelli non mi è sembrato desse alcuna importanza.
In ogni caso mi ha creduto sulla parola facendosi descrivere accuratamente cosa intendevo per fascicolazione.
Infine ha rilevato i riflessi che sono risultati nella norma, lievemente vivaci quelli rotulei con accentuazione un pochino più apprezzabile a sinistra (che è proprio la gamba che sento più rigida). In ogni caso non ha dato troppa importanza a questo dato. Gli altri riflessi erano apposto, babinski compreso. Infine ha dato un'occhiata alle mie ginocchia e a quello che percepisco come una sorta di rigonfiamento muscolare più forte a sinistra. Ha detto che ineffetti sembrava un pochino gonfio, ma se non mi faceva male di non dargli nessuna importanza che poteva essere semplicemente un dato fisiologico.
Insomma in definitiva la dott.ssa ha detto che la visita era negativa, di stare tranquillo, di non pensare a patologie gravi e di prendere in considerazione anche un aiuto psicologico (cosa che tra l'altro ho già fatto da circa due settimane). Tuttavia mi ha detto che lei, per sua abitudine, in casi simili, prima di indicare univocamente la via psicologica, per massimo scrupolo e perché comunque ritiene giusto dar peso e importanza ai sintomi descritti dai paziente, anche al fine di tranquillizzarlo definitivamente, fa effettuare esami di routine non invasivi:
per cui mi ha prescritto una rm encefalo e midollo cervicale senza mezzo di contrasto e un 'elettromiografia ai quattro arti. Ha detto di non preoccuparmi assolutamente e di effettuarle senza fretta.
Ho già prenotato l'elettromiografia per febbraio unita ad una visita di controllo con il referto dalla stessa neurologa. Per la rm la cosa è più complicata perché i tempi di attesa sono incredibili. Sto provando a cercare un centro convenzionato per farla entro il 24 febbraio (giorno del controllo neurologico già fissato).
Che ne pensa? Posso stare tranquillo in attesa degli esami che mi sono stati consigliati?
Grazie mille
Mi ha visitato una dottoressa del SSN piuttosto scrupolosa, esperta in sm, che dapprima ha ascoltato attentamente la mia storia. Ha inizialmente commentato: "proprio tutti insieme questi sintomi", e quando le ho detto della paura della sla mi ha dato un'occhiataccia dicendo "be un esordio alla sua età sarebbe veramente molto molto difficile". Sulla sm ha invece detto: "mi occupo da 30 anni di sm e le assicuro che i sintomi sono ben diversi dai suoi". Purtroppo avendo qualcosa come 15 sintomi diversi ho dimenticato di dirgliene alcuni, tipo la febbricola, una sorta parestesia del labbro superiore, .....e ho anche dimenticato di ricordare l'episodio di cefalea-giramenti di agosto..spero non sia decisivo.
La dott.ssa poi proceduto con una visita classica abbastanza accurata. Fondo dell'occhio, camminata su talloni e punte, camminata normale. Tutto regolare. Non ha inoltre riscontrato nessuna ipotrofia muscolare, anzi ha detto che avevo davvero un buon tono! Le prove della forza e dell'equilibrio sono andate tutte bene sia con le gambe che con le braccia. Ha poi provato a evocare le fascicolazioni con il martelletto e non ne è uscita fuori neanche una! Fino a cinque minuti prima le assicuro che ne avevo varie al polpaccio ed alcune alle braccia e durante la visita neanche una. In compenso avevo tremori interni diffusi ma a quelli non mi è sembrato desse alcuna importanza.
In ogni caso mi ha creduto sulla parola facendosi descrivere accuratamente cosa intendevo per fascicolazione.
Infine ha rilevato i riflessi che sono risultati nella norma, lievemente vivaci quelli rotulei con accentuazione un pochino più apprezzabile a sinistra (che è proprio la gamba che sento più rigida). In ogni caso non ha dato troppa importanza a questo dato. Gli altri riflessi erano apposto, babinski compreso. Infine ha dato un'occhiata alle mie ginocchia e a quello che percepisco come una sorta di rigonfiamento muscolare più forte a sinistra. Ha detto che ineffetti sembrava un pochino gonfio, ma se non mi faceva male di non dargli nessuna importanza che poteva essere semplicemente un dato fisiologico.
Insomma in definitiva la dott.ssa ha detto che la visita era negativa, di stare tranquillo, di non pensare a patologie gravi e di prendere in considerazione anche un aiuto psicologico (cosa che tra l'altro ho già fatto da circa due settimane). Tuttavia mi ha detto che lei, per sua abitudine, in casi simili, prima di indicare univocamente la via psicologica, per massimo scrupolo e perché comunque ritiene giusto dar peso e importanza ai sintomi descritti dai paziente, anche al fine di tranquillizzarlo definitivamente, fa effettuare esami di routine non invasivi:
per cui mi ha prescritto una rm encefalo e midollo cervicale senza mezzo di contrasto e un 'elettromiografia ai quattro arti. Ha detto di non preoccuparmi assolutamente e di effettuarle senza fretta.
Ho già prenotato l'elettromiografia per febbraio unita ad una visita di controllo con il referto dalla stessa neurologa. Per la rm la cosa è più complicata perché i tempi di attesa sono incredibili. Sto provando a cercare un centro convenzionato per farla entro il 24 febbraio (giorno del controllo neurologico già fissato).
Che ne pensa? Posso stare tranquillo in attesa degli esami che mi sono stati consigliati?
Grazie mille
[#32]
Gentile Utente,
certo che può stare tranquillo. Sono perfettamente d'accordo con la Collega che l'ha visitata. Nelle mie visite o nei consulti on line ragiono allo stesso modo, cioè, non trovando nulla di patologico mi oriento su un probabile fattore psicosomatico ma prima effettuo qualche indagine non invasiva ma importante. Pertanto Le rinnovo l'invito a stare tranquillo e a vivere serenamente la Sua giovane età.
Cordiali saluti
certo che può stare tranquillo. Sono perfettamente d'accordo con la Collega che l'ha visitata. Nelle mie visite o nei consulti on line ragiono allo stesso modo, cioè, non trovando nulla di patologico mi oriento su un probabile fattore psicosomatico ma prima effettuo qualche indagine non invasiva ma importante. Pertanto Le rinnovo l'invito a stare tranquillo e a vivere serenamente la Sua giovane età.
Cordiali saluti
[#33]
Ex utente
Salve dottore. Grazie per la sua risposta.
Sono assai sollevato dall'esito della visita neurologica. Purtroppo però a livello fisico continuo a star male e francamente mi sembra molto difficile che l'ansia possa giocare un ruolo univoco.
Le mie gambe sono rigide come il legno specie tra cosce e ginocchia e questa mattina nel camminare ho avvertito un senso di pesantezza davvero impressionante unito a quel senso di straniamento e testa vuota che avevo in particolare all'esordio dei miei sintomi. Inoltre da un paio di giorni accuso una sgradevole sensazione di fame d'aria come se dovessi di tanto in tanto riempire i polmoni con un respiro che però non riesco a mandare fin giù. Lo stesso mi capita con gli sbadigli, sempre spezzati a metà. La stessa sensazione, poi svanita, mi era capitata verso l'inizio di Ottobre in piena sintomatologia attiva. Soffro di asma allergica che peggiora con il reflusso g-e, ma essa ha caratteristiche e tempistiche assai diverse da questa fame d'aria che provo ora.
Infine ho alcuni punti del corpo doloranti (gomiti, ginocchia, un dito della mano sinistra...). Fascicolazioni e formicolii mi sembrano invece diminuiti.
A questo punto francamente non so cosa fare. Chi mi sta intorno tende a minizzare i miei sintomi dicendomi che i controlli sono negativi e che tutto dipende dall'ansia, ma io non mi rassegno, poiché le assicuro che non mi sento bene e non credo che l'ansia (che c'è stata, ma che ora è molto meno marcata, anzi direi quasi assente) possa spiegare tutto.
Crede che non abbia altra scelta che attendere pazientemente i due mesi e mezzo di attesa (seppur sofferente) che mi separano dalle due analisi di accertamento neurologico? Oppure potrei nel frattempo contattare uno specialista di un'altra branca?
Sono paziente con il dolore e il fastidio, ma non vorrei prolungare questo periodo difficile inutilmente se nel frattempo è possibile muoversi in altre direzioni. In caso contrario mi armerò di santa pazienza come è giusto che sia.
Grazie infinite
Cordialmente
Sono assai sollevato dall'esito della visita neurologica. Purtroppo però a livello fisico continuo a star male e francamente mi sembra molto difficile che l'ansia possa giocare un ruolo univoco.
Le mie gambe sono rigide come il legno specie tra cosce e ginocchia e questa mattina nel camminare ho avvertito un senso di pesantezza davvero impressionante unito a quel senso di straniamento e testa vuota che avevo in particolare all'esordio dei miei sintomi. Inoltre da un paio di giorni accuso una sgradevole sensazione di fame d'aria come se dovessi di tanto in tanto riempire i polmoni con un respiro che però non riesco a mandare fin giù. Lo stesso mi capita con gli sbadigli, sempre spezzati a metà. La stessa sensazione, poi svanita, mi era capitata verso l'inizio di Ottobre in piena sintomatologia attiva. Soffro di asma allergica che peggiora con il reflusso g-e, ma essa ha caratteristiche e tempistiche assai diverse da questa fame d'aria che provo ora.
Infine ho alcuni punti del corpo doloranti (gomiti, ginocchia, un dito della mano sinistra...). Fascicolazioni e formicolii mi sembrano invece diminuiti.
A questo punto francamente non so cosa fare. Chi mi sta intorno tende a minizzare i miei sintomi dicendomi che i controlli sono negativi e che tutto dipende dall'ansia, ma io non mi rassegno, poiché le assicuro che non mi sento bene e non credo che l'ansia (che c'è stata, ma che ora è molto meno marcata, anzi direi quasi assente) possa spiegare tutto.
Crede che non abbia altra scelta che attendere pazientemente i due mesi e mezzo di attesa (seppur sofferente) che mi separano dalle due analisi di accertamento neurologico? Oppure potrei nel frattempo contattare uno specialista di un'altra branca?
Sono paziente con il dolore e il fastidio, ma non vorrei prolungare questo periodo difficile inutilmente se nel frattempo è possibile muoversi in altre direzioni. In caso contrario mi armerò di santa pazienza come è giusto che sia.
Grazie infinite
Cordialmente
[#35]
Ex utente
Salve dottore. In realtà giù da tre settimane sono sotto consulto psichiatrico. Per ora ho effettuato tre incontri, al momento sia io che il medico abbiamo preferito non ricorrere a psico-farmaci e rimanere nell'ambito della psicoterapia basata su incontri periodici.
Il problema è che sono estremamente scettico circa la natura esclusivamente psicosomatica dei miei disturbi. In particolare questo disturbo di dispena mi preoccupa molto. Persiste orami da cinque giorni e mi sembra sia anche abbastanza peggiorato. Si tratta esattamente della sensazione di avere il respiro corto con il conseguente bisogno di tirare su molta aria ogni 30 secondi circa e la sgradevolissima sensazione di non riuscirci sempre come se avessi un blocco. Ogni tanto riesco a far passare l'aria desiderata nella giusta quantità, ma solo ogni tanto.
Non riesco a capire di cosa possa trattarsi. Da circa cinque giorni ho iniziato una terapia di vaccinazione sub-linguale contro la parietaria. Potrebbe aver scatenato questa sorta di asma permanente (chiamiamola così?).
Altra spiegazione che ho provato a darmi è il reflusso g-e unito ad un'esofagite. Siccome soffro di questi disturbi e in questo periodo ho sempre nodo alla gola, catarro, necessità di raschiarsi la gola, fastidi epigastrici, mi chiedevo se il reflusso con esofagite può dare dispnea.
Infine mi sono chiesto se possa dipendere da un problema muscolare, di debolezza dei muscoli respiratori (ovviamente ci ho pensato in relazione alla mia corte di sintomi neuro-muscolari e forse ancora condizionato dalla paura della SLA). Pensa che la SLA possa manifestare sintomi respiratori di questo tipo (fame d'aria) in fase iniziale e con una visita neurologica negativa a due mesi e mezzo dall'esordio dei sintomi generali?
Le comunico, infine, di aver effettuato (in chiave di controllo allergologico) una spirometria in data 23 Ottobre che registrava una buona capacità respiratoria nella norma, salvo una lieve ostruzione delle piccole vie respiratorierie attribuita alla mia asma classica (che le ricordo si manifesta quasi solo di notte, con attacchi acuti e con sibili, dunque diversamente da ciò che provo adesso).
Scusi se la sottopongo a tante domande, ma può capire il mio stato d'animo, in particolare per quest'ultima manifestazione respiratoria.
Grazie mille per l'aiuto
Cordialmente
Il problema è che sono estremamente scettico circa la natura esclusivamente psicosomatica dei miei disturbi. In particolare questo disturbo di dispena mi preoccupa molto. Persiste orami da cinque giorni e mi sembra sia anche abbastanza peggiorato. Si tratta esattamente della sensazione di avere il respiro corto con il conseguente bisogno di tirare su molta aria ogni 30 secondi circa e la sgradevolissima sensazione di non riuscirci sempre come se avessi un blocco. Ogni tanto riesco a far passare l'aria desiderata nella giusta quantità, ma solo ogni tanto.
Non riesco a capire di cosa possa trattarsi. Da circa cinque giorni ho iniziato una terapia di vaccinazione sub-linguale contro la parietaria. Potrebbe aver scatenato questa sorta di asma permanente (chiamiamola così?).
Altra spiegazione che ho provato a darmi è il reflusso g-e unito ad un'esofagite. Siccome soffro di questi disturbi e in questo periodo ho sempre nodo alla gola, catarro, necessità di raschiarsi la gola, fastidi epigastrici, mi chiedevo se il reflusso con esofagite può dare dispnea.
Infine mi sono chiesto se possa dipendere da un problema muscolare, di debolezza dei muscoli respiratori (ovviamente ci ho pensato in relazione alla mia corte di sintomi neuro-muscolari e forse ancora condizionato dalla paura della SLA). Pensa che la SLA possa manifestare sintomi respiratori di questo tipo (fame d'aria) in fase iniziale e con una visita neurologica negativa a due mesi e mezzo dall'esordio dei sintomi generali?
Le comunico, infine, di aver effettuato (in chiave di controllo allergologico) una spirometria in data 23 Ottobre che registrava una buona capacità respiratoria nella norma, salvo una lieve ostruzione delle piccole vie respiratorierie attribuita alla mia asma classica (che le ricordo si manifesta quasi solo di notte, con attacchi acuti e con sibili, dunque diversamente da ciò che provo adesso).
Scusi se la sottopongo a tante domande, ma può capire il mio stato d'animo, in particolare per quest'ultima manifestazione respiratoria.
Grazie mille per l'aiuto
Cordialmente
[#36]
Gentile Utente,
potrebbe approfondire il Suo problema respiratorio inizialmente col Suo medico curante e successivamente, se opportuno, col lo specialista. Escludo la SLA perchè non interessa in fase iniziale i muscoli respiratori. Un'eventuale ernia iatale potrebbe dare dispnea. La invito pertanto a consultare un internista per gli altri problemi.
Nel frattempo segua con fiducia l'iter psicoterapeutico che ha iniziato, sapendo che i risultati non sono immediati.
Cordialità
potrebbe approfondire il Suo problema respiratorio inizialmente col Suo medico curante e successivamente, se opportuno, col lo specialista. Escludo la SLA perchè non interessa in fase iniziale i muscoli respiratori. Un'eventuale ernia iatale potrebbe dare dispnea. La invito pertanto a consultare un internista per gli altri problemi.
Nel frattempo segua con fiducia l'iter psicoterapeutico che ha iniziato, sapendo che i risultati non sono immediati.
Cordialità
[#37]
Ex utente
Grazie mille per la pronta risposta.
Oggi stesso mi recherò dal mio medico di famiglia per affrontare la nuova problematica.
Non esiterò a chiedere un consulto internistico per le mie problematiche variegate e la ringrazio molto per il consiglio.
Le volevo porre due ulteriori brevi quesiti:
- Un primo quesito riguarda il valore diagnostico (in esclusione) di una visita neurologica.
Sapevo infatti che una visita neurologica negativa, seppur da prendere come buon indizio, non può escludere automaticamente malattie come la sclerosi multipla. Per quanto riguarda invece la SLA, crede che una visita ben condotta con esito negativo effettuata a due mesi e mezzo-tre dall'esordio dei sintomi (quale quella che le ho descritto) possa tendenzialmente escludere tale malattia?
- Il secondo quesito riguarda invece l'EMG. Volevo sapere se normalmente tale esame prevede anche la prova per la spasmofilia (o tetania latente normocalcemica, che sapevo effettuarsi con EMG), oppure se bisogna fare in proposito una richiesta specifica. Io ho prenotato per febbraio un EMG normale senza specificare nulla, secondo le indicazioni della neurologa che mi ha visitato.
Grazie ancora per le risposte e per il prezioso aiuto che mi sta fornendo.
Oggi stesso mi recherò dal mio medico di famiglia per affrontare la nuova problematica.
Non esiterò a chiedere un consulto internistico per le mie problematiche variegate e la ringrazio molto per il consiglio.
Le volevo porre due ulteriori brevi quesiti:
- Un primo quesito riguarda il valore diagnostico (in esclusione) di una visita neurologica.
Sapevo infatti che una visita neurologica negativa, seppur da prendere come buon indizio, non può escludere automaticamente malattie come la sclerosi multipla. Per quanto riguarda invece la SLA, crede che una visita ben condotta con esito negativo effettuata a due mesi e mezzo-tre dall'esordio dei sintomi (quale quella che le ho descritto) possa tendenzialmente escludere tale malattia?
- Il secondo quesito riguarda invece l'EMG. Volevo sapere se normalmente tale esame prevede anche la prova per la spasmofilia (o tetania latente normocalcemica, che sapevo effettuarsi con EMG), oppure se bisogna fare in proposito una richiesta specifica. Io ho prenotato per febbraio un EMG normale senza specificare nulla, secondo le indicazioni della neurologa che mi ha visitato.
Grazie ancora per le risposte e per il prezioso aiuto che mi sta fornendo.
[#38]
Gentile Utente,
una visita neurologica molto accurata potrebbe escludere una SLA. Un'EMG normale può svelare una tetania latente mettendo in evidenza una riduzione della soglia di eccitabilità e quindi un aumento dell'eccitabilità neuromuscolare.
Cordiali saluti
una visita neurologica molto accurata potrebbe escludere una SLA. Un'EMG normale può svelare una tetania latente mettendo in evidenza una riduzione della soglia di eccitabilità e quindi un aumento dell'eccitabilità neuromuscolare.
Cordiali saluti
[#39]
Ex utente
Grazie per le risposte.
Ieri pomeriggio sono stato dal mio medico di famiglia e per ciò che riguarda il problema respiratorio mi ha diagnosticato alla visita clinica un broncospasmo probabilmente causato dal fatto che ho iniziato la vaccinazione contro la parietaria in una fase in cui avevo ancora un'asma latente.
Mi ha prescritto un broncodilatatore per una decina di giorni.
Per il resto dei sintomi (a cui si associa una febbricola ormai persistente di mezzogiorno) al momento non ho voluto chiedere nuovi consulti già contento di poter risolvere il problema respiratorio che mi affligge. In ogni caso dopo le vacanze di natale, se i miei problemi muscolari e non dovessero persistere, sempre in attesa delle due prove richieste dalla neurologa (che effettuerò a febbraio), proverò a proseguire nell'approfondimento dei miei problemi.
Quando parlava di consulto internistico si riferiva ad una figura professionale ben precisa, cioé diversa dal medico di famiglia?
Buona giornata
Ieri pomeriggio sono stato dal mio medico di famiglia e per ciò che riguarda il problema respiratorio mi ha diagnosticato alla visita clinica un broncospasmo probabilmente causato dal fatto che ho iniziato la vaccinazione contro la parietaria in una fase in cui avevo ancora un'asma latente.
Mi ha prescritto un broncodilatatore per una decina di giorni.
Per il resto dei sintomi (a cui si associa una febbricola ormai persistente di mezzogiorno) al momento non ho voluto chiedere nuovi consulti già contento di poter risolvere il problema respiratorio che mi affligge. In ogni caso dopo le vacanze di natale, se i miei problemi muscolari e non dovessero persistere, sempre in attesa delle due prove richieste dalla neurologa (che effettuerò a febbraio), proverò a proseguire nell'approfondimento dei miei problemi.
Quando parlava di consulto internistico si riferiva ad una figura professionale ben precisa, cioé diversa dal medico di famiglia?
Buona giornata
[#41]
Ex utente
Salve dottore, le volevo dare un aggiornamento del mio stato.
Purtroppo non sto affatto migliorando. Continuo ad avere rigidità e pesantezza alle gambe (che non mi impedisce i movimenti, ma li rende pesanti), un senso di nervoso incredibile da fermo alle gambe con la necessità di muoverle in continuazione. La rigidità in alcuni momenti la avverto anche alle braccia e alle mani (anche qui senza nessuna compromissione del movimento o della fluidità dello stesso).
Ho senso di costrizione faringeo (nodo alla gola) con rigidità del collo, con annessa contrattura che va fino al cingolo scapolare sinistro. Questa stessa contrattura mi causa una sensazione strana: se muovo il collo indietro mi si smuovono alcuni muscoli pettorali, della schiena e del braccio sinistro, tipo una scossa (di che si tratta?).
Infine ho le mie immancabili fascicolazioni diffuse, concentrate per lo più ai polpacci ma migranti anche altrove (braccia, schiena, spalle).
Le parestesie sono diminuite, salvo un saltuario senso di oppressione-solletichio al naso e alle tempie e una vibrazione al tallone e piede sinistro.
Infine accuso spesso stanchezza (non fortissima come settimane fa, ma comunque presente) e dolorabilità marcata di molti muscoli al tatto (gambe, braccia, schiena, collo e non solo), soltanto al tatto. Per il resto, senza toccare i muscoli, quello che avverto è solo rigidità e indolenzimento (non dolore in senso stretto). Ad esempio mi sveglio tutte le mattine con i polpacci molto indolenziti come se avessi camminato per 10 chilometri durante la notte.
Come sa, la visita neurologica è risultata negativa, ma io francamente non sto bene.
Le volevo porre quattro brevissime domande:
1- può essere sensato effettuare prima del 24 febbraio (giorno dell'emg e della visita di controllo neurologico) un secondo consulto con altro neurologo per secondo parere o è solo nocivo e foriero di confusione?
2- può avere senso nel frattempo richiedere un controllo reumatologico in Gennaio (per prendere in considerazione fibromialgia o sindromi simili)?
3- quali altre potrebbero essere schematicamente (prescindendo dal fattore psicosomatico) le cause della mia sintomatologia (al di fuori di malattie neurologiche tipo sla o sm)?
3- purtroppo ho ancora nella testa le malattie del motoneurone ed è una paura che non riesco a togliermi.Può darmi ulteriori tranquillizzazioni in proposito (ovviamente razionali, non soltanto "compassionevoli").
La saluto tanto e le auguro un felice natale.
Cordialmente
Purtroppo non sto affatto migliorando. Continuo ad avere rigidità e pesantezza alle gambe (che non mi impedisce i movimenti, ma li rende pesanti), un senso di nervoso incredibile da fermo alle gambe con la necessità di muoverle in continuazione. La rigidità in alcuni momenti la avverto anche alle braccia e alle mani (anche qui senza nessuna compromissione del movimento o della fluidità dello stesso).
Ho senso di costrizione faringeo (nodo alla gola) con rigidità del collo, con annessa contrattura che va fino al cingolo scapolare sinistro. Questa stessa contrattura mi causa una sensazione strana: se muovo il collo indietro mi si smuovono alcuni muscoli pettorali, della schiena e del braccio sinistro, tipo una scossa (di che si tratta?).
Infine ho le mie immancabili fascicolazioni diffuse, concentrate per lo più ai polpacci ma migranti anche altrove (braccia, schiena, spalle).
Le parestesie sono diminuite, salvo un saltuario senso di oppressione-solletichio al naso e alle tempie e una vibrazione al tallone e piede sinistro.
Infine accuso spesso stanchezza (non fortissima come settimane fa, ma comunque presente) e dolorabilità marcata di molti muscoli al tatto (gambe, braccia, schiena, collo e non solo), soltanto al tatto. Per il resto, senza toccare i muscoli, quello che avverto è solo rigidità e indolenzimento (non dolore in senso stretto). Ad esempio mi sveglio tutte le mattine con i polpacci molto indolenziti come se avessi camminato per 10 chilometri durante la notte.
Come sa, la visita neurologica è risultata negativa, ma io francamente non sto bene.
Le volevo porre quattro brevissime domande:
1- può essere sensato effettuare prima del 24 febbraio (giorno dell'emg e della visita di controllo neurologico) un secondo consulto con altro neurologo per secondo parere o è solo nocivo e foriero di confusione?
2- può avere senso nel frattempo richiedere un controllo reumatologico in Gennaio (per prendere in considerazione fibromialgia o sindromi simili)?
3- quali altre potrebbero essere schematicamente (prescindendo dal fattore psicosomatico) le cause della mia sintomatologia (al di fuori di malattie neurologiche tipo sla o sm)?
3- purtroppo ho ancora nella testa le malattie del motoneurone ed è una paura che non riesco a togliermi.Può darmi ulteriori tranquillizzazioni in proposito (ovviamente razionali, non soltanto "compassionevoli").
La saluto tanto e le auguro un felice natale.
Cordialmente
[#43]
Ex utente
Salve dottor Ferraloro. Le scrivo per aggiornarla nuovamente sulla mia situazione.
Negli ultimi dieci giorni mi sembra che i miei problemi si siano stabilizzati. Permane marcata rigidità agli arti inferiori estesa anche al collo e in parte agli arti superiori (mani incluse). Non ho problemi ad effettuare movimenti, ho una buona forza muscolare, faccio ginnastica tutti i giorni senza problemi, compresi esercizi specifici per le gambe.
Il problema è la camminata e, ancor più, la corsa. Quando cammino sento forte rigidità e un senso di schiacciamento-oppressione alle gambe più marcato a sinistra. Senso di rigidità alle cosce, ginocchia, caviglie e piedi molto forte nel camminare. Tuttavia posso fare 10 km senza problemi, salvo sentire una forte pensatezza, tensione e, talvolta stanchezza generalizzata che arriva un po' d'improvviso. La corsa invece è un disastro. Corro al massimo cinque minuti e poi mi devo fermare per la rigidità e la pesantezza insopportabile ai polpacci e alle gambe.
Al contrario ho scoperto che la rigidità e la pesantezza-spossatezza scompaiono (o quasi) con il nuoto. E'normale tale circostanza?
Il mio medico di famiglia ha detto che, oltre a elettromiografia e Rmcerebrale e midollo non c'è altro da fare; di attendere tali esami (che farò in febbraio) con pazienza e soprattutto fiducia (esprimendo la convizione che saranno negativi).
Intanto sto continuando la consulenza psichiatrica che sicuramente dal punto di vista piscologico mi offre un valido aiuto.
Volevo porle due quesiti:
- a suo avviso, dopo 3 mesi e una settimana dall'esordio dei primi sintomi una malattia grave tipo SLA dovrebbe darmi problemi più seri?
- il fatto che mi sono stati riscontrati alla visita neurologica i riflessi rotulei un po' vivaci, in particolare a sinistra, e che proprio a sinistra sento una maggiore rigidità (già da prima della visita neurologica) può avere un significato patologico? Sapevo che l'asimmetria è di solito patologica, ma la neurologa che mi ha visitato non sembrava dare troppa importanza a questo dato.
La ringrazio per le risposte eventuali
e le auguro un felice e sereno anno nuovo.
Negli ultimi dieci giorni mi sembra che i miei problemi si siano stabilizzati. Permane marcata rigidità agli arti inferiori estesa anche al collo e in parte agli arti superiori (mani incluse). Non ho problemi ad effettuare movimenti, ho una buona forza muscolare, faccio ginnastica tutti i giorni senza problemi, compresi esercizi specifici per le gambe.
Il problema è la camminata e, ancor più, la corsa. Quando cammino sento forte rigidità e un senso di schiacciamento-oppressione alle gambe più marcato a sinistra. Senso di rigidità alle cosce, ginocchia, caviglie e piedi molto forte nel camminare. Tuttavia posso fare 10 km senza problemi, salvo sentire una forte pensatezza, tensione e, talvolta stanchezza generalizzata che arriva un po' d'improvviso. La corsa invece è un disastro. Corro al massimo cinque minuti e poi mi devo fermare per la rigidità e la pesantezza insopportabile ai polpacci e alle gambe.
Al contrario ho scoperto che la rigidità e la pesantezza-spossatezza scompaiono (o quasi) con il nuoto. E'normale tale circostanza?
Il mio medico di famiglia ha detto che, oltre a elettromiografia e Rmcerebrale e midollo non c'è altro da fare; di attendere tali esami (che farò in febbraio) con pazienza e soprattutto fiducia (esprimendo la convizione che saranno negativi).
Intanto sto continuando la consulenza psichiatrica che sicuramente dal punto di vista piscologico mi offre un valido aiuto.
Volevo porle due quesiti:
- a suo avviso, dopo 3 mesi e una settimana dall'esordio dei primi sintomi una malattia grave tipo SLA dovrebbe darmi problemi più seri?
- il fatto che mi sono stati riscontrati alla visita neurologica i riflessi rotulei un po' vivaci, in particolare a sinistra, e che proprio a sinistra sento una maggiore rigidità (già da prima della visita neurologica) può avere un significato patologico? Sapevo che l'asimmetria è di solito patologica, ma la neurologa che mi ha visitato non sembrava dare troppa importanza a questo dato.
La ringrazio per le risposte eventuali
e le auguro un felice e sereno anno nuovo.
[#44]
Gentile Uutente,
sono perfettamente d'accordo con i consigli che Le ha dato il Suo medico.
Rispondo ai due quesiti:
1) certamente, dopo 3 mesi avrebbe dei sintomi più invalidanti e la Collega, già all'esame neurologico, avrebbe sospettato qualcosa.
2) L'eventuale lieve asimmetria dei riflessi rotulei, isolata dal resto dell'esame neurologico obiettivo, del tutto normale, non riveste significato patologico.
La ringrazio e ricambio gli auguri per Lei e tutti i Suoi cari, buon anno
sono perfettamente d'accordo con i consigli che Le ha dato il Suo medico.
Rispondo ai due quesiti:
1) certamente, dopo 3 mesi avrebbe dei sintomi più invalidanti e la Collega, già all'esame neurologico, avrebbe sospettato qualcosa.
2) L'eventuale lieve asimmetria dei riflessi rotulei, isolata dal resto dell'esame neurologico obiettivo, del tutto normale, non riveste significato patologico.
La ringrazio e ricambio gli auguri per Lei e tutti i Suoi cari, buon anno
[#45]
Ex utente
Salve dottore, la ringrazio per le risposte fornitemi.
Scusi se la disturbo ancora, ma la volevo informare di un nuovo sintomo che è sopraggiunto.
Si tratta del fatto che quando parlo avverto una sensazione di fatica. La voce è normale, articolo perfettamente le parole, ma mi sembra di stancarmi. Inoltre alla sera, in generale a fine giornata, mi capita di ritrovarmi con un po' di raucedine, insomma la voce è un po' roca e sento sempre la necessità di raschiarmi la gola.Inoltre se canto dopo poco sento una discreta fatica a produrre suoni forti.
Ho paura che possa trattarsi di un sintomo associabile a patologia neuromuscolare. Ero riuscito a stare più tranquillo nei giorni scorsi ed ora questa nuova condizione mi ha fatto agitare nuovamente.
C'è da dire che il senso di stanchezza ai muscoli facciali e del collo (inclusa la stanchezza nel parlare) l'avverto ormai da più di due mesi e mezzo. A ciò si è sempre accompagnata la sensazione di parestesie alla lingua e al palato con anche due episodi di fascicolazioni alla lingua che ho potuto riscontrare quindici giorni fa.
Tuttavia questa raucedine serale è una novità.
Cosa può dirmi in proposito? Potrebbe trattarsi di sintomi di esordio di sla bulbare?
Mi creda sono davvero preoccupato.
Grazie mille per il consulto
Cordialmente
Scusi se la disturbo ancora, ma la volevo informare di un nuovo sintomo che è sopraggiunto.
Si tratta del fatto che quando parlo avverto una sensazione di fatica. La voce è normale, articolo perfettamente le parole, ma mi sembra di stancarmi. Inoltre alla sera, in generale a fine giornata, mi capita di ritrovarmi con un po' di raucedine, insomma la voce è un po' roca e sento sempre la necessità di raschiarmi la gola.Inoltre se canto dopo poco sento una discreta fatica a produrre suoni forti.
Ho paura che possa trattarsi di un sintomo associabile a patologia neuromuscolare. Ero riuscito a stare più tranquillo nei giorni scorsi ed ora questa nuova condizione mi ha fatto agitare nuovamente.
C'è da dire che il senso di stanchezza ai muscoli facciali e del collo (inclusa la stanchezza nel parlare) l'avverto ormai da più di due mesi e mezzo. A ciò si è sempre accompagnata la sensazione di parestesie alla lingua e al palato con anche due episodi di fascicolazioni alla lingua che ho potuto riscontrare quindici giorni fa.
Tuttavia questa raucedine serale è una novità.
Cosa può dirmi in proposito? Potrebbe trattarsi di sintomi di esordio di sla bulbare?
Mi creda sono davvero preoccupato.
Grazie mille per il consulto
Cordialmente
[#47]
Ex utente
Ha perfettamente ragione, porsi tante domande e dubbi non ha molto senso.
Intanto la mia voce è tornata normalissima e la raucedine è scomparsa.
In questi ultimi due giorni ho avuto un'influenza gastrica e i sintomi consueti, con la febbre, si sono accentuati di molto (specialmente le fascicolazioni e i formicolii agli arti, che si presentavano appena assumevo una determinata posizione nel giro di pochi secondi).
Da oggi i sintomi, con il passare dell'infleunza, si sono di nuovo attenuati.
Resta pesantezza alle gambe (specie a sinistra) e fascicolazioni sparse qua e là.
Le volevo porre un quesito:
Mi chiedevo se uno schiacciamento dei nervi a livello della colonna possa determinare la pesantezza agli arti inferiori (visto che tale pesantezza non è assolutamente accompagnata da obiettiva perdita di forza. E'ciò compatibile con i riflessi vivaci?
Attendo comunque fiduciosamente i miei esami.
Cordialmente
Intanto la mia voce è tornata normalissima e la raucedine è scomparsa.
In questi ultimi due giorni ho avuto un'influenza gastrica e i sintomi consueti, con la febbre, si sono accentuati di molto (specialmente le fascicolazioni e i formicolii agli arti, che si presentavano appena assumevo una determinata posizione nel giro di pochi secondi).
Da oggi i sintomi, con il passare dell'infleunza, si sono di nuovo attenuati.
Resta pesantezza alle gambe (specie a sinistra) e fascicolazioni sparse qua e là.
Le volevo porre un quesito:
Mi chiedevo se uno schiacciamento dei nervi a livello della colonna possa determinare la pesantezza agli arti inferiori (visto che tale pesantezza non è assolutamente accompagnata da obiettiva perdita di forza. E'ciò compatibile con i riflessi vivaci?
Attendo comunque fiduciosamente i miei esami.
Cordialmente
[#48]
Gentile Utente,
una compressione dei nervi dovuta a problemi della colonna lombare può determinare pesantezza alle gambe.
Per quanto riguarda i riflessi vivaci, se sono simmetrici e unico segno dell'esame neurologico, non hanno significato patologico.
Cordialità
una compressione dei nervi dovuta a problemi della colonna lombare può determinare pesantezza alle gambe.
Per quanto riguarda i riflessi vivaci, se sono simmetrici e unico segno dell'esame neurologico, non hanno significato patologico.
Cordialità
[#49]
Gentile Utente,
una compressione dei nervi dovuta a problemi della colonna lombare può determinare pesantezza alle gambe.
Per quanto riguarda i riflessi vivaci, se sono simmetrici e unico segno dell'esame neurologico, non hanno significato patologico.
Cordialità
una compressione dei nervi dovuta a problemi della colonna lombare può determinare pesantezza alle gambe.
Per quanto riguarda i riflessi vivaci, se sono simmetrici e unico segno dell'esame neurologico, non hanno significato patologico.
Cordialità
[#50]
Ex utente
Le chiedevo informazioni circa eventuali schiacciamenti poiché ricostruendo la mia sintomatologia ho pensato ad una circostanza che forse potrebbe rivestire un ruolo importante in tutta questa storia (il medico di famiglia in proposito ha asserito che una connessione potrebbe esserci).
Si tratta del fatto che il giorno 26 Agosto sono stato operato ad un neo benigno interdigitale del piede sinistro di discrete dimensioni. La ferita successiva all'operazione mi ha costretto a camminare per un mese e mezzo con una postura del tutto scorretta, cioé piegando il piede sull'esterno senza che poggiasse la parte centrale e interna della pianta, né le tre dita dall'alluce verso destra.
In effetti i miei problemi di pesantezza alle gambe e giramenti di testa, uniti alle fascicolazioni, sono iniziati proprio verso il 20 Settembre cioé un mese dopo il ripetersi continuo di tale postura anomala.
Le chiederei se tale postura potrebbe aver causato i miei problemi (almeno parte di essi) e soprattutto se essa possa giustificare la lieve asimmetria di riflessi rotulei che mi è stata riscontrata dalla neurologa (e che comunque non è stata ritenuta patologica).
In effetti sapevo che un eventuale schiacciamento lombare può portare pesantezza-debolezza-indolenzimento di una gamba o di entrambi, ma sapevo anche che i riflessi risultano semmai diminuiti e non vivaci.
Insomma non so bene se il problema posturale possa o meno avere a che fare con il mio quadro generale.
Che ne pensa? Le sembra vi siano troppe contraddizioni, oppure un legame potrebbe esserci?
Grazie infinite per la risposta e buona giornata.
Si tratta del fatto che il giorno 26 Agosto sono stato operato ad un neo benigno interdigitale del piede sinistro di discrete dimensioni. La ferita successiva all'operazione mi ha costretto a camminare per un mese e mezzo con una postura del tutto scorretta, cioé piegando il piede sull'esterno senza che poggiasse la parte centrale e interna della pianta, né le tre dita dall'alluce verso destra.
In effetti i miei problemi di pesantezza alle gambe e giramenti di testa, uniti alle fascicolazioni, sono iniziati proprio verso il 20 Settembre cioé un mese dopo il ripetersi continuo di tale postura anomala.
Le chiederei se tale postura potrebbe aver causato i miei problemi (almeno parte di essi) e soprattutto se essa possa giustificare la lieve asimmetria di riflessi rotulei che mi è stata riscontrata dalla neurologa (e che comunque non è stata ritenuta patologica).
In effetti sapevo che un eventuale schiacciamento lombare può portare pesantezza-debolezza-indolenzimento di una gamba o di entrambi, ma sapevo anche che i riflessi risultano semmai diminuiti e non vivaci.
Insomma non so bene se il problema posturale possa o meno avere a che fare con il mio quadro generale.
Che ne pensa? Le sembra vi siano troppe contraddizioni, oppure un legame potrebbe esserci?
Grazie infinite per la risposta e buona giornata.
[#52]
Ex utente
Salve dottor Ferraloro, le scrivo a distanza di un mese dall'ultimo consulto.
Nel frattempo i miei sintomi sono rimasti stabili e peggioramenti e miglioramenti sono stati grosso modo altalenanti nel tempo con giornate peggiori e altre migliori.
Le riassumo il quadro dei miei sintomi a quasi quattro mesi e mezzi dal loro esordio.
Rigidità muscolare diffusa, concentrata alla gamba sinistra, al braccio sinistro e al collo ed in misura minore alle mani (zona in cui la rigidità è variabile).
La gamba sinistra mi ha dato molti problemi di indolenzimento e rigidità nel camminare e nel correre pur senza impedire alcun movimento.
Ho un senso di rigidità e di strana sensazione al cavo orale, alla lingua, alla gola, e a tutto l'area del volto con tensione dei muscoli facciali, stancabilità degli stessi, dolorabilità della gola cib sebsi du forte oppressione a seguito della delgutizione (non sempre, ma spesso) e a volte nel parlare e vibrazioni (parestesie?) alla lingua.
Il tutto senza nessuna difficoltà nel deglutire e nel parlare, né nel masticare. Insomma indolenzimento, rigidità, ma non difficoltà o perdita di efficienza e forza in tali attività.
Sempre nel cavo orale ho un problema molto variabile che mi sembra cambi da un momento all'altro della giornata, ovvero una produzione eccessiva di saliva accompagnata da senso di bocca impastata.
Ho poi un sintomo piuttosto frequente che consiste in un senso di pressione forte al naso come se qualcuno lo schiacciasse con delle pinze. Dura pochi minuti e poi scompare.
Non ho cali di forza in nessun distretto corporeo, ma solo sensazioni migranti di debolezza soggettiva smentita dall'efficienza in ogni sforzo fisico (salire le scale di corsa per sei piani, sollevare pesi anche intensi, camminare per chilometri etc etc).
Ho però momenti di astenia generali alternati a momenti di maggior vigore. Tale astenia spessissimo si accompagna alla febbricola (massimo 37,5).
Infine continuo ad avere fascicolazioni diffuse, sparse un po' ovunque maggiormente ai polpacci e alle braccia, saltuariamente in altri distretti e una miochima frequentissima alla palpebra destra.
Questo il mio quadro sintomatologico che in alcuni giorni mi ha davvero pesato moltissimo pur non impedendomi oggettivamente i movimenti o le normali attività quotidiane.
Intanto ieri ho effettuato rm encefalo e midollo cervicale. Avrò il risultato definitivo venerdì, ma il dottore mi ha già comunicato un referto di massima:
Nulla da rilevare all'encefalo (dunque credo si escluda la sclerosi multipla) e un'ernia discale tra la vertebra c4 e c5.
Il 23 febbraio effettuerò elettromiografia ai 4 arti e il giorno seguente visita neurologica di controllo.
A questo punto vorrei porle alcuni quesiti:
1- la presenza dell'ernia cervicale puà spiegare almeno una parte dei miei sintomi? Ad esempio senso soggettivo di appesantimento del braccio sinistro, rigidità delle mani (maggiore a sinistra e dopo uno sforzo), e le numerose sensazioni di fastidio-tensione-dolorabilità del cavo orale? Può altresì spiegare le fascicolazioni e i problemi alle gambe? In ogni caso se è il caso effettuerò anche una rm dorsale e lombare dopo consulto neurologico.
Consideri che la mia sintomatologia ebbe esordio proprio con punture di spillo al braccio sinistro, indolenzimento dello stesso e tensione a collo e spalla.
2- Anche se mi sento più tranquillo rispetto ai primi due-tre mesi dei sintomi, purtroppo la mia paura resta quella di una malattia del motoneurone. Ritiene che i miei sintomi e il loro andamento siano correlabili ad essa? So purtroppo che in alcuni casi la progressione può essere lenta e ciò non mi da molta tranquillità.
Continuo a pensare tuttavia che vi siano sintomi anomali rispetto al rischio di malattie neuromuscoalri, come la febbricola persistente, il senso di compressione facciale (oltre al fatto che ho una visita neurologica negativa) Che ne pensa? L'elettromiografia può fugare ogni dubbio oppure sono necessari altri esami come i potenziali evocati motori (visto che un sintomo importante è la rigidità generale)?
3- Ritiene che la presenza di un'ernia discale cervicale debba indurmi a evitare sforzi eccessivi? Sto effettuando in questi giorni un trasloco di casa e purtroppo in questo senso la situazione non è delle più facili.
La ringrazio inifnitamente per le risposte e la riaggiornerò presto sui risultati dell'elettromiografia e della successiva visita neurologica di controllo.
Nel frattempo i miei sintomi sono rimasti stabili e peggioramenti e miglioramenti sono stati grosso modo altalenanti nel tempo con giornate peggiori e altre migliori.
Le riassumo il quadro dei miei sintomi a quasi quattro mesi e mezzi dal loro esordio.
Rigidità muscolare diffusa, concentrata alla gamba sinistra, al braccio sinistro e al collo ed in misura minore alle mani (zona in cui la rigidità è variabile).
La gamba sinistra mi ha dato molti problemi di indolenzimento e rigidità nel camminare e nel correre pur senza impedire alcun movimento.
Ho un senso di rigidità e di strana sensazione al cavo orale, alla lingua, alla gola, e a tutto l'area del volto con tensione dei muscoli facciali, stancabilità degli stessi, dolorabilità della gola cib sebsi du forte oppressione a seguito della delgutizione (non sempre, ma spesso) e a volte nel parlare e vibrazioni (parestesie?) alla lingua.
Il tutto senza nessuna difficoltà nel deglutire e nel parlare, né nel masticare. Insomma indolenzimento, rigidità, ma non difficoltà o perdita di efficienza e forza in tali attività.
Sempre nel cavo orale ho un problema molto variabile che mi sembra cambi da un momento all'altro della giornata, ovvero una produzione eccessiva di saliva accompagnata da senso di bocca impastata.
Ho poi un sintomo piuttosto frequente che consiste in un senso di pressione forte al naso come se qualcuno lo schiacciasse con delle pinze. Dura pochi minuti e poi scompare.
Non ho cali di forza in nessun distretto corporeo, ma solo sensazioni migranti di debolezza soggettiva smentita dall'efficienza in ogni sforzo fisico (salire le scale di corsa per sei piani, sollevare pesi anche intensi, camminare per chilometri etc etc).
Ho però momenti di astenia generali alternati a momenti di maggior vigore. Tale astenia spessissimo si accompagna alla febbricola (massimo 37,5).
Infine continuo ad avere fascicolazioni diffuse, sparse un po' ovunque maggiormente ai polpacci e alle braccia, saltuariamente in altri distretti e una miochima frequentissima alla palpebra destra.
Questo il mio quadro sintomatologico che in alcuni giorni mi ha davvero pesato moltissimo pur non impedendomi oggettivamente i movimenti o le normali attività quotidiane.
Intanto ieri ho effettuato rm encefalo e midollo cervicale. Avrò il risultato definitivo venerdì, ma il dottore mi ha già comunicato un referto di massima:
Nulla da rilevare all'encefalo (dunque credo si escluda la sclerosi multipla) e un'ernia discale tra la vertebra c4 e c5.
Il 23 febbraio effettuerò elettromiografia ai 4 arti e il giorno seguente visita neurologica di controllo.
A questo punto vorrei porle alcuni quesiti:
1- la presenza dell'ernia cervicale puà spiegare almeno una parte dei miei sintomi? Ad esempio senso soggettivo di appesantimento del braccio sinistro, rigidità delle mani (maggiore a sinistra e dopo uno sforzo), e le numerose sensazioni di fastidio-tensione-dolorabilità del cavo orale? Può altresì spiegare le fascicolazioni e i problemi alle gambe? In ogni caso se è il caso effettuerò anche una rm dorsale e lombare dopo consulto neurologico.
Consideri che la mia sintomatologia ebbe esordio proprio con punture di spillo al braccio sinistro, indolenzimento dello stesso e tensione a collo e spalla.
2- Anche se mi sento più tranquillo rispetto ai primi due-tre mesi dei sintomi, purtroppo la mia paura resta quella di una malattia del motoneurone. Ritiene che i miei sintomi e il loro andamento siano correlabili ad essa? So purtroppo che in alcuni casi la progressione può essere lenta e ciò non mi da molta tranquillità.
Continuo a pensare tuttavia che vi siano sintomi anomali rispetto al rischio di malattie neuromuscoalri, come la febbricola persistente, il senso di compressione facciale (oltre al fatto che ho una visita neurologica negativa) Che ne pensa? L'elettromiografia può fugare ogni dubbio oppure sono necessari altri esami come i potenziali evocati motori (visto che un sintomo importante è la rigidità generale)?
3- Ritiene che la presenza di un'ernia discale cervicale debba indurmi a evitare sforzi eccessivi? Sto effettuando in questi giorni un trasloco di casa e purtroppo in questo senso la situazione non è delle più facili.
La ringrazio inifnitamente per le risposte e la riaggiornerò presto sui risultati dell'elettromiografia e della successiva visita neurologica di controllo.
[#53]
Gentile Utente,
per l'ernia cervicale è necessario sapere altre informazioni sulla sua entità e solo così si potrebbe porre in relazione a qualche sintomo che Lei accusa ma non è certo responsabile della maggioranza dei Suoi sintomi. Escluderei anche una malattia del motoneurone in quanto non sono state riscontrate alterazioni all'esame neurologico, comunque farà l'EMG.
Gli sforzi eccessivi non sono auspicabili.
Mi tenga informato sull'esame EMG e sulla successiva visita neurologica.
Cordialmente
per l'ernia cervicale è necessario sapere altre informazioni sulla sua entità e solo così si potrebbe porre in relazione a qualche sintomo che Lei accusa ma non è certo responsabile della maggioranza dei Suoi sintomi. Escluderei anche una malattia del motoneurone in quanto non sono state riscontrate alterazioni all'esame neurologico, comunque farà l'EMG.
Gli sforzi eccessivi non sono auspicabili.
Mi tenga informato sull'esame EMG e sulla successiva visita neurologica.
Cordialmente
[#54]
Ex utente
Salve dottor Ferraloro, grazie per la pronta riposta ai miei quesiti.
Lei afferma che eslcuderebbe una malattia del motoneurone perché non sono stati evidenziati segni alla visita neurologica. Volevo sapere se anche il fatto che io preservi un'ottima forza in ogni distretto (al di là della stanchezza generale che mi prende a metà giornata annessa a febbricola) sia un fattore positivo in chiave di esclusione della SLA.
Le faccio degli esempi di attività che riesco a compiere senza problemi nella mia attività ginnica quotidiana:
75 secondi di piegamento statico a 90 gradi (coscia-gamba) su ogni singola gamba.
serie di 35 flessioni sulle braccia
50 piegamenti dinamici sulle gambe consecutivi.
...eppure alle volte anche senza sforzo o con sforzo minimo provo indolenzimento e sensazione soggettiva di debolezza alla gamba e al braccio sinistri ( ad esempio mentre scrivo sulla tastiera provo una sensazione di debolezza alla mano sinistra, che forse più che debolezza chiamerei senso di fastidio e indolenzimento e disagio).
Un'ultima domanda sulla produzione eccessiva di saliva. Tempo fa ho avuto la sventura di leggere che l'ipersalivazione è un sintomo che fa parte del quadro di sintomi che la sla può dare. Da quello che avevo capito, però, nella sla non c'è produzione eccessiva di saliva, ma difficoltà di gestione della stessa, nel deglutirla e nel trattenerla normalmente in bocca. La mia sensazione, invece, è proprio di iperproduzione di saliva con necessità di deglutirla molto spesso, peraltro senza difficoltù alcuna. E'una sensazione, tra l'altro che viene e va. Che ne pensa?
Grazie ancora per le risposte e a riaggiornarla presto.
Lei afferma che eslcuderebbe una malattia del motoneurone perché non sono stati evidenziati segni alla visita neurologica. Volevo sapere se anche il fatto che io preservi un'ottima forza in ogni distretto (al di là della stanchezza generale che mi prende a metà giornata annessa a febbricola) sia un fattore positivo in chiave di esclusione della SLA.
Le faccio degli esempi di attività che riesco a compiere senza problemi nella mia attività ginnica quotidiana:
75 secondi di piegamento statico a 90 gradi (coscia-gamba) su ogni singola gamba.
serie di 35 flessioni sulle braccia
50 piegamenti dinamici sulle gambe consecutivi.
...eppure alle volte anche senza sforzo o con sforzo minimo provo indolenzimento e sensazione soggettiva di debolezza alla gamba e al braccio sinistri ( ad esempio mentre scrivo sulla tastiera provo una sensazione di debolezza alla mano sinistra, che forse più che debolezza chiamerei senso di fastidio e indolenzimento e disagio).
Un'ultima domanda sulla produzione eccessiva di saliva. Tempo fa ho avuto la sventura di leggere che l'ipersalivazione è un sintomo che fa parte del quadro di sintomi che la sla può dare. Da quello che avevo capito, però, nella sla non c'è produzione eccessiva di saliva, ma difficoltà di gestione della stessa, nel deglutirla e nel trattenerla normalmente in bocca. La mia sensazione, invece, è proprio di iperproduzione di saliva con necessità di deglutirla molto spesso, peraltro senza difficoltù alcuna. E'una sensazione, tra l'altro che viene e va. Che ne pensa?
Grazie ancora per le risposte e a riaggiornarla presto.
[#55]
Gentile Utente,
con la forza muscolare nella norma e con quegli esercizi che riesce a svolgere (beato Lei) dovrebbe stare tranquillissimo.
Anche per la salivazione ha scritto in maniera corretta.
Però non si faccia condizionare dai sintomi che trova in Rete perchè troverà di tutto e di più e senza una visione critica, che non può ovviamente avere, di ciò che si legge ci si può fare condizionare negativamente.
Cordialità
con la forza muscolare nella norma e con quegli esercizi che riesce a svolgere (beato Lei) dovrebbe stare tranquillissimo.
Anche per la salivazione ha scritto in maniera corretta.
Però non si faccia condizionare dai sintomi che trova in Rete perchè troverà di tutto e di più e senza una visione critica, che non può ovviamente avere, di ciò che si legge ci si può fare condizionare negativamente.
Cordialità
[#56]
Ex utente
Salve dottor Ferrarolo, le scrivo ancora poiché proprio stasera ho ricevuto in anticipo il referto definitivo della mia risonanza.
Encefalo nella norma
Rachide cervicale: ernia discale c5-c6 espulsa e migrata caudalmente dietro il soma di c6, in sede mediana e paramediana sn, con tessuto discale che impegna lo spazio epidurale anteriore e impronta la faccia anterolaterale del midollo spinale a tale livello. Liberi i forami di coniugazione. Protrusione discale in sede mediana e paramediana sn a livello di c6-c7 con impronta sulla faccia anteriore del sacco durale senza evidente impegni intraforaminali.
Parlando con un amico medico mi è stato detto che si tratta di un'ernia importante per la posizione che ha assunto e la compressione midollare che ne risulta potrebbe anche determinare i disturbi agli arti inferiori. Che ne pensa?
Encefalo nella norma
Rachide cervicale: ernia discale c5-c6 espulsa e migrata caudalmente dietro il soma di c6, in sede mediana e paramediana sn, con tessuto discale che impegna lo spazio epidurale anteriore e impronta la faccia anterolaterale del midollo spinale a tale livello. Liberi i forami di coniugazione. Protrusione discale in sede mediana e paramediana sn a livello di c6-c7 con impronta sulla faccia anteriore del sacco durale senza evidente impegni intraforaminali.
Parlando con un amico medico mi è stato detto che si tratta di un'ernia importante per la posizione che ha assunto e la compressione midollare che ne risulta potrebbe anche determinare i disturbi agli arti inferiori. Che ne pensa?
[#57]
Gentile Utente,
dal referto sembrerebbe , come Lei bene ha detto, un'ernia importante per la quale chiederei un consulto neurochirurgico. Per quanto riguarda gli arti inferiori, ci potrebbe essere una responsabilità dell'ernia ma questa responsabilità va valutata direttamente da chi visiona la RM.
Cordiali saluti
dal referto sembrerebbe , come Lei bene ha detto, un'ernia importante per la quale chiederei un consulto neurochirurgico. Per quanto riguarda gli arti inferiori, ci potrebbe essere una responsabilità dell'ernia ma questa responsabilità va valutata direttamente da chi visiona la RM.
Cordiali saluti
[#58]
Ex utente
Salve dottor Ferraloro, in attesa di far leggere il referto alla neurologa che mi rivisiterà, el volevo chiedere se una condizione di compressione midollare (qualora fosse verificata) può giustificare i miei sintomi, ivi compresi l'astenia generale e i problemi ai muscoli facciali e del collo.
Sapevo di una persona che per problemi di cervicale soffriva di astenia. Inoltre non potrebbe darsi che la rigidità dei muscoli del collo causi disordini temporo-mandibolari quali quelli che le ho descritto? Oppure ancora, potrebbe esservi un interessamento del nervo vago, causato dall'ernia?
Ovviamente le chiedo tutto questo dal basso della mia ignoranza medica, solo per sapere se quest'ernia, definita importante e di notevole impatto da un amico medico che ha potuto visionare la rm, possa avere a che fare con il mio stato attuale (gambe rigide, sensazioni di debolezza soggettiva, movimenti poco fluidi, problemi ai muscoli facciali, collo rigido, astenia, etc etc)
Grazie infinite
Sapevo di una persona che per problemi di cervicale soffriva di astenia. Inoltre non potrebbe darsi che la rigidità dei muscoli del collo causi disordini temporo-mandibolari quali quelli che le ho descritto? Oppure ancora, potrebbe esservi un interessamento del nervo vago, causato dall'ernia?
Ovviamente le chiedo tutto questo dal basso della mia ignoranza medica, solo per sapere se quest'ernia, definita importante e di notevole impatto da un amico medico che ha potuto visionare la rm, possa avere a che fare con il mio stato attuale (gambe rigide, sensazioni di debolezza soggettiva, movimenti poco fluidi, problemi ai muscoli facciali, collo rigido, astenia, etc etc)
Grazie infinite
[#60]
Ex utente
In effetti è necessario che un occhio esperto visioni il referto prima di trarre conclusioni affrettate.
Tuttavia, se non lo ritiene tempo perso, vorrei proporle una considerazione:
Ciò che d'istinto mi fa pensare all'ernia come causa scatenante i miei numerosi problemi è proprio l'esordio e la tempistica dei disturbi:
premetto che i disturbi iniziano dopo un mese di camminata del tutto scorretta causa ferita tra le dita dei piedi che impedisce l'appoggio del piede sinistro se non sull'esterno della pianta. Tale "trauma cronico" posturale potrebbe, dico potrebbe, aver stimolato un'ernia già presente...
tutto inizia con punture di spillo e doloretti al braccio sinistro, sporadiche fascicolazioni allo stesso e al pettorale sinistro, e una sensazione di dolore saltuario che dal collo si irradia fino alle dita della mano sinistra. Il tutto con dolori aspecifici al petto nella zona sinistra, tipo punture.
Tale esordio mi fece persino pensare ad un problema cardiaco!
Dopo una sola settimana o poco più iniziarono giramenti di testa nel camminare e dopo mangiato e pesantezza alle gambe dopo camminate lunghe.
In un mese sparirono le punture di spillo e subentrarono poco a poco molto gradualmente: problemi muscolari più costanti di pesantezza rigidità-fascicolazioni agli arti inferiori e superiori, rigidità al collo e problemi di tensione forte ai muscoli facciali (con annessi formicolii al viso durati una settimana), nonché l'incrementarsi progressivo di una generale astenia variabile e non costante.
Da quel momento i sintomi si stabilizzarono in senso muscolare. Rigidità arti, pesantezza gambe, tensione e senso di gamba sinistra che tira, debolezza soggettiva braccio sinistro, collo rigido, fascicolazioni muscolari diffuse, tensione ai muscoli del collo e del cavo orale con nodo alla gola e vibrazioni-bruciore alla lingua.
Insomma l'idea che profanamente mi sono fatto è la seguente:
l'ernia inizialmente si è portata in posizione tale da irritare la radice nervosa di c5-c6 causando i tipicissimi problemi di punture di spillo e dolori al braccio sinistro irradiati dal collo. A seguito di ulteriori traumi posturali e non, l'ernia è stata espulsa ulteriormente ed è andata a comprimere il midollo cervicale (da cui i problemi di natura motoria ai quattro arti e le fascicolazioni) e contemporaneamente una generale cervicalgia ha instaurato forte tensione muscolare a collo e viso con annessi problemi muscolari al cavo orale, all'articolazione temporo-mandibolare etc etc. (dolorabilità alla deglutizione, nel parlare.., episodi di disfonia risoltisi).. e il tutto è condito da una forse comprensibile astenia dovuta all'insieme dei sintomi invalidanti.
Che ne pensa? Le sembra la trama di un film d'avventura, o può avere un senso, sempre sapendo che si tratta di un'ipotesi?
Cordialmente e ringraziandola nuovamente.
Tuttavia, se non lo ritiene tempo perso, vorrei proporle una considerazione:
Ciò che d'istinto mi fa pensare all'ernia come causa scatenante i miei numerosi problemi è proprio l'esordio e la tempistica dei disturbi:
premetto che i disturbi iniziano dopo un mese di camminata del tutto scorretta causa ferita tra le dita dei piedi che impedisce l'appoggio del piede sinistro se non sull'esterno della pianta. Tale "trauma cronico" posturale potrebbe, dico potrebbe, aver stimolato un'ernia già presente...
tutto inizia con punture di spillo e doloretti al braccio sinistro, sporadiche fascicolazioni allo stesso e al pettorale sinistro, e una sensazione di dolore saltuario che dal collo si irradia fino alle dita della mano sinistra. Il tutto con dolori aspecifici al petto nella zona sinistra, tipo punture.
Tale esordio mi fece persino pensare ad un problema cardiaco!
Dopo una sola settimana o poco più iniziarono giramenti di testa nel camminare e dopo mangiato e pesantezza alle gambe dopo camminate lunghe.
In un mese sparirono le punture di spillo e subentrarono poco a poco molto gradualmente: problemi muscolari più costanti di pesantezza rigidità-fascicolazioni agli arti inferiori e superiori, rigidità al collo e problemi di tensione forte ai muscoli facciali (con annessi formicolii al viso durati una settimana), nonché l'incrementarsi progressivo di una generale astenia variabile e non costante.
Da quel momento i sintomi si stabilizzarono in senso muscolare. Rigidità arti, pesantezza gambe, tensione e senso di gamba sinistra che tira, debolezza soggettiva braccio sinistro, collo rigido, fascicolazioni muscolari diffuse, tensione ai muscoli del collo e del cavo orale con nodo alla gola e vibrazioni-bruciore alla lingua.
Insomma l'idea che profanamente mi sono fatto è la seguente:
l'ernia inizialmente si è portata in posizione tale da irritare la radice nervosa di c5-c6 causando i tipicissimi problemi di punture di spillo e dolori al braccio sinistro irradiati dal collo. A seguito di ulteriori traumi posturali e non, l'ernia è stata espulsa ulteriormente ed è andata a comprimere il midollo cervicale (da cui i problemi di natura motoria ai quattro arti e le fascicolazioni) e contemporaneamente una generale cervicalgia ha instaurato forte tensione muscolare a collo e viso con annessi problemi muscolari al cavo orale, all'articolazione temporo-mandibolare etc etc. (dolorabilità alla deglutizione, nel parlare.., episodi di disfonia risoltisi).. e il tutto è condito da una forse comprensibile astenia dovuta all'insieme dei sintomi invalidanti.
Che ne pensa? Le sembra la trama di un film d'avventura, o può avere un senso, sempre sapendo che si tratta di un'ipotesi?
Cordialmente e ringraziandola nuovamente.
[#62]
Ex utente
Salve dottore,
ho provato a scrivere nella sezione di neurochirurgia per eventualmente far visionare tramite mail le immagini della mia risonanza, ma purtroppo la sezione è intasata e il mio messaggio non può essere inoltrato.
Le volevo chiedere se vuole lei stesso visionare il referto (che potrei inviarle per posta elettronica), se lo ritiene utile e sempre che non le dia molestia.
Le vorrei porre un quesito forse di difficile soluzione, che riguarda la possibile sintomatologia di una compressione midollare a livello cervicale.
Mi è sembrato di capire che esistono diverse "teorie neurologiche" sulla possibilità di fascicolazioni muscolari diffuse in caso di compressione midollare alta.
Se ho ben compreso, in effetti, il midollo centrale se compresso dovrebbe produrre sintomi di tipo piramidale (rigidità con debolezza specie arti inferiori, riflessi vivaci e-o patologici)mentre sintomi deficitari a carico delle radici nervose motorie periferiche dovrebbero verificarsi in maniera diffusa solo se vi è effettiva compressione di tutte le radici, quindi compressione degli spazi intervertrabili (che apparentemente non è il mio caso, anche se non ho effettuato rm dorsale e lombare, ma comunque sembrerebbe poco realistico).
Siccome so che le fascicolazioni sono un sintomo "periferico" e non centrale, in teoria una sola compressione midollare non dovrebbe produrne, e comunque non diffuse.
Tuttavia mi è capitato di leggere in una risposta ad un consulto che un disturbo della conduzione motoria centrale si può riverberare su tutto il corpo provocando segnali sfasati anche alle radici nervose motorie, e di conseguenza causando ad esempio fascicolazioni diffuse.
Tra l'altro nel mio specifico caso, non presento né debolezza oggettiva di singoli distretti, né atrofie conclamate alla visita neurologica o attualmente valutabili profanamente ad occhio. Potrebbero tali fascicolazioni muscolari essere solo un segno di un disturbo generale dei segnali motori?
Che ne pensa?
Grazie ancora per la disponibilità.
ho provato a scrivere nella sezione di neurochirurgia per eventualmente far visionare tramite mail le immagini della mia risonanza, ma purtroppo la sezione è intasata e il mio messaggio non può essere inoltrato.
Le volevo chiedere se vuole lei stesso visionare il referto (che potrei inviarle per posta elettronica), se lo ritiene utile e sempre che non le dia molestia.
Le vorrei porre un quesito forse di difficile soluzione, che riguarda la possibile sintomatologia di una compressione midollare a livello cervicale.
Mi è sembrato di capire che esistono diverse "teorie neurologiche" sulla possibilità di fascicolazioni muscolari diffuse in caso di compressione midollare alta.
Se ho ben compreso, in effetti, il midollo centrale se compresso dovrebbe produrre sintomi di tipo piramidale (rigidità con debolezza specie arti inferiori, riflessi vivaci e-o patologici)mentre sintomi deficitari a carico delle radici nervose motorie periferiche dovrebbero verificarsi in maniera diffusa solo se vi è effettiva compressione di tutte le radici, quindi compressione degli spazi intervertrabili (che apparentemente non è il mio caso, anche se non ho effettuato rm dorsale e lombare, ma comunque sembrerebbe poco realistico).
Siccome so che le fascicolazioni sono un sintomo "periferico" e non centrale, in teoria una sola compressione midollare non dovrebbe produrne, e comunque non diffuse.
Tuttavia mi è capitato di leggere in una risposta ad un consulto che un disturbo della conduzione motoria centrale si può riverberare su tutto il corpo provocando segnali sfasati anche alle radici nervose motorie, e di conseguenza causando ad esempio fascicolazioni diffuse.
Tra l'altro nel mio specifico caso, non presento né debolezza oggettiva di singoli distretti, né atrofie conclamate alla visita neurologica o attualmente valutabili profanamente ad occhio. Potrebbero tali fascicolazioni muscolari essere solo un segno di un disturbo generale dei segnali motori?
Che ne pensa?
Grazie ancora per la disponibilità.
[#63]
Gentile Utente,
escluderei problemi centrali sia per la negatività della visita neurologica e della RM encefalica sia perchè Lei svolge ogni attività fisica senza alcun problema.
Non stia a leggere la patogenesi delle fascicolazioni perchè, almeno per quelle benigne, si sconosce il preciso meccanismo patogenetico. Per quanto riguarda la visione della RM lo stesso problema c'è in questa sezione e quando gli utenti sono riusciti a inviarle la qualità era talmente scadente da essere indecifrabili.
Cordiali saluti
escluderei problemi centrali sia per la negatività della visita neurologica e della RM encefalica sia perchè Lei svolge ogni attività fisica senza alcun problema.
Non stia a leggere la patogenesi delle fascicolazioni perchè, almeno per quelle benigne, si sconosce il preciso meccanismo patogenetico. Per quanto riguarda la visione della RM lo stesso problema c'è in questa sezione e quando gli utenti sono riusciti a inviarle la qualità era talmente scadente da essere indecifrabili.
Cordiali saluti
[#64]
Ex utente
Salve dottore, le torno a scrivere perché i miei sintomi negli ultimi giorni stanno subendo un peggioramento.
In particolare noto una maggiore pesantezza alle gambe (specie nella marcia), maggiore stancabilità delle braccia (specie il braccio sinistro) e un aumento delle fascicolazioni e della stanchezza generale (che alle volte è davvero fortissima). Inoltre rigidità muscolare ai 4 arti (mani incluse) e collo rigidissimo anteriormente e posteriormente con tensione muscolare alla gola enorme. Una nota sulla mia stanchezza generale: noto che essa tende a modificarsi radicalmente secondo il tipo di attività che svolgo, i momenti della giornata o, forse, la postura. Passo da momenti di stanchezza incredibile, ad altri di relativo recupero delle energie.
A questo punto la mia preoccupazione è duplice:
da un lato mi chiedo se davvero la compressione midollare può essere all'origine dei miei problemi (so che dubitare continuamente fino ai prossimi riscontri clinici è inutile, ma può comprendere la mia condizione psicologica e la paura che si possa trattare di una grave patologia tipo sla).
da un altro lato mi chiedo: se tale compressione cronica (che da quanto so provoca sintomi lentamente ingravescenti) sta producendo un peggiormento progressivo dei sintomi con una condizione complessiva di perdita di destrezza e maggiore affaticabilità, non c'è il rischio che i danni eventualmente già in atto siano irrecuperabili anche a seguito di trattamento (chirurgico o fisoterapeutico che sia)?
Infine le volevo segnalare un precedente clinico che riguarda quest'estate e del quale le riferii (sempre a lei) nel mese di Agosto. Ebbi un episodio duraturo (15 giorni) di cefalea con aura, vertigini, senso di sbandamento e nausea e forte astenia che si risolse con un periodo di sano riposo.
Crede che quell'episodio (che non trovò poi alcuna spiegazione) possa essere ricondotto ai problemi cervicali riscontrati?
Grazie infinite per le risposte e per la sua costante disponibilità.
In particolare noto una maggiore pesantezza alle gambe (specie nella marcia), maggiore stancabilità delle braccia (specie il braccio sinistro) e un aumento delle fascicolazioni e della stanchezza generale (che alle volte è davvero fortissima). Inoltre rigidità muscolare ai 4 arti (mani incluse) e collo rigidissimo anteriormente e posteriormente con tensione muscolare alla gola enorme. Una nota sulla mia stanchezza generale: noto che essa tende a modificarsi radicalmente secondo il tipo di attività che svolgo, i momenti della giornata o, forse, la postura. Passo da momenti di stanchezza incredibile, ad altri di relativo recupero delle energie.
A questo punto la mia preoccupazione è duplice:
da un lato mi chiedo se davvero la compressione midollare può essere all'origine dei miei problemi (so che dubitare continuamente fino ai prossimi riscontri clinici è inutile, ma può comprendere la mia condizione psicologica e la paura che si possa trattare di una grave patologia tipo sla).
da un altro lato mi chiedo: se tale compressione cronica (che da quanto so provoca sintomi lentamente ingravescenti) sta producendo un peggiormento progressivo dei sintomi con una condizione complessiva di perdita di destrezza e maggiore affaticabilità, non c'è il rischio che i danni eventualmente già in atto siano irrecuperabili anche a seguito di trattamento (chirurgico o fisoterapeutico che sia)?
Infine le volevo segnalare un precedente clinico che riguarda quest'estate e del quale le riferii (sempre a lei) nel mese di Agosto. Ebbi un episodio duraturo (15 giorni) di cefalea con aura, vertigini, senso di sbandamento e nausea e forte astenia che si risolse con un periodo di sano riposo.
Crede che quell'episodio (che non trovò poi alcuna spiegazione) possa essere ricondotto ai problemi cervicali riscontrati?
Grazie infinite per le risposte e per la sua costante disponibilità.
[#66]
Ex utente
Purtroppo non ho avuto modo di far vedere il referto ad un neurochirurgo e dovrò pazientare fino alla data dell'elettromiografia e della successiva visita neurologica di controllo (23 e 24 febbraio). Oramai mancano 13 giorni, ma il fatto di notare un aggravamento sintomatologico non mi lascia affatto tranquillo per entrambe le ragioni che le ho segnalato nell'ultimo messaggio. Le sembra un tempo di attesa eccessivo o a rischio?
In effetti ho mostrato le immagini della risonanza ad un amico di famiglia radiologo il quale si è limitato a dirmi che probabilmente i sintomi possono dipendere dalla compressione, ma che non vede urgenze (chissà, forse non ho descritto con accuratezza l'entità marcata di quello che provo...). Credo infatti che una diagnosi di mielopatia cervicale oltre alla visione delle immagini e ai dovuti esami (elettromiografia, pem etc) richiede anche la certificazione dei sintomi da parte del paziente.
Che ne dice invece del terzo quesito sulla sintomatologia che ho presentato quest'estate? (non che cambi di nulla le cose, ma solo per mia curiosità e volontà di capirci qualcosa visto che tra un problema e l'altro, gastrici, allergici, dermatologici etc..fino alle ultime manifestazioni varie, sto conducendo una vita disabilitante e difficile da tanto tempo.
Ancora grazie di cuore.
In effetti ho mostrato le immagini della risonanza ad un amico di famiglia radiologo il quale si è limitato a dirmi che probabilmente i sintomi possono dipendere dalla compressione, ma che non vede urgenze (chissà, forse non ho descritto con accuratezza l'entità marcata di quello che provo...). Credo infatti che una diagnosi di mielopatia cervicale oltre alla visione delle immagini e ai dovuti esami (elettromiografia, pem etc) richiede anche la certificazione dei sintomi da parte del paziente.
Che ne dice invece del terzo quesito sulla sintomatologia che ho presentato quest'estate? (non che cambi di nulla le cose, ma solo per mia curiosità e volontà di capirci qualcosa visto che tra un problema e l'altro, gastrici, allergici, dermatologici etc..fino alle ultime manifestazioni varie, sto conducendo una vita disabilitante e difficile da tanto tempo.
Ancora grazie di cuore.
[#67]
Gentile Utente,
da quello che posso capire, penso che non ci siano problemi ad attendere una decina di giorni ancora.
Anche l'episodio di agosto potrebbe essere stato originato dal problema erniario cervicale, ricordi però che uso sempre il condizionale.
Cordialmente
da quello che posso capire, penso che non ci siano problemi ad attendere una decina di giorni ancora.
Anche l'episodio di agosto potrebbe essere stato originato dal problema erniario cervicale, ricordi però che uso sempre il condizionale.
Cordialmente
[#68]
Ex utente
Questa mattina sono stato visitato da un secondo neurologo, lo stesso che avrebbe dovuto farmi l'emg il 23 e che invece è stato anticipata ad oggi. Il dottore ha anche potuto visionare il referto della risonanza magnetica con tanto di immagini sul cd.
Gli ho dapprima descritto tutta la mia storia sintomatologica.
L'esito della visita è: negativo. Riflessi nella norma (lieve vivacità dei rotulei, e lieve asimmetria, cioé maggiore accentuazione a sinistra, ma a suo dire trascurabile). Forza nella norma, tono nella norma, no riflessi patologici (babinski). Ha solo rilevato un deficit motorio alla spalla sinistra del tutto correlabile all'ernia cervicale.
A quel punto ha eseguito l'emg con un assistente dicendo che bastava a suo avviso testare i muscoli del braccio sinistro, poiché l'esordio dei sintomi (fascicolazioni, punture di spilli) erano stati li' (ben 5 mesi fa) e poiché alla spalla sinistra aveva riscontrato un lieve deficit motorio alla visita clinica. Ha aggiunto che alle gambe non serviva a nulla effettuare l'emg poiché alla visita clinica non risultava nulla, e comunque se ci sono problemi importanti essi si evidenziano in un arto specie se in quell'arto vi è stato l'esordio della sintomatologia.
E'stato analizzato il deltoide, il sottospinoso, il bicipite, il tricipite e il pettorale.
Attività spontanea: assente (ma porca miseria tutte le fascicolazioni che sento su quel braccio dove cavolo sono finite?).
Durata muap: 10-12 per i primi due muscoli e 12-14 per i secondi due.
Ampiezza muap: 1 in tutti i muscoli
Morfologia muap: semplice in tutti i muscoli analizzati
Reclutamento: Subinterferenza a Deltoide e Sottospinoso e pettorale; Transizione al tricipite
Conclusioni:
segni di lieve sofferenza radicolare a livello di C6 senza denervazione
Ha detto che la la lieve sofferenza è chiaramente imputabile all'ernia (da cui il senso di debolezza che avvero al braccio sinistro) e che per quanto riguarda i sintomi di rigidità alle gambe e corteo cantante mi farà eseguire i pem ed anche i pes (questa non l'ho capita, forse vuole vedere se il midollo è compresso anche nella zona posteriore, dove cioé viaggiano i nervi sensitivi, ma io sintomi sensitivi in realtà ne ho ben pochi!!)
Gli ho detto che la mia paura era la SLA e mi ha guardato come si guarda un pazzo, dicendomi che era assolutamente da escludere alla luce dell'esame clinico e dell'emg, anche se confinata ad un solo arto superiore (a suo dire assolutamente sufficiente).
Mi ha detto di iniziare la fisioterapia per l'ernia, poiché al momento l'opzione chirurgica è prematura e non indicata.
A questo punto, me ne sono andato con un misto di sensazioni (per lo più positive, ma anche con molti dubbi).
Purtroppo non ho fatto tutte quelle domande che mi ero prefissato di fare-
Quando gli ho parlato di fascicolazioni diffuse non ha battuto ciglio (ma io non gli ho chiesto se l'ernia poteva giustificarle). Di fascicolazioni non ne ha viste all'esame clinico né all'emg (ma io ne ho tantissime!!).
Ha detto che l'ernia, per la sua entità è difficile che mi dia sintomi fino alle gambe (ma che comunque se io li lamento non se la sente di escluderlo prima di aver effettuato i pem, il 18 marzo). L'ernia è sicuramente compressiva sul midollo, ma non molto, anche se questo potrebbe essere compatibile con la lieve iperreflessia asimmetrica (sinistra). Per cui i PEM toglieranno ogni dubbio a proposito.
Ora il punto è questo: io sto male, sono astenico, ho rigidità diffuse e fascicolazioni diffuse (solo per citare tre sintomi fondamentali tra i numerosi che mi opprimono).
Il neurologo (tra l'altro esperto in malattie neuromuscolari) non solo esclude la sla, ma mi prende bonariamente per matto quando gliene parlo.
A questo punto, se l'ernia è poco compressiva da dove mai mi provengono questi sintomi? Il neurologo non esclude un ruolo dell'ernia, ma si mostra scettico, ma in effetti non propone al momento altre possibilità.
Insomma da una parte dovrei brindare, ma dall'altra mi sento assai confuso.
Che ne pensa?
le sembra che si sia proceduto con ragionevolezza e prudenza (testando ad esempio un solo arto all'emg)?
Come è possibile che io lamenti tanti sintomi con un'ernia poco compressiva, due visite neurologiche negative e una emg negativa (salvo lieve sofferenza radicolare questa si dovuta all'ernia)?
Grazie mille per le risposte
Gli ho dapprima descritto tutta la mia storia sintomatologica.
L'esito della visita è: negativo. Riflessi nella norma (lieve vivacità dei rotulei, e lieve asimmetria, cioé maggiore accentuazione a sinistra, ma a suo dire trascurabile). Forza nella norma, tono nella norma, no riflessi patologici (babinski). Ha solo rilevato un deficit motorio alla spalla sinistra del tutto correlabile all'ernia cervicale.
A quel punto ha eseguito l'emg con un assistente dicendo che bastava a suo avviso testare i muscoli del braccio sinistro, poiché l'esordio dei sintomi (fascicolazioni, punture di spilli) erano stati li' (ben 5 mesi fa) e poiché alla spalla sinistra aveva riscontrato un lieve deficit motorio alla visita clinica. Ha aggiunto che alle gambe non serviva a nulla effettuare l'emg poiché alla visita clinica non risultava nulla, e comunque se ci sono problemi importanti essi si evidenziano in un arto specie se in quell'arto vi è stato l'esordio della sintomatologia.
E'stato analizzato il deltoide, il sottospinoso, il bicipite, il tricipite e il pettorale.
Attività spontanea: assente (ma porca miseria tutte le fascicolazioni che sento su quel braccio dove cavolo sono finite?).
Durata muap: 10-12 per i primi due muscoli e 12-14 per i secondi due.
Ampiezza muap: 1 in tutti i muscoli
Morfologia muap: semplice in tutti i muscoli analizzati
Reclutamento: Subinterferenza a Deltoide e Sottospinoso e pettorale; Transizione al tricipite
Conclusioni:
segni di lieve sofferenza radicolare a livello di C6 senza denervazione
Ha detto che la la lieve sofferenza è chiaramente imputabile all'ernia (da cui il senso di debolezza che avvero al braccio sinistro) e che per quanto riguarda i sintomi di rigidità alle gambe e corteo cantante mi farà eseguire i pem ed anche i pes (questa non l'ho capita, forse vuole vedere se il midollo è compresso anche nella zona posteriore, dove cioé viaggiano i nervi sensitivi, ma io sintomi sensitivi in realtà ne ho ben pochi!!)
Gli ho detto che la mia paura era la SLA e mi ha guardato come si guarda un pazzo, dicendomi che era assolutamente da escludere alla luce dell'esame clinico e dell'emg, anche se confinata ad un solo arto superiore (a suo dire assolutamente sufficiente).
Mi ha detto di iniziare la fisioterapia per l'ernia, poiché al momento l'opzione chirurgica è prematura e non indicata.
A questo punto, me ne sono andato con un misto di sensazioni (per lo più positive, ma anche con molti dubbi).
Purtroppo non ho fatto tutte quelle domande che mi ero prefissato di fare-
Quando gli ho parlato di fascicolazioni diffuse non ha battuto ciglio (ma io non gli ho chiesto se l'ernia poteva giustificarle). Di fascicolazioni non ne ha viste all'esame clinico né all'emg (ma io ne ho tantissime!!).
Ha detto che l'ernia, per la sua entità è difficile che mi dia sintomi fino alle gambe (ma che comunque se io li lamento non se la sente di escluderlo prima di aver effettuato i pem, il 18 marzo). L'ernia è sicuramente compressiva sul midollo, ma non molto, anche se questo potrebbe essere compatibile con la lieve iperreflessia asimmetrica (sinistra). Per cui i PEM toglieranno ogni dubbio a proposito.
Ora il punto è questo: io sto male, sono astenico, ho rigidità diffuse e fascicolazioni diffuse (solo per citare tre sintomi fondamentali tra i numerosi che mi opprimono).
Il neurologo (tra l'altro esperto in malattie neuromuscolari) non solo esclude la sla, ma mi prende bonariamente per matto quando gliene parlo.
A questo punto, se l'ernia è poco compressiva da dove mai mi provengono questi sintomi? Il neurologo non esclude un ruolo dell'ernia, ma si mostra scettico, ma in effetti non propone al momento altre possibilità.
Insomma da una parte dovrei brindare, ma dall'altra mi sento assai confuso.
Che ne pensa?
le sembra che si sia proceduto con ragionevolezza e prudenza (testando ad esempio un solo arto all'emg)?
Come è possibile che io lamenti tanti sintomi con un'ernia poco compressiva, due visite neurologiche negative e una emg negativa (salvo lieve sofferenza radicolare questa si dovuta all'ernia)?
Grazie mille per le risposte
[#69]
Gentile Utente,
si rallegri, vede che non c'è nulla di grave come le avevo, anche se al buio, scritto in numerosi post.
E allora stia tranquillo. Da dove potrebbero venire i Suoi sintomi, "i tre fondametali ed i numerosi che La opprimono"? Una parte dall'ernia cervicale, la maggioranza verosimilmente sono somatizzazioni ansiose perchè Lei è un soggetto ansioso (vedi ossessione per la SLA). Probabilmente Le occorre una terapia con antidepressivi (che non si utilizzano solo per la depressione ma anche per ansia, somatizzazioni, fobie, ossessioni, ecc.).
Cordialità
si rallegri, vede che non c'è nulla di grave come le avevo, anche se al buio, scritto in numerosi post.
E allora stia tranquillo. Da dove potrebbero venire i Suoi sintomi, "i tre fondametali ed i numerosi che La opprimono"? Una parte dall'ernia cervicale, la maggioranza verosimilmente sono somatizzazioni ansiose perchè Lei è un soggetto ansioso (vedi ossessione per la SLA). Probabilmente Le occorre una terapia con antidepressivi (che non si utilizzano solo per la depressione ma anche per ansia, somatizzazioni, fobie, ossessioni, ecc.).
Cordialità
[#70]
Ex utente
Grazie per l'immediata risposta.
Purtroppo è assai difficile accettare che una sintomatologia duratura e abbastanza pesante abbia un'importante componente psicosomatica. Diciamo che non lo escludo affatto, ma rimango scettico.Non nascondo di aver vissuto momenti ossessivi verso più di una malattia negli ultimi due anni partendo magari proprio da sintomi reali (l'ultima la sla), ma è anche vero che al momento mi sento molto più tranquillo, anche se sono chiaramente provato e stanco del fatto che non sto bene.
Naturalmente sono ben contento dell'esito negativo dell'emg (a proposito deduco che la sua non risposta sulla sufficienza del solo arto sinistro nell'esame sia un silenzio-assenso...).
A questo punto, in seguito alle numerose rassicurazioni ricevute mi metterò felicemente l'anima in pace sull'idea di gravi malattie, ma comunque al persistere dei sintomi proverò ad approfondire il tutto (senza per forza escludere la componente psicosomatica sulla quale peraltro sto già lavorando in termini di terapia da tre mesi). Anche se mi sembrerebbe una coincidenza davvero strana quella di avere un esordio sintomatico da ernia cui si sovrappone un'altra patologia in concomitanza che simula sintomi analoghi, voglio comunque andare a fondo e capire se, oltre al fattore psicosomatico, possa esservi magari una semplice ipereccitabilità neuromuscolare concomitante o una tetania latente (il testo di quest'ultima non è stato eseguito).
In ogni modo il 18 Marzo effettuerò PEM e PES ai quattro arti per valutare eventuali interferenze (comunque possibili anche a detta del neurologo) dell'ernia sul midollo spinale.
Nel frattempo eseguirò delle prime sedute di fisioterapia per l'ernia cervicale.
La saluto cordialmente ringraziandola per la duratura disponibilità che ha dimostrato in questi mesi nei miei confronti.
Purtroppo è assai difficile accettare che una sintomatologia duratura e abbastanza pesante abbia un'importante componente psicosomatica. Diciamo che non lo escludo affatto, ma rimango scettico.Non nascondo di aver vissuto momenti ossessivi verso più di una malattia negli ultimi due anni partendo magari proprio da sintomi reali (l'ultima la sla), ma è anche vero che al momento mi sento molto più tranquillo, anche se sono chiaramente provato e stanco del fatto che non sto bene.
Naturalmente sono ben contento dell'esito negativo dell'emg (a proposito deduco che la sua non risposta sulla sufficienza del solo arto sinistro nell'esame sia un silenzio-assenso...).
A questo punto, in seguito alle numerose rassicurazioni ricevute mi metterò felicemente l'anima in pace sull'idea di gravi malattie, ma comunque al persistere dei sintomi proverò ad approfondire il tutto (senza per forza escludere la componente psicosomatica sulla quale peraltro sto già lavorando in termini di terapia da tre mesi). Anche se mi sembrerebbe una coincidenza davvero strana quella di avere un esordio sintomatico da ernia cui si sovrappone un'altra patologia in concomitanza che simula sintomi analoghi, voglio comunque andare a fondo e capire se, oltre al fattore psicosomatico, possa esservi magari una semplice ipereccitabilità neuromuscolare concomitante o una tetania latente (il testo di quest'ultima non è stato eseguito).
In ogni modo il 18 Marzo effettuerò PEM e PES ai quattro arti per valutare eventuali interferenze (comunque possibili anche a detta del neurologo) dell'ernia sul midollo spinale.
Nel frattempo eseguirò delle prime sedute di fisioterapia per l'ernia cervicale.
La saluto cordialmente ringraziandola per la duratura disponibilità che ha dimostrato in questi mesi nei miei confronti.
[#72]
Ex utente
Salve dottor Ferraloro.
Quest'oggi ho effettuato una terza visita neurologica.
Si trattava della visita di controllo post-esami strumentali con la neurologa che mi visitò al principio del mio iter diagnostico.
Al vedere il risultato della risonanza cervicale, la neurologa ha subito detto che l'ernia poteva giustificare tutti i miei problemi, ma alle mie domande più specifiche sui singoli sintomi e la possibile correlazione con l'ernia si mostrava ben più prudente (in particolare sulle fascicolazioni diffuse, anche se non se l'è sentita di escludere un ruolo dell'ernia anche per queste ultime).
L'esame clinico ha dato esito simile a quello di una settimana fa, con la non marginale differenza della presenza bilaterale di un lievissimo riflesso di Hoffman (non testato dal neurologo precedente). Negativo babinski. Rotulei vivaci con lieve asimmetria sinsitra.
La presenza di questi segni ha indotto la neurologa a confermare il ruolo erniario parlando di sospetta mielopatia cervicale, a suo dire compatibile anche con la lenta progressività dei miei sintomi e la loro saltuaria alternanza nel tempo nonché con la presenza di segni neurologici lievemente alterati all'esame clinico (ivi compreso il deficit di forza riscontrato al braccio sinistro, anch'esso in linea con la collocazione dell'ernia cervicale).
Sulla febbricola ha richiesto delle analisi del sangue, dicendo che essa non ha niente a che vedere né con malattie neuromuscolari, né con una mielopatia cervicale. Non esclude comunque che, essendo su valori intorno a 37,3° massima, possa essere un riflesso della situazione astenica.
Quando alla fine le ho chiesto se si poteva escludere la sla, ha risposto in maniera un po' diversa rispetto al neurologo neuromuscolare. Ha detto che sarebbe davvero un fenomeno statisticamente estremo e assurdo se con un esordio di sintomatologia chiaramente di derivazione erniaria cervicale (parestesie, fascicolazioni e debolezza braccio sinistro e pettorale-deltoide, ovvero nei nervi compressi dall'ernia) e successive complicanze muscolari generali (in linea di principio compatibili con una sofferenza del midollo da compressione, seppur moderata) si fosse sopraggiunta una malattia come la sla rarissima, non tipica della mia età e che dà sintomi parzialmente sovrapponibili. L'altro neurologo invece rispose semplicemente: si è assolutamente eslcusa.
Il ragionamento della neurologa di oggi, in realtà del tutto logico, purtroppo non mi lascia del tutto tranquillo, perché ho sentito pareri troppo diversi sul ruolo di quest'ernia e francamente mi sento molto confuso.
Nel frattempo i miei sintomi sono stabili, anzi a dire il vero da sabato è in atto un lievissimo miglioramento con un po' meno stanchezza e camminata poco meno impacciata (comunque variabile da momento a momento).
A questo punto non mi resta che attendere il 18 Marzo (PEM e PESS) e poi sentire il parere definitivo del neurologo elettromiografista. L'unica cosa certa è che si tratta di una situazione un po' surreale, con una potenziale diagnosi tranquillizzante (anche se scocciante e comunque seria), ma elementi di incertezza, reticenza e indecisione (soprattutto pareri non omologhi tra i medici).
Lei in tutta sincerità cosa ne pensa?
Cordialmente e ringraziandola in anticipo per la risposta
Quest'oggi ho effettuato una terza visita neurologica.
Si trattava della visita di controllo post-esami strumentali con la neurologa che mi visitò al principio del mio iter diagnostico.
Al vedere il risultato della risonanza cervicale, la neurologa ha subito detto che l'ernia poteva giustificare tutti i miei problemi, ma alle mie domande più specifiche sui singoli sintomi e la possibile correlazione con l'ernia si mostrava ben più prudente (in particolare sulle fascicolazioni diffuse, anche se non se l'è sentita di escludere un ruolo dell'ernia anche per queste ultime).
L'esame clinico ha dato esito simile a quello di una settimana fa, con la non marginale differenza della presenza bilaterale di un lievissimo riflesso di Hoffman (non testato dal neurologo precedente). Negativo babinski. Rotulei vivaci con lieve asimmetria sinsitra.
La presenza di questi segni ha indotto la neurologa a confermare il ruolo erniario parlando di sospetta mielopatia cervicale, a suo dire compatibile anche con la lenta progressività dei miei sintomi e la loro saltuaria alternanza nel tempo nonché con la presenza di segni neurologici lievemente alterati all'esame clinico (ivi compreso il deficit di forza riscontrato al braccio sinistro, anch'esso in linea con la collocazione dell'ernia cervicale).
Sulla febbricola ha richiesto delle analisi del sangue, dicendo che essa non ha niente a che vedere né con malattie neuromuscolari, né con una mielopatia cervicale. Non esclude comunque che, essendo su valori intorno a 37,3° massima, possa essere un riflesso della situazione astenica.
Quando alla fine le ho chiesto se si poteva escludere la sla, ha risposto in maniera un po' diversa rispetto al neurologo neuromuscolare. Ha detto che sarebbe davvero un fenomeno statisticamente estremo e assurdo se con un esordio di sintomatologia chiaramente di derivazione erniaria cervicale (parestesie, fascicolazioni e debolezza braccio sinistro e pettorale-deltoide, ovvero nei nervi compressi dall'ernia) e successive complicanze muscolari generali (in linea di principio compatibili con una sofferenza del midollo da compressione, seppur moderata) si fosse sopraggiunta una malattia come la sla rarissima, non tipica della mia età e che dà sintomi parzialmente sovrapponibili. L'altro neurologo invece rispose semplicemente: si è assolutamente eslcusa.
Il ragionamento della neurologa di oggi, in realtà del tutto logico, purtroppo non mi lascia del tutto tranquillo, perché ho sentito pareri troppo diversi sul ruolo di quest'ernia e francamente mi sento molto confuso.
Nel frattempo i miei sintomi sono stabili, anzi a dire il vero da sabato è in atto un lievissimo miglioramento con un po' meno stanchezza e camminata poco meno impacciata (comunque variabile da momento a momento).
A questo punto non mi resta che attendere il 18 Marzo (PEM e PESS) e poi sentire il parere definitivo del neurologo elettromiografista. L'unica cosa certa è che si tratta di una situazione un po' surreale, con una potenziale diagnosi tranquillizzante (anche se scocciante e comunque seria), ma elementi di incertezza, reticenza e indecisione (soprattutto pareri non omologhi tra i medici).
Lei in tutta sincerità cosa ne pensa?
Cordialmente e ringraziandola in anticipo per la risposta
[#73]
Gentile Utente,
io sinceramente, da tutta la Sua storia clinica, escluderei la SLA e mi trovo d'accordo col neurologo precedente. Ma, se ci riflette, anche la neurologa attuale l'ha praticamente esclusa, definendo il fenomeno "statisticamente estremo ed assurdo".
Pertanto circa la SLA starei tranquillo.
Cordialmente
io sinceramente, da tutta la Sua storia clinica, escluderei la SLA e mi trovo d'accordo col neurologo precedente. Ma, se ci riflette, anche la neurologa attuale l'ha praticamente esclusa, definendo il fenomeno "statisticamente estremo ed assurdo".
Pertanto circa la SLA starei tranquillo.
Cordialmente
[#74]
Ex utente
Grazie della prontissima risposta.
A questo punto è assai probabile che le lievi alterazioni riscontrate (deficit di forza braccio sinistro con elettromiografia che conferma la pur lieve sofferenza radicolare c6) e i riflessi rotulei vivaci annessi alla presenza pur minima del riflesso di Hoffman, possano essere attribuiti ad un presunto quadro di "lieve mielopatia cervicale" ?
Grazie ancora. La aggiornerò sui prossimi accertamenti diagnostici.
A questo punto è assai probabile che le lievi alterazioni riscontrate (deficit di forza braccio sinistro con elettromiografia che conferma la pur lieve sofferenza radicolare c6) e i riflessi rotulei vivaci annessi alla presenza pur minima del riflesso di Hoffman, possano essere attribuiti ad un presunto quadro di "lieve mielopatia cervicale" ?
Grazie ancora. La aggiornerò sui prossimi accertamenti diagnostici.
[#76]
Ex utente
Salve dottor Ferraloro. La mia situazione tra alti e bassi resta piuttosto stabile, anche se avverto un progressivo indebolimento del braccio sinistro e in misura minore anche di quello destro.
Le volevo porre un quesito: ho notato ormai da tempo che la mia condizione, specie la stanchezza e la pesantezza agli arti inferiori, cambia radicalmente a seconda della temperatura esterna. Con il freddo i sintomi regrediscono notevolmente come se la conduzione motoria difficoltosa (probabilmente causata dalla compressiona alta del midollo)in qualche modo migliorasse. Con il caldo ed esposto al sole, al contrario, avverto sempre astenia, senso di stordimento e maggiore pesantezza agli arti.
La differenza è davvero notevole.
Questa circostanza ha una spiegazione ed una plausibilità scientifica?
Grazie mille per la risposta
Le volevo porre un quesito: ho notato ormai da tempo che la mia condizione, specie la stanchezza e la pesantezza agli arti inferiori, cambia radicalmente a seconda della temperatura esterna. Con il freddo i sintomi regrediscono notevolmente come se la conduzione motoria difficoltosa (probabilmente causata dalla compressiona alta del midollo)in qualche modo migliorasse. Con il caldo ed esposto al sole, al contrario, avverto sempre astenia, senso di stordimento e maggiore pesantezza agli arti.
La differenza è davvero notevole.
Questa circostanza ha una spiegazione ed una plausibilità scientifica?
Grazie mille per la risposta
[#78]
Ex utente
Sale dottore, le scrivo questa mattina perché sono un po' preoccupato a causa di una fascicolazione che da ieri sera non smette di pulsare sulla parte in alto a sinistra della lingua. E' così fastidiosa e continua che mi ha reso difficile ieri notte l'addormentamento.
La continuità e la sede (che so non essere tra le più tranquillizzanti) della fascicolazioni deve indurmi a preccuparmi circa la natura eventualmente non benigna della stessa?
Le fascicolazioni al di sopra del collo, peraltro molto sporadiche(e dunque al di sopra della mia ernia cervicale) potrebbero dipendere da una tensione muscolare al collo stesso (che è in effetti teso e dolorante)con conseguente compressione di alcuni nervi sensitivi e- motori (mesi fa avevo delle parestesie sempre alla lingua e dei formicolii al viso).
Inoltre da ieri ho una brutta influenza con bronchite che mi sembra peggiorare ed esaltare i miei sintomi generali.
Cordialmente e ringraziandola in anticipo per l'eventuale risposta.
La continuità e la sede (che so non essere tra le più tranquillizzanti) della fascicolazioni deve indurmi a preccuparmi circa la natura eventualmente non benigna della stessa?
Le fascicolazioni al di sopra del collo, peraltro molto sporadiche(e dunque al di sopra della mia ernia cervicale) potrebbero dipendere da una tensione muscolare al collo stesso (che è in effetti teso e dolorante)con conseguente compressione di alcuni nervi sensitivi e- motori (mesi fa avevo delle parestesie sempre alla lingua e dei formicolii al viso).
Inoltre da ieri ho una brutta influenza con bronchite che mi sembra peggiorare ed esaltare i miei sintomi generali.
Cordialmente e ringraziandola in anticipo per l'eventuale risposta.
[#79]
Ex utente
Salve dottore, approfitto del fatto che probabilmente ancora non ha letto la precedente richiesta di stamattina, per porle un altro quesito più tecnico.
Volevo sapere per mia conoscenza e per mia tranquillità alcuni chiarimenti sui valori di un'elettromiografia. In particolare nella malattia del secondo motoneurone quali valori risultano sballati e in quale senso?
Da quello che ho capito un'elettromiografia segnala: durata e ampiezza dei PUM (che sono la stesa cosa di MUAP vero?), eventuale attività spontanea a riposo e non so cos'altro.
Qual è il valore da cui si evince la presenza di denervazione? L'ampiezza dei PUM aumentata? Quali sono i valori normali di ampiezza PUM (a me l'emg al braccio sinistro segnalava un valore di 1 per tutti i muscoli).
La durata invece cosa indica? Quali sono i valori normali? (io avevo da 12 a 14 nei diversi muscoli testati).
Ed ancora: una sofferenza radicolare provoca invece solo aumento della durata laddove non sia in atto denervazione?
Mediamente la denervazione quanto tempo impiega a manifestarsi nella malattia del 2° motoneurone dall'esordio dei primi sintomi (fascicolazioni, debolezza etc etc)? Nel mio caso erano trascorsi cinque mesi con fascicolazioni abbondanti sull'arto in questione e lieve debolezza anche clinicamente testata.
Forse ho scritto un enorme quantità di sciocchezze, ma in realtà lo scopo ovviamente é interrogativo.
Grazie delle eventuali risposte
Volevo sapere per mia conoscenza e per mia tranquillità alcuni chiarimenti sui valori di un'elettromiografia. In particolare nella malattia del secondo motoneurone quali valori risultano sballati e in quale senso?
Da quello che ho capito un'elettromiografia segnala: durata e ampiezza dei PUM (che sono la stesa cosa di MUAP vero?), eventuale attività spontanea a riposo e non so cos'altro.
Qual è il valore da cui si evince la presenza di denervazione? L'ampiezza dei PUM aumentata? Quali sono i valori normali di ampiezza PUM (a me l'emg al braccio sinistro segnalava un valore di 1 per tutti i muscoli).
La durata invece cosa indica? Quali sono i valori normali? (io avevo da 12 a 14 nei diversi muscoli testati).
Ed ancora: una sofferenza radicolare provoca invece solo aumento della durata laddove non sia in atto denervazione?
Mediamente la denervazione quanto tempo impiega a manifestarsi nella malattia del 2° motoneurone dall'esordio dei primi sintomi (fascicolazioni, debolezza etc etc)? Nel mio caso erano trascorsi cinque mesi con fascicolazioni abbondanti sull'arto in questione e lieve debolezza anche clinicamente testata.
Forse ho scritto un enorme quantità di sciocchezze, ma in realtà lo scopo ovviamente é interrogativo.
Grazie delle eventuali risposte
[#80]
Gentile Utente,
ha fatto due visite neurologiche molto recentemente e non sono state rilevate alterazioni degne di nota. Anche all'EMG è risultato "segni di lieve sofferenza radicolare a livello di C6 senza denervazione" (non consideri i valori assoluti perchè le conclusioni si traggono dal complesso dei vari elementi esaminati), pertanto un referto particolarmente incoraggiante.
Faccia i PEM e mi faccia sapere.
Cordialmente
ha fatto due visite neurologiche molto recentemente e non sono state rilevate alterazioni degne di nota. Anche all'EMG è risultato "segni di lieve sofferenza radicolare a livello di C6 senza denervazione" (non consideri i valori assoluti perchè le conclusioni si traggono dal complesso dei vari elementi esaminati), pertanto un referto particolarmente incoraggiante.
Faccia i PEM e mi faccia sapere.
Cordialmente
[#82]
Ex utente
Salve dottor Ferraloro, questa volta le scrivo non per me, ma per un amico.
Recentemente soffriva di parestesie agli arti superiori e inferiori ed ha effettuato al principio un rm della colonna. Quest'ultima ha mostrato la presenza di un inizio di artrosi cervicale con interessamento dei forami neurali, nonché la presenza di un'ernia contenuta in c4-c5 e alcune protrusioni in zona lombare e dorsale.
In seguito, per valutare la correlazione tra situazione della colonna e sintomatologia si è dapprima recato da un ortopedico e infine da un neurologo. Quest'ultimo si è dimostrato un po' scettivo sulla correlazione colonna-sintomi. Dalla visita neurologica è emerso:
- riflessi rotulei vivaci bilaterale
- riflessi plantari aboliti
- modesto nistagmo
ha richiesto, tranquillizzando comunque il mio amico, una rm encefalo, per massimo scrupolo e sulla ricetta (forse solo per dovere deontologico) ha scritto: sospetta demielinizzazione.
A questo punto, le volevo porre una domanda tecnica:
dal momento che dei tre segni neurologici rilevati alla visita, due di essi riguardano il sistema nervoso motorio, qualora essi fossero imputabili a placche da sclerosi multipla, tali placche non si sarebbero dovute già vedere sul midollo spinale esplorato nella rm schiena completa? Oppure problemi di riflessi anormali possono dipendere anche da placche del tronco encefalico, cioé di quella porzione di midollo allungato che si insinua oltre la colonna cervicale alta? E infine il midollo allungato e il tronco encefalico non sono in parte visibile da una risonanza del rachide cervicale?
In generale si può dire che nella sm ad ogni placca corrispondono segni e sintomi relativi all'area intaccata?
Volevo solo una risposta scientifica su questi punti, posto che con alta probabilità i problemi del mio amico non dipendono, come lo stesso neurologo ha detto, da patologie importanti (come la sm).
Grazie infinite per la disponibilità
Recentemente soffriva di parestesie agli arti superiori e inferiori ed ha effettuato al principio un rm della colonna. Quest'ultima ha mostrato la presenza di un inizio di artrosi cervicale con interessamento dei forami neurali, nonché la presenza di un'ernia contenuta in c4-c5 e alcune protrusioni in zona lombare e dorsale.
In seguito, per valutare la correlazione tra situazione della colonna e sintomatologia si è dapprima recato da un ortopedico e infine da un neurologo. Quest'ultimo si è dimostrato un po' scettivo sulla correlazione colonna-sintomi. Dalla visita neurologica è emerso:
- riflessi rotulei vivaci bilaterale
- riflessi plantari aboliti
- modesto nistagmo
ha richiesto, tranquillizzando comunque il mio amico, una rm encefalo, per massimo scrupolo e sulla ricetta (forse solo per dovere deontologico) ha scritto: sospetta demielinizzazione.
A questo punto, le volevo porre una domanda tecnica:
dal momento che dei tre segni neurologici rilevati alla visita, due di essi riguardano il sistema nervoso motorio, qualora essi fossero imputabili a placche da sclerosi multipla, tali placche non si sarebbero dovute già vedere sul midollo spinale esplorato nella rm schiena completa? Oppure problemi di riflessi anormali possono dipendere anche da placche del tronco encefalico, cioé di quella porzione di midollo allungato che si insinua oltre la colonna cervicale alta? E infine il midollo allungato e il tronco encefalico non sono in parte visibile da una risonanza del rachide cervicale?
In generale si può dire che nella sm ad ogni placca corrispondono segni e sintomi relativi all'area intaccata?
Volevo solo una risposta scientifica su questi punti, posto che con alta probabilità i problemi del mio amico non dipendono, come lo stesso neurologo ha detto, da patologie importanti (come la sm).
Grazie infinite per la disponibilità
[#83]
Gentile Utente,
nella SM le placche di demielinizzazione si localizzano prevalentemente a livello della sostanza bianca paraventricolare sia sopra che sottotentoriale oltre che in sede corticale e sottocorticale. Possono essere presenti anche nel midollo spinale.
Il tronco encefalico (di cui il midollo allungato o bulbo fa parte) non è visibile con la RM circoscritta alla colonna cervicale.
Cordialità
nella SM le placche di demielinizzazione si localizzano prevalentemente a livello della sostanza bianca paraventricolare sia sopra che sottotentoriale oltre che in sede corticale e sottocorticale. Possono essere presenti anche nel midollo spinale.
Il tronco encefalico (di cui il midollo allungato o bulbo fa parte) non è visibile con la RM circoscritta alla colonna cervicale.
Cordialità
[#84]
Ex utente
Grazie per la risposta. Proprio mentre le scrivo ho appena saputo (con alcuni giorni di anticipo rispetto alle previsioni della consegna del referto) che il mio amico, fortunatamente, non presenta placche o alterazioni di sorta neanche a livello cerebrale, bublo incluso ovviamente.
Grazie ancora per l'aiuto
Grazie ancora per l'aiuto
[#87]
Ex utente
Buongiorno dottor Ferraloro. Le scrivo per informazioni circa i potenziali evocati motori e sensitivi che dovrò eseguire questo giovedì.
Anzitutto (ma questo è l'aspetto minore) vorrei sapere si tratta o meno di un esame doloroso
Inoltre vorrei capire se eventuali anomalie evinte da quest'esame possono essere in base all'esame stesso ricondotte alla loro causa. Mi spiego meglio. Se risultano valori sballati è possibile capire se dipende dalla compressione del midollo a livello cervicale o da altro? I risultati consentono cioé di discriminare le diverse possibili cause?
La ringrazio per le eventuali risposte.
Nel frattempo i miei sintomi sono stabili, anzi onestamente nell'ultima settimana sto notando un lieve miglioramento soprattutto dell'astenia generale e minormente anche della fluidità della marcia. Permangono fascicolazioni diffuse, lieve debolezza e rigidità arti superiori e rigidità arti inferiori.
Cordialmente
Anzitutto (ma questo è l'aspetto minore) vorrei sapere si tratta o meno di un esame doloroso
Inoltre vorrei capire se eventuali anomalie evinte da quest'esame possono essere in base all'esame stesso ricondotte alla loro causa. Mi spiego meglio. Se risultano valori sballati è possibile capire se dipende dalla compressione del midollo a livello cervicale o da altro? I risultati consentono cioé di discriminare le diverse possibili cause?
La ringrazio per le eventuali risposte.
Nel frattempo i miei sintomi sono stabili, anzi onestamente nell'ultima settimana sto notando un lieve miglioramento soprattutto dell'astenia generale e minormente anche della fluidità della marcia. Permangono fascicolazioni diffuse, lieve debolezza e rigidità arti superiori e rigidità arti inferiori.
Cordialmente
[#88]
Gentile Utente,
l'esecuzione dei Potenziali Evocati non è dolorosa perchè si basa sulla rilevazione di potenziali che vengono rilevati da elettrodi posti lungo la via in esame.
Tale studio consente una diagnosi topografica delle eventuali lesioni ed una loro localizzazione spinale, troncoencefalica, ecc.
Cordialmente
l'esecuzione dei Potenziali Evocati non è dolorosa perchè si basa sulla rilevazione di potenziali che vengono rilevati da elettrodi posti lungo la via in esame.
Tale studio consente una diagnosi topografica delle eventuali lesioni ed una loro localizzazione spinale, troncoencefalica, ecc.
Cordialmente
[#89]
Ex utente
Buongiorno dottor Ferraloro, le scrivo per aggiornarla sugli esiti dei PESS e dei PEM effettuati ieri pomeriggio.
L'esame è stato esguito scrupolosamente e non è stata evidenziata alcuna anomalia. In particolare:
PES ASS: ERB e risposta corticale di latenze nei limiti della norma per stimolazione da nervo mediano al polso bilateralmente
PESS AII: risposta corticale di latenza nei limiti della norma per stimolazioni da nervo tibiale al malleolo mediale biliteralmente
PEM ASS: tempo di conduzione centrale nei limiti della norma per registrazioni del muscolo I interosseo bilateralmente
PEM AAII: tempo di conduzione centrale nei limiti della norma per registrazioni da muscolo tibiale anteriore bilateralmente
E'stato eseguita anche una quarta visita neurologica da altro neurologo che rileva soltanto: deficit motorio (modesto) a carico del tricipite brachiale (me lo ha testato in un movimento specifico) bilateralmente (l'ultima volta solo a sinistra, un mese fa). Può l'ernia, che è mediana e paramediana sinistra causare un tale deficit anche a destra?
Riflessi considerati più o meno nella norma. Lievissimo Hoffman (a suo dire trascurabile), riflessi arti inferiori vivaci (specie i rotulei), mentre normali quelli degli arti superiori (con lieve iporeflessia del sinistro). No babinski (plantare normale).
Forza gambe normale. Tono normale. Forza testata a livello dei nervi cranici (lingua, occhi, fronte, bocca): nella norma. No ipotrofie riscontrate.
La situazione sintomi è la seguente: leive miglioramento da circa 8-10 giorni della stanchezza generale. Più o meno stabili gli altri sintomi, ovvero: debolezza braccia in alcuni specifici movimenti; rigidità gambe con lieve impaccio nella marcia e affaticabilità delle stesse. Fascicolazioni muscolari diffuse ovunque.
A questo punto mi sorgono alcune domande:
- è possibile che la compressione midollare (comunque riscontrata dalla rm) causi la suddetta sintomatologia (in particolare il senso di rigidtà alle gambe e di debolezza alle braccia) senza che i PEM risultino alterati?
- qualora la risposta alla domanda precedente fosse negativa, che tipo di accertamenti dovrei continuare a fare? Nuova emg quattro arti (considerando che è stato testato solo il superiore sn)? Altri esami di alcun tipo?
- non per battere sul chiodo fisso, ma, a seguito delle ulteriori novità ritiene sempre molto improbabile o escludibile una sla ? (purtroppo ho letto che i PEM risultano sballati solo nel 30% dei casi di SLA, le risulta?). Se così fosse, allora avrei quasi preferito trovare un valore sballato dei PEM compatibile con la compressione midollare...
in ogni caso la cosa che più mi interessa è capire se una compressione midollare lieve (ma comunque sintomatologica) può non causare anomalie ai PEM e PESS, eppure dare sintomi (che tra l'altro includono evidenze alla visita clinica seppur modeste...riflessi vivaci arti inferiori e superiore destro e lieve hoffman).
Che ne pensa?
Francamente non avendomi il neurologo di ieri dato ulteriori indicazioni se non un generico "va tutto bene, ma eventualmente prosegua pure con i controlli" mi sento spiazzato.
Grazie infinite per la risposta.
L'esame è stato esguito scrupolosamente e non è stata evidenziata alcuna anomalia. In particolare:
PES ASS: ERB e risposta corticale di latenze nei limiti della norma per stimolazione da nervo mediano al polso bilateralmente
PESS AII: risposta corticale di latenza nei limiti della norma per stimolazioni da nervo tibiale al malleolo mediale biliteralmente
PEM ASS: tempo di conduzione centrale nei limiti della norma per registrazioni del muscolo I interosseo bilateralmente
PEM AAII: tempo di conduzione centrale nei limiti della norma per registrazioni da muscolo tibiale anteriore bilateralmente
E'stato eseguita anche una quarta visita neurologica da altro neurologo che rileva soltanto: deficit motorio (modesto) a carico del tricipite brachiale (me lo ha testato in un movimento specifico) bilateralmente (l'ultima volta solo a sinistra, un mese fa). Può l'ernia, che è mediana e paramediana sinistra causare un tale deficit anche a destra?
Riflessi considerati più o meno nella norma. Lievissimo Hoffman (a suo dire trascurabile), riflessi arti inferiori vivaci (specie i rotulei), mentre normali quelli degli arti superiori (con lieve iporeflessia del sinistro). No babinski (plantare normale).
Forza gambe normale. Tono normale. Forza testata a livello dei nervi cranici (lingua, occhi, fronte, bocca): nella norma. No ipotrofie riscontrate.
La situazione sintomi è la seguente: leive miglioramento da circa 8-10 giorni della stanchezza generale. Più o meno stabili gli altri sintomi, ovvero: debolezza braccia in alcuni specifici movimenti; rigidità gambe con lieve impaccio nella marcia e affaticabilità delle stesse. Fascicolazioni muscolari diffuse ovunque.
A questo punto mi sorgono alcune domande:
- è possibile che la compressione midollare (comunque riscontrata dalla rm) causi la suddetta sintomatologia (in particolare il senso di rigidtà alle gambe e di debolezza alle braccia) senza che i PEM risultino alterati?
- qualora la risposta alla domanda precedente fosse negativa, che tipo di accertamenti dovrei continuare a fare? Nuova emg quattro arti (considerando che è stato testato solo il superiore sn)? Altri esami di alcun tipo?
- non per battere sul chiodo fisso, ma, a seguito delle ulteriori novità ritiene sempre molto improbabile o escludibile una sla ? (purtroppo ho letto che i PEM risultano sballati solo nel 30% dei casi di SLA, le risulta?). Se così fosse, allora avrei quasi preferito trovare un valore sballato dei PEM compatibile con la compressione midollare...
in ogni caso la cosa che più mi interessa è capire se una compressione midollare lieve (ma comunque sintomatologica) può non causare anomalie ai PEM e PESS, eppure dare sintomi (che tra l'altro includono evidenze alla visita clinica seppur modeste...riflessi vivaci arti inferiori e superiore destro e lieve hoffman).
Che ne pensa?
Francamente non avendomi il neurologo di ieri dato ulteriori indicazioni se non un generico "va tutto bene, ma eventualmente prosegua pure con i controlli" mi sento spiazzato.
Grazie infinite per la risposta.
[#90]
Gentile Utente,
mi fa piacere che i PEM e i PESS siano nella norma. Anche dall'esame clinico non c'è nulla di particolarmente impegnativo. Il lieve quadro clinico, penso, che sia compatibile con la lieve compressione midollare e con la negatività dei PEM e dei PESS. Comunque penso che sia opportuno completare l'iter diagnostico con l'EMG ai quattro arti. Non pensi comunque a patologie gravi.
Cordialità
mi fa piacere che i PEM e i PESS siano nella norma. Anche dall'esame clinico non c'è nulla di particolarmente impegnativo. Il lieve quadro clinico, penso, che sia compatibile con la lieve compressione midollare e con la negatività dei PEM e dei PESS. Comunque penso che sia opportuno completare l'iter diagnostico con l'EMG ai quattro arti. Non pensi comunque a patologie gravi.
Cordialità
[#91]
Ex utente
Grazie dottor Ferraloro, la sua risposta mi ha confortato molto. Purtroppo dopo un periodo di relativa tranquillità, da due giorni sono tornati pensieri poco edificanti.
Mi sembra di capire, da quanto dice, che una compressione può essere sintomatica (anche modestamente), ma non alterare in maniera evidente i PEM.
La cosa che mi preoccupa un poì è che nel complesso noto un progressivo e lento peggioramento della mobilità delle braccia con la sensazione di muscoli che tirano dalla mano al collo in seguito a determinati movimenti. Il neurologo ha trovato debolezza (modesta) esclusivamente nell'area tricipitale. Spero che questo insieme di fattori sia compatibile con l'ernia c5-c6 e la protrusione c6-c7. L'unica cosa che non mi torna è che sia l'ernia che la protrusione sono mediane e paramediane sinistre, mentre la debolezza e il senso di impaccio sono bilaterali. Un'ernia mediana, d'altronde, forse può compromettere le radici bilateralmente, oltre che il midollo...o forse la comrpessione del midollo da sola spiega la tetraipostenia, che ne pensa?
Detto questo, le vorrei chiedere un consiglio franco. Credo di avere a questo punto due possibilità:
1- continuare con la fisioterapia per 2-3 mesi e poi effettuare rm cervicale di controllo e emg 4 arti, sperando nel frattempo in miglioramenti o stabilizzazione dei sintomi.
2- effettuare il prima possibile emg 4 arti (e comunque nel frattempo continuare la fisioterapia)
Lei cosa mi consiglia?
Grazie infinite nuovamente.
Mi sembra di capire, da quanto dice, che una compressione può essere sintomatica (anche modestamente), ma non alterare in maniera evidente i PEM.
La cosa che mi preoccupa un poì è che nel complesso noto un progressivo e lento peggioramento della mobilità delle braccia con la sensazione di muscoli che tirano dalla mano al collo in seguito a determinati movimenti. Il neurologo ha trovato debolezza (modesta) esclusivamente nell'area tricipitale. Spero che questo insieme di fattori sia compatibile con l'ernia c5-c6 e la protrusione c6-c7. L'unica cosa che non mi torna è che sia l'ernia che la protrusione sono mediane e paramediane sinistre, mentre la debolezza e il senso di impaccio sono bilaterali. Un'ernia mediana, d'altronde, forse può compromettere le radici bilateralmente, oltre che il midollo...o forse la comrpessione del midollo da sola spiega la tetraipostenia, che ne pensa?
Detto questo, le vorrei chiedere un consiglio franco. Credo di avere a questo punto due possibilità:
1- continuare con la fisioterapia per 2-3 mesi e poi effettuare rm cervicale di controllo e emg 4 arti, sperando nel frattempo in miglioramenti o stabilizzazione dei sintomi.
2- effettuare il prima possibile emg 4 arti (e comunque nel frattempo continuare la fisioterapia)
Lei cosa mi consiglia?
Grazie infinite nuovamente.
[#92]
Gentile Utente,
un'ernia mediana e la compressione anche se lieve del midollo potrebbe dare una sintomatologia bilaterale.
Circa le due possibilità da Lei espresse mi pare che la seconda via sia preferibile (EEG eseguita prima, nel corso della fisioterapia) perchè essendo ritornati <<pensieri poco edificanti>> non sarebbe utile per Lei attendere ancora dei mesi con il rischio di aumentare a dismisura la Sua ansia.
Cordiali saluti
un'ernia mediana e la compressione anche se lieve del midollo potrebbe dare una sintomatologia bilaterale.
Circa le due possibilità da Lei espresse mi pare che la seconda via sia preferibile (EEG eseguita prima, nel corso della fisioterapia) perchè essendo ritornati <<pensieri poco edificanti>> non sarebbe utile per Lei attendere ancora dei mesi con il rischio di aumentare a dismisura la Sua ansia.
Cordiali saluti
[#93]
Ex utente
Salve dottor Ferraloro, le volevo comunicare che, anche a seguito di un consulto a distanza con un assistente del neurologo che mi effettuà l'emg al braccio sinistro, ho deciso di attendere due-tre mesi prima di effettuare nuove esami. Sono stato molto tranquillizzato e mi è stato detto che quell'emg non faceva altro che documentare un danno neurogeno di vecchia data non più in atto, senza alcun processo di denervazione-reinnervazione. Questo secondo l'avviso della persona con cui ho parlato esclude assieme alla visita clinica il rischio di una sla.
Lei che ne pensa?
Le volevo poi chiedere un'altra cosa. Un'ernia, a seguito di movimenti o traumi di vario tipo, può cambiare di posizione (ad esempio da paramediana sinistra a paramediana destra) oppure ingrandirsi occupando uno spazio maggiore?
Glielo domando perché da circa 15 giorni ho la netta impressione che i sintomi siano più evidenti sul braccio destro, mentre prima li avvertivo maggiormente sul sinistro.
Grazie infinite per le risposte.
Cordialmente
Lei che ne pensa?
Le volevo poi chiedere un'altra cosa. Un'ernia, a seguito di movimenti o traumi di vario tipo, può cambiare di posizione (ad esempio da paramediana sinistra a paramediana destra) oppure ingrandirsi occupando uno spazio maggiore?
Glielo domando perché da circa 15 giorni ho la netta impressione che i sintomi siano più evidenti sul braccio destro, mentre prima li avvertivo maggiormente sul sinistro.
Grazie infinite per le risposte.
Cordialmente
[#94]
Gentile Utente,
per il primo quesito sono perfettamente d'accordo col collega che Le ha dato l'indicazione.
Circa l'aumento del volume erniario, è certamente possibile un aumento delle dimensioni. Infatti consideri che le ernie in linea di massima inizialmente sono delle semplici protrusioni e solo successivamente tendono, quando succede, a diventarie vere ernie.
Cordialità
per il primo quesito sono perfettamente d'accordo col collega che Le ha dato l'indicazione.
Circa l'aumento del volume erniario, è certamente possibile un aumento delle dimensioni. Infatti consideri che le ernie in linea di massima inizialmente sono delle semplici protrusioni e solo successivamente tendono, quando succede, a diventarie vere ernie.
Cordialità
[#95]
Ex utente
Salve dottor Ferraloro,
le volevo chiedere se è possibile mostrarle in qualche modo le immagini dell'ernia cervicale. Sono riuscito a inviarle al dottor Perrini di Neurochirurgia il quale gentilmente ha espresso un suo parere.
Avrei deciso per prudenza di sentire il parere dal vivo di un neurochirurgo, ma ho tempi di attesa notevoli.
Dal momento che lei è stato così gentile da seguirmi in questi mesi con dedizione e costanza, mi farebbe piacere se potesse anche lei esprimere un parere su queste immagini. Non certo per sfiducia nei dottori che hanno avuto occasione di visionarle, ma proprio per particolare fiducia nei suoi confronti (oltre che per la ovvia preferibilità di più pareri su quella che è una questione pur non grave comunque delicata in merito alle scelte da compiere).
Ovviamente se ciò non le crea problemi tecnici o di tempo.
Eventualmente avrebbe un indirizzo mail di lavoro cui poter fare riferimento?
Si regoli liberamente (soprattutto perché ha già fatto moltissimo, anche troppo, per me).
Intanto questa sera in un laboratorio eseguirò una rm dorsale e lombo-sacrale per concludere lo studio della colonna. La informerò circa il referto.
Grazie infinite
Cordialmente
le volevo chiedere se è possibile mostrarle in qualche modo le immagini dell'ernia cervicale. Sono riuscito a inviarle al dottor Perrini di Neurochirurgia il quale gentilmente ha espresso un suo parere.
Avrei deciso per prudenza di sentire il parere dal vivo di un neurochirurgo, ma ho tempi di attesa notevoli.
Dal momento che lei è stato così gentile da seguirmi in questi mesi con dedizione e costanza, mi farebbe piacere se potesse anche lei esprimere un parere su queste immagini. Non certo per sfiducia nei dottori che hanno avuto occasione di visionarle, ma proprio per particolare fiducia nei suoi confronti (oltre che per la ovvia preferibilità di più pareri su quella che è una questione pur non grave comunque delicata in merito alle scelte da compiere).
Ovviamente se ciò non le crea problemi tecnici o di tempo.
Eventualmente avrebbe un indirizzo mail di lavoro cui poter fare riferimento?
Si regoli liberamente (soprattutto perché ha già fatto moltissimo, anche troppo, per me).
Intanto questa sera in un laboratorio eseguirò una rm dorsale e lombo-sacrale per concludere lo studio della colonna. La informerò circa il referto.
Grazie infinite
Cordialmente
[#100]
Gentile Utente,
ho visionato le immagini RM che mi ha inviato. Purtroppo, per motivi tecnici, non sono molto nitide.
Da quello che vedo la compressione midollare è abbastanza evidente e potrebbe giustificare la maggioranza dei Suoi sintomi ma una valutazione diretta neurochirurgica è senz'altro consigliabile. Infatti il neurochirurgo dovrebbe valutare le immagini associate alla clinica e seguine l'evoluzione nel tempo.
Cordialmente
ho visionato le immagini RM che mi ha inviato. Purtroppo, per motivi tecnici, non sono molto nitide.
Da quello che vedo la compressione midollare è abbastanza evidente e potrebbe giustificare la maggioranza dei Suoi sintomi ma una valutazione diretta neurochirurgica è senz'altro consigliabile. Infatti il neurochirurgo dovrebbe valutare le immagini associate alla clinica e seguine l'evoluzione nel tempo.
Cordialmente
[#101]
Ex utente
Grazie mille dottore per il suo prezioso parere, che tra l'altro coincide con quello del suo collega di neurochirurgia di questo stesso sito (il quale ha parlato di ernia che richiede un approccio chirurgico fortemente consigliato (ovviamente previo consulto approfondito con neurochirurgo dal vivo e previa valutazione di tutte le possibilità e variabili in gioco). Ovvio che prima di prendere una decisione del genere vorrei idagare ogni altra strada possibile.
Il punto è che il neurologo-elettromiografista mi sembrò sottostimare il ruolo dell'ernia e questo mi aveva gettato un po' in confusione anche in merito all'opportunità di consultare quanto meno un neurochirurgo (cosa che invece mi aveva vivamente consigliato la seconda neurologa che mi aveva visitato il 24 febbraio).
La fisioterapia al momento non sta sortendo grandi benefici, anzi la situazione delle braccia mi sembra ingravescente (non ho limitazioni nei movimenti, ma l'affaticabilità e la tensione muscolare/senso di impaccio) è notevole e va dal collo fino alla mano.
Provvederò a breve a richiedere una visita neurochirurgica e l'aggiornerò in merito.
Grazie ancora
Cordialmente
Il punto è che il neurologo-elettromiografista mi sembrò sottostimare il ruolo dell'ernia e questo mi aveva gettato un po' in confusione anche in merito all'opportunità di consultare quanto meno un neurochirurgo (cosa che invece mi aveva vivamente consigliato la seconda neurologa che mi aveva visitato il 24 febbraio).
La fisioterapia al momento non sta sortendo grandi benefici, anzi la situazione delle braccia mi sembra ingravescente (non ho limitazioni nei movimenti, ma l'affaticabilità e la tensione muscolare/senso di impaccio) è notevole e va dal collo fino alla mano.
Provvederò a breve a richiedere una visita neurochirurgica e l'aggiornerò in merito.
Grazie ancora
Cordialmente
[#104]
Ex utente
Buongiorno dottor Ferraloro,
le volevo porre un quesito.
Secondo lei è possibile che un problema meccanico come un'ernia cervicale che comprime strutture come il midollo possa scatenare una condizione di ipereccitabilità neuromuscolare che era già latente?
Glielo chiedo perché nella mia vicenda vi è una correlazione cronologica perfetta tra esordio dei sintomi di probabilissima origine erniaria (cervicobrachialgia sinistra con parestesie e fascicolazioni lungo c6 e poi sintomi midollari a seguire) e una condizione di probabile ipereccitabilità neuromuscolare (fascicolazioni diffuse, sensazioni di tensione facciale e al cavo orale, miochimie ai polpacci, alle palpebre, parestesie alla lingua etc etc).
Vorrei sapere se questa correlazione indiretta tra i due eventi è possibile, dal momento che alcuni dei sintomi che ho non credo siano correlabili in via diretta alla compressione midollare.
Riguardo invece alle fascicolazioni nello specifico, da quanto ha potuto visionare nelle immagini le sembra possibile che la compressione erniaria sia tale da generare sintomi come le fascicolazioni diffuse sottolesionali riconducibili al contatto della compressione con le corna anteriori (secondo motoneurone)?
O è più probabile che le fascicolazioni rientrino nel quadro generale di ipereccitabilità (non essendo state nemmeno rilevate all'emg arto superiore sinistro)?
Grazie infinite.
le volevo porre un quesito.
Secondo lei è possibile che un problema meccanico come un'ernia cervicale che comprime strutture come il midollo possa scatenare una condizione di ipereccitabilità neuromuscolare che era già latente?
Glielo chiedo perché nella mia vicenda vi è una correlazione cronologica perfetta tra esordio dei sintomi di probabilissima origine erniaria (cervicobrachialgia sinistra con parestesie e fascicolazioni lungo c6 e poi sintomi midollari a seguire) e una condizione di probabile ipereccitabilità neuromuscolare (fascicolazioni diffuse, sensazioni di tensione facciale e al cavo orale, miochimie ai polpacci, alle palpebre, parestesie alla lingua etc etc).
Vorrei sapere se questa correlazione indiretta tra i due eventi è possibile, dal momento che alcuni dei sintomi che ho non credo siano correlabili in via diretta alla compressione midollare.
Riguardo invece alle fascicolazioni nello specifico, da quanto ha potuto visionare nelle immagini le sembra possibile che la compressione erniaria sia tale da generare sintomi come le fascicolazioni diffuse sottolesionali riconducibili al contatto della compressione con le corna anteriori (secondo motoneurone)?
O è più probabile che le fascicolazioni rientrino nel quadro generale di ipereccitabilità (non essendo state nemmeno rilevate all'emg arto superiore sinistro)?
Grazie infinite.
[#105]
Gentile Utente,
non è possibile dare delle risposte certe al Suo quesito.
Dalle immagini visionate e intuitivamente mi viene da pensare che le fascicolazioni possano essere originate da ipereccitabilità neuromuscolare, indipendentemente dalla compressione erniaria del midollo spinale anche se non si può escludere completamente che una componente compressiva possa contribuire in parte alla loro genesi.
Cordiali saluti
non è possibile dare delle risposte certe al Suo quesito.
Dalle immagini visionate e intuitivamente mi viene da pensare che le fascicolazioni possano essere originate da ipereccitabilità neuromuscolare, indipendentemente dalla compressione erniaria del midollo spinale anche se non si può escludere completamente che una componente compressiva possa contribuire in parte alla loro genesi.
Cordiali saluti
[#106]
Ex utente
Grazie molte.
Qualora si trattasse, come probabile, di ipereccitabilità generica, le risulta che quest'ultima possa essere scatenata o in qualche modo resa manifesta, se latente, da un evento meccanico come un'ernia cervicale compressiva?
La coincidenza dei sintomi, infatti, escludendo per ipotesi che vi sia un reale interessamento delle corna anteriori, farebbe pensare ad legame tra lo shock meccanico e il manifestarsi dell'ipereccitabilità neuromuscolare (le ricordo fra l'altro che già in passato ho avuto episodi ricorrenti duraturi di palpebra ballerina e saltuarie fascicolazioni alle gambe, quindi è probabile che vi fosse già una generica ipereccitabilità che forse è stata solo esacerbata dallo shock dell'ernia). Che ne pensa?
Ancora grazie mille per la disponibilità.
In ogni caso mi metterò in contatto con un neurochirurgo qui a Roma subito dopo le vacanze pasquali.
Approfitto per farle i miei migliori auguri di una felice e serena Pasqua.
Cordialmente.
Qualora si trattasse, come probabile, di ipereccitabilità generica, le risulta che quest'ultima possa essere scatenata o in qualche modo resa manifesta, se latente, da un evento meccanico come un'ernia cervicale compressiva?
La coincidenza dei sintomi, infatti, escludendo per ipotesi che vi sia un reale interessamento delle corna anteriori, farebbe pensare ad legame tra lo shock meccanico e il manifestarsi dell'ipereccitabilità neuromuscolare (le ricordo fra l'altro che già in passato ho avuto episodi ricorrenti duraturi di palpebra ballerina e saltuarie fascicolazioni alle gambe, quindi è probabile che vi fosse già una generica ipereccitabilità che forse è stata solo esacerbata dallo shock dell'ernia). Che ne pensa?
Ancora grazie mille per la disponibilità.
In ogni caso mi metterò in contatto con un neurochirurgo qui a Roma subito dopo le vacanze pasquali.
Approfitto per farle i miei migliori auguri di una felice e serena Pasqua.
Cordialmente.
[#108]
Ex utente
Gentile dottore Ferraloro, scusi se la disturbo ancora, ma vorrei chiederle se i seguenti sintomi che accuso in maniera saltuaria e altalenante, ma comunque continuativa da Settembre ad oggi, possono far parte anch'essi di una condizione di ipereccitabilità e-o correlabili ad una tensione muscolare cervicale, oppure no:
- tensione muscolare al cavo orale, con senso di costrizione che viene e va alla lingua.
- fascicolazioni alla lingua molto saltuarie, ma presenti (un paio di volte le ho anche potute vedere).
- vibrazioni-bruciori sempre alla lingua.
- senso di tensione e di pressione sempre sulla lingua
- oppressione al collo anteriore e posteriore, e alla gola con il classico nodo alla gola anch'esso saltuario.
- dolore e contrattura della muscolatura cervicale.
- fascicolazioni in altri muscoli facciali (mento, guance, fronte) relativamente sporadiche, ma presenti. Le posso anche provocare contraendo ad esempio i muscoli del mento.
- blefarospasmo saltuario.
In particolare, forse perché più fastidiosi, mi danno pensiero i problemi alla lingua.
Le sembra tutto riconducibile all'ipereccitabilità connessa al mio quadro generale?
Grazie mille.
- tensione muscolare al cavo orale, con senso di costrizione che viene e va alla lingua.
- fascicolazioni alla lingua molto saltuarie, ma presenti (un paio di volte le ho anche potute vedere).
- vibrazioni-bruciori sempre alla lingua.
- senso di tensione e di pressione sempre sulla lingua
- oppressione al collo anteriore e posteriore, e alla gola con il classico nodo alla gola anch'esso saltuario.
- dolore e contrattura della muscolatura cervicale.
- fascicolazioni in altri muscoli facciali (mento, guance, fronte) relativamente sporadiche, ma presenti. Le posso anche provocare contraendo ad esempio i muscoli del mento.
- blefarospasmo saltuario.
In particolare, forse perché più fastidiosi, mi danno pensiero i problemi alla lingua.
Le sembra tutto riconducibile all'ipereccitabilità connessa al mio quadro generale?
Grazie mille.
[#110]
Ex utente
Grazie mille.
Sull'ansia, temo che non sia l'elemento principale, anche se non posso escluderlo.
Sicuramente non posso dire di essere del tutto tranquillo. A proposito di questo, spero che questi sintomi che le ho elencato non siano riconducibili a patologie degenerative..
la ringrazio ancora e proverò a starmene tranquillo
Di nuovo buona pasqua.
Sull'ansia, temo che non sia l'elemento principale, anche se non posso escluderlo.
Sicuramente non posso dire di essere del tutto tranquillo. A proposito di questo, spero che questi sintomi che le ho elencato non siano riconducibili a patologie degenerative..
la ringrazio ancora e proverò a starmene tranquillo
Di nuovo buona pasqua.
[#111]
Gentile utente,
la presenza di numerosi consulti e la lunghezza degli stessi, la preoccupazione continua per un qualsiasi sintomo di minima entita' fanno propendere per un problema di tipo psichiatrico che deve essere valutato correttamente.
La possibilita' di trattamento e' importante soprattutto per il fatto che e' un uomo giovane che puo' avere beneficio da numerosi trattamenti.
Piuttosto che girare in internet e cercare risposte non appropriate ai suoi problemi, nonche' fare esami che risultano continuamento negativi, si rivolga con fiducia ad uno psichiatra.
la presenza di numerosi consulti e la lunghezza degli stessi, la preoccupazione continua per un qualsiasi sintomo di minima entita' fanno propendere per un problema di tipo psichiatrico che deve essere valutato correttamente.
La possibilita' di trattamento e' importante soprattutto per il fatto che e' un uomo giovane che puo' avere beneficio da numerosi trattamenti.
Piuttosto che girare in internet e cercare risposte non appropriate ai suoi problemi, nonche' fare esami che risultano continuamento negativi, si rivolga con fiducia ad uno psichiatra.
https://wa.me/3908251881139
https://www.instagram.com/psychiatrist72/
[#112]
Ex utente
Dottor Ruggiero, la ringrazio molto per l'interessamento e per il suo intervento.
Il lato psichiatrico lo sto già affrontando non solo con me stesso ma anche avvalendomi di un aiuto terapeutico (psicoterapia) da ormai circa cinque mesi. Qualche beneficio da questo punto di visa l'ho anche riscontrato, ma il problema dell'ansia legata alla paura di avere malattie gravi non posso dire sia del tutto risolto.
In ogni modo ci tengo a precisare che la situazione psichica, la cui centralità non nego affatto, si affianca ad uno stato fisico assai precario con una dignosi per il momento parziale e non del tutto chiara (e questo non solo a detta mia).
Cordiali saluti
Il lato psichiatrico lo sto già affrontando non solo con me stesso ma anche avvalendomi di un aiuto terapeutico (psicoterapia) da ormai circa cinque mesi. Qualche beneficio da questo punto di visa l'ho anche riscontrato, ma il problema dell'ansia legata alla paura di avere malattie gravi non posso dire sia del tutto risolto.
In ogni modo ci tengo a precisare che la situazione psichica, la cui centralità non nego affatto, si affianca ad uno stato fisico assai precario con una dignosi per il momento parziale e non del tutto chiara (e questo non solo a detta mia).
Cordiali saluti
[#114]
Ex utente
Sia per mia personale scelta, sia secondo il parere dello psichiatra che mi segue, non vi è necessità di prospettare un trattamento farmacologico. Stiamo seguendo la strada della psicoterapia con sedute settimanali.
In tutta onestà sono dell'opinione che questo potrà sortire come in parte già sta facendo, gli effetti desiderati (oltre al lavoro personale con me stesso che resta ovviamente l'elemento centrale).
Senza negare in nessun modo il legame tra psiche e corpo, ribadisco che nella mia situazione i quadri sono due ed entrambi meritano una valutazione e un'attenzione adeguata.
La ringrazio ancora per i suoi consigli.
Cordialmente
In tutta onestà sono dell'opinione che questo potrà sortire come in parte già sta facendo, gli effetti desiderati (oltre al lavoro personale con me stesso che resta ovviamente l'elemento centrale).
Senza negare in nessun modo il legame tra psiche e corpo, ribadisco che nella mia situazione i quadri sono due ed entrambi meritano una valutazione e un'attenzione adeguata.
La ringrazio ancora per i suoi consigli.
Cordialmente
[#115]
Ex utente
Salve dottor Ferraloro, la volevo aggiornare sulla mia situazione.
Domani effettuerò una visita da un neurologo amico di famiglia che lavora in un ospedale in cui vi è un'ottima scuola di neurochirurgia, pertanto dovrebbe consigliarmi un neurochirurgo per valutare la mia condizione.
Nel frattempo i sintomi sono relativamente stabili. Continua il senso di impaccio e rigidità ai quattro arti, le fascicolazioni diffuse e molto frequenti e dei tremori muscolari sotto sforzo e a volte anche a riposo. A suo avviso i tremori agli arti sono compatibili con la compressione midollare cervicale?
La forza tutto sommato mi sembra conservata. Ho debolezza solo nell'effettuare specifici movimenti (più che debolezza, senso di muscoli che tirano), mentre ad esempio riesco ad eseguire con gambe e braccia esercizi anche piuttosto impegnativi sul piano dello sforzo (nella stessa misura e quantità che le segnalai più di due mesi fa). Certo è che alcune attività come la corsa ad esempio mi riescono molto difficili da sostenere (ma più per l'impaccio che per la debolezza).
Spero davvero di riuscire a chiarire definitivamente il mio quadro complessivo.
Crede che, al di là di tutto, l'assenza di evidenti peggioramenti sul piano della forza fisica complessiva possa essere un buon segno rispetto alle ipotesi diagnostiche definitive?
La aggiornerò domani sugli esiti del controllo neurologico.
Cordialmente e ringraziandola moltissimo in anticipo.
Domani effettuerò una visita da un neurologo amico di famiglia che lavora in un ospedale in cui vi è un'ottima scuola di neurochirurgia, pertanto dovrebbe consigliarmi un neurochirurgo per valutare la mia condizione.
Nel frattempo i sintomi sono relativamente stabili. Continua il senso di impaccio e rigidità ai quattro arti, le fascicolazioni diffuse e molto frequenti e dei tremori muscolari sotto sforzo e a volte anche a riposo. A suo avviso i tremori agli arti sono compatibili con la compressione midollare cervicale?
La forza tutto sommato mi sembra conservata. Ho debolezza solo nell'effettuare specifici movimenti (più che debolezza, senso di muscoli che tirano), mentre ad esempio riesco ad eseguire con gambe e braccia esercizi anche piuttosto impegnativi sul piano dello sforzo (nella stessa misura e quantità che le segnalai più di due mesi fa). Certo è che alcune attività come la corsa ad esempio mi riescono molto difficili da sostenere (ma più per l'impaccio che per la debolezza).
Spero davvero di riuscire a chiarire definitivamente il mio quadro complessivo.
Crede che, al di là di tutto, l'assenza di evidenti peggioramenti sul piano della forza fisica complessiva possa essere un buon segno rispetto alle ipotesi diagnostiche definitive?
La aggiornerò domani sugli esiti del controllo neurologico.
Cordialmente e ringraziandola moltissimo in anticipo.
[#116]
Gentile Utente,
non è possibile valutare la Sua situazione senza una visita diretta, le fascicolazioni potrebbero essere compatibili con la compressione midollare ma, Le ripeto, vanno valutate direttamente. Senz'altro positivo è l'assenza di peggioramento.
Faccia la visita e mi faccia sapere.
Cordialità
non è possibile valutare la Sua situazione senza una visita diretta, le fascicolazioni potrebbero essere compatibili con la compressione midollare ma, Le ripeto, vanno valutate direttamente. Senz'altro positivo è l'assenza di peggioramento.
Faccia la visita e mi faccia sapere.
Cordialità
[#117]
Ex utente
Salve dottore, eccomi di ritorno dalla visita neurologica.
La visita è stata relativamente breve (testati solo i riflessi e Mingazzini alle braccia e gambe senza prove di forza più complesse). Riflessi vivaci, ma considerati normali, forza nella norma (al Mingazzini, poiché contro resistenza non è stata neanche testata).
Il neurologo ha provato a vedere fascicolazioni, ma non ne è uscita fuori neanche una.
Ha poi visionato le immagini dell'ernia e da una parte ha asserito che la compressione c'è ed è evidente, dall'altra però, alla luce dei PEM, ha detto che non c'è sofferenza midollare. Risultato: i sintomi ai quattro arti non sarebbero causati dalla compressione (ivi compresa la rigidtà e l'impaccio).
Insomma alla fine il dottore si è orientato verso una diagnosi di somatizzazione alla quale in tutta onestà credo pochissimo.
Ho una compressione midollare evidente, i riflessi vivaci (anche se non eccessivamente) e si nega che i problemi alla marcia e al braccio destro possano dipendere dall'ernia. Mentre scrivo al momento entrambe le braccia tirano tantissimo. Come può essere l'ernia del tutto innocente rispetto a questi sintomi?
In ogni caso, a parte questo, il neurologo ha categoricamente escluso la possibilità di malattie neuromuscolari sia per la clinica sia per gli accertamenti fatti fin'ora e mi ha sconsigliato di effettuare nuovi accertamenti.
In conclusione mi ha detto di NON andare da un neurochirurgo (affermando che i neurochirurgi operano comunque...mi è sembrato un giudizio un po' affrettato..) di fare fisioterapia e di lavorare sull'aspetto psicosomatico.
Io francamente sono davvero spiazzato.
Lei che ne pensa in tutta sincerità?
Cordialmente
La visita è stata relativamente breve (testati solo i riflessi e Mingazzini alle braccia e gambe senza prove di forza più complesse). Riflessi vivaci, ma considerati normali, forza nella norma (al Mingazzini, poiché contro resistenza non è stata neanche testata).
Il neurologo ha provato a vedere fascicolazioni, ma non ne è uscita fuori neanche una.
Ha poi visionato le immagini dell'ernia e da una parte ha asserito che la compressione c'è ed è evidente, dall'altra però, alla luce dei PEM, ha detto che non c'è sofferenza midollare. Risultato: i sintomi ai quattro arti non sarebbero causati dalla compressione (ivi compresa la rigidtà e l'impaccio).
Insomma alla fine il dottore si è orientato verso una diagnosi di somatizzazione alla quale in tutta onestà credo pochissimo.
Ho una compressione midollare evidente, i riflessi vivaci (anche se non eccessivamente) e si nega che i problemi alla marcia e al braccio destro possano dipendere dall'ernia. Mentre scrivo al momento entrambe le braccia tirano tantissimo. Come può essere l'ernia del tutto innocente rispetto a questi sintomi?
In ogni caso, a parte questo, il neurologo ha categoricamente escluso la possibilità di malattie neuromuscolari sia per la clinica sia per gli accertamenti fatti fin'ora e mi ha sconsigliato di effettuare nuovi accertamenti.
In conclusione mi ha detto di NON andare da un neurochirurgo (affermando che i neurochirurgi operano comunque...mi è sembrato un giudizio un po' affrettato..) di fare fisioterapia e di lavorare sull'aspetto psicosomatico.
Io francamente sono davvero spiazzato.
Lei che ne pensa in tutta sincerità?
Cordialmente
[#118]
Gentile Utente,
la vivacità dei riflessi come unico segno all'esame neurologico non ha alcun valore patologico. Io lo riscontro frequentemente nei soggetti ansiosi. Detto questo, trovo un pò esagerata l'affermazione che i neurochirurghi operino comunque. Un parere secondo me andrebbe preso, fermo restando la validità della sospetta somatizzazione. Pertanto una visita psichiatrica la riterrei utile. Legga il mio post #70 che mi sembra un anticipo di ciò che Le ha detto stasera il neurologo.
Cordiali saluti
la vivacità dei riflessi come unico segno all'esame neurologico non ha alcun valore patologico. Io lo riscontro frequentemente nei soggetti ansiosi. Detto questo, trovo un pò esagerata l'affermazione che i neurochirurghi operino comunque. Un parere secondo me andrebbe preso, fermo restando la validità della sospetta somatizzazione. Pertanto una visita psichiatrica la riterrei utile. Legga il mio post #70 che mi sembra un anticipo di ciò che Le ha detto stasera il neurologo.
Cordiali saluti
[#119]
Ex utente
Come sa sul versante psichiatrico sono già attivo da 5 mesi circa anche con alcuni risultati (sul piano dell'atteggiamento verso i miei problemi).
D'accordissimo con lei sulla necessità di un altro parere. Trovo che liquidare come psicosomatico un quadro di rigidità e impaccio muscolare in presenza di un'evidente compressione del midollo cervicale sia un po' affrettato (se ben ricorda tra l'altro avevo un Hoffman positivo bilaterale oltre ai riflessi mediamente vivaci). Alle volte ho l'impressione che alcuni dottori ragionino in maniera eccessivamente schematica (siccome i PEM sono negativi...ne consegue che ...etc etc). Riguardo ai PEM in particolare mi è capitato di leggere un approfondito articolo di letteratura anglosassone con uno studio a tappeto su casi di mielopatia da cui emergeva che in casi di milopatia clinicamente attestata e sintomatologica circa 10 casi su 100 erano negativi ai PEM. Lo stesso articolo, fra l'altro, aggiungeva che tale esame in diversi casi produce falsi negativi. Ora, per carità, non voglio sostituirmi in alcun modo a chi mi segue, ma un dato oggettivo c'é: e sono le immagini della rm cervicale.
Seguirò senz'altro il suo consiglio e le farò sapere.
Le volevo porre una domanda: secondo lei, essendo trascorsi tre mesi dall'rm cervicale, potrebbe essere utile richiederne una nuova di controllo prima di effettuare la visita nuerochirurgica, per avere un referto aggioranto e capire l'evoluzione?
Cordialmente
E ancora grazie mille per la sua continua disponibilità
D'accordissimo con lei sulla necessità di un altro parere. Trovo che liquidare come psicosomatico un quadro di rigidità e impaccio muscolare in presenza di un'evidente compressione del midollo cervicale sia un po' affrettato (se ben ricorda tra l'altro avevo un Hoffman positivo bilaterale oltre ai riflessi mediamente vivaci). Alle volte ho l'impressione che alcuni dottori ragionino in maniera eccessivamente schematica (siccome i PEM sono negativi...ne consegue che ...etc etc). Riguardo ai PEM in particolare mi è capitato di leggere un approfondito articolo di letteratura anglosassone con uno studio a tappeto su casi di mielopatia da cui emergeva che in casi di milopatia clinicamente attestata e sintomatologica circa 10 casi su 100 erano negativi ai PEM. Lo stesso articolo, fra l'altro, aggiungeva che tale esame in diversi casi produce falsi negativi. Ora, per carità, non voglio sostituirmi in alcun modo a chi mi segue, ma un dato oggettivo c'é: e sono le immagini della rm cervicale.
Seguirò senz'altro il suo consiglio e le farò sapere.
Le volevo porre una domanda: secondo lei, essendo trascorsi tre mesi dall'rm cervicale, potrebbe essere utile richiederne una nuova di controllo prima di effettuare la visita nuerochirurgica, per avere un referto aggioranto e capire l'evoluzione?
Cordialmente
E ancora grazie mille per la sua continua disponibilità
[#120]
Gentile Utente,
infatti io Le ho scritto che il parere neurochirurgico va chiesto e nello stesso tempo indagare sul versante psicosomatico. Circa l'eventualità di ripetere la RM dopo 3 mesi non la riterrei opportuna visti i tempi brevi appena trascorsi. Almeno dopo 6 mesi-un anno.
Cordialmente
infatti io Le ho scritto che il parere neurochirurgico va chiesto e nello stesso tempo indagare sul versante psicosomatico. Circa l'eventualità di ripetere la RM dopo 3 mesi non la riterrei opportuna visti i tempi brevi appena trascorsi. Almeno dopo 6 mesi-un anno.
Cordialmente
[#122]
Ex utente
Salve dottor Ferraloro.
La informo che sono riuscito ad avere un appuntamento neurochirurgico tra un mese.
Le volevo poi porre un veloce quesito sull'emg in caso di mielopatia cervicale.
Che tipo di tracciato dovrebbe produrre una mielopatia nei distretti muscolari non interessati da danno radicalare ma sintomatici per compressione midollare? (ad esempio le gambe).
Si evidenziano alterazioni (ad esempio reclutamento povero o altro) o dovrebbe tutto essere perfettamente normale come in un muscolo normalissimo?
Grazie per la risposta
Cordiali saluti
La informo che sono riuscito ad avere un appuntamento neurochirurgico tra un mese.
Le volevo poi porre un veloce quesito sull'emg in caso di mielopatia cervicale.
Che tipo di tracciato dovrebbe produrre una mielopatia nei distretti muscolari non interessati da danno radicalare ma sintomatici per compressione midollare? (ad esempio le gambe).
Si evidenziano alterazioni (ad esempio reclutamento povero o altro) o dovrebbe tutto essere perfettamente normale come in un muscolo normalissimo?
Grazie per la risposta
Cordiali saluti
[#124]
Ex utente
Guardi in realtà le domandavao cosa c'è da aspettarsi in caso di compressione midollare cervicale in una elettromiografia nei distretti in cui non v'è interessamento delle radici, ma comunque sintomatici per causa midollare. (emg che io effettivamente non ho eseguito, ma che è possibile debba eseguire nei prossimi mesi)
Grazie mille
Grazie mille
[#126]
"Insomma alla fine il dottore si è orientato verso una diagnosi di somatizzazione alla quale in tutta onestà credo pochissimo."
Purtroppo se non si fa visitare da uno psichiatra e si fa prescrivere un trattamento adeguato, non uscira' mai da questa situazione.
Il dato evidente dopo 127 risposte e' che lei ha una preoccupazione somatica per patologie che non trovano riscontro oggettivo in alcun esame clinico a cui si sottopone.
Inoltre, fare continuamente esami radiologici e' fortemente sconsigliato.
Deve giungere alla decisione di sottoporsi a visita psichiatrica.
Cordiali Saluti
Purtroppo se non si fa visitare da uno psichiatra e si fa prescrivere un trattamento adeguato, non uscira' mai da questa situazione.
Il dato evidente dopo 127 risposte e' che lei ha una preoccupazione somatica per patologie che non trovano riscontro oggettivo in alcun esame clinico a cui si sottopone.
Inoltre, fare continuamente esami radiologici e' fortemente sconsigliato.
Deve giungere alla decisione di sottoporsi a visita psichiatrica.
Cordiali Saluti
[#127]
Ex utente
Salve dottor Ferraloro.
Ieri pomeriggio ho effettuato una visita neurochirurgica.
Sono state visionate le immagini dell'ernia cervicale che è stata definita evidente e importante con una pronunciata compressione del midollo spinale.
Tuttavia la negatività dei Pem e dei Pess e il fatto che l'ernia sia molle hanno portato il neurochirurgo a sostenere che i miei sintomi diffusi ai quattro arti (debolezza, rigidità e impaccio) non dovrebbero dipendere dalla compressione midollare (ma che comunque non è da escludere).
La visita ha rilevato nuovamente rotulei e achillei vivaci, no babinski, hoffman non testato, normali i riflessi delle braccia. La forza testata soltanto con il Mingazzini è risultata normale (ma non mi è stata provata contro resistenza).
Il neurochirurgo ha detto che l'ernia non è da operare e mi ha comunque consigliato di ripetere rm cervicale e pem-pess verso fine Giugno.
Io continuo a star male, con debolezza, rigidità, fascicolazioni muscolari diffuse e insistenti, senso di impaccio ai quattro arti, stanchezza generale.
A questo punto ho prenotato una visita internistica per il 21 Maggio e una nuova visita neurologica con successiva probabile emg completa l'8 Luglio.
Non so più cosa pensare e mi sto rassegnando alla presenza di uno stato fisico francamente pietoso. Mi sembra quasi oramai che l'aternativa sia tra avere qualcosa di molto grave oppure avere qualcosa di non gravissimo, ma evidentemente priva di rimedi...tuttavia non vorrei assolutamente gettare la spugna.
Non convinto che il problema sia di natura organica, poiché sul piano psicologico mi sento decisamente più tranquillo (o comunque in qualche misura abituato) eppure la sintomatologia persiste e lentamente si aggrava.
Che ne pensa?
Ieri pomeriggio ho effettuato una visita neurochirurgica.
Sono state visionate le immagini dell'ernia cervicale che è stata definita evidente e importante con una pronunciata compressione del midollo spinale.
Tuttavia la negatività dei Pem e dei Pess e il fatto che l'ernia sia molle hanno portato il neurochirurgo a sostenere che i miei sintomi diffusi ai quattro arti (debolezza, rigidità e impaccio) non dovrebbero dipendere dalla compressione midollare (ma che comunque non è da escludere).
La visita ha rilevato nuovamente rotulei e achillei vivaci, no babinski, hoffman non testato, normali i riflessi delle braccia. La forza testata soltanto con il Mingazzini è risultata normale (ma non mi è stata provata contro resistenza).
Il neurochirurgo ha detto che l'ernia non è da operare e mi ha comunque consigliato di ripetere rm cervicale e pem-pess verso fine Giugno.
Io continuo a star male, con debolezza, rigidità, fascicolazioni muscolari diffuse e insistenti, senso di impaccio ai quattro arti, stanchezza generale.
A questo punto ho prenotato una visita internistica per il 21 Maggio e una nuova visita neurologica con successiva probabile emg completa l'8 Luglio.
Non so più cosa pensare e mi sto rassegnando alla presenza di uno stato fisico francamente pietoso. Mi sembra quasi oramai che l'aternativa sia tra avere qualcosa di molto grave oppure avere qualcosa di non gravissimo, ma evidentemente priva di rimedi...tuttavia non vorrei assolutamente gettare la spugna.
Non convinto che il problema sia di natura organica, poiché sul piano psicologico mi sento decisamente più tranquillo (o comunque in qualche misura abituato) eppure la sintomatologia persiste e lentamente si aggrava.
Che ne pensa?
[#128]
Gentile Utente,
va bene per le visite e gli esami che ha prenotato ma sinceramente un approccio psichiatrico, e non psicologico, lo consiglierei, dato che anche il neurochirurgo ha escluso che i Suoi sintomi possano dipendere dalla compressione midollare. Io non avendo un approccio diretto al Suo problema mi sento un pò spiazzato nella valutazione dei Suoi disturbi. Segua i consigli del neurochirurgo e, Le ripeto, faccia pure una visita psichiatrica.
Cordiali saluti
va bene per le visite e gli esami che ha prenotato ma sinceramente un approccio psichiatrico, e non psicologico, lo consiglierei, dato che anche il neurochirurgo ha escluso che i Suoi sintomi possano dipendere dalla compressione midollare. Io non avendo un approccio diretto al Suo problema mi sento un pò spiazzato nella valutazione dei Suoi disturbi. Segua i consigli del neurochirurgo e, Le ripeto, faccia pure una visita psichiatrica.
Cordiali saluti
[#129]
Ex utente
Come sa effettuo una psicoterapia da circa sei mesi con uno psichiatra. Anche a detta del terapeuta ci sono stati notevoli progressi sul piano dell'ipocondria-ansia e della capacità di convivere con sintomi piuttosto pesanti.
Il ricorso a psicofarmaci non è stato ritenuto appropriato alla mia situazione.
Il punto è che la situazione a livello fisico resta immutata o persino in lento deterioramento e al momento non sono riuscito ad avere una diagnosi pur essendovi alcuni elementi in ballo forse non del tutto innocenti (compressione midollare accertata, malgrado i pem negativi, segni neurologici clinicamente rilevati seppur modesti quali debolezza ai tricipiti bilateralmente, riflesso di Hoffman bilaterale e rotulei e achillei vivaci), oltre al quadro sintomatologico percepito (rigidità, fascicolazioni).
Capisco quanto mi dice circa l'impossibilità di approcciarsi a distanza alla mia situazione complicata. In ogni caso la ringrazio per la sua abituale e persistente disponibilità e gentilezza.
La aggiornerò in merito ad eventuali novità diagnostiche.
Cordialmente
Il ricorso a psicofarmaci non è stato ritenuto appropriato alla mia situazione.
Il punto è che la situazione a livello fisico resta immutata o persino in lento deterioramento e al momento non sono riuscito ad avere una diagnosi pur essendovi alcuni elementi in ballo forse non del tutto innocenti (compressione midollare accertata, malgrado i pem negativi, segni neurologici clinicamente rilevati seppur modesti quali debolezza ai tricipiti bilateralmente, riflesso di Hoffman bilaterale e rotulei e achillei vivaci), oltre al quadro sintomatologico percepito (rigidità, fascicolazioni).
Capisco quanto mi dice circa l'impossibilità di approcciarsi a distanza alla mia situazione complicata. In ogni caso la ringrazio per la sua abituale e persistente disponibilità e gentilezza.
La aggiornerò in merito ad eventuali novità diagnostiche.
Cordialmente
[#131]
Ex utente
Salve dottor Ferraloro, la volevo aggiornare sulla mia situazione.
Ho effettuato alcune analisi del sangue prescrittemi da un medico internista.
Sono risultato positivo a le IgG della mononucleosi (pregressa) e del citomegalovirus (anch'esso pregresso). E'possibile capire a quanto tempo fa risale il contagio attraverso l'entità dei valori (i miei sono 7,3 e 5,8 rispettivamente per mononucleosi e citomegalovirus entrambi IgG).
Inoltre sono risultato positivo all'Anticardiolipina IgG. Quest'ultimo valore secondo il medico curante merita di essere ulteriormente indagato poiché potrebbe correlarsi a malattie autoimmuni (anche se tutti gli altri valori relativi alle autoimmunità sono negativi). Credo che le malattie in questione, se ho ben capito, sono la sindrome di Hughes e il LES.
Il 2 Luglio effettuerò una nuova rm cervicale per valutare la progressione della compressione midollare di origine erniaria e l'8 Lulgio nuova visita neurologica.
I miei sintomi sono stabili, forse ho avuto un live miglioramente nell'agilità di braccia, mani e gambe, ma ultimamente accuso (già era avvenuto in Dicembre) una difficoltà respiratoria come se avessi resistenza nell'inspirazione, oltre a fascicolazioni diffuse e frequenti e tremori. La stanchezza generale è invece migliorata molto!
Le volevo chiedere in particolare se crede che possa esserci una connessione tra le pregresse infezioni virali e i miei sintomi e soprattutto tra il valore dell'anticardiolipina (con eventuali disordini autoimmuni associati) e i miei sintomi.
Possibile che si intreccino così tanti problemi tutti insieme (ernia cervicale, disordini autoimmuni, mononucleosi pregressa) a configurare un quadro complesso?
Grazie mille per l'eventuale risposta.
Cordialmente
Ho effettuato alcune analisi del sangue prescrittemi da un medico internista.
Sono risultato positivo a le IgG della mononucleosi (pregressa) e del citomegalovirus (anch'esso pregresso). E'possibile capire a quanto tempo fa risale il contagio attraverso l'entità dei valori (i miei sono 7,3 e 5,8 rispettivamente per mononucleosi e citomegalovirus entrambi IgG).
Inoltre sono risultato positivo all'Anticardiolipina IgG. Quest'ultimo valore secondo il medico curante merita di essere ulteriormente indagato poiché potrebbe correlarsi a malattie autoimmuni (anche se tutti gli altri valori relativi alle autoimmunità sono negativi). Credo che le malattie in questione, se ho ben capito, sono la sindrome di Hughes e il LES.
Il 2 Luglio effettuerò una nuova rm cervicale per valutare la progressione della compressione midollare di origine erniaria e l'8 Lulgio nuova visita neurologica.
I miei sintomi sono stabili, forse ho avuto un live miglioramente nell'agilità di braccia, mani e gambe, ma ultimamente accuso (già era avvenuto in Dicembre) una difficoltà respiratoria come se avessi resistenza nell'inspirazione, oltre a fascicolazioni diffuse e frequenti e tremori. La stanchezza generale è invece migliorata molto!
Le volevo chiedere in particolare se crede che possa esserci una connessione tra le pregresse infezioni virali e i miei sintomi e soprattutto tra il valore dell'anticardiolipina (con eventuali disordini autoimmuni associati) e i miei sintomi.
Possibile che si intreccino così tanti problemi tutti insieme (ernia cervicale, disordini autoimmuni, mononucleosi pregressa) a configurare un quadro complesso?
Grazie mille per l'eventuale risposta.
Cordialmente
[#132]
Gentile Utente,
la presenza di anticorpi di tipo IgG della mononucleosi e del ctomegalovirus indicano infezioni pregresse ma non ci danno informazioni sul periodo in cui sono state contratte. La positività dell'anticardiolipina trovata isolatamente potrebbe essere transitoria (quale valore è stato riscontrato?), pertanto si consiglia di ripeterla dopo circa 6 settimane. Tale positività potrebbe essere associata a problemi di coagulazione del sangue (problemi che Lei non ha). Non penso che le infezioni pregresse possano avere determinato l'attuale sintomatologia ma Le dico questo con tutti i limiti di un consulto on line.
Cordiali saluti
la presenza di anticorpi di tipo IgG della mononucleosi e del ctomegalovirus indicano infezioni pregresse ma non ci danno informazioni sul periodo in cui sono state contratte. La positività dell'anticardiolipina trovata isolatamente potrebbe essere transitoria (quale valore è stato riscontrato?), pertanto si consiglia di ripeterla dopo circa 6 settimane. Tale positività potrebbe essere associata a problemi di coagulazione del sangue (problemi che Lei non ha). Non penso che le infezioni pregresse possano avere determinato l'attuale sintomatologia ma Le dico questo con tutti i limiti di un consulto on line.
Cordiali saluti
Questo consulto ha ricevuto 132 risposte e 172.8k visite dal 21/10/2009.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.
Approfondimento su Asma
Cos'è l'asma? Quali esami fare per riconoscerla? Diffusione tra adulti e bambini, cause e correlazione con allergia e rinite, possibili cure e prevenzione.