Attacchi alla testa che non mi fanno vivere bene... ho bisogno di capire per tornare a star bene

Salve,
scrivo per cercare un confronto e un parere su una situazione che da anni condiziona la mia vita e che ancora oggi non ha una diagnosi chiara.


Soffro di attacchi ricorrenti alla testa, iniziati anni fa con episodi brevi, durati pochi minuti, poi cresciuti fino a qualche ora.
L’ultimo attacco più grave, circa un anno fa, è durato quasi due mesi consecutivi: ogni giorno verso le 18: 00 compariva un malessere molto intenso alla testa che mi accompagnava fino a quando non andavo a dormire... Poi facendo una cura che mi diede la neurologa (sirdalud) i sintomi iniziavano a manifestarsi sempre più nel tardo pomeriggio (19. 00/20. 00 e così via fino a "scomparire")

Oggi gli attacchi forti non si presentano più, ma ho sintomi costanti e fastidiosi durante la giornata, tra cui:

-Sensazione di vuoto e leggerezza alla testa

-Indolenzimento alla tempia sinistra

-Capogiri continui

-Intorpidimento di labbra e denti

-Difficoltà a parlare (i sintomi peggiorano quando lo faccio)

-Ansia associata

-Sensazione di svenimento che mi costringe ad accovacciarmi per rilassarmi

-Fastidio alla luce e ai rumori (necessità di silenzio e buio)

-Palpitazione all’occhio destro e pressione/puntura alla tempia destra, che tendo a toccarmi spesso, soprattutto in auto


Uno degli aspetti più strani è che gli attacchi si presentano sia in situazioni stressanti (come la guida, soprattutto su tratte lunghe), sia in momenti in cui sono completamente tranquillo.
Tuttavia, quando sono a casa, rilassato, senza fare nulla, i sintomi tendono a scomparire o diventare molto lievi.


Un’altra cosa che ho notato è che se bevo un paio di birre e mi rilasso, anche in situazioni dove normalmente starei male, i sintomi scompaiono quasi del tutto.
Questo mi fa pensare a una forte componente legata alla tensione nervosa o muscolare.



Accertamenti eseguiti:

TAC encefalo: negativa

Visita neurologica

Visita otorinolaringoiatrica (ORL)

Esami del sangue: nella norma


Mi sono rivolto anche a una neurologa, che ha ipotizzato una disfunzione dell’ATM (articolazione temporo-mandibolare) e mi ha prescritto dei miorilassanti (farmaci usati anche nel post-operatorio) che hanno alleviato parzialmente i sintomi, ma non mi hanno convinto pienamente, perché in situazioni tranquille non ho disturbi, e quindi fatico a pensare che la causa sia solo muscolare o mandibolare.


Non digrigno i denti, ma mi tocco spesso la tempia destra in modo quasi compulsivo.
Ho solo un po’ di reflusso ogni tanto e da bambino ho avuto una caduta con punti dietro la testa, che non so se possa essere collegata.



Chiedo gentilmente un parere su quali altri esami o specialisti potrei consultare per capire la causa reale di questo disturbo, che, pur non essendo invalidante, mi limita profondamente nella vita quotidiana.

Sospetto una componente di tensione muscolare involontaria o legata allo stress, ma non ho certezze.


Grazie per l’attenzione.
Dr. Edoardo Bernkopf Dentista, Gnatologo, Esperto in medicina del sonno 6.8k 217
Gentile Paziente, lei è già in rtrattadnto presso un Neurologo, che di certo tratterà adeguatamnete il suo caso.
MI incuriosisc però quanto ha scritto: "Mi sono rivolto anche a una neurologa, che ha ipotizzato una disfunzione dell’ATM (articolazione temporo-mandibolare) e mi ha prescritto dei miorilassanti (farmaci usati anche nel post-operatorio) che hanno alleviato parzialmente i sintomi, ma non mi hanno convinto pienamente".
Non convoince neanche me, non tanto per l'ipotesi diagnostica formulatea, che riterrei debba essere approfondita, ma per la terapia prescritta : una disfunzione dell'ATM è un problema anzitutto meccanico, e come tale va affrontato, anche se ausili farmacologici possono essere utili.
poiché ha già fatto gli accertamenti abituali nel suo caso, e ha già consultato un Neurologo, le suggerirei di non trascurare un'ipotesi che spesso non viene presa in considerazione: il ruolo che nell'insorgenza della cefalea può essere sostenuto dalla malocclusione dentaria e dalla scorretta postura della mandibola, con conseguente disfunzione dell’Articolazione Temporo Mandibolare (ATM). Infatti, sia in funzioni normali (deglutizione, masticazione) che patologiche (digrignamento, serramento) la mandibola, trascinata dai muscoli elevatori, ha la tendenza ad avvicinarsi alla mascella facendo perno sul condilo e fermandosi solo quando le arcate dentarie antagoniste entrano in contatto fra loro. Ma se questo contatto avviene per qualunque ragione (scheletrica, dentale, iatrogena, ecc.) in una posizione scorretta (morso profondo, deviato, retruso) ecco che, per un periodo di ore/giorno incredibilmente alto, indipendentemente dalla volontà o dallo stato di sonno o veglia, i muscoli masticatori risultano contratti, e predispongono all'insorgenza della cefalea.
Può avere qualche notizia in più sui rapporti fra cefalea e Articolazione Temporo Mandibolare visitando il mio sito internet (trova l'indirizzo qui sotto alla mia firma) alla pagina Patologie trattate- cefalea , e di leggere gli articoli qui sotto linkati : se riscontrasse qualche somiglianza con il suo caso, eventualmente mi faccia sapere. Se trovasse chiuso questo consulto, e lo desiderasse, potrebbe scrivermi provatamente via e-mail edber@studiober.com
Cordiali saluti ed auguri.

https://www.medicitalia.it/minforma/gnatologia-clinica/934-la-cefalea-che-viene-dalla-bocca.html
https://www.medicitalia.it/blog/gnatologia-clinica/7974-la-gestione-clinica-delle-cefalee-primarie-e-secondarie-a-problemi-di-bocca.html
https://www.medicitalia.it/minforma/gnatologia-clinica/1408-vertigine-pertinenza-odontoiatrica.html

Dr. Edoardo Bernkopf-Roma-Vicenza-Parma
Spec. in Odontoiatria, Gnatologo- Ortodontista
edber@studiober.com - www.studiober.com

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Grazie dottore per la risposta.

La neurologa comunque mi aveva dato Sirdalud e flugeral per "tamponare" ma comunque mi aveva consigliato una visita all ATM per approfondire e risolvere.

In ogni caso il mio dubbio più grande e che non riesco a capire è:

Come mai questi "attacchi" si presentano solo in situazioni di "stress, tensione" come :

- guidare
- parlare e concentrarmi con una persona
- quando studio, a volte

Cioè, come può essere una disfunzione dell atm se si presenta solo in queste occasioni?

Stando a casa.. rilassato.. non ho QUASI alcun sintomo, l'unica cosa che non va mai via è solo un leggero fastidio alla tempia e all occhio destro.

Volevo aggiungere che sono già 10/15 anni che ne soffro, e che da piccolo questi attacchi venivano saltuariamente, spesso nei cambi di stagione, e duravano solo qualche ora ...

Grazie dottore....
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Dr. Edoardo Bernkopf Dentista, Gnatologo, Esperto in medicina del sonno 6.8k 217
La componente ansiosa può essere certamente in gioco nel suo caso, come del resto in qualunque malattia, anzi, in qualunque esperienza di vita, ma va sottolineato che le motivazioni psicologiche sono spessissimo presenti anche nelle disfunzioni dell'Articolazione Temporo Mandibolare: anche la bocca è un organo di stress, e spesso reagisce agli eventi stressogeni con parafunzioni quali bruxismo e serramento, diurni e notturni, che accentuano , se presenti, problemi occlusali, amplificandone gli effetti dannosi.
"come può essere una disfunzione dell atm se si presenta solo in queste occasioni?": Il criterio di causalità temporale (guido e mi insorge la cefalea...cambia la stagione e mi insorge la cefalea) agli occhi del paziente ha un significato che sembra incontestabile, ma io credo che sia il meno valido, perchè il momento scatenante interviene quasi sempre in una sottostante situazione preesistente, che è il vero problema, e il drammatico effetto probabilmente sarebbe emerso prima o poi comunque, con un altro motivo scatenante. Infatti, anche nel suo caso, i motivi scatenanti sono molteplici
"La neurologa comunque mi aveva consigliato una visita all ATM per approfondire" : segua il consiglio della Neurologa, ma si sinceri che il dentista che sceglierà sia veramente esperto nei rapporti fra Malocclusione dentaria e cefalea.
Cordiali saluti ed auguri

Dr. Edoardo Bernkopf-Roma-Vicenza-Parma
Spec. in Odontoiatria, Gnatologo- Ortodontista
edber@studiober.com - www.studiober.com

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Grazie dottore, una risposta davvero esaustiva, seguirò il suo consiglio.

Grazie davvero.
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