Difficoltà recupero postintervento anca

Buongiorno, certamente non fate diagnosi a distanza ma vorrei avere almeno un 2o parere o una conferma.


Mio padre di 85 anni ha subito a inizio febbraio l'operazione in anestesia totale per protesi anca (rottura femore sottocapitata) , ma purtroppo ad oggi ancora non si è alzato ed è allettato.


Lui già deambulava col bastone ma per la gamba opposta all'operazione.

Purtroppo nei giorni successivi ha iniziato ad avere delle contratture a entrambe le mani che si sono come accartocciate almeno nella dinamica: da ferme sono praticamente normali ma poi nell'uso sembrano artrosiche cioè deformate, mignoli anulare e medio retratti e tutto un po tremolante, non riesce a mantenere la presa di bicchieri... pur potendosi ad esempio aggrappare alla maniglia che penzola sul letto.

Dice di avere le mani e pure i piedi come addormentati, con formicolii pur avvertendo se glieli tocco...

Sono 40gg ormai che sta facendo riabilitazione (neurologica con esercizi Kabat...) e ultimamente le mani si stanno riprendendo, più distese e tremolii praticamente assenti, ma rimane il quadro complessivo di allettamento con gambe pesanti e non si regge ancora in piedi.


Abbiamo fatto risonanza smdc, che vi riporto giù, e il neurologo che lo ha in cura ha confermato che per lui si tratta di problematica cervicale... ovvero che è solo questione di tempo almeno per ridestarsi e occorre continuare con la fisioterapia che fa (kabat) + qualche integratore nervi...

Volevo solo un 2o parere e sapere se casomai si possa coaudiovare o accelerare la terapia e la ripresa con qualche farmaco o conoscete centri riabilitativi a Napoli... che possano aiutarlo con macchinari in modo più proficuo oppure davvero occorre solo la perseveranza.


Il problema è che lo sta assistendo per lo più mia madre che pure ha i suoi acciacchi e le "lungaggini" non aiutano.


Grazie infinite per ogni informazione che mi darete.


RISONANZA
:
RM 1.5T RM ENCEFALO E TRONCO ENCEFALICO + RM 1.5T RM RACHIDE CERVICALE

Anamnesi di cervicobrachialgia e distubi nella deambulazione.


Su magnete 1, 5T, eseguite per l'encefalo scansioni TSET2 sagittali e coronali, TSE TI, FLAIR, DWI-ADC e GRE 12 assiali.


Per il rachide, eseguite scansioni TSE T1, T2, STIR sagittali, TSE T2 assiali.


Alterato segnale della sostanza bianca periventricolare e gliosi emisferica da ipoafflusso cronico nel piccolo circolo.


Assenti lesioni infartuali acute ed esiti emorragici.


Ventricoli in sede.


Strutture mediane in asse.


Atrofia corticale.


Dolicoectasia basilare.


Ernia paramediana sinistra del disco C3-C4.


Collasso degenerativo restanti dischi.


Piccola ernia paramediana sinistra del disco C4-C5.


Stenosi uncoartrosica dei forami.


Artrosi delle faccette.


Ispessimento dei legamenti gialli a C4-C7 con lieve stenosi del canale.


Angioma nel corpo di D4.


Normale morfologia e segnale del midollo.
Dr. Mauro Colangelo Neurologo, Neurochirurgo 6.6k 361
Egregio Utente,
il suo quesito è specificamente rivolto a sapere se la segnalata stenosi del canale spinale cervicale possa essere invocata nella patogenesi del disturbo motorio che il paziente sta presentando. Poiché la condizione di restringimento del canale spinale si instaura con lentezza e gradualità ho qualche dubbio a ritenere il disturbo motorio del paziente ascrivibile ad una condizione del genere. Ovviamente, la diagnosi (come lei correttamente riconosce nella richiesta di consulto) può scaturire solamente da una attenta valutazione clinica, eventualmente supportata da un appropriato approfondimento diagnostico strumentale, del tipo dei potenziali evocati somato-sensoriali.
Cordialmente

Dott. Mauro Colangelo, Neurochirurgo/Neurologo
maurocolang@gmail.com
www.colangeloneurologo.it

Segnala un abuso allo Staff
Risposta utile
Utente
Utente
Grazie della risposta dottore.
Lei dice che la condizione di restringimento del canale spinale si instaura con lentezza e gradualità, mi chiedo se potrebbe essere avvenuta in passato dato che mio padre già da alcuni anni soffriva con la gamba dx ( quella non operata) non deambulando bene, e poi questa situazione si sia conclamata dopo l'anestesia generale .
Inoltre le chiedo se nel caso che diagnosi più accurata confermi la stenosi di cui sopra, o anche altro tramite PESS ..., la terapia in ambito neurologico consiste comunque in fisioterapia e cortisonici?!

La ringrazio ancora in anticipo.
Segnala un abuso allo Staff
Dr. Mauro Colangelo Neurologo, Neurochirurgo 6.6k 361
Non credo assolutamente che l'anestesia possa aver avuto alcuna influenza su una condizione di stenosi del canale spinale cervicale che, quando esplica realmente effetto compressivo sul midollo, è causa di un quadro neurologico deficitario inequivocabile. Ciò che deve essere accertato nel paziente è esattamente questo, se cioè egli sia affetto da mielopatia cervicale spondilogenetica. Consecutivamente si può considerare un appropriato piano terapeutico.

Dott. Mauro Colangelo, Neurochirurgo/Neurologo
maurocolang@gmail.com
www.colangeloneurologo.it

Segnala un abuso allo Staff
Risposta utile

Consulti su patologie della colonna vertebrale

Altri consulti in neurologia