Siamo di fronte ad una demenza senile e inizio di malattia neurodegenerativa?

Buonasera dottori,
ringrazio anticipatamente chi risponderà a questo consulto.


Ho ritirato oggi la risonanza magnetica encefalo e tronco encefalico di mio padre (74 anni) su suggerimento del neurologo per sospetto inizio di demenza o morbo Parkinson/Alzheimer.
Riporto di seguito il referto della risonanza.

Sottile banda di alterato segnale contorna i ventricoli laterali.
Per il resto non evidenti alterazioni dell'intensità di segnale del tessuto encefalico sopra e sottotentoriale.

Nei limiti corpo calloso e tronco dell'encefalo.

Linea meridiana in asse.

Lieve ampliamento della porzione sopratentoriale del complesso ventricolare.

Lievemente ampliati gli spazi liquorali della base e della volta.


In attesa di portare il referto al neurologo, mi sentirei più tranquilla avere da voi una risposta.

Grazie mille
Dr. Antonio Ferraloro Neurologo 77.5k 2.4k
Gentile Signora,

si dovrebbero visionare direttamente le immagini dell’esame per dare un parere attendibile, infatti la dicitura "Sottile banda di alterato segnale contorna i ventricoli laterali" è molto generica e non fa ipotizzare nulla in particolare.
Anche l’ampliamento del sistema ventricolare e degli spazi, che viene definito "lieve", potrebbe essere compatibile con l’età e non essere francamente patologico.
Una cosa che mi sembra strana è il dubbio Alzheimer/Parkinson in quanto si tratta di due malattie completamente diverse e con sintomatologia molto diversa.
A questo punto è il neurologo che deve fare una diagnosi clinica.

Cordiali saluti

Dr. Antonio Ferraloro

Segnala un abuso allo Staff
Risposta utile
Utente
Utente
Buonasera dottore e grazie.

Il dubbio è che il medico di base sospetta Parkinson per rigidità muscolare e leggero tremore, secondo me appena visibile e normale con l'invecchiamento.
Il neurologo, invece, Alzheimer per rigidità e rallentamento motorio (cammina a piccoli passi sulle punte come fosse in discesa).
Mio padre è una persona vigile, che ricorda quello che fa, mangia anche se è dimagrito parecchio in concomitanza di questi sintomi, va in palestra anche se si è un po' impigrito ultimamente, guida.
Io penso, invece, che questo rallentamento motorio sia dovuto all'assunzione di psicofarmaci (Aripiprazolo, Ezequa, Trittico da un paio d'anni) è stato diminuito il dosaggio dopo che abbiamo notato questo rallentamento motorio. Può essere questa la causa del rallentamento motorio?
Grazie.
Segnala un abuso allo Staff
Dr. Antonio Ferraloro Neurologo 77.5k 2.4k
Sì, l'assunzione di qualche farmaco menzionato potrebbe essere la causa del rallentamento motorio, il cosiddetto parkinsonismo farmaco-indotto.
Da ciò che scrive, l'ipotesi Alzheimer mi sembra la meno probabile, almeno a distanza e senza potere visitare il paziente.

Cordialmente

Dr. Antonio Ferraloro

Segnala un abuso allo Staff
Risposta utile
Utente
Utente
La ringrazio molto dottore, ha confermato quello che sospettavo da un po'.
Sentiremo il neurologo cosa ne pensa dopo aver visionato il dischetto.

Ancora grazie.
Buon lavoro!
Segnala un abuso allo Staff
Dr. Antonio Ferraloro Neurologo 77.5k 2.4k
Di nulla, buona domenica.

Dr. Antonio Ferraloro

Segnala un abuso allo Staff
Risposta utile
Malattia di Alzheimer

L'Alzheimer è una malattia degenerativa che colpisce il cervello in modo progressivo e irreversibile. Scopri sintomi, cause, fattori di rischio e prevenzione.

Leggi tutto

Consulti simili su malattia di alzheimer

Consulti su esami strumentali ed ematici

Altri consulti in neurologia