Forte mal di testa, vertigini ed ansia

Buonasera dottori, scrivo a nome di mia madre, donna di 59 anni, che soffre da circa 3 anni di questi episodi, più o meno sporadici, di mal di testa forte che arriva improvvisamente sotto forma di vertigine e che si intensifica dopo poco al punto da costringerla a distendersi sul letto.
Il mal di testa continua cosi intensamente da non permetterle nemmeno di stare seduta, ma solo distesa riesce a stare un pochino meglio.
Il tutto è accompagnato da un forte panico e paura che la porta a piangere e tremare.
La durata di questi episodi è variabile ma spesso dura anche più di 1 ora.
Abbiamo provato con pronto soccorso, neurologo, otorino ma nessuno ha riscontrato nulla a parte attacchi di panico.
Abbiamo fatto anche risonanza magnetica senza contrasto e non è uscito nulla.
Questi episodi accadono all'improvviso ad esempio una volta mentre stavamo in vacanza ad Amalfi, era una giornata calda ed afosa oltre ad essere molto affollata, gli capitò l'episodio.
Chiamammo l'ambulanza e la dottoressa le diede delle gocce sotto la lingua e lei si calmò.
Concludo dicendo che attualmente sta seguendo la terapia del neurologo di Samyr 1 compressa al giorno e sembra andare meglio.
Anche se appena sospemde sembra peggiorare di nuovo.
Grazie mille per il parere.
Sono molto triste per questi episodi perché finisce sempre con una grande paura di qualcosa di grave.
Concludo dicendo che caratterialmente mia madre è spesso apprensiva e anche quando evitabile pronta a discutere accesamente cosa che spesso le dico di evitare per stare più tranquilla...
Grazie a tutti per le risposte.
Dr. Edoardo Bernkopf Dentista, Gnatologo, Esperto in medicina del sonno 6.8k 216
Gentile Paziente, "Abbiamo provato con pronto soccorso, neurologo, otorino ma nessuno ha riscontrato nulla" : poichè ha già consultato gli specialisti abitualmente pertinenti sulle sintomatologie riferite, sottolineo che vertigini, cefalea (aggiungerei cervicalgia, se presente) sono sintomi spesso associati a disfunzioni dell'Articolazione Temporo Mandibolare (ATM) , a loro volta spesso legate a malocclusione dentaria: se ha già fatto gli accertamenti abituali nel suo caso, le suggerirei di non trascurare quindi il ruolo che può essere sostenuto dalla malocclusione dentaria e dalla scorretta postura della mandibola. Infatti, sia in funzioni normali (deglutizione, masticazione) che patologiche (digrignamento, serramento) la mandibola, trascinata dai muscoli elevatori, ha la tendenza ad avvicinarsi alla mascella facendo perno sul condilo e fermandosi solo quando le arcate dentarie antagoniste entrano in contatto fra loro. Ma se questo contatto avviene per qualunque ragione (scheletrica, dentale, iatrogena, ecc.) in una posizione scorretta (morso profondo, deviato, retruso) ecco che, per un periodo di ore/giorno incredibilmente alto, indipendentemente dalla volontà o dallo stato di sonno o veglia, i muscoli masticatori risultano contratti, e predispongono all'insorgenza della cefalea, erroneamente chiamata "muscolo tensiva". Le suggerirei di non trascurare questa possibile causa anche nel caso delle vertigini: appunto la disfunzione dell’Articolazione Temporo Mandibolare (ATM). Del resto anche la letteratura scientifica riferisce che quando alcuni sintomi di usuale pertinenza otorinolaringoiatria e neurologica non sono sostenuti da problemi riscontrabili in sede specialistica, o non se ne trova la soluzione , è al possibile conflitto fra condilo mandibolare e orecchio e allo squilibrio muscolare sostenuto dalla bocca che bisogna rivolgere qualche attenzione.
La vertigine e la cefalea , fra questi sintomi, sono i più tipici.
Trova ulteriori notizie su questo argomento visitando il mio sito internet (trova il link qui sotto la mia firma), alla pagina Patologie trattate patologie dell’Orecchio e cefalea , e leggendo gli articoli che si maprono con i link qui sotto: se si riconosce nelle problematiche trattate, eventualmente mi faccia sapere. Se desiderasse replicare , ma trovasse questo consulto chiuso, potrebbe anche scrivermi privatamente.
Cordiali saluti ed auguri

https://www.medicitalia.it/minforma/gnatologia-clinica/1408-vertigine-pertinenza-odontoiatrica.html
https://www.medicitalia.it/minforma/gnatologia-clinica/934-la-cefalea-che-viene-dalla-bocca.html
https://www.medicitalia.it/blog/gnatologia-clinica/7974-la-gestione-clinica-delle-cefalee-primarie-e-secondarie-a-problemi-di-bocca.html

Dr. Edoardo Bernkopf-Roma-Vicenza-Parma
Spec. in Odontoiatria, Gnatologo- Ortodontista
edber@studiober.com - www.studiober.com

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Dr. Antonio Ferraloro Neurologo 77.3k 2.4k
Gentile Utente,

per sospettare una cefalea attribuita a disturbi dell'ATM la classificazione internazionale delle cefalee redatta dai più grandi esperti del mondo recita testualmente che deve esserci:

Evidenza del rapporto causa-effetto dimostrato
da almeno due dei seguenti criteri:
1. la cefalea si è sviluppata in stretta relazione temporale con l’esordio del disturbo
dell’ATM o ha condotto alla sua identificazione.
2. la cefalea è peggiorata da movimenti della
mandibola, funzione della mandibola (es.
chewing), e/o parafunzione della mandibola (es. bruxismo).
3. all’esame fisico la cefalea è provocata dalla
palpazione del muscolo temporale e/o dal
movimento passivo della mandibola.
Quando la diagnosi di
ATM è incerta la cefalea deve essere classificata come "Cefalea di tipo tensivo o uno dei suoi tipi o sottotipi (verosimilmente con associata dolorabilità dei muscoli pericranici").
Il dolore è prevalente a livello della regione temporale, in area preauricolare, alla faccia e al muscolo massetere. Può essere unilaterale o bilaterale.

Questo è quanto riporta il massimo organismo mondiale per la classificazione internazionale delle cefalee.
Se non ricorrono queste condizioni la cefalea è verosimilmente di tipo tensivo e non fa pensare all'ATM.
Nel caso della Mamma la componente ansiosa sembrerebbe prevalente.

Cordiali saluti

Dr. Antonio Ferraloro

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