Nella seguente tc cranio ci sono evidenze di demenza senile?
Buonasera, a seguito di una caduta in casa - fortunatamente senza gravi conseguenze - di mia madre di 82 anni, avendo battuto anche la testa le è stata prescritta una TC al cranio.
Vorrei chiedere se dal referto si evince una forma di demenza senile dato che da alcune settimane e dopo la caduta appare più confusa e apatica.
Ha difficoltà a ricordarsi di prendere le medicine giornaliere, dorme fino alla tarda mattinata, ha la camminata molto più incerta del solito, ha avuto una recente stipsi che però sembra risolta ma che vorrei capire se è la conseguenza di qualcos'altro.
Chiedo anche come procedere in questi casi.
Grazie.
"TC CRANIO SENZA MDC
(Classe Dose D.
Lgs 101/2020:1l)
Esame eseguito in condizioni basali.
In atto non si rilevano alterazioni densitmetriche a focolaio riferibili a raccolte ematiche in
sede intra o extra-assiale.
Presenza di areole ipodense, di natura ischemica pregressa in sede capsulare bilaterale,
con sfumate areole di ipodensità a livello della sostanza bianca periventricolare
bi-emisferica, da esiti gliotici di vasculopatia cronica.
Ampliamento degli spazi sub-aracnoidei della base e della volta, da condizione di atrofia
corticale diffusa.
Sistema ventricolare sotto e sovratentoriale ampliato, in asse sulla linea mediana.
"
Vorrei chiedere se dal referto si evince una forma di demenza senile dato che da alcune settimane e dopo la caduta appare più confusa e apatica.
Ha difficoltà a ricordarsi di prendere le medicine giornaliere, dorme fino alla tarda mattinata, ha la camminata molto più incerta del solito, ha avuto una recente stipsi che però sembra risolta ma che vorrei capire se è la conseguenza di qualcos'altro.
Chiedo anche come procedere in questi casi.
Grazie.
"TC CRANIO SENZA MDC
(Classe Dose D.
Lgs 101/2020:1l)
Esame eseguito in condizioni basali.
In atto non si rilevano alterazioni densitmetriche a focolaio riferibili a raccolte ematiche in
sede intra o extra-assiale.
Presenza di areole ipodense, di natura ischemica pregressa in sede capsulare bilaterale,
con sfumate areole di ipodensità a livello della sostanza bianca periventricolare
bi-emisferica, da esiti gliotici di vasculopatia cronica.
Ampliamento degli spazi sub-aracnoidei della base e della volta, da condizione di atrofia
corticale diffusa.
Sistema ventricolare sotto e sovratentoriale ampliato, in asse sulla linea mediana.
"
Gentile Utente,
la condizione di atrofia corticale diffusa può essere alla base della sintomatologia descritta.
Questo reperto, da solo, non fa fare diagnosi di demenza in generale ma associato alla sintomatologia potrebbe fare avanzare questa ipotesi diagnostica.
Anche la vasculopatia cerebrale cronica può contribuire ad accentuare i disturbi cognitivi.
Ovviamente deve rivolgersi ad un neurologo per avere una valutazione diretta ed eventuale terapia.
Cordiali saluti
la condizione di atrofia corticale diffusa può essere alla base della sintomatologia descritta.
Questo reperto, da solo, non fa fare diagnosi di demenza in generale ma associato alla sintomatologia potrebbe fare avanzare questa ipotesi diagnostica.
Anche la vasculopatia cerebrale cronica può contribuire ad accentuare i disturbi cognitivi.
Ovviamente deve rivolgersi ad un neurologo per avere una valutazione diretta ed eventuale terapia.
Cordiali saluti
Dr. Antonio Ferraloro

Utente
Grazie mille dottore.
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 85 visite dal 16/03/2025.
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