Alla cortese attenzione del Dr. Antonio Ferraloro: lieve trauma cranico
Gentile dottore,
torno a scriverle dopo tanto tempo per un episodio accadutomi giusto un paio d'ore fa.
Scendendo le scale che portano in cantina, distrattamente ho urtato, direi di taglio, la parte superiore della volta cranica contro un asse di ferro che sostiene la volta delle scale; scendevo abbastanza lentamente, ma il colpo c'è stato.
Dopo una lieve dolenzia nella zona d'impatto durata neppure cinque minuti, non ho avvertito e non avverto alcun sintomo, né localizzato né generalizzato: niente cefalea, nausea, vertigini o sonnolenza e ho svolto le mie mansioni lavorative.
Non ho dolenzia nella zona urtata nemmeno al tatto.
Però so che gli esiti di un colpo alla testa possono manifestarsi anche su lunghe gittate temporali, e purtroppo una delle mie più grandi paure è quella di emorragie cerebrali o danni neurologici, per esempio mnesici.
Nei limiti di un consulto a distanza, sul racconto dell'accaduto e dalla completa assenza di sintomi, ritiene che possa stare fiduciosamente tranquillo?
L'assenza di dolore nel punto di impatto si può leggere come un dato confortante?
Le chiedo inoltre se traumi di questo genere possano determinare perdita di neuroni e dunque deficit di memoria.
La ringrazio già adesso e le mando un saluto molto cordiale che la raggiunga nella sua bella Sicilia, che sto leggendo proprio in questi giorni nelle pagine di Sciascia della sua raccolta "Il mare colore del vino".
Intanto penso che la prossima estate mi piacerebbe visitare Filicudi e Alicudi.
Simone
torno a scriverle dopo tanto tempo per un episodio accadutomi giusto un paio d'ore fa.
Scendendo le scale che portano in cantina, distrattamente ho urtato, direi di taglio, la parte superiore della volta cranica contro un asse di ferro che sostiene la volta delle scale; scendevo abbastanza lentamente, ma il colpo c'è stato.
Dopo una lieve dolenzia nella zona d'impatto durata neppure cinque minuti, non ho avvertito e non avverto alcun sintomo, né localizzato né generalizzato: niente cefalea, nausea, vertigini o sonnolenza e ho svolto le mie mansioni lavorative.
Non ho dolenzia nella zona urtata nemmeno al tatto.
Però so che gli esiti di un colpo alla testa possono manifestarsi anche su lunghe gittate temporali, e purtroppo una delle mie più grandi paure è quella di emorragie cerebrali o danni neurologici, per esempio mnesici.
Nei limiti di un consulto a distanza, sul racconto dell'accaduto e dalla completa assenza di sintomi, ritiene che possa stare fiduciosamente tranquillo?
L'assenza di dolore nel punto di impatto si può leggere come un dato confortante?
Le chiedo inoltre se traumi di questo genere possano determinare perdita di neuroni e dunque deficit di memoria.
La ringrazio già adesso e le mando un saluto molto cordiale che la raggiunga nella sua bella Sicilia, che sto leggendo proprio in questi giorni nelle pagine di Sciascia della sua raccolta "Il mare colore del vino".
Intanto penso che la prossima estate mi piacerebbe visitare Filicudi e Alicudi.
Simone
Gentile Utente,
in assenza di qualsiasi sintomo può ragionevolmente stare tranquillo, peraltro pure la giovane età gioca a Suo vantaggio.
"traumi di questo genere possano determinare perdita di neuroni e dunque deficit di memoria"? Assolutamente no.
Se decide di venire in Sicilia l'isola La accoglierà calorosamente.
Cordiali saluti
in assenza di qualsiasi sintomo può ragionevolmente stare tranquillo, peraltro pure la giovane età gioca a Suo vantaggio.
"traumi di questo genere possano determinare perdita di neuroni e dunque deficit di memoria"? Assolutamente no.
Se decide di venire in Sicilia l'isola La accoglierà calorosamente.
Cordiali saluti
Dr. Antonio Ferraloro
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 4 visite dal 15/03/2025.
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