Potrebbe essere epilessia?
Buongiorno.
Richiedo questo consulto a seguito di un evento molto strano che mi è capitato a febbraio di quest’anno 2024 durante il quale mentre guidavo, ho avvertito una sorta di sensazione di disorientamento temporale per cui non sapevo se fosse ora di pranzo oppure sera.
In seguito a questa sensazione durata pochi secondi ho iniziato a soffrire di una forte ansia che nei giorni successivi mi ha molto provato.
Premetto che sono un soggetto ansioso e fortemente ipocondriaco e sono in cura da quasi otto anni presso il centro psichiatrico locale con una cura farmacologica di venlafaxina 150 e congiuntamente sto facendo anche un percorso psicoterapico.
Questo episodio è scaturito in un periodo di forte stress dovuto al cambio di mansione al lavoro e al fatto di aver scoperto che sarei diventato padre oltre che alla paura di avere un tumore al cervello dettata da un continuo fastidio avvertito a livello della tempia destra.
Da quel momento ho iniziato ad avere a più riprese sensazioni simili a quelle della derealizzazione, come fossi distaccato dalla realtà e lontano dai miei pensieri, in cui i miei ricordi mi sembravano molto distanti e lontani. Inoltre avverto una sensazione come se il tempo fosse accelerato e in un attimo passano le giornate. A tutto questo si associa ansia e in diversi momenti domande esistenziali.
Ho consultato ripetutamente questo forum e un sacco di altri siti alla ricerca di una soluzione oltre a quanto suggeritomi dai medici che mi seguivano, a causa del fatto che la sintomatologia, anche con l’aiuto dell’ansiolitico, non si attenuava moltissimo.
Ora a distanza di diversi mesi, poiché la sensazione di derealizzazione è sempre presente (forse più attenuata), la percezione del tempo accelerato mi porta a picchi di ansia e preoccupazioni e dopo aver passato in rassegna tutte le possibili malattie mentali e organiche collegate (schizofrenia, psicosi, tumore al cervello, ictus) volevo chiedervi se in base a questo racconto è possibile sospettare un’epilessia, dal momento che ho letto esistere in forma non convulsivante senza perdita di conoscenza ma con segni similari a quelli di una malattia psichiatrica.
Data la mia natura ipocondriaca, sono molto preoccupato visto che i sintomi non sono totalmente regrediti anche se la mia psichiatra tende ad attribuirli alla mia ansia generalizzata piuttosto che ad altri disturbi di natura neurologica.
Vorrei avere un vostro parere in merito e un suggerimento su come eventualmente muovermi.
Grazie in anticipo per la gentile attenzione e tanti auguri di buon anno
Richiedo questo consulto a seguito di un evento molto strano che mi è capitato a febbraio di quest’anno 2024 durante il quale mentre guidavo, ho avvertito una sorta di sensazione di disorientamento temporale per cui non sapevo se fosse ora di pranzo oppure sera.
In seguito a questa sensazione durata pochi secondi ho iniziato a soffrire di una forte ansia che nei giorni successivi mi ha molto provato.
Premetto che sono un soggetto ansioso e fortemente ipocondriaco e sono in cura da quasi otto anni presso il centro psichiatrico locale con una cura farmacologica di venlafaxina 150 e congiuntamente sto facendo anche un percorso psicoterapico.
Questo episodio è scaturito in un periodo di forte stress dovuto al cambio di mansione al lavoro e al fatto di aver scoperto che sarei diventato padre oltre che alla paura di avere un tumore al cervello dettata da un continuo fastidio avvertito a livello della tempia destra.
Da quel momento ho iniziato ad avere a più riprese sensazioni simili a quelle della derealizzazione, come fossi distaccato dalla realtà e lontano dai miei pensieri, in cui i miei ricordi mi sembravano molto distanti e lontani. Inoltre avverto una sensazione come se il tempo fosse accelerato e in un attimo passano le giornate. A tutto questo si associa ansia e in diversi momenti domande esistenziali.
Ho consultato ripetutamente questo forum e un sacco di altri siti alla ricerca di una soluzione oltre a quanto suggeritomi dai medici che mi seguivano, a causa del fatto che la sintomatologia, anche con l’aiuto dell’ansiolitico, non si attenuava moltissimo.
Ora a distanza di diversi mesi, poiché la sensazione di derealizzazione è sempre presente (forse più attenuata), la percezione del tempo accelerato mi porta a picchi di ansia e preoccupazioni e dopo aver passato in rassegna tutte le possibili malattie mentali e organiche collegate (schizofrenia, psicosi, tumore al cervello, ictus) volevo chiedervi se in base a questo racconto è possibile sospettare un’epilessia, dal momento che ho letto esistere in forma non convulsivante senza perdita di conoscenza ma con segni similari a quelli di una malattia psichiatrica.
Data la mia natura ipocondriaca, sono molto preoccupato visto che i sintomi non sono totalmente regrediti anche se la mia psichiatra tende ad attribuirli alla mia ansia generalizzata piuttosto che ad altri disturbi di natura neurologica.
Vorrei avere un vostro parere in merito e un suggerimento su come eventualmente muovermi.
Grazie in anticipo per la gentile attenzione e tanti auguri di buon anno
[#1]
Gentile Utente,
da quanto scrive, la natura epilettica della sintomatologia riferita mi sembra poco probabile, tenderei a pensare al disturbo psichico.
Lei parla di ansiolitico, ma solo con questo farmaco difficilmente può risolvere il problema.
Cordiali saluti
da quanto scrive, la natura epilettica della sintomatologia riferita mi sembra poco probabile, tenderei a pensare al disturbo psichico.
Lei parla di ansiolitico, ma solo con questo farmaco difficilmente può risolvere il problema.
Cordiali saluti
Dr. Antonio Ferraloro
[#2]
Utente
Sto attualmente prendendo Venlafaxina 150mg e Gabapentin 100mg.
Il sintomo più fastidioso e preoccupante rimane quello legato alla percezione del tempo e alle sensazioni di irrealtà durante le quali ho come dei vuoti di quanto ho fatto anche se a livello di memoria ricordo tutto.
Non sono segnali di cui preoccuparsi?
Il sintomo più fastidioso e preoccupante rimane quello legato alla percezione del tempo e alle sensazioni di irrealtà durante le quali ho come dei vuoti di quanto ho fatto anche se a livello di memoria ricordo tutto.
Non sono segnali di cui preoccuparsi?
Questo consulto ha ricevuto 7 risposte e 135 visite dal 31/12/2024.
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