Emorragia cerebrale intraparenchimale
Buonasera,
Chiedo informazioni inerenti questa patologia in quanto mio cognato ne è rimasto vittima quasi una settimana fa.
Cercherò di descrivere il caso:
Mio cognato ha 52 anni, soffre da qualche anno di ipertensione che però non ha mai voluto curare dovutamente, inoltre, ultimamente si era dato anche all'alcol, facendone un uso spropositato a pranzo e a cena, e spesso anche fuori dai pasti.
Sabato scorso, mentre aiutava un'associazione sportiva a fare i pacchetti dei premi in occasione di una gara podistica, si sente male accusando un fortissimo mal di testa e senso di vomito. Persi quasi completamente i sensi, chiamano il 118 che, constatata l'ipertensione - aveva una pressione arteriosa di 260/160 - cercano di abbassargliela ma non riuscendoci decidono di portarlo in un ospedale che ritengono specializzato in ischemia cerebrale, perchè pensavano si trattasse di questo.
Giunto all'ospedale gli viene effettuata una TAC che rileva invece un'emorragia cerebrale intraparenchimale nel lato destro del cervello.
Ci hanno quindi detto che a quel punto dovevano solo vedere come reagiva il cervello nel corso della notte, sperando che l'emorragia si fermasse per poi riassorbirsi da sola nel tempo.
Dopo circa 6 ore gli fanno un'altra TAC che non rileva miglioramenti, anzi, il versamento è aumentato.
Il giorno dopo, un'altra TAC, che rileva l'inondamento di tutto il lato destro del cervello. In tutto questo tempo mio cognato è rimasto sempre incosciente, tranne appena successa la disgrazia, infatti qualche parola, all'inizio riusciva a fanfugarla, ma poi basta.
Decidono quindi di effettuargli un piccolo buchino al cranio per introdurre una cannuccia di drenaggio, ma per far questo dovevano spostarlo in un ospedale maggiormente specializzato e soprattutto con un letto libero in terapia intensiva.
Lo portano all'Ospedale Galeazzi di Milano, l'unico ad avere un posto libero in terapia intensiva. Effettuano l'operazione ma le sue condizioni non migliorano, anche se il drenaggio lo aiuta.
Lo tengono sotto leggero sedativo, ma di suo rimane in semicoma.
L'altro ieri mia sorella ha notato che rispondeva a dei piccoli comandi (stringere la sua mano, alzare il piede, mandare un bacio) senza però riuscire ad aprire gli occhi.
Il giorno dopo però il personale ospedaliero disillude questi apparenti progressi, dicendo che si tratta di contrazioni muscolari involontarie.
Il morale è a terra. I medici non si esprimono riguardo l'aspettativa di sopravvivenza o di ripresa.
Io chiedo quindi a voi, per chi mi vorrà rispondere: cosa dobbiamo aspettarci? sopravvivrà? e se sì, in quali condizioni rimarrà? C'è la speranza di una seppur piccola ripresa, almeno da prendere un minimo di coscienza e tornare a riconoscere i suoi cari?
Nel caso di sopravvivenza, una riabilitazione intensiva, potrebbe essergli utile per tornare a muovere la parte sinistra del suo corpo, attualmente immobilizzata?
Grazie sin d'ora per la risposta che mi darete, aspetto con ansia.
Saluti
Chiedo informazioni inerenti questa patologia in quanto mio cognato ne è rimasto vittima quasi una settimana fa.
Cercherò di descrivere il caso:
Mio cognato ha 52 anni, soffre da qualche anno di ipertensione che però non ha mai voluto curare dovutamente, inoltre, ultimamente si era dato anche all'alcol, facendone un uso spropositato a pranzo e a cena, e spesso anche fuori dai pasti.
Sabato scorso, mentre aiutava un'associazione sportiva a fare i pacchetti dei premi in occasione di una gara podistica, si sente male accusando un fortissimo mal di testa e senso di vomito. Persi quasi completamente i sensi, chiamano il 118 che, constatata l'ipertensione - aveva una pressione arteriosa di 260/160 - cercano di abbassargliela ma non riuscendoci decidono di portarlo in un ospedale che ritengono specializzato in ischemia cerebrale, perchè pensavano si trattasse di questo.
Giunto all'ospedale gli viene effettuata una TAC che rileva invece un'emorragia cerebrale intraparenchimale nel lato destro del cervello.
Ci hanno quindi detto che a quel punto dovevano solo vedere come reagiva il cervello nel corso della notte, sperando che l'emorragia si fermasse per poi riassorbirsi da sola nel tempo.
Dopo circa 6 ore gli fanno un'altra TAC che non rileva miglioramenti, anzi, il versamento è aumentato.
Il giorno dopo, un'altra TAC, che rileva l'inondamento di tutto il lato destro del cervello. In tutto questo tempo mio cognato è rimasto sempre incosciente, tranne appena successa la disgrazia, infatti qualche parola, all'inizio riusciva a fanfugarla, ma poi basta.
Decidono quindi di effettuargli un piccolo buchino al cranio per introdurre una cannuccia di drenaggio, ma per far questo dovevano spostarlo in un ospedale maggiormente specializzato e soprattutto con un letto libero in terapia intensiva.
Lo portano all'Ospedale Galeazzi di Milano, l'unico ad avere un posto libero in terapia intensiva. Effettuano l'operazione ma le sue condizioni non migliorano, anche se il drenaggio lo aiuta.
Lo tengono sotto leggero sedativo, ma di suo rimane in semicoma.
L'altro ieri mia sorella ha notato che rispondeva a dei piccoli comandi (stringere la sua mano, alzare il piede, mandare un bacio) senza però riuscire ad aprire gli occhi.
Il giorno dopo però il personale ospedaliero disillude questi apparenti progressi, dicendo che si tratta di contrazioni muscolari involontarie.
Il morale è a terra. I medici non si esprimono riguardo l'aspettativa di sopravvivenza o di ripresa.
Io chiedo quindi a voi, per chi mi vorrà rispondere: cosa dobbiamo aspettarci? sopravvivrà? e se sì, in quali condizioni rimarrà? C'è la speranza di una seppur piccola ripresa, almeno da prendere un minimo di coscienza e tornare a riconoscere i suoi cari?
Nel caso di sopravvivenza, una riabilitazione intensiva, potrebbe essergli utile per tornare a muovere la parte sinistra del suo corpo, attualmente immobilizzata?
Grazie sin d'ora per la risposta che mi darete, aspetto con ansia.
Saluti
[#1]
Gentile Utente,
purtroppo devo dirLe che il decorso in tali casi non è prevedibile, nemmeno per i medici che stanno seguendo Suo cognato da vicino. Per l'eventuale futuro, tutto dipenderà dall'entità del danno subito dalle strutture cerebrali.
Mi tenga informato, se vuole.
PorgendoLe i migliori auguri per Suo cognato, Le invio cordiali saluti
purtroppo devo dirLe che il decorso in tali casi non è prevedibile, nemmeno per i medici che stanno seguendo Suo cognato da vicino. Per l'eventuale futuro, tutto dipenderà dall'entità del danno subito dalle strutture cerebrali.
Mi tenga informato, se vuole.
PorgendoLe i migliori auguri per Suo cognato, Le invio cordiali saluti
Dr. Antonio Ferraloro
[#2]
Utente
Grazie per la risposta che non mi aspettavo così celere, ma che speravo.
Domani andrò a trovarlo e mi farò dare maggiori specificazioni riguardanti le sue condizioni cerebrali.
Ma nell'attesa, posso sapere se ci sono stati casi del genere in cui il paziente si è ripreso? Intendo "ripreso" per dire che abbia preso coscienza, se non la funzionalità del suo corpo.
Grazie ancora per la sua cortesia.
A presto.
Domani andrò a trovarlo e mi farò dare maggiori specificazioni riguardanti le sue condizioni cerebrali.
Ma nell'attesa, posso sapere se ci sono stati casi del genere in cui il paziente si è ripreso? Intendo "ripreso" per dire che abbia preso coscienza, se non la funzionalità del suo corpo.
Grazie ancora per la sua cortesia.
A presto.
[#5]
Gentile signora,
devo fare alcune considerazioni necessarie per cercare di capire come stanno realmente le cose.
Lei ha parlato di ematoma intraparenchimale, in un primo momento giudicato non chirurgico, quindi di un inondamento della parte destra del cervello.
Probabilmente si è trattato di una estensione del sanguinamento nella cavità ventricolare e per questo è stato applicato il drenaggio.
La situazione, come Le ha anche detto il collega che mi ha precedeuto, non è leggera, ma alcuni <segni> che Lei descrive come prognosticamente favorevoli in effetti possono esserlo in quanto stringere la mano o tentare di alzare una gamba su comando e soprattutto mandare un bacio non sono <contrazioni involontarie> ma vere risposte volontarie.
Con questo non voglio elargire false speranze, ma la giovane età di Suo cognato è un elemento, diciamo così, a favore.
Non ho la possibilità di visionare la documentazione clinica, ma i colleghi del Galeazzi hanno pensato di eseguire un esame angiografico per eventualmente escludere la presenza di una malformazione vascolare (MAV) come causa del sanguinamento?
Con i migliori auguri
devo fare alcune considerazioni necessarie per cercare di capire come stanno realmente le cose.
Lei ha parlato di ematoma intraparenchimale, in un primo momento giudicato non chirurgico, quindi di un inondamento della parte destra del cervello.
Probabilmente si è trattato di una estensione del sanguinamento nella cavità ventricolare e per questo è stato applicato il drenaggio.
La situazione, come Le ha anche detto il collega che mi ha precedeuto, non è leggera, ma alcuni <segni> che Lei descrive come prognosticamente favorevoli in effetti possono esserlo in quanto stringere la mano o tentare di alzare una gamba su comando e soprattutto mandare un bacio non sono <contrazioni involontarie> ma vere risposte volontarie.
Con questo non voglio elargire false speranze, ma la giovane età di Suo cognato è un elemento, diciamo così, a favore.
Non ho la possibilità di visionare la documentazione clinica, ma i colleghi del Galeazzi hanno pensato di eseguire un esame angiografico per eventualmente escludere la presenza di una malformazione vascolare (MAV) come causa del sanguinamento?
Con i migliori auguri
[#6]
Utente
Dr. Migliaccio, La ringrazio per aver espresso anche il suo parere, che, non le nego, ci ha ravvivato qualche speranza in più. Non si preoccupi, non ci illuderemo, ma vogliamo sperare che, come Lei dice, l'età e la forza di volontà di mio cognato giochino a suo favore.
Questo pomeriggio chiederò ai medici quel che ci ha consigliato e vedremo cosa ci risponderanno.
La ringrazio infinitamente per l'incoraggiamento, sia a Lei che al Dr. Ferraloro, gentilissimi.
Vi terremo informati.
Cordiali saluti
Questo pomeriggio chiederò ai medici quel che ci ha consigliato e vedremo cosa ci risponderanno.
La ringrazio infinitamente per l'incoraggiamento, sia a Lei che al Dr. Ferraloro, gentilissimi.
Vi terremo informati.
Cordiali saluti
[#7]
Utente
Buonasera,
oggi sono entrata io a vedere mio cognato in terapia intensiva e questo è quanto ho rilevato:
non risponde alle richieste di stringere la mano o alzare una gamba o guardare verso di me. I suoi occhi sono chiusi ma ho provato ad aprirgli l'occhio destro per vedere se li avrebbe mossi e così è stato, muoveva l'occhio a destra e sinistra come se volesse guardarsi attorno, ma non guardava me quando gli chiedevo di farlo.
Continuava a muovere la gamba, e la mano, che gli tengono legata ma che gli ho fatto slegare, almeno per il periodo in cui io ero presente, tentava di avvicinarla al tubo che gli entra in trachea, ma non ci arrivava.
Una cosa che penso sia positiva che ho notato è che sembrava gli facesse piacere che gli tenevo la mano perchè quando glie la lasciavo, lui la cercava e una volta trovata me la teneva e la stringeva, anche se questo non lo faceva su comando ma di sua iniziativa.
Ho parlato coi medici e mi han fatto vedere la TAC su video. Ho visto il versamento che è veramente enorme, gli prende praticamente i 2/3 del lato destro e questo ematoma che si fa spazio nella parte destra, spinge anche la parte sinistra che ovviamente ne soffre.
Dicono che un'angiografia non serve a nulla in quanto la parte è troppo invasa dal sangue e bisogna solo aspettare che si assorba per vedere bene i danni procurati.
Ho chiesto loro di poter copiare un minimo di referto per poterlo trascrivere a voi, ma mi han detto che non c'è referto scritto in quanto la situazione è evidente e molto chiara: ematoma causato da spontanea emorragia intraparenchimale che ha devastato il lato destro del cervello, ecco tutto. Dicono che comunque, se un neurologo o neurochirurgo di mia conoscenza volesse parlare con loro, ben venga, non rifiutano certo altri pareri o un confronto, quindi se qualcuno di voi volesse telefonare in terapia intensiva del reparto di neurologia dell'Istituto Galeazzi di Milano, riferiranno senza problemi la situazione. Se qualcuno di voi volesse farlo, comunicherò nome e cognome di mio cognato via e-mail.
Grazie per la vostra attenzione e per le risposte che mi darete.
Cordiali saluti
[#10]
Gentile signora,
appena avrò la possibilità di chiedere notizie di Suo cognato, sarà mia premura darne notizia anche al collega Ferraloro in modo da poter considerare insieme gli aspetti clinici dell' iter clinico di Suo cognato.
In attesa, Le auguro una buona domenica
appena avrò la possibilità di chiedere notizie di Suo cognato, sarà mia premura darne notizia anche al collega Ferraloro in modo da poter considerare insieme gli aspetti clinici dell' iter clinico di Suo cognato.
In attesa, Le auguro una buona domenica
[#11]
Utente
Egregio Dr. Migliaccio, come avrà notato ho mandato alla sua e-mail il nominativo di mio cognato, sarò contenta se anche il Dr. Ferraloro potrà fornire il suo parere così da lavorare in collaborazione.
Se mio cognato riuscisse ad uscire, in modo più o meno dignitoso, da un caso disperato del genere, penso servirà d'essenziale incoraggiamento a tantissimi altri che consultano questo sito. Io lo spero tanto, non solo per mio cognato e mia sorella, ma anche per aiutare tutti a non perdere le speranze verso le potenzialità di un cervello umano, seppur conciato in questo modo.
Rimango in ansiosa attesa.
RingraziandoVi sempre di cuore per la vostra preziosa opera di volontariato su questo sito, Cordialmente saluto.
Se mio cognato riuscisse ad uscire, in modo più o meno dignitoso, da un caso disperato del genere, penso servirà d'essenziale incoraggiamento a tantissimi altri che consultano questo sito. Io lo spero tanto, non solo per mio cognato e mia sorella, ma anche per aiutare tutti a non perdere le speranze verso le potenzialità di un cervello umano, seppur conciato in questo modo.
Rimango in ansiosa attesa.
RingraziandoVi sempre di cuore per la vostra preziosa opera di volontariato su questo sito, Cordialmente saluto.
[#16]
Utente
Grazie per la sua disponibilità, Dr. Ferraloro, ogni vostro parere ci aiuterà a "digerire" la situazione.
Per aggiornarVi:
Stasera mia sorella è andata da mio cognato e purtroppo, diversamente dalle altre sere, sta volta non si muoveva proprio. Non stringeva la mano, non muoveva la gamba, non muoveva gli occhi...
Mia sorella è tornata abbastanza demoralizzata..
A presto, e buona nottata.
Per aggiornarVi:
Stasera mia sorella è andata da mio cognato e purtroppo, diversamente dalle altre sere, sta volta non si muoveva proprio. Non stringeva la mano, non muoveva la gamba, non muoveva gli occhi...
Mia sorella è tornata abbastanza demoralizzata..
A presto, e buona nottata.
[#19]
Gentile signora,
ho contattato i Colleghi del Galeazzi e purtroppo non ho avuto buone notizie.
Si è trattata di una emorragia spontanea devastante verificatasi in una zona del cervello (nuclei della base) con successivo inondamento ventricolare.
I Colleghi hanno provveduto a effettaure l'unica cosa possibile, anche se sappiamo essere un provvedimento estremo e palliativo,cioè l'applicazione di un sistema di derivazione esterna, finalizzato al tentativo di far fuoriuscire il sangue dai ventricoli.
La ripresa non c'è stata e Suo cognato ha continuato a peggiorare per la grave sofferenza di strutture profonde come il tronco cerebrale ad opera sia della compressione ematica che dell'edema.
Le speranze, è inutile dare false illusioni, sono molto flebili e se lo stato di incoscienza dovesse perdurare, l'evoluzione sarebbe tragica comunque, sia nel senso della fine, sia dell'evoluzione in quello stato di non-coscienza,conosciuto come stato vegetativo.
Mi spiace sinceramente, mi creda!
E' inutile dirLe che sia io che altri colleghi, fra cui Ferraloro, siamo sempre disponibili per ogni necessità.
Cordialmente
ho contattato i Colleghi del Galeazzi e purtroppo non ho avuto buone notizie.
Si è trattata di una emorragia spontanea devastante verificatasi in una zona del cervello (nuclei della base) con successivo inondamento ventricolare.
I Colleghi hanno provveduto a effettaure l'unica cosa possibile, anche se sappiamo essere un provvedimento estremo e palliativo,cioè l'applicazione di un sistema di derivazione esterna, finalizzato al tentativo di far fuoriuscire il sangue dai ventricoli.
La ripresa non c'è stata e Suo cognato ha continuato a peggiorare per la grave sofferenza di strutture profonde come il tronco cerebrale ad opera sia della compressione ematica che dell'edema.
Le speranze, è inutile dare false illusioni, sono molto flebili e se lo stato di incoscienza dovesse perdurare, l'evoluzione sarebbe tragica comunque, sia nel senso della fine, sia dell'evoluzione in quello stato di non-coscienza,conosciuto come stato vegetativo.
Mi spiace sinceramente, mi creda!
E' inutile dirLe che sia io che altri colleghi, fra cui Ferraloro, siamo sempre disponibili per ogni necessità.
Cordialmente
[#20]
Gentile Utente,
il Collega Migliaccio ha provveduto ad informarmi.
Come Lui stesso mi diceva e Le diceva la situazione è purtroppo drammatica. Lo supponevo dall'inizio ma ho avuto una prima conferma col Suo post di ieri sera in cui ci informava che erano cessati quei pochi e sporadici movimenti degli arti.
Confermo la mia disponibilità per quanto possibile.
Cordialità
il Collega Migliaccio ha provveduto ad informarmi.
Come Lui stesso mi diceva e Le diceva la situazione è purtroppo drammatica. Lo supponevo dall'inizio ma ho avuto una prima conferma col Suo post di ieri sera in cui ci informava che erano cessati quei pochi e sporadici movimenti degli arti.
Confermo la mia disponibilità per quanto possibile.
Cordialità
[#21]
Utente
Egregio Dr. Migliaccio, La ringrazio per il suo sincero interessamento e per il suo impegno rispettato fino all'ultimo.
Immaginavamo che di speranze ce ne fossero poche o niente e la sua relazione del caso ce ne ha dato conferma, anche se non abbiamo mai smesso nè smetteremo di sperare.. ciò nonostante.
E in ogni caso, mi preme ribadire, nonostante certe situazioni si potrebbero presentare anche in assenza di condizioni di rischio, che la prevenzione e la cura di se stessi aiutano ad evitare certi tragici epiloghi. Per lo meno, se succedesse senza il concorso di colpa, non saremmo indotti a colpevolizzare la vittima come invece sta succedendo a noi, che oltre al dolore per quanto è successo incorre anche la rabbia per il fatto che sia successo, quando invece poteva non succedere oppure potevano presentarsi danni meno gravi, che avrebbero dato qualche speranza in più di ripresa.
Vi saluto e non smetterò mai di esserVi grata, soprattutto a Lei Dr. Migliaccio, per il Vostro interessamento.
Mi farò sentire se e nel caso vi saranno cambiamenti rilevanti nella risposta cerebrale di mio cognato, se volete, o anche solo per comunicarVi che ci ha lasciati..
Grazie ancora e a presto.
Immaginavamo che di speranze ce ne fossero poche o niente e la sua relazione del caso ce ne ha dato conferma, anche se non abbiamo mai smesso nè smetteremo di sperare.. ciò nonostante.
E in ogni caso, mi preme ribadire, nonostante certe situazioni si potrebbero presentare anche in assenza di condizioni di rischio, che la prevenzione e la cura di se stessi aiutano ad evitare certi tragici epiloghi. Per lo meno, se succedesse senza il concorso di colpa, non saremmo indotti a colpevolizzare la vittima come invece sta succedendo a noi, che oltre al dolore per quanto è successo incorre anche la rabbia per il fatto che sia successo, quando invece poteva non succedere oppure potevano presentarsi danni meno gravi, che avrebbero dato qualche speranza in più di ripresa.
Vi saluto e non smetterò mai di esserVi grata, soprattutto a Lei Dr. Migliaccio, per il Vostro interessamento.
Mi farò sentire se e nel caso vi saranno cambiamenti rilevanti nella risposta cerebrale di mio cognato, se volete, o anche solo per comunicarVi che ci ha lasciati..
Grazie ancora e a presto.
[#23]
Utente
Buona sera,
vorrei solo aggiornarvi sulle condizioni di mio cognato:
sta ancora in terapia intensiva, gli han fatto la tracheotomia, ma sembra che non ne abbia più bisogno in quanto respira al 100% da solo, glie la tengono finchè sta lì giusto per aiutarlo un pò nel caso ci fosse ancora bisogno.
I medici pensano di togliergli presto il drenaggio dal cervello e tutti i macchinari che ha ancora attaccati per spostarlo in reparto, così da poter dare anche a noi la possibilità di stimolarlo più a lungo durante il giorno.
Muove spesso la gamba destra, il braccio, stringe la mano, apre gli occhi, anche se non sappiamo se vede qualcosa o se capisce qualcosa, fatto sta che prima non li apriva per niente da solo, ora sì.
I medici non ci sanno interpretare queste, forse apparenti, evoluzioni.
Non sappiamo cosa pensare, se essere contenti o no, perchè saremmo contenti se questi progressi continuassero sempre, almeno da portarlo a capire qualcosa o addirittura a potersi rimettere in piedi, seppur con le ovvie limitazioni.
Sappiamo che queste speranze sono collegate più alla fede in Dio che alla realtà dei fatti, ma mi piacerebbe sentire il vostro parere.
Grazie sin d'ora
Cordialità
[#24]
Gentile Signora,
apprendo con grande piacere i piccoli progressi di Suo cognato. Data l'entità dell'emorragia però, non mi illuderei troppo. L'unica speranza è che non abbia distrutto strutture fondamentali. Spero con voi che tali progressi siano reali e non fittizi. Ritengo che allo stato attuale bisogna attendere con speranza ma senza, ripeto, troppe illusioni.
Ci tenga aggiornati, se vuole.
Con i migliori auguri La saluto cordialmente
apprendo con grande piacere i piccoli progressi di Suo cognato. Data l'entità dell'emorragia però, non mi illuderei troppo. L'unica speranza è che non abbia distrutto strutture fondamentali. Spero con voi che tali progressi siano reali e non fittizi. Ritengo che allo stato attuale bisogna attendere con speranza ma senza, ripeto, troppe illusioni.
Ci tenga aggiornati, se vuole.
Con i migliori auguri La saluto cordialmente
[#26]
Gentile signora,
le notizie che ci ha dato sono <prudentemente> incoraggianti.
Il fatto che respiri da solo, che stringe la mano e muove spontaneamente un arto, apre gli occhi sono senz'altro segni di netto miglioramento.
Come dice il collega bisogna attendere con speranza, ma, a mio parere, qualche speranza che le cose stiano migliorando è legittimo averla.
RingraziandoLa per le belle parole nei nostri confronti,rimaniamo in attesa di notizie sempre più confortanti.
le notizie che ci ha dato sono <prudentemente> incoraggianti.
Il fatto che respiri da solo, che stringe la mano e muove spontaneamente un arto, apre gli occhi sono senz'altro segni di netto miglioramento.
Come dice il collega bisogna attendere con speranza, ma, a mio parere, qualche speranza che le cose stiano migliorando è legittimo averla.
RingraziandoLa per le belle parole nei nostri confronti,rimaniamo in attesa di notizie sempre più confortanti.
[#27]
Utente
"Come dice il collega bisogna attendere con speranza, ma, a mio parere, qualche speranza che le cose stiano migliorando è legittimo averla."
Sono d'accordo e speriamo che le buone notizie continuino.
La mia gratitudine verso di Voi è grande perché non ci fate sentire soli, e questo non è poco.
Rinnovo la mia stima, e grazie ancora per il tempo che dedicate non solo a me ma anche a tutti gli altri utenti.
Buona notte
Sono d'accordo e speriamo che le buone notizie continuino.
La mia gratitudine verso di Voi è grande perché non ci fate sentire soli, e questo non è poco.
Rinnovo la mia stima, e grazie ancora per il tempo che dedicate non solo a me ma anche a tutti gli altri utenti.
Buona notte
[#28]
Utente
Buona sera,
Volevo metterVi al corrente di una novità: mio cognato è stato staccato da tutte le macchine della terapia intensiva ed è stato trasferito in reparto oggi, in mattinata.
Questo ci ha rallegrato in quanto così possiamo stargli vicino per più tempo, e parenti e amici lo possono vedere più spesso.
Ma poco fà mia sorella mi ha pregato di comunicarVi che all'ospedale han chiesto all'amico che in quel momento era andato a trovare mio cognato di avvisare un parente del paziente perché voglionoo la firma di consenso per fargli un'operazione domani mattina.
Gli vogliono fare una deviazione intestinale.
Questo ci ha lasciati perplessi.
Una decisione dall'oggi al domani non ce l'aspettavamo.
Avrebbero potuto comunicarlo ieri a mio nipote (il figlio del paziente) quando è andato a trovare suo padre.
Mio nipote ha 20 anni, quindi in grado di capire ogni cosa ed eventualmente firmare per il consenso.
Ma a quanto pare hanno deciso oggi di operarlo domani.
E' normale?
Dr. Migliaccio, so di darLe un impegno in più,e me ne scuso, ma potrebbe telefonare al Neurologo che conosce per chiedere specificazioni?
In attesa di un vostro riscontro, Vi saluto cordialmente
[#29]
Gentile signora,
probabilmente i colleghi hanno deciso di rendere definitiva la derivazione esterna facendo in modo che il liquor defluisca e venga assorbito nel peritoneo.
E' un intervento indispensabile, ma se Suo cognato non è ancora in grado di intendere e di volere, l'intervento riveste carattere d'urgenza e pertanto non è necessario alcun consenso da parte di nessuno, nemmeno dei parenti.
Chiedere il consenso informato a terzi non ha alcun valore e potrebbe anche esporre a rischi penali sia chi lo propone sia chi lo firma.
Un conto è informare i parenti spiegando l'opportunità dell'intervento e un conto è chiedere un consenso che non VA CHIESTO.
Mi telefoni se vuole maggiori chiarimenti
Cordialmente
probabilmente i colleghi hanno deciso di rendere definitiva la derivazione esterna facendo in modo che il liquor defluisca e venga assorbito nel peritoneo.
E' un intervento indispensabile, ma se Suo cognato non è ancora in grado di intendere e di volere, l'intervento riveste carattere d'urgenza e pertanto non è necessario alcun consenso da parte di nessuno, nemmeno dei parenti.
Chiedere il consenso informato a terzi non ha alcun valore e potrebbe anche esporre a rischi penali sia chi lo propone sia chi lo firma.
Un conto è informare i parenti spiegando l'opportunità dell'intervento e un conto è chiedere un consenso che non VA CHIESTO.
Mi telefoni se vuole maggiori chiarimenti
Cordialmente
[#33]
Utente
Buon giorno,
oggi a mio cognato è stata fatta la derivazione ventricolare peritoneale e sembra essere andato tutto bene.
Dopo poco tempo dall'operazione apriva già gli occhi (ma è stata fatta senza anestesia?).
La cosa bella è che rispondeva agli stimoli e pensiamo che siano reazioni volute e non meccaniche perchè eseguiva le richieste quando glie le si facevano.
Addirittura l'infermiera gli ha chiesto di tirar fuori la lingua e lui l'ha fatto!!! ne ha tirata fuori un pezzettino!
Ora vedremo il decorso delle sue condizioni nel tempo che passerà, ma non vi nego che questi progressi ci fanno ben sperare.
Vi saluto cordialmente
oggi a mio cognato è stata fatta la derivazione ventricolare peritoneale e sembra essere andato tutto bene.
Dopo poco tempo dall'operazione apriva già gli occhi (ma è stata fatta senza anestesia?).
La cosa bella è che rispondeva agli stimoli e pensiamo che siano reazioni volute e non meccaniche perchè eseguiva le richieste quando glie le si facevano.
Addirittura l'infermiera gli ha chiesto di tirar fuori la lingua e lui l'ha fatto!!! ne ha tirata fuori un pezzettino!
Ora vedremo il decorso delle sue condizioni nel tempo che passerà, ma non vi nego che questi progressi ci fanno ben sperare.
Vi saluto cordialmente
[#34]
Gentile Signora,
non posso che apprendere con estremo piacere l'esito positivo della derivazione nonchè gli ulteriori progressi di Suo cognato. Sono dei segni positivi di grande valore, speriamo che ne seguano tanti altri in modo da potere pensare ad un buon recupero funzionale. Da ciò che scrive si può essere relativamente più ottimisti rispetto ai giorni precedenti.
Ancora tanti auguri e cordiali saluti
non posso che apprendere con estremo piacere l'esito positivo della derivazione nonchè gli ulteriori progressi di Suo cognato. Sono dei segni positivi di grande valore, speriamo che ne seguano tanti altri in modo da potere pensare ad un buon recupero funzionale. Da ciò che scrive si può essere relativamente più ottimisti rispetto ai giorni precedenti.
Ancora tanti auguri e cordiali saluti
[#35]
Cara signora,
l'intervento viene fatto in anestesia generale.
Mi pare che tutto stia procedendo per il meglio. Accennare a tirar fuori la lingua su comando è considerato un ordine complesso per un paziente,diciamo, in coma.
Seppur è necessaria ancora grande cautela, penso che fra qualche settimana lo si potrà dichiarare fuori pericolo.
Con tanti auguri
l'intervento viene fatto in anestesia generale.
Mi pare che tutto stia procedendo per il meglio. Accennare a tirar fuori la lingua su comando è considerato un ordine complesso per un paziente,diciamo, in coma.
Seppur è necessaria ancora grande cautela, penso che fra qualche settimana lo si potrà dichiarare fuori pericolo.
Con tanti auguri
[#37]
Utente
Cari medici, mio cognato è un fenomeno!!!
Oggi sono andata a trovarlo ed era sveglio e sono sicura che ci vedeva perchè gli ho chiesto di indicare con le sue dita quante dita gli facevo vedere io (ponendogliele davanti agli occhi) e lui l'ha ripetuto esattamente con la sua mano.
Ho avuto l'impressione che invece con l'occhio sinistro non vedesse niente perchè non vedeva il numero delle dita che gli ponevo davanti.
E' possibile che non veda con l'occhio sinistro?
Infatti lo muove anche un pò diversamente rispetto il destro il quale sembra girarsi dove in effetti vuole guardare, mentre il sinistro lo gira fin troppo, come se non venisse comandato a dovere perchè non ci vede.
Gli ho chiesto di indicare con le sue dita il numero 3, e lui l'ha fatto, così come il 4, il 2 ecc..
Faceva "sì" o "no" con l'indice ("sì" muovendo l'indice su e giù e "no" muovendolo a destra e sinistra), allora gli ho detto di fare "sì" col pollice come per dire "ok" e "no" con l'indice come faceva prima, lui l'ha capito e da allora per dire sì o no faceva sempre così. Una volta si è confuso e ha detto sì con l'indice, ma prima ancora che lo correggessimo, ha tirato sù il pollice per dire "sì"
Poi ho provato a scoccargli le mie dita vicino all'orecchio per vedere se mi sentiva col sinisro e gli ho chiesto se sentiva che gli stavo schioccando le dita vicino all'orecchio e lui si è messo a schioccarle anche lui!
Poi tirava su la gamba, un pò di sua iniziativa e un pò perchè glie lo chiedevamo noi, allora gli ho detto di muovere su e giù anche il piede così da rinforzare il polpaccio, e lui lo faceva.
Ha ancora la tracheotomia, quando pensate che potrebbero togliergliela? Lo alimentano tramite una cannuccia che gli entra nel naso.
E per la parola, cosa mi dite? Il danno alla parte destra del cervello compromette la parola?
Comunque, come immaginavo, è un uomo pieno di forza di volontà, anche se a volte gli veniva da piangere, capendo la condizione in cui si trova, e penso che con una buona fisioterapia potrebbe addirittura rimettersi in piedi, anche se senza l'aiuto della parte sinistra del corpo, che sembra morta.
Ma noi speriamo in Dio, quindi.. non si sa mai.
Cosa ne pensate?
Vi saluto cordialmente e a presto.
Oggi sono andata a trovarlo ed era sveglio e sono sicura che ci vedeva perchè gli ho chiesto di indicare con le sue dita quante dita gli facevo vedere io (ponendogliele davanti agli occhi) e lui l'ha ripetuto esattamente con la sua mano.
Ho avuto l'impressione che invece con l'occhio sinistro non vedesse niente perchè non vedeva il numero delle dita che gli ponevo davanti.
E' possibile che non veda con l'occhio sinistro?
Infatti lo muove anche un pò diversamente rispetto il destro il quale sembra girarsi dove in effetti vuole guardare, mentre il sinistro lo gira fin troppo, come se non venisse comandato a dovere perchè non ci vede.
Gli ho chiesto di indicare con le sue dita il numero 3, e lui l'ha fatto, così come il 4, il 2 ecc..
Faceva "sì" o "no" con l'indice ("sì" muovendo l'indice su e giù e "no" muovendolo a destra e sinistra), allora gli ho detto di fare "sì" col pollice come per dire "ok" e "no" con l'indice come faceva prima, lui l'ha capito e da allora per dire sì o no faceva sempre così. Una volta si è confuso e ha detto sì con l'indice, ma prima ancora che lo correggessimo, ha tirato sù il pollice per dire "sì"
Poi ho provato a scoccargli le mie dita vicino all'orecchio per vedere se mi sentiva col sinisro e gli ho chiesto se sentiva che gli stavo schioccando le dita vicino all'orecchio e lui si è messo a schioccarle anche lui!
Poi tirava su la gamba, un pò di sua iniziativa e un pò perchè glie lo chiedevamo noi, allora gli ho detto di muovere su e giù anche il piede così da rinforzare il polpaccio, e lui lo faceva.
Ha ancora la tracheotomia, quando pensate che potrebbero togliergliela? Lo alimentano tramite una cannuccia che gli entra nel naso.
E per la parola, cosa mi dite? Il danno alla parte destra del cervello compromette la parola?
Comunque, come immaginavo, è un uomo pieno di forza di volontà, anche se a volte gli veniva da piangere, capendo la condizione in cui si trova, e penso che con una buona fisioterapia potrebbe addirittura rimettersi in piedi, anche se senza l'aiuto della parte sinistra del corpo, che sembra morta.
Ma noi speriamo in Dio, quindi.. non si sa mai.
Cosa ne pensate?
Vi saluto cordialmente e a presto.
[#38]
Gentile Signora,
mi complimento per i notevolissimi progressi di Suo cognato, per come si erano messe le cose sembrava improponibile pensare che i miglioramenti fossero così importanti. Per quanto riguarda le Sue domande è difficile dare una risposta non avendo preso visione della TC e non visitando il paziente. In atto tutto è variabile e non si possono dare risposte precise, dipende tutto dal decorso. Suo cognato è mancino?
mi complimento per i notevolissimi progressi di Suo cognato, per come si erano messe le cose sembrava improponibile pensare che i miglioramenti fossero così importanti. Per quanto riguarda le Sue domande è difficile dare una risposta non avendo preso visione della TC e non visitando il paziente. In atto tutto è variabile e non si possono dare risposte precise, dipende tutto dal decorso. Suo cognato è mancino?
[#40]
Le avevo fatto quella domanda perchè nei mancini il centro della produzione del linguaggio nella maggioranza dei casi si trova nell'emisfero destro che è quello colpito ma in una piccola percentuale di casi anche nei destrimani può trovarsi a destra. Comunque aspettiamo l'evolversi della situazione per potere esprimere un giudizio più attendibile.
Per il momento rallegriamoci per come stanno andando le cose.
Cordialmente
[#42]
Gentile signora,
da come reagisce non credo che ci possano essere disturbi della parola dipendenti da lesioni cerebrali, anche perchè Lei conferma che è destrimane.
Il fatto che non parli è dovuto alla tacheotomia, soprattutto se è ancora inserita la cannula.
L'emiparesi sinistra con un congruo periodo di riabilitazione può migliorare, ma di quanto non lo si può prevedere.
Il recupero che però avuto dallo stato iniziale in cui la situazioone era oggettivamente quasi disperata, fa ben sperare.
Ancora molti, molti auguri
da come reagisce non credo che ci possano essere disturbi della parola dipendenti da lesioni cerebrali, anche perchè Lei conferma che è destrimane.
Il fatto che non parli è dovuto alla tacheotomia, soprattutto se è ancora inserita la cannula.
L'emiparesi sinistra con un congruo periodo di riabilitazione può migliorare, ma di quanto non lo si può prevedere.
Il recupero che però avuto dallo stato iniziale in cui la situazioone era oggettivamente quasi disperata, fa ben sperare.
Ancora molti, molti auguri
[#44]
Utente
Gentili Medici, ecco gli aggiornamenti sul caso di mio cognato:
è stato trasferito all'ospedale di Zingonia(BG) per la riabilitazione.
Di progressi non ce ne sono tantissimi rispetto a quando stava a Milano, ma qualcosa di nuovo c'è, per esempio tenta di rispondere con la bocca invece che sempre con le dita per dire "sì" o "no". Ancora non parla per la tracheotomia che non gli hanno tolto, ma è solo questione di poco tempo e glie la toglieranno.
L'emorragia cerebrale si è del tutto assorbita e la Dottoressa e le infermiere dicono che è molto attivo, si muove sempre e risponde alle domande come può.
La dottoressa dice che lo vorrebbe presto mettere nella condizione di stare almeno seduto, magari su una sedia a rotelle perchè dice che le sue condizioni sono molto migliori rispetto agli altri pazienti dello stesso reparto e vorrebbe aiutarlo a fare progressi il più velocemente possibile perchè ne vede la possibilità.
E' però spaventato perchè continua a guardarsi attorno e vede degenti immobili di fronte e affianco a sè, continua a scoprirsi perchè probabilmente vorrebbe scendere dal letto e andarsene.
La dottoressa lo incoraggia sempre dicendogli che lui non è come i suoi compagni di stanza (sono in 4) di non spaventarsi che lui avrà un altro destino, in questo modo sembra tranquillizzarsi.
Ma c'è un problema, sorto ieri: ha la febbre e dicono dipenda da un batterio molto resistente agli antibiotici, si tratta probabilmente dello streptococco. Ora devono risolvergli questa infezione e poi penseranno all'analisi della trachea per togliergli la tracheotomia e per tutto il resto.
Ci hanno dato buone speranze che possa migliorare ancora molto a livello cerebrale e per ora siamo felici per questa speranza.
Vi saluto caramente e non mancherò, se vi fa piacere, di aggiornarvi ancora.
Con rispetto
è stato trasferito all'ospedale di Zingonia(BG) per la riabilitazione.
Di progressi non ce ne sono tantissimi rispetto a quando stava a Milano, ma qualcosa di nuovo c'è, per esempio tenta di rispondere con la bocca invece che sempre con le dita per dire "sì" o "no". Ancora non parla per la tracheotomia che non gli hanno tolto, ma è solo questione di poco tempo e glie la toglieranno.
L'emorragia cerebrale si è del tutto assorbita e la Dottoressa e le infermiere dicono che è molto attivo, si muove sempre e risponde alle domande come può.
La dottoressa dice che lo vorrebbe presto mettere nella condizione di stare almeno seduto, magari su una sedia a rotelle perchè dice che le sue condizioni sono molto migliori rispetto agli altri pazienti dello stesso reparto e vorrebbe aiutarlo a fare progressi il più velocemente possibile perchè ne vede la possibilità.
E' però spaventato perchè continua a guardarsi attorno e vede degenti immobili di fronte e affianco a sè, continua a scoprirsi perchè probabilmente vorrebbe scendere dal letto e andarsene.
La dottoressa lo incoraggia sempre dicendogli che lui non è come i suoi compagni di stanza (sono in 4) di non spaventarsi che lui avrà un altro destino, in questo modo sembra tranquillizzarsi.
Ma c'è un problema, sorto ieri: ha la febbre e dicono dipenda da un batterio molto resistente agli antibiotici, si tratta probabilmente dello streptococco. Ora devono risolvergli questa infezione e poi penseranno all'analisi della trachea per togliergli la tracheotomia e per tutto il resto.
Ci hanno dato buone speranze che possa migliorare ancora molto a livello cerebrale e per ora siamo felici per questa speranza.
Vi saluto caramente e non mancherò, se vi fa piacere, di aggiornarvi ancora.
Con rispetto
[#45]
Gentile Utente,
apprendo con piacere gli ulteriori miglioramenti di Suo cognato, anche se lievi ma costanti. Dalle parole della Collega che lo sta seguendo mi pare di capire che i margini di miglioramento siano elevati. Per il momento è importante curare l'infezione. Poi, una volta tolta la cannula, si potrebbero cominciare a vedere i progressi riguardanti il linguaggio. Una cosa per volta, bisogna armarsi di pazienza ma per come si erano messe le cose all'inizio........
Certamente, ci aggiorni quando vuole.
Ancora auguri e buonanotte
apprendo con piacere gli ulteriori miglioramenti di Suo cognato, anche se lievi ma costanti. Dalle parole della Collega che lo sta seguendo mi pare di capire che i margini di miglioramento siano elevati. Per il momento è importante curare l'infezione. Poi, una volta tolta la cannula, si potrebbero cominciare a vedere i progressi riguardanti il linguaggio. Una cosa per volta, bisogna armarsi di pazienza ma per come si erano messe le cose all'inizio........
Certamente, ci aggiorni quando vuole.
Ancora auguri e buonanotte
[#48]
Utente
Che bello Dr. Migliaccio!
Non sa quanta forza e coraggio ci danno le Sue parole e quelle del Dr. Ferraloro.
Ora andremo avanti con una spinta in più, la vostra!
Questo miglioramento, viste le sue condizioni iniziali e il tanto temuto "stato vegetativo" a cui si pensava rimanesse, ci sembra un miracolo di Dio e noi Lo ringraziamo ogni giorno.
Vorrei dare coraggio anche a tutti quelli che leggono questa esperienza.
E' vero, non è ancora finita e forse ci vorrà ancora molto tempo, ma mai perdersi d'animo: a quanto pare il cervello è un organo pieno di risorse e non si sa mai fino a che punto potrà recuperare, nonostante un danno gravissimo come quello subito da mio cognato.
Buona giornata e ancora grazie infinite per la Vostra disponibilità e il vostro incoraggiamento.
[#50]
Utente
Egregio Dr. Migliaccio, la ringrazio di cuore per il suo interessamento, ho pensato più volte di aggiornarvi, ma l'avevo fatto talmente tante volte che ora pensavo di annoiarvi.
Mio cognato è stato trasferito da Zingonia a Tradate, in una fondazione rinomata per la riabilitazione.
Ha fatto molti progressi, si ricorda tutto il suo passato, tranne il passato recente, su quello ha ancora un pò di difficoltà a ricordare alcuni particolari; riconosce tutte le persone che lo vanno a trovare, parla bene, anche se il volume della voce è rimasto un po' bassino, ma si fà sentire senza problemi; il braccio sinistro non lo muove per niente mentre la gamba sinistra, dalla posizione supina, riesce ad alzarla di qualche centimetro e a muovere un po' il piede, mentre quando sta seduto - ora riesce a stare seduto in modo corretto e anche senza schienale riesce a star dritto - non riesce a muoverla di un millimetro. Riesce anche ad alzarsi in piedi tenendosi in equilibrio come può sulla gamba destra, ma la sinistra non riesce nemmeno a trascinarla quindi non riesce ad avanzare coi passi. Non lo ritengono ancora pronto a usare un bastone, nonostante lui insista a volerlo per poter camminare meglio.
A livello cerebrale dicono che ha subito delle lesioni anche al lobo frontale, per questo è sempre irrequieto, sempre distratto, ripete sempre le stesse richieste anche se gli si spiega che queste non possono essere realizzate. Riesce a leggere ma tende a non vedere la parte sinistra del testo; anche se dovesse leggere solo una parola, inizia a leggerla dalla metà..
Riesce a scrivere in modo discreto il suo nome e cognome.
Riesce a mangiare di tutto. Mangia da solo usando la mano destra ma non si accorge che ogni tanto gli esce un po' di cibo dal lato sinistro della bocca.
Si fa anche la barba da solo!
Siamo contenti per questi progressi anche se la sua condizione cerebrale ci preoccupa un po'. La fisioterapista ci ha detto che ha bisogno che gli si faccia compagnia per il maggior tempo possibile altrimenti lui, stando solo, si immerge nei suoi pensieri sbagliati e diventa sempre più difficile riportarlo alla realtà e della sua condizione.
Noi continuiamo a sperare che un giorno riuscirà a camminare in qualche modo e che anche cerebralmente possa migliorare.
Attendo una sua opinione e le chiedo se sia possibile sapere cosa possiamo aspettarci per il futuro.
Buona serata e grazie ancora per il suo interessamento.
Mio cognato è stato trasferito da Zingonia a Tradate, in una fondazione rinomata per la riabilitazione.
Ha fatto molti progressi, si ricorda tutto il suo passato, tranne il passato recente, su quello ha ancora un pò di difficoltà a ricordare alcuni particolari; riconosce tutte le persone che lo vanno a trovare, parla bene, anche se il volume della voce è rimasto un po' bassino, ma si fà sentire senza problemi; il braccio sinistro non lo muove per niente mentre la gamba sinistra, dalla posizione supina, riesce ad alzarla di qualche centimetro e a muovere un po' il piede, mentre quando sta seduto - ora riesce a stare seduto in modo corretto e anche senza schienale riesce a star dritto - non riesce a muoverla di un millimetro. Riesce anche ad alzarsi in piedi tenendosi in equilibrio come può sulla gamba destra, ma la sinistra non riesce nemmeno a trascinarla quindi non riesce ad avanzare coi passi. Non lo ritengono ancora pronto a usare un bastone, nonostante lui insista a volerlo per poter camminare meglio.
A livello cerebrale dicono che ha subito delle lesioni anche al lobo frontale, per questo è sempre irrequieto, sempre distratto, ripete sempre le stesse richieste anche se gli si spiega che queste non possono essere realizzate. Riesce a leggere ma tende a non vedere la parte sinistra del testo; anche se dovesse leggere solo una parola, inizia a leggerla dalla metà..
Riesce a scrivere in modo discreto il suo nome e cognome.
Riesce a mangiare di tutto. Mangia da solo usando la mano destra ma non si accorge che ogni tanto gli esce un po' di cibo dal lato sinistro della bocca.
Si fa anche la barba da solo!
Siamo contenti per questi progressi anche se la sua condizione cerebrale ci preoccupa un po'. La fisioterapista ci ha detto che ha bisogno che gli si faccia compagnia per il maggior tempo possibile altrimenti lui, stando solo, si immerge nei suoi pensieri sbagliati e diventa sempre più difficile riportarlo alla realtà e della sua condizione.
Noi continuiamo a sperare che un giorno riuscirà a camminare in qualche modo e che anche cerebralmente possa migliorare.
Attendo una sua opinione e le chiedo se sia possibile sapere cosa possiamo aspettarci per il futuro.
Buona serata e grazie ancora per il suo interessamento.
[#51]
Gentile signora,
i progressi di Suo cognato sono stati notevolissimi ed è molto verosimile che continueranno.
Sicuramente riuscirà a camminare da solo con l'aiuto di un bastone.
La cosa importante è che psicologicamente accetti la propria situazione, ma da quel che Lei ci dice, sembra che anche per questo sia sulla buona strada.
Sempre i più cari auguri.
i progressi di Suo cognato sono stati notevolissimi ed è molto verosimile che continueranno.
Sicuramente riuscirà a camminare da solo con l'aiuto di un bastone.
La cosa importante è che psicologicamente accetti la propria situazione, ma da quel che Lei ci dice, sembra che anche per questo sia sulla buona strada.
Sempre i più cari auguri.
[#55]
Utente
Egregi Dottori
vengo ad aggiornarVi sulla situazione: siamo a pochi giorni dalla dimissione dalla Fondazione Maugeri di Tradate ma ieri i medici che hanno in cura mio cognato hanno comunicato a mia sorella che fino a poco tempo fa avevano intenzione di aiutarlo a livello motorio propinandogli una cura tramite tossina botulinica per permettergli di trascinare meglio la gamba immobile ma, dopo una visita specialisctica neurologica, il medico ha considerato che questa terapia non avrebbe riscontro positivo in quanto mio cognato, a causa della lesione al lobo frontale del cervello, soffre di anosognosia, quindi non è tanto, e solo, l'aspetto fisico che non gli permette di camminare bensì queste lesioni a livello cerebrale che impediscono al paziente la presa di coscienza delle reali possibilità motorie.
Ora vogliono provare a iniettargli un'altra sostanza nel tallone, simile alla tossina botulinica ma molto più blanda. In base alla reazione a questa unica puntura che gli faranno domani, decideranno se procedere con la tossina botulinica o meno.
Cosa ne pensate? Che prospettive ci dà questa "anosognosia"? E' verosimile che non riuscirà a recuperare ulteriormente le sue capacità motorie o possiamo continuare a sperare?
Attendo la vostra risposta e vi saluto cordialmente
vengo ad aggiornarVi sulla situazione: siamo a pochi giorni dalla dimissione dalla Fondazione Maugeri di Tradate ma ieri i medici che hanno in cura mio cognato hanno comunicato a mia sorella che fino a poco tempo fa avevano intenzione di aiutarlo a livello motorio propinandogli una cura tramite tossina botulinica per permettergli di trascinare meglio la gamba immobile ma, dopo una visita specialisctica neurologica, il medico ha considerato che questa terapia non avrebbe riscontro positivo in quanto mio cognato, a causa della lesione al lobo frontale del cervello, soffre di anosognosia, quindi non è tanto, e solo, l'aspetto fisico che non gli permette di camminare bensì queste lesioni a livello cerebrale che impediscono al paziente la presa di coscienza delle reali possibilità motorie.
Ora vogliono provare a iniettargli un'altra sostanza nel tallone, simile alla tossina botulinica ma molto più blanda. In base alla reazione a questa unica puntura che gli faranno domani, decideranno se procedere con la tossina botulinica o meno.
Cosa ne pensate? Che prospettive ci dà questa "anosognosia"? E' verosimile che non riuscirà a recuperare ulteriormente le sue capacità motorie o possiamo continuare a sperare?
Attendo la vostra risposta e vi saluto cordialmente
[#56]
Gentile Utente,
l'anosognosia, ovvero l'incapacità del paziente di riconoscere ed ammettere un disturbo o una funzione alterata, è un fenomeno complesso che varia da paziente a paziente. Ci sono dei casi di recupero spontaneo dell'anosognosia ed altri con recupero parziale o non recupero. Pertanto on line non si può dare un parere attendibile. Circa la ripresa dell'attività motoria, la speranza, anche se lieve, c'è sempre anche perchè Suo cognato ci ha abituati ad eventi "miracolosi".
Mi tenga aggiornato, se le farà piacere.
Cordiali saluti ed auguri
l'anosognosia, ovvero l'incapacità del paziente di riconoscere ed ammettere un disturbo o una funzione alterata, è un fenomeno complesso che varia da paziente a paziente. Ci sono dei casi di recupero spontaneo dell'anosognosia ed altri con recupero parziale o non recupero. Pertanto on line non si può dare un parere attendibile. Circa la ripresa dell'attività motoria, la speranza, anche se lieve, c'è sempre anche perchè Suo cognato ci ha abituati ad eventi "miracolosi".
Mi tenga aggiornato, se le farà piacere.
Cordiali saluti ed auguri
[#60]
Utente
Egregi Dottori, buona sera.
Dopo due mesi e mezzo dall'ultimo aggiornamento torno a raccontarvi i progressi di mio cognato.
Dall'8 Marzo mio cognato è tornato a casa dove, trovandosi maggiormente a suo agio, interagisce di più con chi gli sta vicino e con l'ambiante.
Mia sorella è diventata una fisioterapista provetta in quanto il fisioterapista dell'Asl veniva solo due volte alla settimana e solo per mezz'ora alla volta, quindi mia sorella, sin da subito, si è impegnata tutti i giorni a farlo camminare per casa, con l'aiuto del tre piedi.
Da una settimana il fisioterapista non viene più a fargli fare gli esercizi perchè, secondo loro, se non è migliorato fin'ora non migliora più quindi è inutile continuare a venire..
Inizialmente mio cognato doveva essere aiutato a trascinare la gamba sinistra ma da domenica scorsa ho visto qualcosa che non aveva ancora mai fatto: una volta dato il passo con la gamba destra, riesce (seppur a fatica) a sollevare e portare avanti la sinistra DA SOLO!
Non credevo ai miei occhi e anche a mia madre, vedendolo, quasi le scendevano le lacrime per l'emozione, come quando si vede un bimbo dare i primi passi da solo..
A livello cerebrale (intellettivo) non è ancora migliorato granchè, non ha ancora la reale percezione della sua condizione, tant'è vero che la scorsa settimana, convinto di potercela fare e approfittando di una momentanea distrazione della badante, si è alzato da solo per rispondere al citofono ma le sue gambe non hanno retto perchè in posizione sbagliata ed è caduto sbattendo la testa sul calorifero e procurandosi un taglio che gli è poi stato cucito con tre punti di sutura!
Nonostante queste condizioni cerebrali, riesce ancora a migliorare le sue condizioni motorie e non finisce mai di stupirci!
Penso che se non fosse per la sua anosognosia a quest'ora sarebbe già riuscito a camminare in modo indipendente.
Vi saluto caramente e Vi ringrazio per l'appoggio che ci avete dato per tutto questo tempo.
Dopo due mesi e mezzo dall'ultimo aggiornamento torno a raccontarvi i progressi di mio cognato.
Dall'8 Marzo mio cognato è tornato a casa dove, trovandosi maggiormente a suo agio, interagisce di più con chi gli sta vicino e con l'ambiante.
Mia sorella è diventata una fisioterapista provetta in quanto il fisioterapista dell'Asl veniva solo due volte alla settimana e solo per mezz'ora alla volta, quindi mia sorella, sin da subito, si è impegnata tutti i giorni a farlo camminare per casa, con l'aiuto del tre piedi.
Da una settimana il fisioterapista non viene più a fargli fare gli esercizi perchè, secondo loro, se non è migliorato fin'ora non migliora più quindi è inutile continuare a venire..
Inizialmente mio cognato doveva essere aiutato a trascinare la gamba sinistra ma da domenica scorsa ho visto qualcosa che non aveva ancora mai fatto: una volta dato il passo con la gamba destra, riesce (seppur a fatica) a sollevare e portare avanti la sinistra DA SOLO!
Non credevo ai miei occhi e anche a mia madre, vedendolo, quasi le scendevano le lacrime per l'emozione, come quando si vede un bimbo dare i primi passi da solo..
A livello cerebrale (intellettivo) non è ancora migliorato granchè, non ha ancora la reale percezione della sua condizione, tant'è vero che la scorsa settimana, convinto di potercela fare e approfittando di una momentanea distrazione della badante, si è alzato da solo per rispondere al citofono ma le sue gambe non hanno retto perchè in posizione sbagliata ed è caduto sbattendo la testa sul calorifero e procurandosi un taglio che gli è poi stato cucito con tre punti di sutura!
Nonostante queste condizioni cerebrali, riesce ancora a migliorare le sue condizioni motorie e non finisce mai di stupirci!
Penso che se non fosse per la sua anosognosia a quest'ora sarebbe già riuscito a camminare in modo indipendente.
Vi saluto caramente e Vi ringrazio per l'appoggio che ci avete dato per tutto questo tempo.
[#61]
Gentile signora,
La ringrazio di tenerci informati. Fa piacere che ci siano costanti progressi.
Devo però fare una considerazione negativa.
Purtroppo il Fisiatra non comprende fino in fondo l'utilità della fisioterapia se Le ha detto che proseguirla non ha alcuna utilità.
Il concetto espresso ovvero <se non è migliorato fin'ora non migliora più quindi è inutile continuare a venire..> non ha senso perchè se un fine della fisiokinesiterapia è quello di riabiltare un deficit motorio, l'altro, non meno importante, è quello di mantenere il tono muscolare.
Infatti, in assenza di valida attività motoria attiva,i muscoli tendono all'atrofia e a una pericolosa anchilosi delle articolazioni.
Lo faccia presente, anche a nome mio, al collega Fisiatra.
Con i miei più cordiali saluti e auguri
La ringrazio di tenerci informati. Fa piacere che ci siano costanti progressi.
Devo però fare una considerazione negativa.
Purtroppo il Fisiatra non comprende fino in fondo l'utilità della fisioterapia se Le ha detto che proseguirla non ha alcuna utilità.
Il concetto espresso ovvero <se non è migliorato fin'ora non migliora più quindi è inutile continuare a venire..> non ha senso perchè se un fine della fisiokinesiterapia è quello di riabiltare un deficit motorio, l'altro, non meno importante, è quello di mantenere il tono muscolare.
Infatti, in assenza di valida attività motoria attiva,i muscoli tendono all'atrofia e a una pericolosa anchilosi delle articolazioni.
Lo faccia presente, anche a nome mio, al collega Fisiatra.
Con i miei più cordiali saluti e auguri
[#62]
Utente
Queste, a quanto pare, sono le norme dell'Asl. Non è il fisiatra che ha deciso di non venire più, è l'Asl che ha stabilito che il fisiatra non serve più.. Che tristezza!
Comunque mia sorella non si vuole arrendere.
Intanto le comunicherò questa Sua nota ma lei, di suo, vuole rivolgersi a un centro di fisioterapia, anche a pagamento, per continuare col lavoro di riabilitazione; sarebbe un vero peccato mollare ora, visto che mio cognato ha tutta la potenzialità di migliorare ancora.
Grazie e a presto!
[#63]
Gentile signora,
mi scusi ma queste cose mi fanno andare in bestia, soprattutto quando contrabbandano la Sanità di qualche Regione come fiore all'occhiello di non si sa bene quale vestito....
Se l'ASL dice: tu hai diritto a <tot> numero di sedute di fisioterapia e poi ti arranci, che lo dica per iscritto, motivando che il SSN copre solo un certo numero di sedute.
L'ASL, se decide che la fisioterapia per quel paziente non serve più, lo deve fare su precisa indicazione di un medico e non del ragioniere del comune.
Se un medico certifica la necessità di periodiche sedute fisioterapiche, motivandole sul piano clinico e l'ASL si dovesse rifiutare, si può ricorrere in prima istanza al Tribunale del malato.
Cordiali saluti
mi scusi ma queste cose mi fanno andare in bestia, soprattutto quando contrabbandano la Sanità di qualche Regione come fiore all'occhiello di non si sa bene quale vestito....
Se l'ASL dice: tu hai diritto a <tot> numero di sedute di fisioterapia e poi ti arranci, che lo dica per iscritto, motivando che il SSN copre solo un certo numero di sedute.
L'ASL, se decide che la fisioterapia per quel paziente non serve più, lo deve fare su precisa indicazione di un medico e non del ragioniere del comune.
Se un medico certifica la necessità di periodiche sedute fisioterapiche, motivandole sul piano clinico e l'ASL si dovesse rifiutare, si può ricorrere in prima istanza al Tribunale del malato.
Cordiali saluti
[#65]
Gentile Signora,
innanzitutto mi complimento per i progressi ottenuti finora da Suo cognato. Concordo pienamente con quanto detto dal dott. Migliaccio. Aggiungo che spesso i risultati di un trattamento fisioterapico si ottengono a lungo termine, soprattutto in casi come quello di Suo cognato, data la massiva emorragia cerebrale che ha avuto.
AugurandoLe ulteriori miglioramenti Vi invio cordiali saluti
innanzitutto mi complimento per i progressi ottenuti finora da Suo cognato. Concordo pienamente con quanto detto dal dott. Migliaccio. Aggiungo che spesso i risultati di un trattamento fisioterapico si ottengono a lungo termine, soprattutto in casi come quello di Suo cognato, data la massiva emorragia cerebrale che ha avuto.
AugurandoLe ulteriori miglioramenti Vi invio cordiali saluti
[#67]
Utente
Cari medici,
torno qui per darvi gli ultimi aggiornamenti delle condizioni di mio cognato.
Purtroppo dall'ASL non abbiamo ottenuto più niente, ci han detto che quella era la prassi, che non potevano seguire in eterno ogni paziente e che per questo dopo un tot di tempo stabilito erano costretti a lasciare l'ammalato per farlo seguire, se necessario, da personale di altre strutture.
Per questo motivo mia sorella si è impegnata a cercare una struttura specializzata per la riabilitazione fisica e psicologica di pazienti con patologie simili a quelle di mio cognato, e l'ha trovata.
Da circa una settimana ha iniziato un ciclo si esercizi con una logopedista per cercare di recuperare qualcosa di più a livello cerebrale, poi inizierà ancora un ciclo di fisioterapia sperando di recuperare ancora qualcosa a livello motorio.
Ci auguriamo che questi esercizi possano servire anche se siamo consapevoli ci vorrà ancora molto tempo prima di vedere, forse, ulteriori risultati.
I miglioramenti di mio cognato, in ogni caso, sono stati fin'ora sorprendenti, a motivo di ciò avremmo il desiderio di recarci presso l'istituto ospedaliero presso il quale presta servizio il Dr. Migliaccio, che è il neurochirurgo a noi più vicino, per fargli conoscere questo fenomeno.
Dottor Migliaccio, aspetterò quindi la sua risposta in merito, che capiamo potrebbe essere pure negativa a causa dei suoi tanti impegni, ma se fosse positiva, saremo felici di venirla a trovare.
Avremmo gradito anche l'incontro col Dottor Ferraloro, ma i km che ci dividono sono davvero troppi..
Ringraziamo comunque entrambi per l'umanità mostrata e per gli incoraggianti commenti che non Vi risparmiavate di esprimere ogni qualvolta ne vedevate l'opportunità.
Con sincero affetto Vi saluto e Vi auguro una buona continuazione di attività medica non mancando di congratularmi con Voi per il pregevole lavoro che compite anche qui in questo prezioso sito.
torno qui per darvi gli ultimi aggiornamenti delle condizioni di mio cognato.
Purtroppo dall'ASL non abbiamo ottenuto più niente, ci han detto che quella era la prassi, che non potevano seguire in eterno ogni paziente e che per questo dopo un tot di tempo stabilito erano costretti a lasciare l'ammalato per farlo seguire, se necessario, da personale di altre strutture.
Per questo motivo mia sorella si è impegnata a cercare una struttura specializzata per la riabilitazione fisica e psicologica di pazienti con patologie simili a quelle di mio cognato, e l'ha trovata.
Da circa una settimana ha iniziato un ciclo si esercizi con una logopedista per cercare di recuperare qualcosa di più a livello cerebrale, poi inizierà ancora un ciclo di fisioterapia sperando di recuperare ancora qualcosa a livello motorio.
Ci auguriamo che questi esercizi possano servire anche se siamo consapevoli ci vorrà ancora molto tempo prima di vedere, forse, ulteriori risultati.
I miglioramenti di mio cognato, in ogni caso, sono stati fin'ora sorprendenti, a motivo di ciò avremmo il desiderio di recarci presso l'istituto ospedaliero presso il quale presta servizio il Dr. Migliaccio, che è il neurochirurgo a noi più vicino, per fargli conoscere questo fenomeno.
Dottor Migliaccio, aspetterò quindi la sua risposta in merito, che capiamo potrebbe essere pure negativa a causa dei suoi tanti impegni, ma se fosse positiva, saremo felici di venirla a trovare.
Avremmo gradito anche l'incontro col Dottor Ferraloro, ma i km che ci dividono sono davvero troppi..
Ringraziamo comunque entrambi per l'umanità mostrata e per gli incoraggianti commenti che non Vi risparmiavate di esprimere ogni qualvolta ne vedevate l'opportunità.
Con sincero affetto Vi saluto e Vi auguro una buona continuazione di attività medica non mancando di congratularmi con Voi per il pregevole lavoro che compite anche qui in questo prezioso sito.
[#68]
Gentile Signora,
La ringrazio per averci aggiornato.
Gioisco per la sorprendente ripresa di Suo cognato.
Mi avrebbe fatto tanto piacere conoscerVi ma, come giustamente Lei dice, i km sono davvero tanti.
AugurandoVi sempre il meglio La saluto cordialmente
La ringrazio per averci aggiornato.
Gioisco per la sorprendente ripresa di Suo cognato.
Mi avrebbe fatto tanto piacere conoscerVi ma, come giustamente Lei dice, i km sono davvero tanti.
AugurandoVi sempre il meglio La saluto cordialmente
[#69]
Gentile signora,
sono altrettanto felice per le notizie che ci dà e delle lusinghiere parole che ci rivolge.
Se intende venire a Milano, è sufficiente che mi dia un colpo di telefono per accordarci.
Il caro collega Ferraloro purtroppo è molto distante, ma, mi rivolgo a lui,potresti cogliere l'occasione per ovviare al mancato incontro di questa estate.
Gentile signora, aspetto dunque una Sua telefonata.
A presto
sono altrettanto felice per le notizie che ci dà e delle lusinghiere parole che ci rivolge.
Se intende venire a Milano, è sufficiente che mi dia un colpo di telefono per accordarci.
Il caro collega Ferraloro purtroppo è molto distante, ma, mi rivolgo a lui,potresti cogliere l'occasione per ovviare al mancato incontro di questa estate.
Gentile signora, aspetto dunque una Sua telefonata.
A presto
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Approfondimento su Ipertensione
L'ipertensione è lo stato costante di pressione arteriosa superiore ai valori normali, che riduce l'aspettativa di vita e aumenta il rischio di altre patologie.