Richiesta per il dottor ferraloro
Egregio dottor Ferraloro, torno a disturbarla per l’ennesima volta e dopo alcuni mesi di silenzio per chiederle un parere.
Premetto di essere un cardiopatico con stent impiantati nel 2008 e un epilettico in trattamento e senza manifestazioni comiziali da ormai diversi anni.
Due anni fa mi é stato diagnosticato un inizio di Parkinson.
Sono in terapia con Sinemet (3 al dì), jumex 10 mg e Ongentys 50 mg.
Per cercare di migliorare la postura e la funzionalità dopaminergica, su consiglio del neurologo, ho anche fatto ginnastica dolce in palestra.
Dalla metà di agosto, l’aria condizionata della palestra e quella di casa presumo siano alla base di forti dolori lancinanti ai dorsali e allo sterno.
Per timore che potessero esserci problemi cardiaci, ho assunto il Carvasin 5mg, traendone beneficio.
Per il perdurare del dolore, diventato addirittura invalidante, qualche giorno fa mi sono recato in Ospedale.
Mi hanno fatto un ECG, un Ecocardiogramma, una RX toracica e i normali esami degli enzimi cardiaci.
I 3 prelievi erano tutti sotto il valore di 20.
Alla fine sono stato dimesso con la diagnosi nevrite intercostale.
I dolori allo sterno e ai dorsali scompaiono SOLO con il Carvasin.
Ho iniziato anche una fisioterapia, ma niente, nessun miglioramento.
A scanso di qualche altra problematica, ho effettuato una visita pneumologica (nessun problema) e ho programmato una scintigrafia miocardica con mezzo di contrasto.
L’ultima scintigrafia dell’anno scorso era negativa.
Mia moglie, leggendo articoli in Rete, presume che questo fastidio possa essere collegato alla rigidità e bradicinesia parkinsoniana.
Io penso di no.
Qualche anno fa, in assenza di terapia e ginnastica, non avevo problemi.
Perché mai dovrei averli ora?
Lei cosa ne pensa?
Il MMG ha paura di prescrivere antidolorifici ad hoc, dati i farmaci che già assumo.
Sta di fatto che non vedo miglioramenti all’orizzonte e non so più a quale santo rivolgermi.
Mi dia una mano dottore.
Saluti
Premetto di essere un cardiopatico con stent impiantati nel 2008 e un epilettico in trattamento e senza manifestazioni comiziali da ormai diversi anni.
Due anni fa mi é stato diagnosticato un inizio di Parkinson.
Sono in terapia con Sinemet (3 al dì), jumex 10 mg e Ongentys 50 mg.
Per cercare di migliorare la postura e la funzionalità dopaminergica, su consiglio del neurologo, ho anche fatto ginnastica dolce in palestra.
Dalla metà di agosto, l’aria condizionata della palestra e quella di casa presumo siano alla base di forti dolori lancinanti ai dorsali e allo sterno.
Per timore che potessero esserci problemi cardiaci, ho assunto il Carvasin 5mg, traendone beneficio.
Per il perdurare del dolore, diventato addirittura invalidante, qualche giorno fa mi sono recato in Ospedale.
Mi hanno fatto un ECG, un Ecocardiogramma, una RX toracica e i normali esami degli enzimi cardiaci.
I 3 prelievi erano tutti sotto il valore di 20.
Alla fine sono stato dimesso con la diagnosi nevrite intercostale.
I dolori allo sterno e ai dorsali scompaiono SOLO con il Carvasin.
Ho iniziato anche una fisioterapia, ma niente, nessun miglioramento.
A scanso di qualche altra problematica, ho effettuato una visita pneumologica (nessun problema) e ho programmato una scintigrafia miocardica con mezzo di contrasto.
L’ultima scintigrafia dell’anno scorso era negativa.
Mia moglie, leggendo articoli in Rete, presume che questo fastidio possa essere collegato alla rigidità e bradicinesia parkinsoniana.
Io penso di no.
Qualche anno fa, in assenza di terapia e ginnastica, non avevo problemi.
Perché mai dovrei averli ora?
Lei cosa ne pensa?
Il MMG ha paura di prescrivere antidolorifici ad hoc, dati i farmaci che già assumo.
Sta di fatto che non vedo miglioramenti all’orizzonte e non so più a quale santo rivolgermi.
Mi dia una mano dottore.
Saluti
Gentile Utente,
avendo una diagnosi di "nevrite intercostale" il medico curante potrebbe orientarsi sulla prescrizione di farmaci che agiscono sul dolore neuropatico, magari iniziando con integratori di questo tipo.
Qualora questi si dimostrassero poco efficaci si potrebbe optare per un farmaco vero e proprio.
Questi farmaci, a rigore, non sono considerati antidolorifici nel senso comune del termine, per es. come i FANS.
Cordiali saluti
avendo una diagnosi di "nevrite intercostale" il medico curante potrebbe orientarsi sulla prescrizione di farmaci che agiscono sul dolore neuropatico, magari iniziando con integratori di questo tipo.
Qualora questi si dimostrassero poco efficaci si potrebbe optare per un farmaco vero e proprio.
Questi farmaci, a rigore, non sono considerati antidolorifici nel senso comune del termine, per es. come i FANS.
Cordiali saluti
Dr. Antonio Ferraloro

Utente
Gentilissimo e puntuale come sempre, Le replico sostenendo che assumo da quasi un mese NECENIOL PLUS (2 cpc al dì). Assumendo Gardenale (per l’epilessia) e i farmaci antiparkinsosiani citati nel precedente post, ha persino il timore di prescrivere la Lirica. A quali farmaci lei si riferisce? Ah proposito, posso utilizzare farmaci cortisonici, compresa qualche crema gel..
Non si possono consigliare farmaci on line.
Parli col medico curante dei farmaci ad azione sul dolore neuropatico, considerato che l'integratore è poco efficace.
Parli col medico curante dei farmaci ad azione sul dolore neuropatico, considerato che l'integratore è poco efficace.
Dr. Antonio Ferraloro

Utente
Grazie lo rifarò. Il MMG mi rimanda ad una consulenza specialistica per via dei farmaci che assumo. Ha timore di sbagliare? Saluti
Faccia quindi la consulenza specialistica.
Dr. Antonio Ferraloro

Utente
Grazie" .
Questo consulto ha ricevuto 7 risposte e 381 visite dal 08/12/2024.
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